Buongiorno a tutti,
mi trovo in queste condizioni: ho un co.co.co. per una docenza con un ente statale. Per raggiungere la sede devo prendere il treno.
Il contratto non prevede rimborso spese, ma volevo chiedervi se esiste un modo per dichiarare (in dichiarazione dei redditi o in sede di liquidazione del co.co.co. ) le spese di trasporto sostenute per svolgere la prestazione, in modo tale che non concorrano a costituire l'imponibile (una sorta di detrazione).
Mi hanno parlato di un "articolo 15"... ma non so di che legge (non ho riferimento normativo) o se è applicabile ai co.co.co.? Qualcuno ha esperienza? O qualche "idea"?
Grazie in anticipo!
Francesco
posta.ef
@posta.ef
Post creati da posta.ef
-
Co.co.co. e spese sostenute per effettuare la prestazione. Articolo 15?
-
Ristrutturazione prima casa e detrazioni: dubbio per i mobili!
Buonasera a tutti,
ho una SCIA (o DIA...non so come si chiami dalle vostre parti!!) aperta in agosto 2010, attualmente godiamo di detrazione al 36% in 10 anni (come previsto prima dell'ultimo decreto): gli arredi acquistati DOPO il 6 giugno 2013, possono essere portati in detrazione?
Oppure bisogna avere effettuato pagamenti dei lavori di ristrutturazione DOPO il 26/06/2012 per potere portare arredi acquistati DOPO il 6 giugno 2013 in detrazione?
Scusate, ma non mi è chiaro questo punto!
Grazie a quanti mi aiuteranno!
Francesco -
RE: Licenziamento con immediata riassunzione per modifica ragione sociale
Grazie per la cortese risposta.
"Ricominciando tutto da capo", come detto, significa che per essere mantenuti livello, posizione, anzianità/scatti (come a voce detto dal titolare) questo debba essere esplicitato nel nuovo contratto, no?
in merito alla maternità, è vero che deve essere ripresentata domanda da parte della dipendente?
Grazie! -
Licenziamento con immediata riassunzione per modifica ragione sociale
Forse ho sbagliato precedente inserimento: riprovo qui.
Chiedo cortesemente se esiste normativa in merito all'oggetto (e se Vi risulta tale possibilità).
In particolare, dovendo il datore di lavoro cambiare ragione sociale (per motivi che non conosco), ha proposto ai dipendenti la firma di doc di licenziamento e, contemporaneamente, di doc di riassunzione.
Vi chiedo quindi:- per un cambio di ragione sociale, è necessario questo procedimento (licenziamento-riassunzione)?
- se sì, il dipendente mantiene i diritti acquisiti (anzianità, scatti dello stipendio, aspettativa,...)?
- i giorni di ferie non goduti, etc....devono essere liquidati all'atto del licenziamento o vengono mantenuti? Lo stesso per il TFR: deve essere liquidato?
- in caso di congedo di maternità di una dipendente, cambia qualche cosa rispetto al dipendente attualmente al lavoro, in caso di questo procedimento?
Grazie anticipatamente.
Francesco
-
Licenziamento con immediata riassunzione per modifica ragione sociale
Chiedo cortesemente se esiste normativa in merito all'oggetto (e se Vi risulta tale possibilità).
In particolare, dovendo il datore di lavoro cambiare ragione sociale (per motivi che non conosco), ha proposto ai dipendenti la firma di doc di licenziamento e, contemporaneamente, di doc di riassunzione.
Vi chiedo quindi:- per un cambio di ragione sociale, è necessario questo procedimento (licenziamento-riassunzione)?
- se sì, il dipendente mantiene i diritti acquisiti (anzianità, scatti dello stipendio, aspettativa,...)?
- i giorni di ferie non goduti, etc....devono essere liquidati all'atto del licenziamento o vengono mantenuti? Lo stesso per il TFR: deve essere liquidato?
- in caso di congedo di maternità di una dipendente, cambia qualche cosa rispetto al dipendente attualmente al lavoro, in caso di questo procedimento?
Grazie anticipatamente.
Francesco
-
RE: marca da bollo
Grazie per le risposte.
Faccio una domanda: dato l'esempio sopra riportato (100+2+1,81 = 103,81), in cui il cliente paga la marca da bollo, nel conteggio dell'imponibile del professionista io devo contare (quindi quando si calcola il lordo) 103,81 euro, oppure 102 (cioè con il contributo alla cassa dell'ordine) oppure 100?
Grazie. -
marca da bollo
Chiedo cortesemente in merito all'oggetto.
Premetto: regime nuovi minimi per prestazioni sanitarie.
