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- Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?
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Devo ancora recuperare per intero il video di Giorgio che mi pare abbia tirato fuori dei punti interessanti.
Comunque, in generale, mi allineo al pensiero espresso da Feltri junior, Zuckerberg è più pericoloso di Trump e dello sciamano che girava indisturbato.
Per come sono andate le cose e per la situazione attuale penso il ban sia davvero sbagliato.
Partiamo da un presupposto, che stia simpatico o antipatico Trump, i fatti ci dicono che ha vinto un'elezione regolarmente e ne ha persa un'altra in un testa a testa serrato durato giorni raccogliendo, comunque, oltre 70 milioni di voti.
I social di oggi (Facebook e Twitter in questo caso), hanno un peso sulle decisioni elettorali oserei dire pari ai quotidiani / telegiornali / dibattiti tv, pertanto devono prendersene le responsabilità. (Anche perché gli fa comodo quando questi personaggi scomodi pagano sulle loro piattaforme per aver visibilità).
Sarebbe giusto se ad un politico candidato venisse preclusa qualsiasi accesso a giornali o televisioni? Non credo. Se un politico ha idee estremiste deve spettare ad una commissione elettorale / tribunale / etc... prendere una decisione, non ad una piattaforma.
Non penso (ma questa è una cosa personale) che poi i messaggi di Trump fossero di chissà quale natura estrema rispetto ad altri politici nazionali / europei / mondiali (e qui si aprirebbe il vaso, perché se l'hai fatto con lui ora cosa fai con gli altri?).
Poi si possono aprire moltissimi filoni di discussione perché il tema è ampissimo.
Interessante anche l'annuncio di Trump di una piattaforma alternativa e del ban dagli store di Parler (anche qui ci sarebbe da discutere sul "monopolio" nella gestione app del proprio dispositivo di alcuni produttori).
In definitiva, penso che i social stiano facendo un gioco duplice a loro troppo conveniente e troppo pericoloso alla lunga, sono curioso di sapere come continueranno le indagini in USA su FB e compagni.
Peraltro la tempistica del ban, a 2 settimane dall'insediamento di Biden, dopo aver tollerato ben peggio negli anni precedenti. Sarò io a pensar male, ma con il Congresso che sta mettendo moltissima pressione per sciogliere i monopoli, dopo aver appena comunicato la condivisione di alcuni dati tra WA e FB (cosa che dicevano non sarebbe mai successa), forse fare un ghigno al nuovo entourage dem può aiutare un po' in futuro, chiaramente sono solo supposizioni
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@giorgiotave penso che solo la storia riuscirà a forgiarci criticamente sull'argomento che è di una complessità tale da non essere passibile di opinioni migliori del "almeno adesso non lo si sentirà più almeno sui social" Pardon l'esser stato tifoso qui
Questi Ban sono di una portata epocale: credo che tra diversi anni, nei banchi di scuola, si discuterà del pre e post di questo momento, eclissando gli stessi accadimenti che hanno portato poi a questo.
Su molti organi stampa ho visto dibattere sul se è giusto o meno e, soprattutto, sulle dinamiche di cesura dei Social che dovrebbero essere più chiare: ecco, questo argomento mi sembra un po' più asfittico. Sono un grandissimo fan della trasmissione Propaganda Live e ieri sera Mentana argomentava veementemente di quanto, tra le varie cose, i Social dovrebbero avere delle linee guida più chiare ma credo che si siano sempre esposti in un certo modo nei confronti di messaggi che potessero veicolare violenza, razzismo o quanto di becero l'uomo riesca a partorire.
Trump non si è espresso seccamente incitando alla violenza ci mancherebbe ma il messaggio di cui si è fatto portatore ne era sicuramente una fonte decisiva: è ovvio che se io, Stefano Romani, scrivo un messaggio precisamente violento posso essere segnalato e poi bannato ma se scrivo qualcosa di più aleatorio questo non succederà; se lo fa il Pres. degli USA le cose cambiano.
Ogni giorno su tutte le piattaforme, migliaia di persone vengano bannate per messaggi discutibili (mi viene in mente il giovane creator Sdrumox su Twitch, per cui la community di creator di Twitch si è mossa in modo da poter definire meglio i parametri di un permaban per tutti) e credo sia giusto che Trump non abbia fatto eccezione in questo caso.
