La sola modifica della ragione sociale, non implica il licenziamento e la riassunzione, ma solo di una integrazione. Pertanto ti consiglierei di rivolgerti ad un sindacato per valutare le possibili soluzioni.

Con la liquidazione si chiude una azienda. E' esattamente come andare a lavorare per altra azienda. Non credo sia possibile mantenere l'anzianità dato che l'altra azienda riparte con contratto ex novo.
Si potrà prevedere il livello già conquistato di qualifica nel nuovo contratto.

Grazie per le risposte.
Faccio una domanda: dato l'esempio sopra riportato (100+2+1,81 = 103,81), in cui il cliente paga la marca da bollo, nel conteggio dell'imponibile del professionista io devo contare (quindi quando si calcola il lordo) 103,81 euro, oppure 102 (cioè con il contributo alla cassa dell'ordine) oppure 100?
Grazie.

No, non bisogna specificarlo sulla modulistica (sul certificato di attribuzione della p.iva risulterà sempre la dicitura ditta individuale anche se trattasi di libero professionista); l'importante è il codice attività.
Dovrà poi iscriversi alla propria cassa di previdenza, non vi sono altri adempimenti.

No, non saranno dovuti versamenti alla gestione separata inps in quanto i contributi da partita iva verranno versati alla cassa di previdenza degli psicologi.

Il 50%

No, guarda mi ripeto ma è il concetto base:
detrae gli interessi l'intestatario del MUTUO non del c/c.

Tu devi essere iscritto nell'atto notarile del mutuo come cointestatario, il resto sono sciocchezze.

Esempio: io ti faccio un regalo e ti pago la rata del mutuo, chi detrae gli interessi io o te?
te, perchè sei l'intestatario.
Il c/c non è legato con nessuna logica al mutuo, passa di lì per comodità.

Io lo pago e non ho conto corrente, mica sono un mago!

Puoi portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo più gli oneri accessori.
Gli oneri accessori ammessi sono:
Spese di istruttoria bancaria
costi della perizia
Imposta sul mutuo
Costi dell'atto notarile di mutuo
Quote interessi delle rate di mutuo

La quota spettante si calcola sulla quota di mutuo e non sulla quota di possesso.
Vale il principio di cassa: quindi porti in detrazione nell'anno in cui hai pagato.

Grazie per la risposta.
Anche io la penso così... e sono in attesa di risposta dall'INPS (attraverso INPS risponde...così almeno mi resta un riferimento scritto).

Io la "richiesta" di pagamento (nota o ricevuta...mi sbaglio sempre a chiamarla) l'ho presentata il 3 di giugno...e questi "furbi" che mi dovevano pagare si sono mossi il 24 e quegli altri "furbi" della banca ci hanno messo 2 settimane a farlo diventare valuta...!

Comunque con questi pagamenti di prestazioni occasionali e con il criterio di cassa si diventa matti... ci vuole la sfera di cristallo per sapere quando si è pagati....
prima di chiedere il pagamento, avevo ben sottolienato all'ente che, per avere l'aliquota agevolata, doveva essere fatto entro giugno, e mai avrei pensato ci mettessero un mese a pagare, "sforando" la data ultima...

Nessuna differenza

Grazie mille, pensavo così anch' io, ma non essendo assolutamente esperto non sapevo più di chi fidarmi...
in un caf (!), mi han detto che bastava avere un contratto fino a giugno, così da avere una busta paga a luglio in cui ottenere l'eventuale credito....mah!

Qui si parla di contratti di prestazione occasionale, non di partita iva...quindi mi sembra che il termine "fatturazione" sia improprio.
Quindi, tu non emetti nessuna fattura ma, come mi ha giustamente corretto IOL, emetti ricevuta di pagamento, che in ogni caso avviene al pagamento o dopo questo.
Quindi, se tu svolgi una prestazione nel 2010, e ti viene pagata nel 2011, paghi gli eventuali contributi nel 2011.
Quindi, correggendo i termini, nel tuo esempio, nel 2010 non versi contributi alla GS, mentre nel 2011 versi i contributi su tutto l'eccedente i 5000 euro.

ah scusa, me le ero perse (le istruzioni)...avevo fatto cerca ma non era venuto fuori nulla
cmq grazie, ho fatto in un attimo!
grazie ancora!

Grazie per la risposta!
i contratti di cui parlo io sono delle collaborazioni con enti di formazione o per piccoli progetti, quindi con giorni lavorativi limitati nel tempo, spesso concentrando l'attività in pochi giorni.
i giorni finora svolti sono 10, 14 e 12 con 3 committenti diversi...quindi credo sia possbile- anche in base alla risposta datami- poter svolgere altre prestazioni nel corso dell'anno, eventualmente anche per gli stessi committenti (con un numero massimo di giornate "decente", ovviamente), giusto?
l'eventuale riferimento legislativo indicato nel topic è ancora quello valido? quindi potrei mostrare quello a fronte di eventuali contestazioni? in ogni caso, quale può essere l'ente (inps, agenzia delle entrate...) che -ufficialmente- possa essere contattato da tutti per convincere anche i più "duri"?
grazie ancora!

Va bene non ti preoccupare
Effettivamente non avevo letto bene!

Se fai l'unico puoi chiedere il rimborso in una unica soluzione.
L'importo ti verrà a ccreditato entro 3 anni dalla richiesta....

Se invece puoi fare il 730 (ma se ho inteso bene non puoi) ti viene rimborsato nelle buste paga da luglio a dicembre per l'importo pari alla detrazione irpef in busta fino all'esaurimento del credito