vendendo prodotti tipici su internet, posso dare qualche piccolo consiglio (piccolo non perché non voglio, piccolo perché é quello che posso),
a quello detto da nelli:
le foto sono molto importanti, poiché non puoi far assaggiare la merce prima. ti restano quasi solo le foto per convincere.
e nonostante le foto, non sai quante richieste di assaggi ti arriveranno. che un salame lo puoi anche regalare, ma ti costa di piú la spedizione...
e non parliamo delle spedizioni aeree in mini-frigo.
purtroppo fai fatica a vendere prodotti che hai solo tu. e la concorrenza é enorme. personalmente credo che ci sia una sproporzione tra offerta e domanda (troppo verso l'offerta) che si vedranno conseguenze per molti e-commercianti (o magari, ho una visione distorta io).
sul prezzo stracciato non puoi puntare proprio. non é un caso se quello che vende di piú in italia in questo settore é anche il piú caro. la lotta del prezzo al ribasso non si puó proprio fare. se iniziamo, tra 3 anni mangeremo la 'nduja fatta in Cina.
non puoi farla perché gli imballaggi costano: non devi spedire una lettera, ma presumo vasetti, bottiglie o sottovuoto che va tenuto fresco. tutto ció costa MOLTO (a meno che tu non possa ammortizzare la spesa facendo GROSSI acquisti).
sulla velocitá d'acquisto, non posso che essere d'accordo. il workflow deve essere assolutamente lineare e logico.
venendo alla tua domanda essenziale (o almeno credo), ovvero se ci sono i margini per fare bene, onestamente credo convenga puntare direttamente ed esclusivamente al b2b. in alternativa, il commercio direttamente sul mercato estero (ma le spese di spedizione dall'italia all'estero sono praticamente non affrontabili, se devi fare b2c con spedizioni in 24/48 ore).