Se poi vogliamo interrogarci sull'effettiva possibilità che Zuckenberg e co. possano essere dannosi in futuro per la libertà di espressione dell'essere umano voglio sempre che, per quanto "invischiati" nelle dinamiche social di questo secolo, l'uomo in futuro possa continuare ad esprimersi liberamente e veicolare il proprio messaggio, senza nuocere al prossimo, in tutte le forme che ha sempre praticato prima dell'avvento dei Social.
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Sembra quasi che ci si divida tra chi considera il social con un mero intermediario (vedi: operatore telefonico) e chi lo considera un editore (vedi: linea editoriale), che portano a due visioni diamentrali della situazione, o sbaglio?
1 Risposta -
@davide-del-medico
Anche secondo me è così.Scrivo in una sezione spoiler la mia visione sul futuro dei social, perché è un po' off topic, ma potrebbe interessare.
Per quello che riguarda Trump, se ha violato le regole, è giusto che sia stato bannato. È un peccato che avvenga solo ora, considerando che il suo consenso è cresciuto proprio perché ha potuto dire determinate cose con i suoi account.
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Sì, un po' è così @davide-del-medico
Ovviamente il modo con il quale interpretiamo cosa sia un Social determina poi tante altre cose.
Io vi sto leggendo con molto interesse e ho segnalato la discussione nel video, l'ho fatto apposta.
Non credo che ci sia chi ha ragione e chi no. Semplicemente oggi siamo in un periodo di mezzo tra la legge che non considera i Social come editori e quella che verrà, che è in corso d'opera.
Ad oggi è stato bannato per aver violato le regole, se volessimo intenderla solo come una cosa prettamente burocratica credo che sia CONCESSO ai Social di farlo. Non uso la parola giusto, uso CONCESSO.
Oggi non sono Editori, hanno delle Eula come dicevano sopra un po' tutti, possono farlo per questo.
Il problema è tutta la tempistica: non so se avete notato con quale velocità anche Google ed Apple hanno bannato dai loro store Parler perché ci è finito Trump.
E poi, se prendono questa decisione, devono portarla avanti con tutti gli altri. Altrimenti anche i Social andrebbero chiusi paradossalmente. Perché è presente ODIO.
1 Risposta -
@giorgiotave il ban di facebook arriva perché forse qualcuno potrebbe notare che FB a lungo è stata complice di Trump e ha avuto grandi favori.
Il ban per essere esemplare dovrebbe colpire facebook.
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I Social Network - TUTTI - non hanno mai preso decisioni importanti di loro iniziativa. Mi sbaglio? E' questo quello che penso.
Tutte le GRANDI DECISIONI le hanno prese perché "OBBLIGATI". Ogni azione importante intrapresa è stata fatta non per il "bene degli iscritti" ma per il "loro bene" - non chiudere/avere problemi. Che "il loro bene" alcune volte coincide con "il bene degli iscritti"... è puro caso.
Il blocco di TRUP? Palesemente "comandato a tavolino" Il... lecito farlo oppure no, il... TRUMP ha detto castronerie oppure no... non centrano nulla.
I meccanismi che si mettono in moto - i meccanismi delle GRANDI DECISIONI - fanno parte della cerchia del potere e del denaro non della cerchi di cosa è giusto e di cosa è sbagliato. Anche qui... se c'è coincidenza tra le due cose è puro caso.
Come vedete a FOTTERE sono le COINCIDENZE.
TRUMP mi piace? Can che abbaia non morde. Mi preoccupano molto di più tutti quelli del... Political Correctness.
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@adv-benevento ha detto in Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?:
Il social può essere punito per quello che pubblica un suo utente? Se si, è giusto un ban. Se no, se è un "semplice" (con tutte le virgolette del caso) intermediario, invece no.
C'è un convitato di pietra su questo punto ed è: i metadati/reti sociali + l'algoritmo.
Non è "il social" a pubblicare messaggi di odio. Ma è certamente il social a darne diffusione.
L'algoritmo non è neutrale. E le reti sociali nemmeno lo sono.
E il problema non si risolve bannando.
Bannare per violazione degli EULA è giusto, ma è solamente una foglia di fico.
L'algoritmo dei social network e la loro capacità di amplificare le reti sociali è 100% parte in causa.
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@giorgiotave ha detto in Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?:
Non credo che ci sia chi ha ragione e chi no. Semplicemente oggi siamo in un periodo di mezzo tra la legge che non considera i Social come editori e quella che verrà, che è in corso d'opera.
