Ciao, noi ti possiamo aiutare, se hai il sito in https puoi cominciare a sfruttare il tuo traffico web push, abbiamo un sistema automatico che manda oferte ai tuoi utenti in base alle categorie che hai scelto, possdiamo convertire sia traffico Adult che mainstream.

È un modulo di Apache o NGINX da installare, devi avere un server sotto la tua gestione per implementarlo. Non so se Aruba o Register lo offrono come servizio ed eventualmente se gratuitamente o a pagamento.

scoperto una cosa google pagespeed insign non segnala il salvataggio della favicon ico nella cache l ho impostata nel file .htaccess

ExpiresByType image/x-icon "access plus 1 year"

tutti gli altri formati di immagini che uso avevano la scadenza della cache già impostata.

Ciao!

Ho visto che hai già risolto, ma vorrei darti comunque un consiglio su Newsletter & Co.

Magari ti può tornare utile in futuro.

Perché invece che le newsletter non pensi di introdurre anche l’utilizzo di chatbot?

Queste chat hanno un tasso di apertura molto più alto delle classiche mail, infatti ricevendole direttamente in una chat su smartphone è più facile che vengano lette.

Questo perché tendenzialmente le persone ormai preferiscono le app di messaggistica e i social media, i chatbot sfruttano l’app di messaggistica del social network più utilizzato al mondo ovvero Facebook Messenger.

I chatbot sono chat automatizzate che interagiscono con l’utente in modo automatico.

Possono essere dei veri e propri assistenti virtuali per il cliente oppure, per l’appunto, utilizzati per ricontattare con contenuti personalizzati.

Infatti con domande e informazioni raccolte si possono targettizzare e profilare perfettamente i propri utenti e sarà possibile ricontattarli in modo personalizzato in base alle loro risposte.

Questo rende i chatbot molto più efficaci delle newsletter.

Per fare un analisi bisognerebbe avere i link e le key di ricerca che usi. Senza vedere i siti si può consigliare poco.

Ho scoperto di cosa si tratta:

ShareThis ... quel dominio è uno dei tanti che usa come risorsa per il suo servizio e da quanto leggo su un blog sembra che lo faccia a scopi pubblicitari.

Ecco l'articolo dove ho letto ciò:

https : // benmarshall.me/sharethis-slowing-down-site/

Risposta a freddo...

Se hai 1.000.000 vorresti aprire ancora un piccolo ecommerce? Se davvero volessi investirlo chiamerei il migliore Seo, Ux, Writer.... e con molto meno di quella somma farei decollare il sito.

Email inviata

@Federico Sasso said:

Lascerei solo "en".
Ciao!

Ok grazie

@Federico Sasso said:

Per prima cosa cercherei di capire perché atterrano sulla pagina Italiana.
Se provengono da Google Search e alternate/hreflang è implementato correttamente, il motore di ricerca dovrebbe presentare loro l'URL della versione Inglese.
Spenderei qualche minuto per investigare cercando di riprodurre il loro scenario. Cerca anche di profilare gli utenti per capire che lingua hanno effettivamente impostata nel browser.

Per il resto, sebbene non ami troppo la popup, è un metodo. Softonic per esempio fa così per tutte le sue versioni localizzate; potrebbe essere considerata una soluzione gradita: all'utente è lasciata libertà di scelta, e questa è persistita con un cookie per le volte successive.

Spero d'esserti stato utile.

Ok grazie mille, sei stato utile come sempre!

ottimo,chiaro come sempre!

@Juanin said:

Intendo le pagine che hanno un formato HTML quindi dipende molto da come le generi. Alla fine php o asp generano pagine HTML.

Ok, grazie per la risposta!
Ciao

@Stevetk said:

Se ho interpretato bene, in una situazione di questo tipo: esempio.it/blog/ sarebbe anche corretto avere la sitemap nella sottocartella specifica quindi /esempio.it/blog/sitemap_blog.xml?
Sì

Ciao

@LorenzoRoma said:

Il problema è che i tool AUTOMATICI si basano su algoritmi creati da qualcuno che ha in mente una "pagina standard".

Basterebbe fargli analizzare "google.com" o "google.it" per farsi due risate. Title troppo corto, non c'è il meta description, ecc.

Il punto è che i tool automatici possono servire se sono utilizzati da persone abbastanza esperte e di buon senso da capire che non devono prendere tutto alla lettera e obbedire a un software.

Hai ragione, l'ho capito anche io questo ... è vero, bisogna prendere spesso ciò che suggeriscono con un certo criterio

Ok perfetto, tutto chiaro ora!
Grazie

@Juanin said:

Puoi fare in vari modi.

Puoi combinare tutto in una sola regola o accodarne 2 o più prima della rewrite rule. Esempio:

>RewriteCond A RewriteCond B RewriteRule 1 >``` Alla fine dopo giorni e giorni, ore e ore di ricerca e test sono riuscito a risolvere così: RewriteCond %{REQUEST_URI} ^/en[/]? RewriteCond %{REQUEST_URI} !^/en/products[/]? RewriteRule (.*) $1 Siccome tutte le URL delle categorie, sotto-categorie e prodotti sono dentro la cartella "/en/products/" ho fatto in modo che da questo URL tutto fosse attivo a livello di rewriterule. Così funziona ... blocca il rewriterule solo sul percorso specifico "/en/". Ciao

perfetto grazie per il chiarimento