• Contributor

    @ellegi esattamente.

    È vero che Google e Facebook fanno del tracciamento dei dati utente il cuore del loro modello di business.

    Ma noi che ci vantiamo di essere tecnici dovremmo avere un approccio tecnico prima ancora che basato sugli aneddoti o sul sentito dire.


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    Se ci fosse la richiesta di indicizzazione attiva.
    È che Google ancora non lo ha indicizzato

    @MaxxG hai dei super poteri con quella storia che hai studiato tempo fa?


    MaxxG kal 3 Risposte
  • Moderatore

    @kal ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    QUELL'articolo su Prada e non, ad esempio, un altro tra i milioni di articoli su Prada che ci sono su internet?
    Idem l'offerta dell'orologio: sicuramente ci saranno un gazzillione di pagine di offerta di quell'orologio... perché quella e non un altra?

    Ciao Kal, è vero quello che dici, ma quante pagine sono state create/aggiornate il giorno, o giorni annessi, che dovevo vederle? E quante di queste erano fatte bene?

    Penso che quello che dici tu avvenga dopo, abbozzo a grandi linee tre passaggi.

    1 - Google monitora i miei interessi in base alla mia navigazione e altre metriche
    2 - Google vede quali pagine sono state pubblicate/aggiornate e fatte ad arte correlate a quanto sopra
    3 - Usa anche metriche come quella che stiamo cercando di capire per gli "interessi correlati" e usa queste metriche per capire cosa propormi, es. contenuti sul Covid19.


  • Moderatore

    @giorgiotave ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    È che Google ancora non lo ha indicizzato
    @MaxxG hai dei super poteri con quella storia che hai studiato tempo fa?

    @giorgiotave per provare a forzare l'indicizzazione immediata bisogna attivare le API sulla propria Google cloud e poi va aggiunto il relativo service account alla Search console. A quel punto hai varie strade per richiedere l'indicizzazione ma deve essere relativa a url del sito (di cui devi essere proprietario) su cui hai attivato il servizio.


  • Moderatore

    @kal ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    Questo mi è già capitato. Ma è Google che fa cilecca, non è una cosa "attiva" o intelligente. E' il software di riconoscimento della frase magica "OK Google" che funziona un po' a cazzo.

    Ricorderai il caso avvenuto in Olanda:
    "Google employees listen in on conversations Dutch people have with their Google Assistant. In some cases this involves private conversations that were accidentally recorded by the assistant, according to around a thousand audio clips a Belgian employee who listens to audio clips for Google shared with Belgian VRT and Dutch NOS. Google does not make clear in its terms and conditions that this can happen, NOS reports."
    nltimes.nl/2019/07/11/google-listening-dutch-conversations-report

    Posso dirti di aver letto conversazioni trascritte da conversazioni con Alexa (un'amica si occupava per conto di una azienda di ascoltare l'audio e controllare se Alexa avesse compreso davvero) che si sono svolte a letto. Credimi nella trascrizione (l'audio ovvimente non ho poturto ascoltarlo) non c'era niente che potesse triggerare l'assistente vocale 😉


    kal 1 Risposta
  • Moderatore

    @giorgiotave ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    È che Google ancora non lo ha indicizzato

    developers.google.com/search/apis/indexing-api/v3/quickstart
    Ma trattandosi di substack non ci puoi fare niente


  • Contributor

    @maxxg ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    that were accidentally recorded by the assistant,

    ...

    Posso dirti di aver letto conversazioni trascritte da conversazioni con Alexa (un'amica si occupava per conto di una azienda di ascoltare l'audio e controllare se Alexa avesse compreso davvero) che si sono svolte a letto. Credimi nella trascrizione (l'audio ovvimente non ho poturto ascoltarlo) non c'era niente che potesse triggerare l'assistente vocale

    Mi fido eh. So che può accadere.

    Ma sono indubbiamente errori, frammenti spurii di conversazioni random.

    Pensare che da sta roba possano tirare fuori informazioni:

    1. Utili alla profilazione
    2. Che si riflettono all'istante sulla pipeline dell'advertising

    È da matti.

    Questa cosa semplicemente non succede, tutti i casi citati si spiegano benissimo con i sistemi di profilazione classici + attenzione selettiva.


  • Contributor

    @giorgiotave ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    Se ci fosse la richiesta di indicizzazione attiva.
    È che Google ancora non lo ha indicizzato

    Ecco, questa è una fregatura!

