Io credo che la facilità di fruizione è innegabile e per alcuni social e tipi di canali hanno un impatto molto positivo.
Penso a Bressanini su Instagram, per esempio. Nonostante mi manca non averlo su YT, capisco però che se il suo pubblico si trova principalmente su mobile, forse Insta è la scelta migliore.
@armandfederico ha detto in Linkedin #STORIES: l'inizio della fine del Social Professionale:
Linkedin, già peggiorato molto cercando di assomigliare a Facebook, sta perdendo identità.
Sono d'accordo, ma ho anche l'impressione che in Italia non si sia mai usato al meglio. Per alcuni è una piattaforma su cui cercare lavoro, per altri un posto dove condividere case studies, per le aziende un modo per farsi pubblicità / newsletter.
Mi sembra ci sia un po' di confusione su cosa aspettarsi da LinkedIn e per cosa si potrebbe usare. Io stesso non credo di sfruttarla al meglio, facendo solo un repost degli articoli del mio blog a tema WordPress e SEO.
In realtà la piattaforma offre la possibilità di curare articoli interi. Ma avere un blog su LinkedIn quando ho già quello aziendale che è graficamente brandizzato, ottimizzato per i miei clienti e molto meno dispersivo?
Non so se ho reso bene i miei dubbi sulla piattaforma.
Per quello che riguarda le storie in generale, io credo che siano uno strumento interessante B2C, ma solo per alcuni settori.