La più grossa problematica a mio vedere non sta nella censura, ma nella scarsa consapevolezza degli utenti che sono convinti di avere solo diritti e nessuna responsabilità.
Come giustamente fatto notare da Giorgio il problema è globale, ma molte popolazioni lo affrontano puntando ad un incremento della responsabilità civica come gli esempi di Francia e Germania.
Il problema "dell'italiano medio" è che non ha capacità di approfondimento e ignora completamente di essere in ambienti privati, normati da regolamenti interni oltre che dalle leggi nazionali. Gran parte dei nostri concittadini ignorano completamente anche le legislazioni nazionali e viene costantemente dimostrato dalle asserzioni da querela di tanti personaggi pubblici. Il popolo segue l'esempio di chi li governa e se chi governa dimostra una scarsa considerazione per le leggi i loro followers faranno altrettanto.
Leggevo ultimamente che sarà reintrodotta l'educazione civica nei programmi di studio, mi sono sempre chiesto perchè sia stata rimossa, non mi pare che i cittadini italiani siano mossi da profondo senso civico, mi auguro sinceramente che il reinserimento implichi un aggiornamento dei temi trattati, perchè è indispensabile che almeno le nuove generazioni siano consapevoli che un ambiente, che sia social o reale ha le sue regole e che non rispettarle produce conseguenze.
La mancanza totale di queste conseguenze genera questa confusione, un po' come succede con il codice della strada. Tutti sanno che non è permesso guidare dopo aver assunto alcool, ma ogni settimana decine di guidatori vengono sanzionati per questo. Se sul web ci fossero conseguenze reali in breve tempo il mercato si regolerebbe, ma forse stiamo giusto arrivando ad un sistema di norme che regoli e sanzioni determinati comportamenti, sperando che le norme siano lungimiranti.