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    2. cherryblossom
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    C

    cherryblossom

    @cherryblossom

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      Gli spazzini del web e la reingegnerizzazione dei motori di ricerca.
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      M

      Vorrei aggiungere una mia piccola riflessione personale:

      Nello scorso decennio Internet si è, per così dire, "aperta al pubblico". Con questo intendo che moltissime persone hanno avuto libero accesso alla rete e a tutte le sue informazioni. Dal "nido" di Informatici e Agenzie Private, Internet si è evoluto nella rete che conosciamo oggi, un web molto spesso alla portata anche dei più inesperti navigatori.

      La legge (perlomeno quella Italiana), tutela i diritti delle persone contro azioni diffamatorie:

      La diffamazione, in diritto penale italiano, è il delitto previsto dall'art. 595 del Codice Penale secondo cui:

      Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032.

      Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2065.

      Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516.

      Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate.
      (Fonte)

      Queste leggi, almeno teoreticamente, dovrebbero valere anche su Internet. Dico teoricamente perché praticamente è molto più difficile applicarle sul web di quanto non lo sia nella vita reale. Su Internet chiunque può essere chi vuole, assumere false identità e navigare protetto dall'anonimato della rete. Rintracciare il responsabile di un commento su Internet, andando oltre metodi quali "ban dalla community" è un processo lungo che richiede molte energie. Inoltre, va anche detto che su Internet "nulla è perduto". E' stimato che, ad esempio, una foto inviata per e-mail viene copiata 5/10 volte almeno lungo il processo dai vari server/computer attraverso i quali passa. Procedere con una metodologia "tradizionale", ovvero rintracciando il colpevole e sequestrando il materiale può risultare molto difficile, se non quasi impossibile.

      Un'altro percorso che si può seguire, è quello di agire sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla stessa rete. Lavorando per "affondare" le pagine incriminate e farne sorgere di nuove, migliori. Contattare gli amministratori o i proprietari di siti per chiedere la rimozione del materiale... Questo processo è però lungo e delicato, non tutti i cybernauti conoscono le tecniche necessarie, e rischiano quindi di rimanere "disarmati" difronte a situazioni delicate.

      Personalmente non vedo nulla di male in queste società che offrono agli internauti la possibilità di "riparare" la loro reputazione su Internet. Sarebbe un altro discorso se queste tecniche venissero usate in modo offensivo, ad esempio iniziando un "attacco" contro la concorrenza, o se per raggiungere i loro scopi facessero uso di violazioni di account o di siti ma, visto che così non sembra, mi sembra semplicemente uno strumento in più del quale possono usufruire gli Internauti.

    • C

      In arrivo SafetyWeb: l'investigatore privato online per genitori sospettosi.
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      M

      @cherryblossom said:

      Si max,
      hai espresso perfettamente le mie stesse perlessità ... come si può parlare di incontro al posto di scontro quando si mina alla base questa possibilità, sostituendo la fiducia con lo spione?

      Ritengo che al più possa essere l'ultima speranza di genitori insospettiti da comportamenti criminali dei figli.:o

      Ma come già detto la miglior prevenzione è il dialogo fin dai primi mesi con i figli, beato il genitore che riceve dal figlio le confidenze sulle sue nuove esperienze e riesce accoglierle e indirizzarle senza castrarle.

      Chi invece si accorge di deviazioni del figlio di nascosto è chiaro, come evidenziate, che non ha un rapporto di fiducia e tende a recuperarlo nel peggiore dei modi, spiando per poi, probabilmente, non accogliere e indirizzare, ma censurare.:x

      Vedo invece ottimo l'utilizzo per scopi sociali come le indagini Eurispes, che aprono gli occhi ai genitori, educatori, ... sugli usi perversi della rete.

      ciao
      marlomb

    • C

      Creatività e Autorità nel sistema educativo. Una questione di equilibrio?
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      M

      Oggi si parla molto di creatività, probabilmente perchè questo aspetto trascurato educativamente nei secoli passati è diventato ora sinonimo di sopravvivenza, mi spiego:

      la globalizzazione implica continuo arrivo di stimoli da contesti vicini e lontani era dell'informazione implica avere continuamente a disposizione un numero d'informazioni superiori alle nostre capacità mnemoniche flessibilità implica organizzazioni, mestieri, mercati in continuo dinamismo
      in questo contesto si reputa la creatività elemento determinante per affrontare la realtà.

