• User Attivo

    @matteodv74 ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Tra l'altro, se andiamo oggi a rileggere il manifesto pubblicato da Google stesso con "le 10 verità di Google",
    ci si sente ancor più presi per il culo:

    1. L'utente prima di tutto: il resto viene dopo
    2. È meglio fare una cosa sola, ma farla in modo impeccabile.
    3. Veloce è meglio di lento.
    4. La democrazia sul Web funziona.
    5. Le informazioni devono essere accessibili ovunque.
    6. È possibile guadagnare senza fare del male a nessuno.
    7. Ci sono sempre più informazioni di quante si possano immaginare.
    8. La necessità di informazioni oltrepassa ogni confine.
    9. Si può essere seri anche senza giacca e cravatta.
    10. Eccellere non basta.

    Forse è proprio sull'ultimo punto che ha basato tutte le sue attività recenti: Eccellere non basta...bisogna guadagare...di più.

    Trovate qui la pagina ufficiale del manifesto: https://about.google/philosophy/?hl=it

    Fanno come i preti no? Fate quello che dico, non fate quello che faccio 🙂


  • Contributor

    @andreabo ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    questa discussione serve per pararsi il .... o per cercare soluzioni alternative?
    Perché anche se in Europa se ne parla poco prima o poi il casino sarebbe scoppiato anche qui.

    Questa discussione serve un po' come tutte le mie discussioni:

    1. per documentare inserendo link e collaborando con la community (ad esempio sulla traduzione della lettera)
    2. per aggiornare quando ci sono nuovi elementi in modo collaborativo (chi ha news, aggiorna)
    3. per fare delle riflessioni più ampie
    4. per fare un po' quel cavolo che vi pare, anche per flammare se volete tanto al peggio passano i mod 😄

    A 1 Risposta
  • User

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    @andreabo ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    questa discussione serve per pararsi il .... o per cercare soluzioni alternative?
    Perché anche se in Europa se ne parla poco prima o poi il casino sarebbe scoppiato anche qui.

    Questa discussione serve un po' come tutte le mie discussioni:

    1. per documentare inserendo link e collaborando con la community (ad esempio sulla traduzione della lettera)
    2. per aggiornare quando ci sono nuovi elementi in modo collaborativo (chi ha news, aggiorna)
    3. per fare delle riflessioni più ampie
    4. per fare un po' quel cavolo che vi pare, anche per flammare se volete tanto al peggio passano i mod 😄

    Quindi all'atto pratico non serve a nulla, perché tanto non c'è nulla da fare, ho capito bene @kal ?

    Perché la riflessione senza azione non serve ad un benemerito c*.

    @giorgiotave sei d'accordo su questo approccio?

    In questo caso capisco perchè un'internet migliore non ci sarà mai se non esiste nessuno che abbia gli attributi per fare qualcosa per cambiare.


  • Contributor

    Ma a che altro deve servire una discussione su un forum scusa?! 🤣

    Non si cambia il mondo e non si è mai cambiato con le discussioni sui forum.

    Discussione, collaborazione, condivisione, informazione. Questo è il ruolo e la funzione dei forum.


    A 1 Risposta
  • Super User

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    discussione, collaborazione, condivisione, informazione.

    Ciao, rieccomi per aggiungere qualcosa alla discussione.
    Certo per essere un forum ci sono un bel po di botta e risposta stile social, ma per quanto mi riguarda provo a costruire un piccolo ragionamento.

    Sono una seo professionista da molti anni (+10) e nel tempo abbiamo assistito alla grande evoluzione di Google come azienda con i suoi servizi.
    Personalmente non sono mai stata una fan girl ma l'ho sempre considerato l'habitat e lo strumento di lavoro più diffuso e quindi inevitabilmente me lo sono dovuto far andare bene.

    Il motore di ricerca è un veicolo, tra chi ricerca appunto e chi risponde a quella ricerca. Google è il primo su internet, ma si cerca negli archivi dalla notte dei tempi e questo è ciò che mi interessa come ambito di studio.

