• User

    Penso che serva a poco e niente bannarlo ora. Lo hanno lasciato fare per 4 anni. Non penso si arrenderà per qualche ban su piattaforme social che poi potrà riavere da "normale" cittadino americano dopo il 20 gennaio. La sua vita è ormai segnata. Un danno enorme per l'America difficile da portare alla normalità. 5 morti con il poliziotto che fan capire che di sicuro non terminerà con i capricci da ameba.


  • User

    Hanno fatto bene.
    Molti dimenticano che facebook, twitter ecc sono piattaforme private e (anche se vogliono tenerlo più nascosto possibile) penso che abbiamo una propria "linea editoriale". Per twitter è sempre stato abbastanza palese ma hanno lasciato correre perchè era presidente, ora si stanno muovendo con gli interessi. E fanno bene, visto che non ha rispettato le loro regole, che lui ha accettato iscrivendosi.


  • User

    Sono contro il ban quando viene applicato non per il mancato rispetto delle regole ma per decisione arbitraria di chi gestisce la piattaforma.

    Questo caso però ha tutti gli estremi per essere una giusta eccezione. I canali social sono stati il mezzo con cui Trump ha alimentato la rabbia dell'estrema destra.

    Per cui per me la vera domanda è: è corretto che ci siano eccezioni?
    E la risposta è: Si, ma stiamo attenti a non far delle eccezioni la regola.


    jabba 1 Risposta
  • User

    @danielegm si ma non dimenticarti che è casa loro... ok che "servono" milioni di utenti ma è una piattaforma privata e a mio avviso è giusto che facciano quello che gli pare. Se poi l'utenza lo ritiene un comportamento scorretto abbandonerà la piattaforma di conseguenza. Ma non penso gli si possa dire nulla se hanno deciso di seguire una ben definita linea politica ed editoriale.


    D 1 Risposta
  • User

    @jabba non sono daccordo
    quando una piattaforma ha la possibilità di condizionare il voto o il comportamento di milioni di persone deve rispondere a regole diverse per evitare che sia motivo di strumentalizzazione o di condizionamenti condannati dalla società (es.razzismo, violenza...)


    davide.del.medico 1 Risposta
  • User

    @danielegm questo dovrebbe definirlo la legge, anche perché bisogna vedere COME e COSA


  • Moderatore

    Il ban di Twitter (non ho letto la comunicazione ufficiale di FB) non è motivato da idee politiche, ma dalla grave violazione della ToS in particolare sull'incitazione alla violenza. Tanti altri lo fanno, ma hanno molto meno visibilità (e possono sfuggire) e meno impatto sul comportamento di facinorosi.

    Trump sembra sorpreso, lui e il suo entourage sembrano (sinceramente?) ignoranti del concetto di Termini del Servizio che Trump ha ignorato fin dal primo giorno.
    Tra tante che ho letto, la loro argomentazione più solida è: lo fanno anche gli Ayatollah. Come a dire, se gli altri rubano perché non posso rubare anch'io?

    Finora a mio parere è stata una mancanza di coraggio da parte dei vari Social non prendere iniziative forti ben prima.

    [EDIT: ...e comunque secondo me merita di vincere la classifica del Losers!]


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @federico-sasso ha detto in Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?:

    Finora a mio parere è stata una mancanza di coraggio da parte dei vari Social non prendere iniziative forti ben prima.

    Ma infatti.

    Rimane ridicolo che chi è in vista o potente, a prescindere dalla parte politica, riceva un trattamento di favore.

    E questa cosa, badate bene, non è cambiata.

    Trump l'hanno bannato ora semplicemente perché il suo potere è tramontato.


  • User Newbie

    @giorgiotave ci sta che un soggetto privato decida di zittire un utente, ci sta tutto.

    Quello che è questionabile è:

    • affidare la comunicazione istituzionale ad un soggetto privato che ha questa arbitrarietà
    • lasciare che questo soggetto privato, in occasione di diffusione di materiale illegale, si chiami fuori dalla responsabilità diretta di ciò che viene pubblicato.

    Finchè il ruolo di tale soggetto privato è quello di mero intermediario nella comunicazione, come può essere ad esempio un operatore telefonico, mi aspetto non possa essere ritenuto responsabile di ciò che viene veicolato, ma nel momento in cui però decide di eliminare dei contenuti per motivi espressamente legati alla libertà di opinione si assume anche la responsabilità di ciò che non viene censurato.

