@giulio-marchesi grazie per le conferme
Quel poco di contesto che so è che il sito è stato rifatto di recente da non so chi e il cliente finale sembra si sia ritrovato con perdita di posizionamenti vari. Al che mi han chiesto di dargli una occhiata e oltre a varie cosucce ( ben più gravi) trovate c’era appunto questo robots
A buttarla lì mi veniva da supporre fosse il vecchio robots di un sito non WordPress che si sono ritrovati li causa penosa migrazione visto che manca il tipico disallow su Word-admin ma vai a sapere che hanno combinato..
Fa ridere poi che il sito blocca jpg e png ma non le svg che risultano le uniche indicizzate
Morale: per me è proprio un lavoro fatto male e basta

@mirkomassarutto eh si bunny piace sempre di più a prescindere dalla AI.

sul resto per ora io mi limito appunto a "giocare" con le immagini

@shazarak ha detto in performance e posizionamento script:

@juanin si può scrivere ma che figata?

SI DEVE

Quindi chiedo semplicemente se prevediate (o meno) di aggiungere misure/opzioni addizionali per ulteriore minimizzazione singling-out (ved. anche rilievi GPDP in provvedimento vs Fastweb per casistica visite da utenze loggate in browser su account Google) come opzioni predefinite e/o personalizzabili da pannello dashboard/superuser, e.g. :

Non credo che il passaggio User-Agent senza la coppia IP sia considerabile come un dato identificativo.
Inoltre non essendoci il JS diretto di Google Analytics/Tag Manager per Google non c'è modo di fare match con utenti loggati.

Il link fornito riguardo Fastweb recita infatti chiaramente il concetto:

Resta comunque fermo che, indipendentemente dall’accesso all’account Google, l’indirizzo IP può ad ogni modo consentire ‒soprattutto, come sopra già esplicitato, ove associato ad altre informazioni relative al browser utilizzato e alla data e all’ora della navigazione‒ di identificare un dispositivo di comunicazione elettronica e, quindi, indirettamente l’utente.

Ma andiamo avanti con il resto

Strip/edit URL parametri location.search = rimozione totale e/o mantenimento solo di alcuni parametri - e.g. append ?debug_mode=true e/o UTM solo per proxyficazione tracking UA (visto che Measurement cmq non le supporta e tocca andare di dimensioni personalizzate per source/medium/campaign/etc.).

Lo strip parametri non è previsto, ma volendo si può prevedere anche se onestamente sarebbe un grosso colpo alle capacità di analisi con un effetto di fatto nullo sulla Privacy.

Strip/edit user-agent = pseudonimizzazione parziale per versione/os/device e/o totale (solo nome browser o estrema/generica stile indicazione Mozilla Compatible Agent)

Questo potenzialmente si può già fare perché tra l'altro lo User Agent completo supera il limite di caratteri di GA4 e di conseguenza viene troncato.

Ti faccio vedere un esempio di come GA4 recepisce lo UA. Se supera 100 caratteri va in errore quindi ora host analytics lo tronca in ingresso, ma in teora per come funziona GA4 si può pure evitare di mandare lo User Agent completo.

@homeworker ah nemmeno io mai avuto problemi, il lavoro in questione per me è pure semplice seppur noioso, la mettevo sul ridere perché il cliente ha tutta l’aria di essere il tipico “ mio cuggino me lo ha fatto per 4 soldi” …solo che il cugino non fa questo lavoro eheh
In realtà non farò altro che illustrare la strage e quantificare il costo ma dubito che abbiano budget in generale

In estrema sintesi:

È esattamente così All'atto pratico, si può scegliere se andare sul sicuro ed utilizzare prodotti e servizi europei, oppure correre il rischio (puramente sul piano legale) e continuare ad utilizzare roba USA

Non esiste una risposta univoca al problema... Ciascuno si fa le sue valutazioni e decide, caso per caso, strumento per strumento.

@walid ha detto in manipolazione google suggestion autocomplete:

Siamo veramente sicuri che sia inutile che una brand apaia nei suggerimenti mentre l'utente sta cercando ? suggerimenti di Google per la ricerca scarpe

Mi ci gioco la carriera guarda.

A MAGGIOR RAGIONE se ci piazzi un brand sconosciuto dentro a dei brand noti, stai AUMENTANDO la possibilità che l'utente clicchi sul suggest con il brand noto e ignori completamente il brand sconosciuto.

Fare SEO significa ragionare sugli intenti di ricerca, è inbound marketing.

Se pensi di usare la pagina di Google come una bacheca annunci... lo stai facendo sbagliato!

@isotopia ha detto in contenuti duplicati o pura fantasia?:

Vi invito a leggere questo articolo (nel caso specifico, alla voce "Boilerplate Content").

Il problema non è il contenuto boilerplate (quello è una cosa che Google si aspetta al 100%), il problema è questo:

che per alcuni siti può addirittura essere la parte predominante del contenuto on page

Se il boilerplate è "parte predominante" del contenuto beh... è esattamente come dice @sermatica: è il sito che è progettato male. In questi casi non si parla tanto di "duplicate content", quanto più propriamente di "thin content", ovvero contenuto esile, insussistente.

E sì, questo invece è un problema al punto che può essere un segnale di cattiva qualità del sito in generale (cosa che potrebbe portare il sito ad essere penalizzato algoritmicamente... abbiamo giusto giusto un caso di studio qua sul forum portato da @SebaVieri che copre esattamente questo caso: https://connect.gt/topic/247710/crollo-indice-di-visibilità-sistrix-dopo-june-core-update).

@overclokk dillo che vuoi farti odiare ihhhiihih, diciamo che per ora ho risolto e lascio il resto a miei futuri studi

Segnalo anche questo servizio, https://wpscan.com/ non è free, o meglio c'è il piano free, ma il piano base vale quello che costa.

Secondo me, più semplice è, meglio è. Ecco la guida di Google https://developers.google.com/search/docs/advanced/guidelines/url-structure

da quando è uscita la nuova versione ho notato un peggioramento del punteggio su tutti i siti che stavo monitorando. Qualcuno ha avuto lo stesso problema?

@federico-sasso interessante, grazie della segnalazione.

@shazarak ha detto in requisiti server per reggere visite da influencer su ecommerce:

ciao a tutti, non sono sicuro se sia il posto giusto , nel caso spostatemi

supponiamo che un influencer con 600k followers su instagram posti alle 12.00 una storia con link per andare su un woocommerce

supponendo inoltre che i followers siano molto reattivi ( questa è l'unica informazione e dato che ho ricevuto) e che tra le 12.01 e le boh successive 2 ore? arrivino sulla pagina prodotto X persone

secondo voi che requisiti dovrebbe avere il server per reggere senza problemi l'arrivo di una massa improvvisa e congestionata di visitatori? e per reggere intendo nessun rallentamento ne blocco del sito

accetto ipotesi sul probabile/possibile numero di visite in arrivo da un 600k influencer

e provo a ipotizzare un numero io, diciamo che mi arrivano 20k visite in 1 ora sul woocommerce, di cui alcuni comprano un corso online e poi si mettono a vederlo sullo stesso sito ( learndash con video da vimeo)

il supporto di un servizio mi ha dato una tabella che riassumo in due righe, che mi lascia un po di dubbi
4GB server for 130K-300K pageviews/month - concurrent users: 80-85
8GB server for 300K-650K pageviews/month - concurrent users: 160-165

che ne pensate?

Ciao,
è una risposta un po' semplicistica, nel senso... ci sono un paio di considerazioni da fare sul CMS e poi sui livelli di cache da attivare, necessari per poter garantire una concorrenza alta senza che crolli tutto.