    Per star bene con la mia attività di consulente SEO ho messo a fuoco questo punto di incontro tra domanda e offerta attraverso la comunicazione, e solo in seconda battuta mi sono interessata a come farla funzionare con e su Google.

    Tuttavia so bene che fare SEO è/può essere un'attività "manipolatoria", anche alla luce di quello che si capisce del funzionamento del motore di ricerca con il reverse engeneering.
    E lo diventa soprattutto quando in quel gioco di incontro tra chi cerca e chi offre ci sono di mezzo i soldi.
    Su una piattaforma tra l'altro che non è a scopo filantropico, ma anch'essa si muove nel mercato, oggi basato sul sistema capitalistico

    Quindi insomma, non credo che chi faccia questo mestiere venga dalla montagna del sapone rispetto a Google e come in tutte le altre cose della vita sta un po' ai limiti personali che ci si dà quanto si vuole fare schifo.

    Vale anche per Google e il suo codice etico o i suoi valori aziendali: è una promessa che si fa a se stessi e agli altri, è marketing, non c'è una legge che impone il rispetto di queste cose.

    Quindi lo stupore fa parte un po' del gioco di equilibri in questo sistema di ingiustizie e va bene se diventa il punto di partenza per creare clamore, dibattito, attenzione intorno a un fatto grave. Uno dei tanti eh.

    La gravità assoluta è la posizione dominante di Google nel mondo, c'è un processo in corso ma sono d'accordo che non basterà probabilmente perché le leggi attuali sono inadeguate: una posizione dominante mondiale non può più essere semplicemente regolamentata da un solo Stato.

    Siamo nell'era delle grandi piattaforme, aziende che gestiscono dati, comportamenti, stili di vita, che oggi progettano il nostro modo di lavorare o di nutrirci...sempre tutto per profitto. Insomma siamo davanti a una complessità tale del tardo-capitalismo che richiederebbe un sistema globale di tutela per l'umanità.

    C'è una frase di Giorgio nel suo ultimo libro che dice "Google tiene gli occhi puntati sul mondo, non sull'online" e con questa prospettiva bisognerebbe ragionare di aziende e di tecnologie che hanno impatto sulla vita delle persone e sulle società organizzate. Lo stesso si veda per la macro-categoria dell'intelligenza artificiale.

    Questo per dire che è giusto denunciare, indignarsi, parlarne, organizzarsi, portare più consapevolezza.
    Probabilmente le critiche che si fanno al lavoro di divulgazione tecnica su certe tematiche è l'incapacità di mettere sul piatto anche questioni più grandi o politiche se vogliamo.

    Sicuramente è vero che a un certo punto la scienza e la tecnica hanno preso una strada che si è separata dalla filosofia ed è veramente difficile rimettere insieme le cose. Soprattutto in un contesto dove le persone hanno imparato che perlopiù conta come fare soldi.
    Però non punterei tanto il dito sul singolo/a professionista perché è la somma di voci che dovrebbe fare il totale anche se siamo nell'era degli influencer, anzi forse a maggior ragione.


    giorgiotave 1 Risposta
  • User Attivo

    Ciao Giorgio (o chi per te). Desidero eliminare questo post. Grazie 1000.

    Dani.


  • User

    @kal seguendo il thread e il video di @giorgiotave ho deciso di parlarne anche io

    https://angolodiwindows.com/2023/10/google-dont-be-evil-cosa-sta-succedendo-con-la-seo-ed-il-processo-americano/

    è giusto che se ne parli anche in italia


  • User Attivo

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    "Ma no, non facciamolo passare per il fatto che vogliamo ancora più soldi a ogni costo o la gente poi non si fida più di noi".
    Oggi mi sono accorto che in serp hanno messo le recensioni di ebay. Stanno facendo di tutto da parte di Google per non portare visite ai siti web.

