@mauro1978 said:
"No, non sono d'accordo. Scusa chi vende che interesse avrebbe a fare una pubblicita' attrattivamente scarsa? Se il fine ultimo e' vendere non capisco il tuo ragionamento"
Quindi ne deduco che secondo te tutti siti ecommerce, dal primo all'ultimo, sono ottim idal punt odi vista di mix commerciale, prodotti offerti, grafica, step di acquisto, velocità dei server???
Se la risposta è no (ed è ovviamente no) capisci da solo. Io non dico che un e-commerce faccia VOLUTAMENTE azioni per non vendere o pubblicità no nadeguata, ma come ogni azienda ha inefficienze nei processi aziendali e non potrà sempre prsentare la migliore offerta di mercato o un'offera sempre centrata sul target. Ma se lui non è capace a gstire il suo mix di offerta il problema è suo, non mio. Mi sembra EVIDENTE
Si', ma se non sei capace a pubblicizzare graficamente il tuo prodotto perche' dovresti essere un mago con i link? Alcuni annunci testuali che girano su Adsense fanno pena: tradotti con babelfish da chissa' quale lingua, altri con errori di sintassi o grammatica. Non capisco perche' colleghi CPA con ecommerce. Spesso nella landing si tratta di raccogliere dati su un utente, non di vendere un prodotto fisico. Conti bancari, prestiti, account.
Secondo me tutta questa chiusura verso il CPA viene dal ragionamento "apro un blog adsense-friendly e ci campo" che tanto sta rovinando la qualita' di internet. Non dico che il CPA sia la panacea per tutti i mali, ma per come e'strutturato molto piu' si avvicina alle esigenze di publisher e advertiser seri e professionali.