    Faccio un esempio di fantasia completamente a caso e senza riferimenti a fatti e persone realmente esistenti: immaginate che un social a caso decida di eliminare dei profili che promuovono pari dignità ai cittadini senza distinzione di sesso e razza, e poi consenta bellamente che vengano continuamente resi disponibili dei video dove per esempio dei suprematisti bianchi compiono una strage; come può evitare la responsabilità di questo di fronte alla legge?

    Un'altra riflessione, è che se in una nazione democratica (a caso) un capo di governo in X anni non riesce a regolamentare una questione così cruciale per la libertà di espressione che sta alla base della democrazia, e fallisce al punto da fare la figura di un troll qualsiasi, ecco secondo me anche con un altro mandato la situazione non sarebbe migliorata.


  • User Attivo

    Devo ancora recuperare per intero il video di Giorgio che mi pare abbia tirato fuori dei punti interessanti.

    Comunque, in generale, mi allineo al pensiero espresso da Feltri junior, Zuckerberg è più pericoloso di Trump e dello sciamano che girava indisturbato.

    Per come sono andate le cose e per la situazione attuale penso il ban sia davvero sbagliato.

    Partiamo da un presupposto, che stia simpatico o antipatico Trump, i fatti ci dicono che ha vinto un'elezione regolarmente e ne ha persa un'altra in un testa a testa serrato durato giorni raccogliendo, comunque, oltre 70 milioni di voti.

    I social di oggi (Facebook e Twitter in questo caso), hanno un peso sulle decisioni elettorali oserei dire pari ai quotidiani / telegiornali / dibattiti tv, pertanto devono prendersene le responsabilità. (Anche perché gli fa comodo quando questi personaggi scomodi pagano sulle loro piattaforme per aver visibilità).

    Sarebbe giusto se ad un politico candidato venisse preclusa qualsiasi accesso a giornali o televisioni? Non credo. Se un politico ha idee estremiste deve spettare ad una commissione elettorale / tribunale / etc... prendere una decisione, non ad una piattaforma.

    Non penso (ma questa è una cosa personale) che poi i messaggi di Trump fossero di chissà quale natura estrema rispetto ad altri politici nazionali / europei / mondiali (e qui si aprirebbe il vaso, perché se l'hai fatto con lui ora cosa fai con gli altri?).

    Poi si possono aprire moltissimi filoni di discussione perché il tema è ampissimo.

    Interessante anche l'annuncio di Trump di una piattaforma alternativa e del ban dagli store di Parler (anche qui ci sarebbe da discutere sul "monopolio" nella gestione app del proprio dispositivo di alcuni produttori).

    In definitiva, penso che i social stiano facendo un gioco duplice a loro troppo conveniente e troppo pericoloso alla lunga, sono curioso di sapere come continueranno le indagini in USA su FB e compagni.

    Peraltro la tempistica del ban, a 2 settimane dall'insediamento di Biden, dopo aver tollerato ben peggio negli anni precedenti. Sarò io a pensar male, ma con il Congresso che sta mettendo moltissima pressione per sciogliere i monopoli, dopo aver appena comunicato la condivisione di alcuni dati tra WA e FB (cosa che dicevano non sarebbe mai successa), forse fare un ghigno al nuovo entourage dem può aiutare un po' in futuro, chiaramente sono solo supposizioni 😀


  • User Newbie

    @giorgiotave penso che solo la storia riuscirà a forgiarci criticamente sull'argomento che è di una complessità tale da non essere passibile di opinioni migliori del "almeno adesso non lo si sentirà più almeno sui social" Pardon l'esser stato tifoso qui 😃

    Questi Ban sono di una portata epocale: credo che tra diversi anni, nei banchi di scuola, si discuterà del pre e post di questo momento, eclissando gli stessi accadimenti che hanno portato poi a questo.

    Su molti organi stampa ho visto dibattere sul se è giusto o meno e, soprattutto, sulle dinamiche di cesura dei Social che dovrebbero essere più chiare: ecco, questo argomento mi sembra un po' più asfittico. Sono un grandissimo fan della trasmissione Propaganda Live e ieri sera Mentana argomentava veementemente di quanto, tra le varie cose, i Social dovrebbero avere delle linee guida più chiare ma credo che si siano sempre esposti in un certo modo nei confronti di messaggi che potessero veicolare violenza, razzismo o quanto di becero l'uomo riesca a partorire.