    Vediamo se succede anche a scoppio ritardato...

    I dati clickstream li ha. Magari quando indicizza, a quel punto parte.

    Vediamo.


  • Moderatore

    @kal ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    Tra noialtri tecnici mi aspetto che ci siano prove tecniche a supporto della cosa.

    Hai perfettamente ragione.
    Ti garantisco che per Facebook abbiamo fatto N test discutendo di argomenti OT tra amici e colleghi senza cercare online e dopo poco su FB apparivano i banner. Fatti e ripetuti: non è stato un caso.
    Poi non mi sono messo a fare check di dati trasmessi etc... però l'evidenza c'è tutta.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @merlinox ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    Poi non mi sono messo a fare check di dati trasmessi etc... però l'evidenza c'è tutta.

    Eh no! Permettimi, ma non c'è nessuna evidenza!

    Senza evidenza, i tuoi test si spiegano molto banalmente con l'attenzione selettiva.

    E' lo stesso effetto, per dirla in parole povere, che ti porta a vedere donne incinte ovunque, quanto la moglie è incinta 🤣

    Oppure tutti con la macchina dello stesso tuo modello e colore, proprio quando hai cambiato macchina.

    O gente con le tue stesse scarpe nuove.

    Etc.

    Alla fine le cose che vedi tutti i giorni, son sempre quelle. Inclusi gli annunci pubblicitari. Nel 99% del tempo il tuo cervello le cancella. Te ne accorgi solo quando fai lo sforzo ATTIVO di ricercarle.

    E questo comunque al netto delle tecnologie di tracciamento già esistenti, che sappiamo tutti benissimo quali sono, visto che le implementiamo noi stessi per i nostri clienti.


  • Moderatore

    E' molto difficile che ci sia trasmissione dati di ascolto ambientale.


  • Contributor

    Aggiorno la discussione con un po' di osservazioni fatte sul gruppo Telegram che mi sembra opportuno riportare qua.

    Ho un'osservazione da fare: Substack renderizza tutto il contenuto clientside. Sappiamo che Google è perfettamente in grado di fare il rendering... ma comunque è una cosa che richiede più risorse al crawler.

    E potrebbe essere correlato al fatto che non l'ha indicizzato subito. Essendo una risorsa che richiede il rendering... sarà rimasto in coda più a lungo.

    Difficile da testare questa cosa comunque. Se entro oggi o domani non entra in Discover, ipotizziamo di aver perso il treno e cambiamo tattica.


    Il collo di bottiglia è comunque l'indicizzazione. In Discover ci entri solo dopo essere stato indicizzato, per ragioni ovvie.

    Noi abbiamo generato dati clickstream in abbondanza e possiamo pensare che Google comunque li abbia rilevati.

    Non sappiamo:

    1. se li tiene in memoria
    2. per quanto

    Sinceramente non ho mai fatto test, ma siamo qui apposta!

    Sono propenso a dare un certo periodo di grazia, proprio perché Google stesso ha dei ritardi a volte sulla pipeline e quindi potrebbe essere più tollerante. Di quanto però non possiamo saperlo.

    Per questo starei largo.

    Senza grosse speranze però.

    Aspettiamo uno o due giorni e poi passiamo alla seconda fase.


    C'è una cruna di ago molto sottile da infilare. Provo a schematizzare:

    1. il contenuto deve essere fresco
    2. il contenuto deve essere indicizzato
    3. Google deve avere dati di consumo del contenuto sopra una certa soglia

    I punti 1 e 2 devono essere rispettati, noi abbiamo provato a simulare il 3 ma ci siamo infranti sullo scoglio delle premesse.


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @kal ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:

    Ho un'osservazione da fare: Substack renderizza tutto il contenuto clientside. Sappiamo che Google è perfettamente in grado di fare il rendering... ma comunque è una cosa che richiede più risorse al crawler.
    E potrebbe essere correlato al fatto che non l'ha indicizzato subito. Essendo una risorsa che richiede il rendering... sarà rimasto in coda più a lungo.

    Qui feci questo test tanto tempo fa e il tempo era risultato 4 giorni tra primo e secondo passaggio.

    Presumo che ora le cose siano migliorate, ma magari per il prossimo test si può aspettare l'indicizzazione e poi l'interazione. Nel caso se serve un boost di indicizzazione proviamo a piazzare un link da un sito pesante 💃


  • Contributor

    Riproviamo con l'esperimento?