      La scuola passata è stata per lungo tempo basata su una didattica autoritaria, in quanto il contesto consentiva che una ricetta del docente basata su trasmissione di nozioni e consolidamento tramite esercizio pratico o sperimentale, fosse idonea a istruire cittadini autosufficienti.

      La scuola degli ultimi 50 anni diventa invece attiva, pone attenzione al saper fare, ossia non si accontenta di trasmissioni di sapere, in cui il metodo autoritario è senz'altro efficiente, ma vuole le competenze (organizzare, classificare, associare, ...) sempre più complesse, per far questo apre all'alunno sfruttando le nuove conoscenze psicologiche, vedi la motivazione, i livelli cognitivi, ... piuttosto che il comportamento causa-effetto, inoltre apre all'ambiente familiare ed alla società (decreti delegati, consigli d'Istituto, ...), spingendo dall'esterno e dall'interno l'alunno alla conoscenza.

      Gli ultimi anni della scuola pongono ora l'attenzione anche al saper essere, in particolare studi sulla creatività asseriscono che un clima democratico nella scuola e nella famiglia, un apertura al diverso proposto dall'alunno rispetto ad una bocciatura perchè non normale, determina l'humus in cui cresce la piantina della creatività. Molti poi gli studi sulle intelligenze, passando dalla vecchia intelligenza razionale alle intelligenze (emotiva, linguistica, artistica, ..., v.Goleman).

      La mia opinione è che tutto va mantenuto e rielaborato in funzione del contesto, ovvero il modello autoritario la classica lezione cattedratica rimane il miglior modo per trasmettere nozioni di base utili a creare nell'alunno le basi su cui farsi una opinione sua; a questo deve seguire il modello cooperativo che incentiva l'alunno ad esprimere le sue opinioni da elaborare insieme a quelle del maestro, in un processo di osmosi cooperativa.

      Il tutto può funzionare solo nel rispetto, ossia nella convizione del discente che il docente è autorevole (non sa tutto, ma sa come cercare le soluzioni, non la soluzione), e nella convinzione del docente che l'alunno è creativo ossia può tra cognizioni ricevute e vissuto elaborare nuove soluzioni.

      ciao
      marlomb

    • C

      Digital Detox, tre studenti documentano la loro esperienza di disintossicazione.
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      C

      @marlomb said:

      Il bisogno è la dipendenza reciproca tra una persona e l'ambiente; in quest'ambito A.Maslow ha elaborato una piramide dei bisogni:

      Bisogni fisiologici (sete, fame, ecc.) Bisogni di sicurezza (salvezza e protezione) Bisogni di appartenenza (identificazione, affetto) Bisogni di stima (prestigio, successo, autostima) Bisogni di autorealizzazione (personalità, identità)
      ossia un uomo percepisce il bisogno numero 2 solo dopo aver soddisfatto il bisogno numero 1.

      Ciao Marlomb,
      questa è stata la base del rapporto con mio figlio, molto combattuta da chi è, invece, convinto (alla vecchia maniera) che un po' di "fame" forma il carattere e non lascia spazio ai problemi psicologici.
      Non mi dilungo per non andare fuori tema ma gran parte dell'istinto materno sperimentato ho notato che andava in questa direzione, cioè nell'assicurare risposta immediata (allattamento a richiesta, non ignorare mai il richiamo del bimbo attraverso il pianto ....) ai primi bisogni per far si che potesse andare oltre e non fermarsi ai primi step.

      Sarà un caso (io non lo penso) ma questo ha evitato ciucci, dito in bocca o copertina di linus nei primi anni. Oggi, pur essendo consapevole dei pericoli e problemi connessi con l'abuso della tecnologia come di qualsiasi cosa e, quindi, stando attenta, non mi sono -almeno per ora- dovuta confrontare con atteggiamenti di dipendenza.

      Le critiche ascoltate paventavano un futuro di mamma-dipendenza, che -a parte il fatto che ancorta qualcuno deve convincermi che l'attaccamento alla mamma sia una cosa grave o pericolosa o quanto meno più grave di altri attaccamenti- invece non si è assolutamente manifestata.
      Il bambino che si sente sicuro a casa la lascia poi (tutto per gradi) più facilmente.

      Perdonate la divagazione personale.