    vero, ma poi alla lunga (neanche troppo) i contenuti di qualità chi li scrive ? quando non li scriverà più nessuno l'utente non troverà quello che cerca e di conseguenza a quel punto tanto vale chiedere a chat gpt


  • User Attivo

    Oppure la gente chiederà direttamente all'intelligenza artificiale che sta testando Google e a me sembra che alla fine l'obbiettivo finale sarà proprio questo per loro. Incasinare tutta la serp in modo che la gente sia spaesata e clicchi un po' ovunque, soprattutto annunci a pagamento, e poi quando arriverà l'AI su Google in primo piano a dare le risposte direttamente all'utente sarà una cosa bellissima per lui "Finalmente trovo subito la risposta a quello che mi serve" penserà (ma che poi sia corretta o sbagliata non si sa). Ovviamente con la chatbot ogni risposta con keyword un minimo commerciale sarà strapiena di annunci a costo elevato con la scusa che il ctr sarà molto elevato.
    Per i nostri siti invece Google si inventerà la solita scusa poco elaborata, ma buttata li:

    • contenuti non unici che già si trovano in altri siti
    • contenuti unici ma non interessanti
    • contenuti troppo brevi
    • contenuti troppo lunghi
    • contenuti scritti senza esperienza
    • contenuti scritti da esperti ma che non soddisfano i requisiti di google
      Se noti le stanno girando tutte per farti credere che tu abbia un sito spazzatura, addirittura arrogandosi del fatto di dirti ciò che sai e non sai.
      Poi alla fine però ti vogliono far credere che una chatbot che copia e riscrive quello che alla fine hai scritto tu sul tuo sito (e che ti hanno rubato senza darti un centesimo nonostante il copyright) sia molto migliore e affidabile di ciò che scrivi te (l'EEAT con le chatbot stranamente sparisce).
      Vogliono far passare questa finta AI per la grande rivoluzione del 2023, mentre invece per i motori di ricerca è solo uno spinner con un linguaggio ottimizzato. Se la gente però smetterà di scrivere tutte queste chatbot moriranno molto presto, Google compreso.

    1 1 Risposta
  • User Attivo

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Oppure la gente chiederà direttamente all'intelligenza artificiale che sta testando Google e a me sembra che alla fine l'obbiettivo finale sarà proprio questo per loro. Incasinare tutta la serp in modo che la gente sia spaesata e clicchi un po' ovunque, soprattutto annunci a pagamento, e poi quando arriverà l'AI su Google in primo piano a dare le risposte direttamente all'utente sarà una cosa bellissima per lui "Finalmente trovo subito la risposta a quello che mi serve" penserà (ma che poi sia corretta o sbagliata non si sa). Ovviamente con la chatbot ogni risposta con keyword un minimo commerciale sarà strapiena di annunci a costo elevato con la scusa che il ctr sarà molto elevato.
    Per i nostri siti invece Google si inventerà la solita scusa poco elaborata, ma buttata li:

    • contenuti non unici che già si trovano in altri siti
    • contenuti unici ma non interessanti
    • contenuti troppo brevi
    • contenuti troppo lunghi
    • contenuti scritti senza esperienza
    • contenuti scritti da esperti ma che non soddisfano i requisiti di google
      Se noti le stanno girando tutte per farti credere che tu abbia un sito spazzatura, addirittura arrogandosi del fatto di dirti ciò che sai e non sai.
      Poi alla fine però ti vogliono far credere che una chatbot che copia e riscrive quello che alla fine hai scritto tu sul tuo sito (e che ti hanno rubato senza darti un centesimo nonostante il copyright) sia molto migliore e affidabile di ciò che scrivi te (l'EEAT con le chatbot stranamente sparisce).
      Vogliono far passare questa finta AI per la grande rivoluzione del 2023, mentre invece per i motori di ricerca è solo uno spinner con un linguaggio ottimizzato. Se la gente però smetterà di scrivere tutte queste chatbot moriranno molto presto, Google compreso.