    Trump non si è espresso seccamente incitando alla violenza ci mancherebbe ma il messaggio di cui si è fatto portatore ne era sicuramente una fonte decisiva: è ovvio che se io, Stefano Romani, scrivo un messaggio precisamente violento posso essere segnalato e poi bannato ma se scrivo qualcosa di più aleatorio questo non succederà; se lo fa il Pres. degli USA le cose cambiano.

    Ogni giorno su tutte le piattaforme, migliaia di persone vengano bannate per messaggi discutibili (mi viene in mente il giovane creator Sdrumox su Twitch, per cui la community di creator di Twitch si è mossa in modo da poter definire meglio i parametri di un permaban per tutti) e credo sia giusto che Trump non abbia fatto eccezione in questo caso.

    Se poi vogliamo interrogarci sull'effettiva possibilità che Zuckenberg e co. possano essere dannosi in futuro per la libertà di espressione dell'essere umano voglio sempre che, per quanto "invischiati" nelle dinamiche social di questo secolo, l'uomo in futuro possa continuare ad esprimersi liberamente e veicolare il proprio messaggio, senza nuocere al prossimo, in tutte le forme che ha sempre praticato prima dell'avvento dei Social. 🙂


  • User

    Sembra quasi che ci si divida tra chi considera il social con un mero intermediario (vedi: operatore telefonico) e chi lo considera un editore (vedi: linea editoriale), che portano a due visioni diamentrali della situazione, o sbaglio?


    g.lanzi A 2 Risposte
  • Moderatore

    @davide-del-medico
    Anche secondo me è così.

    Scrivo in una sezione spoiler la mia visione sul futuro dei social, perché è un po' off topic, ma potrebbe interessare.

    Per quello che riguarda Trump, se ha violato le regole, è giusto che sia stato bannato. È un peccato che avvenga solo ora, considerando che il suo consenso è cresciuto proprio perché ha potuto dire determinate cose con i suoi account.


  • Community Manager

    Sì, un po' è così @davide-del-medico

    Ovviamente il modo con il quale interpretiamo cosa sia un Social determina poi tante altre cose.

    Io vi sto leggendo con molto interesse e ho segnalato la discussione nel video, l'ho fatto apposta.

    Non credo che ci sia chi ha ragione e chi no. Semplicemente oggi siamo in un periodo di mezzo tra la legge che non considera i Social come editori e quella che verrà, che è in corso d'opera.

    Ad oggi è stato bannato per aver violato le regole, se volessimo intenderla solo come una cosa prettamente burocratica credo che sia CONCESSO ai Social di farlo. Non uso la parola giusto, uso CONCESSO.

    Oggi non sono Editori, hanno delle Eula come dicevano sopra un po' tutti, possono farlo per questo.

    Il problema è tutta la tempistica: non so se avete notato con quale velocità anche Google ed Apple hanno bannato dai loro store Parler perché ci è finito Trump.

    E poi, se prendono questa decisione, devono portarla avanti con tutti gli altri. Altrimenti anche i Social andrebbero chiusi paradossalmente. Perché è presente ODIO.


    luqweb 1 Risposta
  • User Attivo

    @giorgiotave il ban di facebook arriva perché forse qualcuno potrebbe notare che FB a lungo è stata complice di Trump e ha avuto grandi favori.
    Il ban per essere esemplare dovrebbe colpire facebook.


  • User Attivo

    I Social Network - TUTTI - non hanno mai preso decisioni importanti di loro iniziativa. Mi sbaglio? E' questo quello che penso.

    Tutte le GRANDI DECISIONI le hanno prese perché "OBBLIGATI". Ogni azione importante intrapresa è stata fatta non per il "bene degli iscritti" ma per il "loro bene" - non chiudere/avere problemi. Che "il loro bene" alcune volte coincide con "il bene degli iscritti"... è puro caso.

    Il blocco di TRUP? Palesemente "comandato a tavolino" Il... lecito farlo oppure no, il... TRUMP ha detto castronerie oppure no... non centrano nulla.

    I meccanismi che si mettono in moto - i meccanismi delle GRANDI DECISIONI - fanno parte della cerchia del potere e del denaro non della cerchi di cosa è giusto e di cosa è sbagliato. Anche qui... se c'è coincidenza tra le due cose è puro caso.