    @giorgiotave io rifarei la stessa identica cosa della volta precedente, con solo la premura di averla prima indicizzata ovvero:

    1. prepari la tua newsletter
    2. richiedi l'indicizzazione tramite Google Search Console
    3. verifichi l'indicizzazione
    4. la lanci su Twitter
    5. la segnaliamo sul gruppone Telegram a strettissimo giro (ci diamo un appuntamento un poco più largo, perché per procedere serve avere la conferma dell'avvenuta indicizzazione)
    6. si ritwitta/cuora e soprattuto CLICCA da mobile come abbiamo fatto la volta scorsa

    Che ne dite?

    La volta scorsa abbiamo imparato che l'indicizzazione è un collo di bottiglia, cosa che ci ha impedito di verificare (o falsificare) l'ipotesi che i dati clickstream giocassero un ruolo per l'ingresso di un contenuto in Discover.

    I punti 2 e 3 elencati sopra dovrebbero mettere una pezza e riportarci alle condizioni originali dell'esperimento.

    Ci riproviamo?

    Nel frattempo chi vuole unirsi è il benvenuto.


    andrea.sc giorgiotave 2 Risposte
  • Moderatore

    @kal proprio ieri, mentre sfottevo Giorgio su telegram, pensavo a questa cosa.

    Riprendiamo l'esperimento, io ci sono!


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    Let's go!


  • Community Manager

    @kal alla grande lo facciamo con la prossima edizione. Ok. Ho visto anche nel gruppo il tuo avviso, ottimo!


  • Moderatore

    Oh bene 🚀


  • Community Manager

    Ci siamo. Alle 12 sul gruppo privato 🙂


  • User

    Ciao!

    Vi mostro il mio case study su Google Discover, magari mi riuscite a dare una mano e riusciamo a dare un aiuto a chi ancora non riesce ad entrare.

    A Novembre c'è stato un drop delle visite su google news sul mio sito, ho notato che il traffico monitorato dei miei competitor è esploso letteralmente sui contenuti serviti su Google Discover, così Novembre - Dicembre e i primi di Gennaio ho studiato gli articoli pubblicati dalle principali testate della mia nicchia.

    Ho analizzato i contenuti - i link - come sono fatti i titoli, come sono strutturati testi e immagini, ho dato uno sguardo tecnico ai dati schema e alla concatenazione dei link per una navigazione tra articoli dello stesso tipo.

    Fondamentalmente i contenuti che vanno per la maggiore sono articoli frivoli che stuzzicano la curiosità e articoli informativi.

    Considerando che articoli informativi ne facciamo da sempre (con format molto carini) e ne escono 10 al giorno minimo - sempre - abbiamo provato a creare contenuti ad hoc seguendo uno studio di quello che piace agli utenti.

    Molti di questi articoli non ci rispecchiano ma abbiamo fatto questo tentativo per entrare nel circuito, visto che quello è il traffico che può portare abbastanza revenue per alzare i compensi ai redattori.

    Giorno 0-10: Niente, gli articoli fanno dalle 15 alle 40 views massimo
    Giorno 10-15: Gli articoli iniziano a fare sulle 100 views l'uno
    Giorno 15-25: Gli articoli fanno anchce 400 views.

    Ma di discovery nulla, su search console c'è calma piatta, su google news un po' si è saliti invece, ma più per gli articoli normali e non per quelli studiati per stuzzicare gli utenti.

    Probabilmente c'è qualcosa che sbaglio, ma delle linee guida di Google ho rispettato tutto, ho preso spunto dai big (everyeye e multiplayer) senza mai mai mai copiare e ho dato strutture molto simili dedicando però attenzione a non far scrivere boiate o oscenità.

    Eppure nulla, la situazione non si sblocca.

    Gli articoli che sono dedicati a quella piattaforma si trovano in questo tag per comodità: https://www.player.it/tag/extra

    Sto sbagliando qualcosa? Ho dimenticato qualcosa di tecnico molto importante e ho buttato alle ortiche un mese di articoli ?

    Mi piacerebbe studiare una soluzione tutti insieme e riportarla qui sotto, non solo per il mio sito ma per tutti i ragazzi e le ragazze ch vogliono competere anche su Discover.

    Fondamentalmente perché una volta entrato poi vorrei proporre solo i contenuti su cui andiamo forti e fieri come il nostro format di slow news "stories" che è decisamente più appagante.

    Grazie per aver letto fino a qui, non so letteralmente più dove sbattere la testa


    giorgiotave 1 Risposta