Dovendo apporre marca da bollo su fattura sopra i 77,47 euro, ho letto che ci possono essere due possibilità:-
se la paga il professionista, se si conservano le ricevute e non le si indicano in fattura, il professionista la può portare in deduzione (quindi abbassa l'imponibile, giusto?)
-
se la paga il cliente, e lui la vuole portare in detrazione, la devo indicare in fattura: posso chiedere qual è la forma corretta della fattura?
Es.
Prestazione 100 euro.
contributi cassa previdenziale (2%) 2 euro
totale 102 euro
marca 1,81 euro
totale a pagare 103,81 euro
Chiedo conferma di quanto detto sopra e la corretta scrittura della fattura.
Grazie. -
-
Ditte individuali e liberi professionisti
Spett.le Forum,
ho letto le Vs F.A.Q. - Partita IVA - Ditte individuali e liberi professionisti
Nell'aprire partita iva, il modello è unico sia come ditta individuale che come libero professionista: bisogna specificare da qualche parte la categoria di appartenenza o dipende dalla natura dell'attività?
in caso di psicologo (già iscritto all'albo), quindi libero professionista, quali altri obblighi occorrerebbe adempiere successivamente all'apertura della partita iva?
Grazie, saluti.
francesco -
Dipendente: se apre partita iva (nuovi minimi) con cassa, paga G.S. INPS?
Spett.le Forum,
chiedo gentilmente chiarimenti in merito alla seguente posizione:- lavoratore dipendente part time a tempo indeterminato (educatore nido) che versa già quindi contributi previdenziali a INPS
In caso di:
- apertura partita iva, regime dei nuovi minimi, come psicologo, già iscritto all'albo degli psicologi
- e relativo versamento dei contributi previdenziali obbligatori all'ENPAP
è necessaria iscrizione alla Gestione Separata INPS?
se sì, qual è il valore % previsto per il contributo?Grazie, saluti.
Francesco -
RE: contributi gestione separata sopra 5000 euro...qual è l'aliquota giusta?
Qui si parla di contratti di prestazione occasionale, non di partita iva...quindi mi sembra che il termine "fatturazione" sia improprio.
Quindi, tu non emetti nessuna fattura ma, come mi ha giustamente corretto IOL, emetti ricevuta di pagamento, che in ogni caso avviene al pagamento o dopo questo.
Quindi, se tu svolgi una prestazione nel 2010, e ti viene pagata nel 2011, paghi gli eventuali contributi nel 2011.
Quindi, correggendo i termini, nel tuo esempio, nel 2010 non versi contributi alla GS, mentre nel 2011 versi i contributi su tutto l'eccedente i 5000 euro. -
% detrazione interessi passivi mutuo
Ciao a tutti,
vi chiedo quanto segue: per l'acquisto di una prima casa, io e mia moglie abbiamo fatto mutuo.
La casa è intestata in % diversa, 25% e 75%.
Sull'intestazione e sul contratto del mutuo non si parla di %, mi è stato detto che il mutuo è "solidale" (si dice così?), quindi è da ritenersi al 50%?
Dal doc dell'agenzia delle entrate si legge che la detrazione degli interessi passivi è "in base all'intestazione della quota del mutuo".
Vi domando quindi: quando in dichiarazione dei redditi porto gli interessi passivi in detrazione, qual è la % a mio carico che posso dichiarare?
Grazie! -
RE: Mutuo cointestato va su conto cointestato?
@Caffeone said:
Gli interessi li detrai pro-quota, sarà il fisco che ti chiederà semmai di dimostrare che potevi farlo e tu dovrai mostrare le pezze di appoggio.
Grazie per la risposta.
Hai toccato il punto: mi hanno detto che per detrarre gli interessi al 50% deve essere su un conto intestato ad entrambi, perchè se no chi non è intestatario del cc non detrae...
La mia domanda è legata a ciò!
Che vuol dire tu dovrai mostrare le pezze di appoggio? è legato al fatto che il conto sia cointestato o meno? -
Mutuo cointestato va su conto cointestato?
Chiederei agli esperti una informazione:
per detrarre gli interessi passivi di un mutuo cointestato relativo ad un immobile cointestato, è necessario che il conto su cui grava il mutuo sia comunque COINTESTATO?
Se non è necessario, è comunque meglio per qualche motivo?
Grazie per l'aiuto! -
RE: Detrazione spese accessorie mutuo
Mi permetto di contraddire in merito alla risposta data, in quanto errata (basta consultare la guida dell'agenzia delle entrate in merito all'argomento).