    Come vedete a FOTTERE sono le COINCIDENZE.

    TRUMP mi piace? Can che abbaia non morde. Mi preoccupano molto di più tutti quelli del... Political Correctness.


  • User Newbie

    @davide-del-medico Non è così. Il social non cambia da intermediario ad editore, in base a come lo considerano i singoli, cambia in base a ciò di cui è responsabile.

    @giorgiotave cerca la risposta SI o NO con adeguata motivazione.

    La questione è proprio sulla responsabilità di ciò che viene pubblicato, se la violazione può essere o meno ascrivibile solo all'utente o anche al social.

    Il social può essere punito per quello che pubblica un suo utente? Se si, è giusto un ban. Se no, se è un "semplice" (con tutte le virgolette del caso) intermediario, invece no.

    Fare lo stream di materiale protetto da copyright viola la legge, esercitare libertà di opinione no (non ancora, non ufficialmente, almeno in Italia). Istigare a violare la legge si.

    Immagino che in tanti state pensando in questo momento a qualcuno che in Italia si trova all'opposizione, ed in quanto tale, sareste felici di zittirlo, come chi è (ovviamente) al governo.

    Sarebbe giusto? Dipende da quello che scrive.

    Ecco, a decidere su questo ci sono i tribunali, i giudici, c'è la legge, al di sopra della quale non può e non deve esserci un ente privato con sede altrove che "però opera in Italia".

    Per me quindi un ban arbitrario non è giusto, se un social mette il cappello da semplice intermediario e pretende di non poter essere chiamato in causa per ciò che viene pubblicato.

    E' giusto il ban se poi è possibile far causa ad un social quando riesce a censurare determinati contenuti ma poi continua a lasciare disponibili per ore (e lo si può dimostrare) per esempio i video dei suprematisti bianchi che compiono stragi.

    Se non ci fosse responsabilità su ciò che viene pubblicato, saremmo buoni tutti ad inventarci dei social coi contenuti degli altri.


    kal davide.del.medico 2 Risposte
  • Contributor

    @adv-benevento ha detto in Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?:

    Il social può essere punito per quello che pubblica un suo utente? Se si, è giusto un ban. Se no, se è un "semplice" (con tutte le virgolette del caso) intermediario, invece no.

    C'è un convitato di pietra su questo punto ed è: i metadati/reti sociali + l'algoritmo.

    Non è "il social" a pubblicare messaggi di odio. Ma è certamente il social a darne diffusione.

    L'algoritmo non è neutrale. E le reti sociali nemmeno lo sono.

    E il problema non si risolve bannando.

    Bannare per violazione degli EULA è giusto, ma è solamente una foglia di fico.

    L'algoritmo dei social network e la loro capacità di amplificare le reti sociali è 100% parte in causa.


  • User Attivo

    @giorgiotave ha detto in Il Ban di Trump dai Social: che ne pensate?:

    Non credo che ci sia chi ha ragione e chi no. Semplicemente oggi siamo in un periodo di mezzo tra la legge che non considera i Social come editori e quella che verrà, che è in corso d'opera.

    Esatto e penso molto dipenda anche dalla sensibilità di ognuno. Una base comune però penso stia nella necessità di stabilire delle regole per i social. Ovvero, l'attuale "regime" in cui operano non è più accettabile.

    E poi, se prendono questa decisione, devono portarla avanti con tutti gli altri. Altrimenti anche i Social andrebbero chiusi paradossalmente. Perché è presente ODIO.

    Qui può aprirsi davvero un mondo, che cos'è realmente odio / incitamento / discriminazione?
    Spesso l'odio o la discriminazione si cela anche dietro a messaggi buonisti o involontari.

    In che modo ad esempio i film influenzano la percezione comune su un certo popolo (penso ai Cinesi / Russi / Arabi sempre dalla parte del "cattivo")?


  • User

    @giorgiotave condivido l'intera linea di questo thread, pertanto si conferma che l'utilizzo di un asset non tuo preclude di rispettare le regole su cui lo stesso è fondato. L'errore di Trump è stato di non aver costruito nulla di suo tale da poter sostituire i social, e dove la sua potente comunicazione sarebbe continuata a vivere.


    kal 1 Risposta