Il co.branding, secondo me, offre interessanti spunti, ma se è ben condotto.
Per esempio, credo sia fondamentale che i due partner abbiano affinità, ma si occupino di cose diverse, in modo che si realizzi una sinergia che non sia la semplice somma dei due, ma ne risulti un valore aggiunto.
Faccio un esempio.
Un'azienda che si occupa di web marketing ed una Univeristà che ha un laboratorio di ricerche sugli aspetti psicologici dell'utenza della Rete, fanno assieme uno studio di ciò che pensano i navigatori dei motori di ricerca.
Nessuna delle due organizzazioni potrebbe farla da sola, perché gli mancherebbe parte delle conoscenze necessarie.
Ovviamente poi che ci siano solo due link incrociati sui due siti, dice poco. Servono manifestazioni congiunte, brochure con la grafica comune, comunicati stampa, ecc. ecc. Altrimenti il co-branding c'è, ma non rende.