La detrazione delle voci che ho elencato è possibile per chiunque accenda un mutuo per una prima casa (unica informazione che non avevo dato prima).
Attendo risposta ai quesiti.
Grazie comunque. -
Detrazione spese accessorie mutuo
Chiedo gentilmente in che modo possono essere portate in detrazione le spese accessorie per l'accensione di un mutuo, ad es. la perizia tecnica.
Esempio:
io e mia fidanzata ci intestiamo una casa, uno al 25% e uno al 75%.-
Le spese di perizia le possiamo scaricare ciascuno in base alla propria quota di intestazione della casa, oppure se mi faccio intestare la fattura a me soltanto posso scaricarla tutta io?
-
altra cosa: se la perizia mi è fatta in dicembre 2009 ma il mutuo è acceso in gennaio 2010, io posso portare la perizia in detrazione già nella dichiarazione dei redditi del 2009 (pur non avendo ancora acceso il mutuo)?
-
lo stesso per tutte le altre voci? ad es. istruttoria? e anche per le spese notarili di accensione del mutuo (può il notatio rilasciare fattura anche se non ha ancora firmato per il nostro mutuo)?
Grazie come al solito per la disponibilità!
Francesco
-
-
contratto apprendistato ripetuto
Spero di non avere sbagliato sezione: chiedo se, avendo già un contratto di apprendistato (non ancora terminato), nel caso cambiassi lavoro (quindi mi licenziassi, senza avere terminato l'apprendistato), il nuovo datore di lavoro possa (legalmente...secondo il diritto del lavoro) ri-offrirmi un contratto di apprendistato?
Se sì, con quali regole (es. considerare gli anni già svolti, il monte ore di formazione già fatto,...)?
chiedo gentilmente un riferimento legislativo in merito!
Grazie per l'aiuto! -
RE: Qual'è la giusta aliquota oltre i 5000 euro per prestazione occasionale
Devi considerare sempre l'importo lordo, quindi devi includere anche il 20% di ritenuta d'acconto.
-
RE: Aliquota agevolata e data di pagamento
Grazie per la risposta.
Anche io la penso così... e sono in attesa di risposta dall'INPS (attraverso INPS risponde...così almeno mi resta un riferimento scritto).Io la "richiesta" di pagamento (nota o ricevuta...mi sbaglio sempre a chiamarla) l'ho presentata il 3 di giugno...e questi "furbi" che mi dovevano pagare si sono mossi il 24 e quegli altri "furbi" della banca ci hanno messo 2 settimane a farlo diventare valuta...!
Comunque con questi pagamenti di prestazioni occasionali e con il criterio di cassa si diventa matti... ci vuole la sfera di cristallo per sapere quando si è pagati....
prima di chiedere il pagamento, avevo ben sottolienato all'ente che, per avere l'aliquota agevolata, doveva essere fatto entro giugno, e mai avrei pensato ci mettessero un mese a pagare, "sforando" la data ultima... -
RE: Qual'è la giusta aliquota oltre i 5000 euro per prestazione occasionale
L'aliquota con cui calcolare i contributi da versare alla Gestione Separata INPS al superamento della soglia di 5000 euro LORDI è pari al 25,72% della somma, che -in caso di aliquota agevolata- scende al 17%.
Per avere l'aliquota agevolata è necessario che, nel periodo in cui ti viene effettuato il pagamento, tu stia versando contributi presso un'altra cassa previdenziale (oppure che tu abbia un contratto a tempo determinato/indeterminato con pagamento di contributi previdenziali presso altra cassa). -
Aliquota agevolata e data di pagamento
Chiedo gentilmente una consulenza in merito alla seguente questione:
premessa: fino al 30-06-2009 ho avuto un contratto a tempo determinato (con contributi versati su altra cassa previdenziale), per cui su un'eventuale prestazione occasionale pagata entro quella data sarebbero stati da versare contributi alla Gestione Separata INPS con aliquota agevolata al 17% (avendo già superato la soglia dei 5000euro lordi occasionali).
Vi chiedo: l'ente che mi doveva pagare, ha fatto l'ordine del pagamento alla banca in data 24-06-2009 (come da "ricevuta" del pagamento e quindi entro il termine massimo per rientrare nell'aliquota agevolata) solo che la banca mi ha pagato -tramite bonifico- nei primi giorni di luglio, quindi oltre il termine massimo dell'aliquota agevolata.
L'ente pagante avrebbe dovuto applicare l'aliquota piena, oppure il ritardo della banca è solo legato all'evasione del pagamento e quindi non contraddice il criterio di cassa?
Grazie per l'aiuto