    • C

      Battiato Inneres Auge
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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    • C

      Possono i podcast rimpiazzare i professori? Interessante esperimento americano.
      Web Marketing e Content • podcast • • cherryblossom  

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      M

      Innanzitutto direi che bisogna essere aperti alle novità tecnologiche e non, ma con la dovuta attenzione pedagogica.

      La tecnologia come il podcast o la lezione con il metodo e-learning è stata sperimentata con successo, ma anche dimostrando alcuni difetti, che si concentrano nella mancanza della relazione educativa, tanto che si è cercato d'intervenire con figure quali il tutor e con dialoghi via e-mail o forum con il professore.

      Nel caso citato da Chery è da considerare il podcast in sostituzione della lezione classica, quella che prevede un iniziale monologo del professore, in questo caso il podcast ha il vantaggio di permetterti la ripetizione della lezione n volte con pause a piacimento.

      Diverso è il discorso quando invece superato il livello iniziale dell'argomento si voglia un dialogo alunni - professore, a quel punto la lezione non più classica ma interattiva non può essere sostituita dal podcast, ma è necessario un forum od una videoconferenza.

      Largo quindi alle nuove tecnologie e soprattutto ad una concezione dell'educazione scolastica meno autocratica (professore istruisce alunni) e più democratica (professore dialoga con alunni), ma utilizzando ogni metodo/tecnica per lo scopo giusto.

      ciao
      marlomb

    • C

      Miss Bimbo: il gioco per lolite e veline virtuali
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      M

      Complimenti Chery hai detto tre concetti che dovrebbero essere sempre nella valigetta del genitore ed ancor meglio nel suo cuore!!!

      @cherryblossom said:

      i figli -infatti- nascono gia che ti somigliano :), se gli stai accanto fin dall'inizio, loro parlano la tua lingua (non diventano uguali a te ma c'è, si instaura una naturale comprensione reciproca).

      I figli nascono con una capacità di empatia altissima è il loro primo modo di apprendere: attraverso la piena comprensione dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni, p.e.: avete notato un bambino che cade, prima di piangere guarda la mamma, se esprime paura lui piange.

      L'ambiente in cui fanno i loro primi passi è la famiglia e quindi ci somigliano perchè respirano la nostra stessa aria, mangiano il nostro stesso cibo e vivono le nostre stesse preoccupazioni (anche se in maniera spesso indiretta).

      @cherryblossom said:

      Quando tu, un concetto lo vivi, lo incarni, non c'è nemmeno bisogno di trasmetterglielo.

      Niente vale più dell'esempio, guardate il seguito che ha avuto Cristo o Gandhi, la trasmissione è se stesso di più non si può.

      @cherryblossom said:

      Quando in loro vedi comportamenti strani, incomprensibili, spesso basta fermarsi ad ascoltare loro e te e secondo me c'è sempre tanto da imparare

      Il comportamento strano è spesso l'incongruenza tra il messaggio della famiglia ed il messaggio dell'ambiente, ascoltare significa rimettere in discussione il messaggio della famiglia e quindi se i figli sono i giudici dei genitori è vero anche che sono lo stimolo verso la crescita dei genitori.
      Naturalmente è possibile anche mettere in discussione il messaggio dell'ambiente, (proprio quello di cui discutiamo in questo forum relativamente all'informatica), ma è sempre un confronto con le nostre convinzioni e quindi una crescita.

      ciao
      marlomb

    • C

      Plastic Logic Reader: Il quotidiano che non si stropiccia
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      leonov

      @cherryblossom said:

      A me servirebbe anche una pennina per sottolineare, evidenziare e annotare idee e intuizioni varie e così la possibilità di stampare e mettere da parte in attesa di collegarlo ad altro.

      In effetti, una mini-penna interattiva sarebbe molto utile; alcuni lettori di e-book forse la prevedono (non ne sono certo e non vorrei dire sciocchezze).

      Di sicuro la punta di una penna permette di avere più controllo rispetto ad un dito, con sottolineature più precise e annotazioni più facili da scrivere a margine.

      Il software già prevede questa possibilità, dunque non credo che sarebbe troppo complicato realizzare il dispositivo.

    • C

      La Pastorale di Beethoven su Twitter
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      C

      Ciao Pretty e ciao Marlomb,
      grazie per la visita, sempre molto gradita e per le vostre considerazioni che condivido pienamente.

