@Ryan Giggs 79 said:
Come da oggetto, ovviamente la mia domanda è: avete mai fatto del marketing negativo sul web?
Io ci sto pensando da un po'... fondamentalmente in Italia, specie in alcuni settori non ultimo l'e-commerce, c'è ancora tanta diffidenza sul mezzo Internet, tanto che è solo tramite passaparola che molti si decidono a fare acquisti sul web e compagnia bella.
Ora l'idea sarebbe quella di riportare sul web quel marketing negativo che già su altri media è stato sperimentato (non comprate questa macchina perchè fa solo 10.000 km con un litro... queste cose qui)
Sul web la gente parte già molto prevenuta, quindi provare tecniche del genere potrebbe secondo me o essere un flop spaventoso o un successo straordinario.
Voi avete provato? Che ne pensate? Costruireste delle wellcome del genere?
Io l'ho provato molte volte (e c'è ancora nel mio sito "istituzionale" molto marketing di quel tipo), e per me ha funzionato molto.
Il vero scopo con cui l'ho utilizzato, comunque, non era quello di attrarre l'attenzione ma di selezionare gli acquirenti.
Ad esempio, se promuovo una guida è dico: "questo non è un sistema che consente a tutti di poter imparare XYZ. Noi possiamo darti tutto step by step, fornirti tutta l'assistenza necessaria, offrirti il nostro "you name it", ma chi dovrà mettere in pratica le conoscenze sei tu"
Questa frase mette in un frame negativo delle features (che altrimenti sarebbero un ennesimo elenco di cose positive), ed al tempo stesso installa nel visitatore i criteri di comportamento futuro.
Molto probabilmente se compra la guida e non ha risultati non romperà le palle e non se la prenderà con noi o con il prodotto
Il problema del marketing negativo è che, se molto generico, rende veramente difficile targettizzare.
Tradotto: se ti ci arrivano il doppio delle persone ma fai il triplo della fatica ad ottenere il tuo scopo.... ne vale la pena?
Ma ovviamente questo dipende dal settore, dall'ambiente, dal prodotto, etc..
Ora vado a pranzo, la nonna chiama
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