Esatto e penso molto dipenda anche dalla sensibilità di ognuno. Una base comune però penso stia nella necessità di stabilire delle regole per i social. Ovvero, l'attuale "regime" in cui operano non è più accettabile.
E poi, se prendono questa decisione, devono portarla avanti con tutti gli altri. Altrimenti anche i Social andrebbero chiusi paradossalmente. Perché è presente ODIO.
Qui può aprirsi davvero un mondo, che cos'è realmente odio / incitamento / discriminazione?
Spesso l'odio o la discriminazione si cela anche dietro a messaggi buonisti o involontari.In che modo ad esempio i film influenzano la percezione comune su un certo popolo (penso ai Cinesi / Russi / Arabi sempre dalla parte del "cattivo")?
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@giorgiotave condivido l'intera linea di questo thread, pertanto si conferma che l'utilizzo di un asset non tuo preclude di rispettare le regole su cui lo stesso è fondato. L'errore di Trump è stato di non aver costruito nulla di suo tale da poter sostituire i social, e dove la sua potente comunicazione sarebbe continuata a vivere.
1 Risposta -
@francodimonda ha detto in Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?:
L'errore di Trump è stato di non aver costruito nulla di suo tale da poter sostituire i social
In realtà l'ha fatto, si chiama Parler e... OHIBÒ è appena stato bannato da AWS, dove era hostato.
https://www.buzzfeednews.com/article/johnpaczkowski/amazon-parler-aws
Il problema di Trump è, per usare un termine tecnico, che l'ha fatta fuori dal vaso. Ha tirato la corda, finché non si è spezzata e gli è rimasta in mano l'estremità corta.
Per questo dicevo che è un caso limite, un caso unico e per me ha poco senso ricamarci sopra chissà che discorsi sopra.
Mette sicuramente a nudo delle contraddizioni insite nei sistemi di informaizone digitale... ma nulla di tutto questo è cambiato di una virgola.
1 Risposta -
@kal AZZ!
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Oltre a segnalarvi che Parler è stato bannato in giro, qui la lista di tutte le piattaforme che hanno bannato Trump!
1 Risposta -
Da una parte mi inquieta che non sia la legge a fermarlo...
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@adv-benevento no, io mi riferivo al modo in cui le persone lo considerano, il social è quello e quello rimane
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@giorgiotave quindi se sperimentiamo di mettere su un sito web, per come stanno le cose, Trump rischia di non essere indicizzato. ... INQUIETANTE!
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Non so se è stato già letto, in ogni caso lo linko e stralcio alcuni passaggi:
https://www.corriere.it/esteri/21_gennaio_10/censura-senza-coerenza-perche-silenziare-trump-dare-voce-dittatori-f32b4bc2-537e-11eb-b612-933264f5acaf.shtmlCensura senza coerenza: perché silenziare Trump e dare voce ai dittatori?
Trump scrive e cinguetta cose nefande? A mio giudizio sì, ma a mio giudizio e il mio giudizio, come quello di chiunque altro, non può essere Legge insindacabile e autorizzazione all’imbavagliamento.
a stabilire se è un reato deve essere la giustizia americana, non Twitter o ciascuno di noi (e troppo spesso ci si dimentica che le EULA o una qualsiasi altra cosa, una qualsiasi società privata, anche a casa mia, non comando io, ma comanda la Costituzione del mio Paese, contro la quale non esiste diritto privato che tenga.Non c’è niente di peggio di un censore che si dice difensore intransigente di principi irrinunciabili e che pure sembra transigere con grande disinvoltura.
è facile esser tolleranti con chi la pensa come noi. [...] Il difficile è ingaggiare una dura battaglia politica e culturale con quelle posizioni senza dover far ricorso all’aiutino della censura e della messa al bando.
E punto perché mi pare che tutto questo, impeachment compreso, lo si faccia adesso a 9 giorni dalla fine di tutto perché Piazzale Loreto non è una roba solo italiana, ricordiamolo sempre quando amiamo disprezzarci nei confronti altrui.
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Il punto di vista dei colleghi
Merkel sul blocco di Twitter a Trump: "Chiusura problematica"
"È possibile interferire con la libertà di espressione, ma secondo i limiti definiti dal legislatore, e non per decisione di un management aziendale"
1 Risposta -
@luqweb Trump sta GODENDO tutto fila liscio. Le carte vincenti dopo qualche giro di mani saranno nelle sue.