Tutta la stampa internazionale come il Nouvel Observateur sta tornando sul caso delle intercettazioni telefoniche che un paio di anni fa coinvolsero Berlusconi e Mara Carfagna, poi da lui nominata Ministro.
Da Wikipedia:
Nei primissimi giorni del luglio 2008
Margherita Boniver, attuale membro della Commissione Affari Esteri del Governo Berlusconi, in una dichiarazione rilasciata al quotidiano La Repubblica afferma l'esistenza di intercettazioni telefoniche a carattere privato tra la Carfagna e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, lasciando intendere un retroscena imbarazzante, lasciando intendere un retroscena imbarazzante e con un chiaro riferimento al decreto anti-intercettazioni che in quel periodo era al vaglio del Governo. Pochi giorni più tardi il giornale argentino El Clarín cita l'articolo di Repubblica, aggiungendo però
alcuni dettagli espliciti mai menzionati dal quotidiano italiano: secondo la testata sudamericana infatti, tra il Presidente del Consiglio e la neoeletta ministro delle Pari Opportunità vi sarebbe stato un colloquio riguardante prestazioni di natura sessuale e nella fattispecie un rapporto di
sesso orale. - " intercepciones telefónicas realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra Silvio Berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino." A quel tempo ci si chiese tutti cosa fosse successo se Bill Clinton avesse nominato Ministro la Lewinsky, ma poi dette intercettazioni ufficialmente furono eliminate, e come per incanto
non furono mai esistite.
E' proprio in questi giorni che il Deputato Pdl
Guzzanti le riprende sul suo
blog, parlando di mignottocrazia,](
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/le-accuse-di-paolo-guzzanti/2106062&ref=hpsp)
Guzzanti sul Messaggero:
« esistono proporzionati motivi per temere che la signorina in questione (la Carfagna) occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista. La sua intelligenza politica è nulla».
«Più che * nomine di scambio*, tratterebbesi di compenso. Come scrisse Cossiga: ai miei tempi si offriva un filo di perle o un appartamento. Il punto, lasciamo perdere la Carfagna, facciamo finta che non esista è: è ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente?».
Tornare su questa vicenda non è piaciuto a Nicolò Ghedini che annunciando querela contro **Nouvel Observateur, **ha affermato in un comunicato che "Le notizie apparse quest'oggi sul Nouvel Observateur, puntualmente riprese da Repubblica, riguardanti il contenuto di alcune asserite intercettazioni telefoniche, sono totalmente destituite di fondamento e palesemente diffamatorie. Mai intercettazioni siffatte sono esistite ... saranno immediatamente esperite tutte le più opportune azioni giudiziarie nei confronti di tali giornali e anche nei confronti di coloro che le riprenderanno".
Mai intercettazioni siffatte sono esistite.
Dice il Senatore Pdl Guzzanti:
«Io dico, e lo confermo, che le cose che mi sono state raccontate da più fonti (e io sono uno dei mille e più di mille raggiunto dai dettagliati resoconti di chi ha letto) sono assolutamente disgustose: rapporti anali non graditi, ore e ore di tormenti in attesa di una erezione che non fa capolino, discussioni sul prossimo set, consigli fra donne su come abbreviare i tormenti di una permanenza orizzontale pagata come pedaggio. I dettagli sono centinaia e non sono io che li nascondo, perché io sono soltanto uno cui alcuni lettori dei verbali (persone serissime, uomini e donne, tutti della stessa area di centro destra) hanno raccontato ciò che hanno letto, ovviamente con una massiccia concordanza dei dettagli stessi. Il giorno in cui un magistrato, lette queste mie parole, volesse interrogarmi per sapere da chi ho avuto queste relazioni e chi fosse il giornalista che ha fornito il materiale in lettura, farei il mio dovere e farei i nomi».
Anche in questo caso qualcuno mente dunque.
Vediamo se nei prossimi giorni avremo le prove per capire qual'è il mentitore.