beh nel lontano Febbraio 2006 sono stato uno degli accesi denigratori dell'ignominiosa campagna di censura voluta da Tremonti e Berlusconi......
non sono un guru ma di certo so capire la differenza tra un'ingiustizia e una norma giuridica.....
riguardo il blocco dei siti pedofili pare che la legge sia tutt'altro che ambigua....si blocca il nome di dominio e se tale nome ha un IP statico non shared si blocca anche l'IP....il blocco verrà eseguito successivamente ad una segnalazione dell'autorità competente....
questo vuol dire che chi prende degli "abbagli" è soggetto a giudizio e chi gestisce siti pornografici leciti che vengono bloccati per l'eccesso di zelo o di cecità dell'autorità giudiziaria ha il diritto di rivalersi nelle opportune sedi....
dal punto di vista giuridico non la vedo come una censura....parliamoci chiari, la libertà è bella, ma bisogna porre dei paletti.....
nel caso dei giochi d'azzardo si trattava di un illecito perpetrato da uno Stato e da un gruppetto di oligarchi per spazzar via la concorrenza a colpi di decreti legge, nel caso della pedopornografia, si tratta di un tema sentito in tutti gli Stati del mondo.....
è chiaro che il sistema a questo punto c'è e gli abusi sono possibili, ma per questo bisogna essere sempre vigili....a me pare che in Italia vorremmo l'abolizione delle leggi per evitare che queste possano ritorcersi contro di noi....questo è un errore e favorisce soltanto i criminali non certo la gente onesta....le leggi devono esistere ma è obbligo di tutti noi ( cittadini e pubblici ufficiali ) di vigilare affinchè non si commettano abusi....
riguardo la condivisione degli IP, ripeto, la norma è chiara e parla di possibilità del blocco dell'IP solo qualora sia unico per un determinato nome di dominio....ovviamente si tratterà di una norma poco applicata, vista la possibilità da parte degli ISP di riciclare gli IP per altri scopi e altri domini