@nelli said:
eh un classico.. trovare la notizia non è facile. temo che queste qui sopra interesserebbero poco i giornalisti
@kya said:
Sono d'accordo sul fatto di differenziare il tipo di comunicazione a seconda della redazione a cui invii l'articolo. (Esperienza personale: manda un articolo già fatto, magari spiegando che è una base che possono modificare tranquillamente: le volte che ho cercato di "mettermi d'accordo" con la redazione ho scoperto che loro non avevano voglia di perdere nemmeno un millisecondo per mettersi d'accordo con me. Pappa pronta oppure niente!) [...] Prova a pensare a quali potrebbero essere i bisogni legati al tuo settore che potrebbero avere i lettori dei giornali che hai citato.
Ognuno vede il proprio sito come una mamma vede il proprio bambino. Per ognuna il proprio figlio è il più bello, il più intelligente, etc etc...
Fai un gioco, ti metti davanti al tuo sito e poi vedilo assumendo ruoli diversi: da utente, da utente alle prime armi, da studente fuori sede che non è mai stato a Siena, da studente che rimane per mesi a Siena, da studente che ritorna alla propria casa ogni fine settimana, da studente che vive la città o da studente che se ne sta rintanato a casa a studiare 24 su su 24.... da giornalista che scrive su un giornale locale, da pubblicista che scrive per un giornale locale, da giornalista che scrive per la sezione locale di un giornale nazionale, da un giornalista che lavora per una televisione locale etc etc...
Per ognuno di loro (puoi interconnettere e ricoprire più ruoli) cosa il tuo sito realmente offre?
Perché io giornalista dovrei trovarlo interessante? Perché dovrei pubblicarlo e (ne sono consapevole) promuoverlo? Quali ricavi (o vantaggi ) ne avrebbero i miei lettori?
Importantissimo: poniamo il giornalista fanullone per natura. Più il comunicato stampa sarà scritto bene, con notizie certe, fonti e dati di un certo peso, magari ( seconda dei casi) ci aggiungiamo qualche immagine... più sarà felice di trovarsi un articolo bello e pronto da firmare a suo nome...
A chiunque piacerebbe trovarsi il lavoro già fatto...
La cosa importante è scrivere bene un comunicato stampa, evitando toni promozionali, poco interessanti per il lettore target, e non adatti alla rivista.
Come dice kya, bisogna stare attenti a chi si manda l'rticolo. Generalmente ogni rivista ha una sua impronta editoriale, ed a meno che non siamo la Carapelli o la Microsoft, se vogliamo provare ad avere più successo dobbiamo adattare il nostro comunicato allo stile editoriale di chi lo dovrebbe pubblicare.
In termini pratici, per aziende piccole si tratta più di articoli che di comunicati stampa veri e propri.
Inoltre c'è da meditare su una cosa... una notizia è tanto più importante quanto gli altri (utenti in generale, portali, riviste etc ) ne parlano....