      La tecnologia ed il gioco attraverso la tecnologia -specie per i più piccoli- si stanno rivelando come il veicolo più efficace per la trasmissione di nozioni ed emozioni.
      Insieme alla musica anche la storia, la geografia, l'avvicinamento alla lettura, i primi rudimenti di scienza e così la matematica possono divertire e quindi attirare i più giovani, che imparano ascoltando e interagendo.

      Sono convinta che, specie con la musica e soprattutto la musica classica, un approccio immediato fin dalla prima infanzia (o addirittura durante la gestazione) faciliti una loro familiarizzazione successiva e possa essere -inoltre- un ottimo veicolo di condivisione (unione) per la famiglia stessa.

    • C

      Un video sui diritti dei bambini fatto dai bambini.
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      C

      Ciao Hack, anche a mio parere i ragazzi vanno ascoltati, credo, inoltre, sia il modo migliore per insegnargli concretamente e senza tante parole anche ad ascoltare - a loro volta.

      Quando un ragazzo si affranca e diventa migliore dell'adulto di riferimento, significa che è davvero cresciuto e potrà essere di grande aiuto anche anzi soprattutto per l'adulto che ha superato :).

    • C

      Imbrattata Ara Pacis. Vandali o artisti?
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      leonov

      Separiamo nettamente due aspetti secondo me ben diversi.

      Primo aspetto. Un artista vuole coinvolgere un monumento in una sua installazione d'arte contemporanea: va dagli amministratori, si fa autorizzare dopo aver presentato un progetto preciso, offre garanzie che quanto farà non recherà danno alcuno al monumento. Poi eventualmente procede.

      Questo lo capisco e lo accetto: a volte (no, meglio: quasi sempre) tali operazioni non incontrano il mio gusto estetico, ma qui andiamo sul personale e io non intendo oppormi a chi è autorizzato e non cerca di deturpare un monumento, ma solo di "integrarlo" in un nuovo processo di creazione artistica.

      Secondo aspetto. Un sedicente gruppo di avanguardisti in ritardo sulla Storia prende un water, palloncini e secchi di vernice e sporca - questo il verbo - un monumento (discutibile e discusso, d'accordo, ma non è questo il problema) senza alcun preavviso o autorizzazione.

      Questo lo trovo semplicemente inaccettabile, oltre che inconciliabile con la visione democratica della società; se poi mi vengono a dire, sapendo di provocare:

      «Intellettualmente rivendico questa bellissima azione. Dovrebbe essercene una al giorno»

      Io rispondo: ok, facciamone una al giorno, ma in casa di ciascuno dei futuristi; arriviamo con vernici spray e palloncini, poi rendiamo le loro abitazioni dei "laboratori d'arte futurista", con i mobili ridotti in trucioli in omaggio ai quadri di Pollock, le foto del matrimonio tagliuzzate in ossequio a Rotella e una gigantografia di un cuore sanguinante in camera da letto dei pargoli per citare Toscani.

      Vediamo dopo che ne pensano gli ideologi del movimento.

      Scusate lo sfogo; ognuno ha le sue idiosincrasie, e tra le mie c'è quella verso una certa arte contemporanea ingrata, spocchiosa e saccente che crede di valere più dei Grandi e non rispetta le proprie origini né riconosce l'importanza e la necessità di proteggere le testimonianze culturali del passato.

    • C

      La scuola in ospedale, grazie all'aiuto della tecnologia
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      F

      Ho letto con attenzione i post precedenti, ringraziando gli autori per le informazioni che hanno posto all'attenzione del forum.
      Io posso fare qualche considerazione personale.
      Il successo di una terapia medica dipende, non soltanto, dalle operazioni chirurgiche o terapie con farmaci prescritte dai medici, quanto dalle condizioni di spirito delle persone ricoverate in un ospedale.
      Per cui prestare aspetto anche agli aspetti relativi alla qualita' del tempo trascorso in ospedale dalla persona per il particolare tipo di terapia che deve seguire e', imho, fondamentale, per la riuscita della di quest'ultima, a parte i risvolti psicologici relativi all'umore della persona.
      Se poi si tratta di bambini questa importanza e' ancora piu' rilevante.
      Quindi guardo con estremo favore a tutti i supporti tecnologici che possano rendere meno pesante possibile la degenza in ospedale di tutte le persone, in particolare dei bambini, i quali potrebbero vivere questo come un normale periodo della loro vita, per quanto particolare, e non come un qualcosa di traumatico che ne potrebbe pergiudicare l'esistenza futura.

