non è vero che qualsisasi attività volta ad aquisire links per influenzare il posizionamento di un sito nelle serps è infrangere le guidelines dei motori di ricerca. acquistarli con quello scopo si, ma anche il link baiting è, ad esempio, una attività volta ad acquisire link, ed è, non solo accettata, ma persino incoraggiata da Google (anche perché le alternative sono quasi sempre peggio ).
ma a parte la questione link pagati (che è mooooooooolto controversa), io credo si possa essere completamente 'guidelines compliant' e fare SEO di qualità.
Infatti è la stessa idea delle guidelines ad essere un po' controversa e come tu fai notare, in evoluzione. Questo è il mio punto. In effetti credo che parte delle competenze decisive di un SEO sia proprio sapere come non infrangere le linee guida, non per fregare i motori, ma per poter proporre al cliente risultati efficaci.
Gran parte dello sforzo, per conto mio, và dedicato alla struttura del sito quindi ai contenuti. E' certo poi che senza essere popolari (quindi linkati) non si va da nessuna parte. Qui il SEO entra di nuovo in gioco, ponendo delle priorità in funzione dell'obbiettivo; quindi il come e il dove.
mica tanto ok, in realtà
intanto perché appunto quasi sempre 'quella key' è difficilissima da raggiungere (certo, dovrà pagarla di conseguenza). ma soprattutto perché senza uno studio a monte (e se il cliente fa lo studio a monte probabilmente è capace anche di fare tutto il resto del lavoro) si rischia di avere il cliente contento all'inizio (raggiunto il risultato) e scontento dopo un po', quando si accorge del ROI non adeguato. cosa che - vedi un po' il caso - rischia sempre di succedere quando è ora di rinnovare
Ed hai ancora ragione. Per questo dicevo che la SEO è solo una parte di un progetto. Nel dire che si accetta che il cliente abbia la sua key, si intende sempre che abbia comunque un senso nell'ottica del progetto. Se i costi/benefici sono pressochè nulli allora è evidente che si deve lasciare perdere. Ma qui torniamo al discorso del lavoro del compitino e del lavoro fatto bene. Il compitino, il ragionare a "ti piazzo cinque key nelle prime relative cinque pagine", non mi interessa.
Credo che chi lavora così non offra nessun valore ai propri clienti, li danneggia in maniera più o meno evidente.
Io credo che offrire consulenza significa anche saper dire di no. Saper dire al cliente stai buttando i tuoi soldi, consigliare anche investimenti offline e cercare di ottimizzare l'iterazione on-off line.
Se il cliente non vuole sentire ragioni, vuole uscire per quelle stramaledette cinque key, non vuole sentir parlare di mettere mano al sito anche se ha un appeal da film horror, allora sono io che non voglio lavorare con lui. Finiremmo per essere scontenti entrambi del lavoro e lasciarci reciprocamente insoddisfatti.