• Contributor

    @walid ha detto in L'AI che crea contenuti:

    non so che fine faranno tutti questi proxies

    Verranno usati dai babbani :3:

    Ma diciamo grazie, perché alla fine se OpenAI diventa un business sostenibile e ci consente di continuare ad accedere liberamente alle API... è anche grazie ai babbani che si comprano le app ti terze parti.

    Però mi raccomando, non fate i babbani!


    walid 1 Risposta
  • User Attivo

    @kal

    Mah... A questo giro ho paura che anche i babbani avranno capito. Sarà sicuramente un macello, povero @giorgiotave che ha dedicato tutta la carriera ad un web migliore.


  • User Newbie

    A Mio avviso, le AI non sono ancora estremamente avanzate. Io le ho utilizzate per alcuni Blog Post (In Inglese), e devo dire, necessitano sempre di una revisione umana. In Italiano sono ancora abbastanza spartane ma funzionali. Comunque molto utili.


    BUSTOWEB 1 Risposta
  • User Attivo

    qualcuno per caso ha testato se facendo più volte la stessa domanda genera contenuti duplicati?


    kal 1 Risposta
  • User Attivo

    @kal ha detto in L'AI che crea contenuti:

    @marcoilardi hai un credito iniziale che ti basta per fare tutti i test che vuoi.

    Esaurito quello, costa noccioline.

    oggi l'ho guardato un pò .. impressionante


  • Contributor

    @marcoilardi ha detto in L'AI che crea contenuti:

    qualcuno per caso ha testato se facendo più volte la stessa domanda genera contenuti duplicati?

    La risposta breve è "no".

    La risposta "dipende" è se fai il prompt in modo che ti dia un output breve e setti la "temperature" a zero, è molto probabile che gli output siano molto simili tra loro, o uguali del tutto o in parte.

    Ma la generazione di testi è comunque probabilistica, non è un database di testo.


  • User Attivo

    @alekos

    Mi stai dicendo che lasceresti a un software scrivere al posto tuo, quando tu potresti avere le palle e il cervello per poter scrivere per conto tuo? I software vi stanno spappolando il cervello, ed è per questo motivo che molti si affidano all'Automatico, cosa che io odio a morte.

    Innanzitutto questi software ci sono da un paio di anni. Per cui l'acqua calda te la potevi anche risparmiare. Ma poi rispondi a una semplice domanda.... “Perché pagare un software quando puoi scrivere gratuitamente e guadagnarci sopra, anziché spendere denaro inutilmente per un testo scritto da un Robot, che mai e poi mai potrà essere simile a quello umano?”.

    Ah, dimenticavo... La risposta la puoi anche tenere per te. A me non interessa!

    Ti auguro un felice Natale e un felice anno nuovo..


  • User Attivo

    in ogni caso credo che creerà qualche grattacapo a chi vive di copywriting. Spesso chi si affida ai copywriter lo fa per mancanza di tempo. Seppur da revisionare un articolo già impostato richiede molte meno risorse per tirarne fuori qualcosa di buono


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @marcoilardi analisi corretta. Il copywriting inteso come commodity (es. Scrivi la descrizione di queste 3000 schede prodotto) è già ufficialmente MORTO.

    Rimane saldo il copywriting della comunicazione di marca, della user experience, del testo informativo e competente e delle novità.

    Ma è comunque una bella botta.


  • User Attivo

    Dopo un momento di euforia sono sempre più perplesso sull'utilizzo di motori di intelligenza artificiale per la creazione di contenuti.
    Stamattina per il mio blog napolimisteriosa.it volevo produrre un articolo sui sedili di Napoli che erano antiche corporazioni nobiliari divise per quartieri. Ebbene secondo open AI ecco cosa sono i sedili di Napoli.

    I sedili di Napoli sono una tradizione storica della città di Napoli, in Italia. Si tratta di piccole panchine di pietra, di solito in marmo, che erano utilizzate in passato come posti a sedere per le persone che si trovavano in piazza o nel centro storico della città.

    Se non avessi saputo già di cosa stavo andando a parlare invece che informazione avrei fatto disinformazione. Penso in particolare a temi sanitari cosa potrebbe succedere con strumenti del genere.


    kal ? G 3 Risposte
  • Contributor

    @marcoilardi giusta osservazione, ma infatti secondo me usarlo a questo modo è proprio un errore. Non funziona così.

    Devi essere tu a dargli le informazioni "strutturali".


    mari.no 1 Risposta
  • User

    Secondo me ci stiamo soffermando troppo su un piccolissimo aspetto, il copywriting. Probabilmente perché è parte importante del nostro lavoro. Quando invece GPT3, e soprattutto da quel che leggo GPT4 (in uscita prevista a primavera 2023), potranno rappresentare un cambio epocale in tanti paradigmi. Dalla sanità al commercio a finire al nostro mondo digital e al comportamento di consumatori.

