Ciao,
riapro questo thread perché mi interessa moltissimo....
@Catone said:
Emmebar c'è da dire che paese in cui vai usanza che trovi. In America tutto è grande, tutto è spettacolo e tecniche simili sono molto più efficaci lì che qui.
Mi spiego la call to action americana per un europeo e un italiano in particolare può sembrare qualcosa di pacchiano, da venditore di pentole, almeno spesso ho questa sensazione. Tempo fa feci uno studio, chiesi a 20 persone che ne pensassero di una pagina colma di annunci trionfalistici e di scadenze allo scopo di invogliare un utente all'azione e la maggioranza delle persone ha risposto in maniera negativa.
Capisco, ho fatto anche io una esperienza di questo tipo.
Ma posso tranquillamente che ciò che le persone dicono è DIVERSO da quello che le persone fanno.
Per cui l'unico modo per testare una cosa del genere non è "chiedere" ma..... testare.
Prendi 10mila visitatori, li butti su due pagine e vedi quella che va di più.
Molte volte ho sperimentato una assoluta DIFFERENZA tra quello che le persone dichiaravano e la azione successiva.
(non ci perdo tempo, ma è un meccanismo simile a "è uno str&%zo, mi fa stare male però lo amo" )
@Catone said:
Allora come utilizzare quelle tecniche in un mercato diverso, più segmentato e ovviamente molto più ridotto quale il nostro.
A mio avviso serve ridurre il tono, utilizzare sì le tecniche esposte ma in maniera più ridotta, contemporaneamente serve informare. Spesso in america si scrivono pagine e pagine (basta comprare un libro di qualche guru o presunto tale) che possono essere riassunte in poche righe e che non informano manco per niente. Ricopitolando:
informare genericamente sul prodotto/servizio in vendita
recensire il prodotto, definire benficio e valore aggiunto
individuare l'utente potenziale (è inutile essere vaghi, se il prodotto è per l'utente con certe caratteristiche bisogna dirlo subito senza fargli perdere tempo)
Creare lo stimolo all'azione anche con una singola frase, senza riporterla 50 volte;
utilizzare ancora gli strumenti di prezzo psicologico e di promozione che dura un lasso di tempo ridotto (mi sembra impossibile, ma i centri commerciali vivono ancora di queste cose e quindi funzionano!)
inserire i feedback di chi ha già acquistato/fruito del prodotto/servizio (io voglio però i nomi, i cognomi, l'occupazione e l'azienda per cui ciascuno di questi lavora, non dati generici)
monitorare e valutare la posizione della frase magica (chiamiamola così!), meglio all'inizio, al centro o alla fine?
Detto questo chiudo...
Non so se l'elenco è in ordine di importanza o semplicemente a caso, mi sembra una ottima checklist anche se non utilizzerei quelle priorità nel caso la numerazione fosse per importanza.
Io credo che il modo più semplice sia definire la Most Wanted Response primaria (es. comprare il prodotto) e secondaria (iscriverti alla Mailing List) e procedere con questo obiettivo in mente.
E, a seconda del prodotto e del target market, testerei OGNI SINGOLO PUNTO di cui parli nella lista.
Ad esempio, quando devo promuovere un seminario devo utilizzare un copy TOTALMENTE DIVERSO da quando vendo il video dello stesso seminario.
Semplicemente perché le persone che sono motivate a mettersi in macchina, prendersi 3 giorni ed andare ad un seminario sono DIVERSE dalle persone che comprano un video di tre giorni.
Solo qualche spunto..
Buon Natale a tutti!
Copyone