    • C

      Il corpo delle donne: La femminilità e la sua distorta rappresentazione.
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    • C

      Amici o nemici della tecnologia? Adulti diffidenti e i New Millennium Learners
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      C

      Ciao marlomb, grazie del tuo intervento e delle segnalazioni che hai inserito :).

      Il punto è -come hai ben centrato tu: la sfida.

      Si può partecipare tutti insieme collaborando o si può girare la testa altrove (per paura del pericolo o perchè ci si sente inadeguati).
      A me il concetto sembra semplice: più allarghi il cerchio più opportunità -sia in senso negativo che positivo- avrai. Mentre ed al contrario, la chiusura non è mai la strada migliore per l'uomo.

    • C

      Mamma clandestina denunciata dopo il parto
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      C

      Sempre dagli aggiornamenti in merito di Repubblica:

      Un fax alla polizia contro una madre clandestina della Costa d'Avorio. Ma la contestata legge non è ancora in vigore
      *".... Un caso illegittimo, gravissimo, denuncia l'avvocato napoletano Liana Nesta. Delle due l'una - aggiunge il legale - o nell'ospedale napoletano Fatebenefratelli c'è un medico o un assistente sociale più realista del re che ha messo in pratica una legge non ancora approvata dagli organi della Repubblica; oppure qualcuno ha firmato un abuso inspiegabile ai danni di una madre e cittadina [...] *

      Siamo di fronte a un'iniziativa senza precedenti. Non è mai accaduto che una donna extracomunitaria, che si presenta al pronto soccorso con le doglie, ormai prossima al parto, venga segnalata per l'identificazione", spiega pacatamente Liana Nesta. E aggiunge: "Come se non bastasse, K. non ha potuto allattare suo figlio nei suoi primi giorni del ricovero: lo ha visto per cortesia di alcuni sanitari che glielo hanno adagiato tra le braccia, ma non ha potuto allattarlo..."

      :bho:

    • C

      i Digital Kids sono fra noi!
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      C

      @marlomb said:

      spesso** di fronte a nuove tecnologie che alterino o possano alterare gli attuali equilibri di potere si è tentati di ricorrere al conservatorismo ovvero alla censura**

      Sul secondo punto evitiamo di seguire la corrente dei media agitata dai potenti, Internet è democrazia, è l'unico strumento ad oggi che permette di parlare molti-a-molti, che travalica i confini e le leggi nazionali, che permette un informazione al di fuori dei canali istituzionali (stampa, TV, ...), che permette un'intelligenza collettiva, questo è ciò che dà fastidio ai potenti che vorrebbero censurare Internet od almeno ridurla a semplice strumento di commercio prodotti, poichè questo non possono dirlo ci vengono a parlare di pedopornografia e adescamenti vari, per risolverli come, **censurando la rete! **

      e poi a Feuerstein che individua nell'educatore (genitore, maestro, amico, ...) il ruolo di mediatore: colui che guida il bambino nella crescita facendogli meditare sull'esperienze e non consegnandogli la verità

      Ciao marlomb,
      grazie per la tua partecipazione chiara ed esauriente.
      Mi sembra di comprendere dalle tue parole che sei quindi e comunque daccordo sul ruolo "equilibrato" che è chiamato a svolgere il genitore o educatore.
      Questo, a mio avviso e per esperienza, è di difficile realizzazione e soprattutto e fin'ora poco realizzato nella realtà.

      L'approccio che proponi con le parole di Feuerstein è sicuramente il miglior traguardo per un genitore, a cui -lo stesso genitore- arriva però per tappe, spesso facendosi le ossa lungo la strada e senza tanti punti di riferimento nelle istituzioni e come dicevamo nella scuola.

      Come ripeto sempre, io personalmente ho la fortuna di poter approfondire tutto questo; l'età mi ha dato la maturità che necessita e la mia storia la capacità mentale ed economica per poter concretamente dedicarmi alla crescita mia e di mio figlio (direi meglio della famiglia).
      Ma appunto non è sempre così ... per questo ci interessa e ci interroghiamo -qui in gt- su come poter essere utili nel concreto.

      Internet ma anche la televisione hanno sicuramente contribuito al processo di accellerazione della crescita e delle domande dei bambini.
      Non avrei mai creduto di dover rispondere ad un bambino di soli 3/4 anni su temi che porterà con se tutta la vita ma che si basano su sentimenti che non ha ancora la possibilità di approcciare e quindi di comprendere completamente.

