Ciao Leonov,
Ho letto con interesse il tuo post, e mi trovo d'accordo su molti punti. Su altri, però, ho ancora qualche perplessità...
Di più: il libro ha modellato gran parte della nostra civiltà e della nostra storia culturale occidentale, diventando un simbolo fisico prima e più che immateriale proprio come la carta di riso in forma di rotoli simil-papiracei ha segnato la storia dell'Oriente.
Probabilmente hai ragione. Personalmente io do molta più importanza ai contenuti del libro ed alle idee dell'autore, alla sua capacità di esprimerle, che al loro formato (tascabile, copertina rigida, versione economica... E-Book).
Il libro come lo conosciamo noi ha fatto la storia della nostra civiltà, non voglio assolutamente negarlo, e non credo che nessuno qui voglia sminuire o insabbiare la sua importanza storica e culturale, mi chiedo però se non stiano arrivando altri supporti che potrebbero affiancarvisi con altrettanta efficacia. Se mi permetti una teoria, e potrei benissimo stare sbagliando, credo che in passato non abbiano mai avuto la possibilità di scegliere fra "libri veri" e "libri virtuali", e che in un certo senso la scelta del libro fisico sia stata una mossa forzata, poiché rappresentava la scelta migliore possibile.
Il problema del formato dei dati digitali, della loro conservazione e del recupero è gigantesco e molto sottostimato: esploderà prima o poi, ma non credo che sarà nell'arco della mia vita. I miei nipoti, forse i loro figli, dovranno comunque prima o poi fare i conti con un inferno di illeggibili chiavette USB, cd-rom, dvd, blu-ray, mini-disc, iPad di generazioni precedenti, cartucce e 33 giri (mentre in biblioteca li aspetteranno pazienti e sornioni i vecchi libri, da aprire e stop).
Questo, a mio parere, è un errore nostro, non della tecnologia. Siamo stati noi a cambiare continuamente supporti rendendo quelli precedenti obsoleti e, più grave, incompatibili. I file di dieci anni fa, intesi come contenuto virtuale, potrebbero benissimo essere letti ancora oggi visto che molti programmi mantengono una retro-compatibilità con le versioni precedenti.
Forse i nostri nipoti non potranno leggere i floppy o i dvd, ma con l'avanzo di Internet credo che ci sarà sempre meno bisogno di supporti fisici individuali mentre molta dell'informazione sarà registrata su dispositivi remoti, eliminando quindi la necessità di lettori multipli e potenzialmente incompatibili. Speriamo che si arrivi a questo punto prima di assistere alla catastrofica "esplosione".
ma ci sono comunque dei seri problemi di gestione dei testi digitalizzati, almeno per me; ne elenco i più seri:
Molti dei difetti che hai elencato esistono e non vanno sottovalutati, tuttavia credo anche che molti di loro presentino un'altra faccia della medaglia.
Uno schermo ospita (nei casi più ottimisti), fino a due libri aperti contemporaneamente ed in primo piano sul desktop. Una scrivania può arrivare ad una ventina. Tuttavia un computer può aprire e chiudere libri molto velocemente e, altrettanto velocemente, trovare la pagina desiderata. Ci si troverebbe ad utilizzare un sistema molto simile a sistemi quali Wikipedia. Non posso dire se la soluzione cartacea o quella virtuale siano più efficaci, però mi sembra che entrambe abbiano potenziale.
Altri problemi che hai indicato sono dovuti a mancanze software o umane. La possibilità di aggiungere segnalibri o marcare singole parole/frasi è già presente in molti lettori, mentre il problema della differenza di numerazione fra pagine reali e virtuali può essere facilmente evitato con una maggiore cura in fase di virtualizzazione.
Una buona giornata a tutti, scappo al Fetish a prendermi una coca!