    Tornando invece all'argomento di questo topic e dopo averci giocato un po': a me sembra ancora presto per dichiarare la morte dei copywriter. Almeno per ora con gpt3. Gestisco una redazione di oltre 10 siti, formata da tanti editor interni ed esterni, e al momento dopo aver fatto dei test per me il gioco non vale ancora la candela. Sia da un punto di vista economico che e soprattutto di tempi. Un buon editor, ben istruito, vale più di un gpt3. Parlo di professionisti veri. Che poi sono quelli che ti scrivono davvero bene e che hanno know how sul tema. Soprattutto se poi scrivono direttamente nel cms usando html e seguendo le strategie editoriali e le tecniche richieste


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @mari-no grazie mille Marino, abbiamo appena aperto una sezione dedicata all'Intelligenza Artificiale e possiamo aprire quante discussioni vogliamo 🙂

    Sposto questa lì 🙂


  • @marcoilardi ha detto in L'AI che crea contenuti:

    Stamattina per il mio blog napolimisteriosa.it volevo produrre un articolo sui sedili di Napoli che erano antiche corporazioni nobiliari divise per quartieri. Ebbene secondo open AI ecco cosa sono i sedili di Napoli.

    Qual è il motivo di usare l'intelligenza artificiale? Uno non sa scrivere, non ha idee, per dare un valore aggiunto?

    A me sembra un po' tutto grottesco, mi sembra di vedere quei totem al luna park di tanti anni fa dove inserivi le 100 Lire e quello ti prediva passato e futuro.
    Ma l'intelligenza artificiale non è questo.. questi strumenti sono solo lo scarto dello scarto di tools che hanno il solo scopo di meravigliare la gente.

    Già di suo l'Ai è una scienza molto aleatoria, nessuno ha esperienze in merito, e come potrebbe? Chi fa intelligenza artificiale si trova di fronte a casi non facilmente spiegabili, non abbiamo nemmeno una tecnolgia sufficiente perchè avrebbe dei costi folli e quei pochissimi che possono permettersela la usano a porte quasi chiuse.
    Ma di cosa si sta parlando? 🙄

    Accidenti.. "i sedili di Napoli sono delle panchine in pietra..."

    Questa cosa fa ridere ma è molto grave e hai detto giusto e io mi chiedo ma cosa succede se i blog che si occupano di salute iniziano a usare questi tools? Che ci ritroviamo tutti in un mondo identico a come preannunciato nel film Idiocracy 😂


  • User

    @kal quanto costa la versione a pagamento?


    kal 1 Risposta
  • User

    @etazweb Io invece ho fatto un po' di prove e alla fine ho trovato molto utile il sistema nel provare con alcuni punti base a chiedere un articolo ,in questo funziona bene.Sicuramente per un giornalista che deve fare tutto in fretta puo' essere di utilita'


    J 1 Risposta
  • User

    Buongiorno a tutti,

    mi accodo al thread, sono molto incuriosito e affascinato da questi strumenti di AI e mi sto documentando sempre più.

    Con Open AI et simili è possibile, giusto per fare un esempio, dare 3 diverse recensioni dello stesso film e farne generare una 4^ completamente inedita dando anche un numero minimo di parole?
    Stesso discorso, se fornisco 3 paragrafi/capitoli di testi differenti che trattano lo stesso argomento è possibile farne generare uno nuovo?
    Grazie


  • User

    @bustoweb Interessante. Cosa avresti fatto di preciso?


    BUSTOWEB 1 Risposta
  • User

    @jolla-0 cose semplici, ho scelto prima un argomento che seguo in modo particolare , se chiedevo qualche cosa di approfondito il sistema mi rispondeva con il 90 per cento di dati errati.Ho quindi utilizzato lo stesso sotto l'aspetto giornalistico e ho capito che fornendo al sistema i punti da trattare con dati precisi ,questo ti genera un articolo o piu' artcoli se Vuoi con i dati che ha incamerato.In pratica ho fatto un artcicolo , ho fatto il copia e incolla e Lui ha generato ,due articoli simili ma perfetti .Scusa magari era gia' una cosa nota ma questa almeno e' stata la mia esperienza.


  • Io ho Rytr e non è male, va saputo usare ma costa una bazzecola e aiuta. Non risolve tutto ma può aiutare in compiti noiosi, ripetitivi o per trovare nuove idee.

    Detto questo, va tutto revisionato, a volte escono delle cte stellari e non mi fiderei mai a fargli scrivere un testo su un argomento che non conosco. Su testi con dati numerici, fa delle doppie cte stellari.
    In italiano sono spesso indietro, a volte fanno solo traduzione di testi inglesi ed escono delle triple c*****te stellari.

    Mi sorge il dubbio se è lecita la fonte da dove prendo i testi per l'addestramento e cosa accadrà quando arriveremo al punto in cui addestreranno con testi già AI 🙂

    Per le immagini già hanno iniziato a porsi il problema e stanno intervenendo le (grandi) agenzie di microstock per fornire lecitamente immagini per addestrare le AI, con i giusti permessi (dando spiccioli degli spiccioli ai fotografi). Le agenzie hanno velatamente nè confermato, nè escluso che già lo facevano senza pagare royalties o chiedere permessi ai fotografi.