      Quello che, infatti, mi preme di sottolineare è che non si può pensare di fare da guida/regista/mediatore di un bambino se non si conosce e si da il giusto valore al "suo" mondo di base e di partenza.
      Partire dalla "realtà" e quindi dalle effettive capacità e necessità dei nuovi giovani, continuo a pensare sia fondamentale anche per dare una linea di continuità ad un modo di essere ed un sapere (il nostro) che altrimenti rischia di non poter svolgere quel ruolo equilibratore che invece gli compete.

    • C

      Tatuaggi; enigma e culto. Li amate, li odiate o cosa ne pensate?
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      W

      Naaa, anche se sono 3 o 5 aghetti....non fanno per me, peraltro invidio il coraggio di tutti coloro i quali hanno addirittura il corpo "ricoperto" dai tatuaggi. :():

    • C

      Pedagogia Informatica con i robot
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      C

      I risultati dell'indagine ISTAT "Cittadini e nuove tecnologie" , la disponibilità presso le famiglie delle nuove tecnologie, il loro utilizzo da parte degli individui, le attività svolte con internet, il web come strumento per comunicare e l'e-commerce", hanno evidenziato (tra altri) alcuni aspetti molto interessanti per questa discussione:

      Che sono i giovanissimi a rendere sempre più tecnologica l'Italia (i ragazzi sono sempre più tecnologici e l'uso di internet è cresciuto notevolmente); che gia fra i 3 e i 5 anni, i bambini che giocano con i videogiochi sono il doppio delle bambine (18,7 contro il ,5); maggiore disposizione -all'uso di internet e gadget high-tech- delle famiglie con ragazzi minorenni; che tra le famiglie si osserva un forte divario tecnologico da ricondurre a fattori di tipo generazionale, culturale ed economico (le famiglie con capofamiglia operaio hanno livelli di possesso di beni tecnologici molto inferiori a quelli delle famiglie in cui il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista. Ad esempio, c?è una differenza di 27 punti percentuali nel possesso di personal computer e i 30 punti nel possesso dell?accesso ad Internet); Forte divario tra Nord e Sud (sono, infatti, le famiglie del centro e del nord a possedere quote più elevate di beni tecnologici);
      Sulla base anche di questi dati (è comunque da evidenziare che la situazione è in leggero moglioramento rispetto al divario calcolato nel 2007), sono in molti a pensare - in linea con quanto detto sopra- che l'uso del personal computer a scuola, ha permesso e permetterebbe di ridurre notevolmente questo tipo di divario sociale ed economico che si è creato.
    • C

      Coppie omosessuali e famiglia sono due realtà contrastanti?
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      A

      Ammazza!!! Gaetanuzza sei preparatissima sull'argomento, i miei complimenti per la tua preparazione e per come la fai passare piacevolmente interessante da leggere! Cavolo sei grande !!!

    • C

      Bonus latte artificiale, mamme censurate, carrieriste, rifatte ... si può scendere?
      GT Fetish Cafè • • cherryblossom  

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      V

      @cherryblossom said:

      E dicono anche che se un uomo assiste al parto poi perde le fantasie sessuali nei confronti della mamma .... in fondo, sai, tutto questo è anche un po' vero e allora? E' un problema che l'uomo perda un po' della sua virilità??? Specie quella parte così inutile?
      Un uomo che desidera una donna solo e finchè rimane eterea, intoccabile, misteriosa, fresca e profumata come mai, non è un uomo che ha qualche problema?
      In fondo avere dei figli significa anche questo: abbandonare un po' delle proprie peculiarità, anche quelle attaccate e invischiate al genere. La cosa importante è il bene comune, e cioè il benessere del bambino senza dimenticarci di noi stessi (entrambi).
      Più che altro io mi chiedo perchè se un uomo si prende cura della proble perda virilità, a me di solito un ragazzo che si occupa del proprio bambino fa l'effetto contrario... lo trovo MOLTO virile, molto uomo che si assume le sue responsabilità e anche un ciciniello sexy, ma mi sorge il dubbio di avere io una visione distorta!

      Il concetto di fondo come per tutto sta sempre nella scelta e nel mettere le neo mamma di fronte a quelle che sono le opportunità reali e non quelle indicate dal mercato e del gudagno! Poi ognuna si regoli come meglio crede, no?