@alepom A seguito di questa interessante discussione potrei aggiungere questa mia visione delle dinamiche attualmente in piena attività sul web.
Proviamo a collocare un'ampiezza temporale agli eventi evolutivi nell'ambito del digitale con tutto quello che lo caratterizza, noteremo che in termini un pò meno relativi ma posti in un più ampio respiro di scala temporale il digitale è appena nato e sta iniziando a fare i primi passi.
La velocità con cui si evolve è sua natìa, forse non ce ne rendiamo ancora conto perchè lo stiamo vivendo, ma la sfera, i campi, i pensieri, la realtà digitale appartengono ad un mondo molto ma molto diverso dal nostro fino anche all'oggi.
Ho avuto modo di conoscere due giorni fa due ragazze di 22 e 23 anni.
Per loro è normale masticare digitale, hanno frequentato corsi di html, css e ora costruiscono siti, e si divertono a osservare le soluzioni dei vari brand per avere spunti creativi sulle immagini, sui video e molto altro e sono "veloci"
Ho anche conosciuto una ragazza di 16 anni studentessa in un liceo scientifico dove tra le materie di studio hanno programmazione.
Queste generazioni si stanno solo affacciando al mercato digitale in un paese come il nostro dove la media dei dipendenti della PA è 50anni, almeno da noi in Italia lo stacco è più evidente che non in paesi asiatici dove sono a qualche velocità evolutiva più avanti di noi avendo popolazioni nettamente più giovani.
Pensate che il calo delle squadre italiane di calcio a livello mondiale è dovuto proprio alla mancanza dei giovanissimi da 300.000 circa di qualche decina d'anni fa all'oggi che sono appena 100.000.( fonte Fabio Sdogati, prof. al PoliMi)
Questi sono solo esempi ma noi, adulti in una realtà di vera transizione digitale ci siamo ritrovati nel giro di pochissimo tempo a doverci evolvere in una realtà digitale a cui però non apparteniamo e che molti di noi faticano ad accettare.
Tra coloro che invece si devono riconnettere per trovare spunti di lavoro ( io per prima) la strada è veramente impervia: imparare dopo i gli anta a masticare linguaggi totalmente nuovi non è semplice ma in qualche modo ci si prova.
@xavy-g Qualora uno volesse ampliare la sua T shape della formazione e studiare per creare siti come dio comanda, "page builder free", da dove può partire?
è proprio questo uno dei punti cardine.
Ampliare in verticale skill non più soft ma sempre più hard non è affatto semplice perchè con tutta la buona volontà il tempo e la plasticità mentale soffrono di qualche riduzione, però ci si prova a contribuire accettando progetti da piccoli clienti con poco budget sfruttando i page builder per velocizzare lavori che realizzati da zero in sorgente è solo per pochi eletti.
Cosa facciamo in alternativa?
non dovremmo utilizzare page buider perchè "sporcati" da linguaggio inutile e dannoso?
Io imparo un mestiere per me stessa e non per il cliente, lui gode solo della mia preparazione ma se il mercato mi offre lui a poco budget io lavoro per lui utilizzando un page builder cercando di ovviare il più possibile a tutti i problemi tecnici che mi presenta, e da qui dunque studiare, imparare, leggere e partecipare a questo splendido forum per un confronto vero e costruttivo.
@overclokk Con un pagebuilder non c'è bisogno di un dev così si riesce ad avere un prezzo più basso e si prendono più lavori perché si lavora più velocemente, ecco, questo è il modo migliore per avere clienti pessimi perché il cliente che vuole spendere poco è il cliente che non ha rispetto per chi lavora.
Non sono d'accordo.
La pandemia ha scaraventato in terre sconosciute molti piccoli professionisti, imprenditori dei quali una gran bella fetta appartengono all'età degli anta.
Devono adattarsi alla nuova velocità evolutiva della realtà ma non possono permettersi un programmatore ma hanno necessità di avere anche loro visibilità perchè purtroppo, i grandi brand, pieni di risorse, stanno investendo a livelli pazzeschi e tali che la massa del mercato sono loro ormai a canalizzarla verso quelle" abitudini" alle quali i piccoli arrancano.
Parliamo allora di metodi di pagamento sicuri e veloci, consegne in una giornata gratis, reso gratuito, realtà aumentata per dire i più noti.
Quindi, il titolare del negozietto sotto casa con un giro d'affari da formica in confronto ai giganti non dovrebbe avere visibilità perchè ha poco budget e quindi sporca il web con siti alla page builder?
Questo è un periodo storico epocale, si viaggia a cavallo con il drone sulla testa in attesa di diventare anche noi dei droni ma non la mia generazione la cui memoria è legata al bellissimo cavallo costretta a guidarlo con il Google Maps.
Questo mondo che sta solo cercando di sopravvivere contro il gigante digitale che tempo 30 anni si sarà mangiato quasi tutto il mercato delle piccole botteghe.
E noi adulti tradizionali accettiamo questi piccoli lavori cercando di realizzarli al meglio, imparando un nuovo mestiere, a vivere in una nuova realtà, e porre un sacco di domande ai professionisti, a coloro più avanti di noi ringraziandoli infinitamente di questa condivisione che ci rende e ci fa sentire "persone" perchè questa libera circolazione dell'informazione è il vero valore aggiunto di una community, di un cammino insieme ( questa Top per me) e la mia grande speranza è un travaso all'inverso:
chissà che dal web giunga alla società reale il vero valore di un vivere sociale condiviso, collaborativo, di confronto costruttivo, di un tono inclusivo, della libertà di scelta ripulita di pregiudizi. ( rimango fiduciosa)
Ma questa è la mia visione in un contesto di vita mio al quale i giovani appartengono in piccola parte e che forse per loro è già innato ma non lo sanno in quanto ovvio.
Dunque il vero problema potrebbe essere solo nostro, generazione della Terra di Mezzo ( Tolkien J.R.R.)