    Infatti rendendo sconveniente scrivere contenuti le ia daranno solo risposte scadenti e senza approfondimenti.
    Ho sempre pensato che facessero un motore di ricerca dentro i social network dando la possibilità di catalogare le discussioni tipo forum spopolerebbero, almeno tra pagine e gruppi di appassionati troveresti contenuti di qualità rispetto a quello che si prospetta come nuova serp di Google


  • User

    @kal Ci sei o ci fai? 😉
    Non ho detto che bisogna cambiare il mondo con i forum, non modificare le mie parole per nasconderti 😉
    Io ho semplicemente detto che alle parole dovrebbero seguire i fatti altrimenti sono parole sprecate. Non siamo a bar.
    Un forum serve, se ho capito bene l'intenzione dei creatori @giorgiotave compreso, ma non credo solo lui, per mettere in contatto le persone e fare girare le informazioni, creando degli ambienti costruttivi che poi possano portare a cambiamenti REALI.

    O forse tu preferisci rimanere nella tua zona confort e fare il ribelle da tastiera?

    Perchè il mondo non è facile da cambiare, ma di sicuro con questo approccio è impossibile.


  • User Attivo

    @andreabo che fatti proponi?


    A 1 Risposta
  • User

    @cutoff ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    @andreabo che fatti proponi?

    Semplice, iniziare a parlare di alternative, studiarle, provarle.
    Exit strategy.
    E poi agire.
    Anziché esplorare i dettagli dell'ultimo aggiornamento di Google, che tanto serve solo per credere di non stare prendendo per il culo i clienti mentre Google lo mette tranquillamente in quel post a tutti, soprattutto i super tecnici strategici che si bevono qualsiasi cazzata e si sprecano in grandi conferenze.

    @kal perché non mi hai risposto sulle alternative a GA4?

    E iniziare anche a parlare un po' di etica e privacy.


    kal C 2 Risposte
  • Contributor

    @andreabo ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    @kal perché non mi hai risposto sulle alternative a GA4?

    Perché sono off topic 😁

    (E se mi conosci, sai bene che sono tra i pochi che ne parlano... solo che so anche stare in tema)


    A 1 Risposta
  • User

    Buon giorno, vi segnalo questo, anche se molti l'avranno già letto.

    https://news.ycombinator.com/item?id=37802116


    kal 1 Risposta
  • User Attivo

    @andreabo forse dovremmo aprire un nuovo thread con tutti i metodi da usare per diventare indipendenti da Google e avere sempre un pubblico che non provenga da loro. Ad esempio un metodo che ho usato in passato e ha funzionato abbastanza bene era la pubblicazione in primo piano con sfondo scuro di un banner della mia pagina Facebook e che faceva la sua comparsa dopo un po' che l'utente scrollava. Questo mi ha permesso di aggiungere una buona quantità di utenti alla pagina. Parlo di tanti anni fa, poi l'ho tolto questo banner perché altrimenti andava a coprire i banner pubblicitari di adsense e la cosa va contro il regolamento di Google. Sembra poi che Google paghi molto meno i clic fatti ai banner adsense provenienti dai social, addirittura qualcuno ha detto che può essere considerato traffico non valido. Ovviamente è tutta roba per farci mantenere dipendenti dal traffico dal "motore di ricerca" Google, ma penso che toglierei subito adsense se ogni negozio online che sponsorizzo fosse disposto a mettere un banner sul mio sito per 500 euro al mese. Sono sicuro che per quello shop l'investimento renderebbe molto di più di adsense su un sito a tema e poi ormai sono in tanti a lamentarsi che non riescono ad avere un ritorno dell'investimento soddisfacente con adsense e non è difficile capire il perché ormai (pubblicità ovunque in ricerche non a tema). Ho poi provato le newsletter ma con scarsissimi risultati, credo perché siano più fastidiose che altro.


  • Contributor

    @massimo001 ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Buon giorno, vi segnalo questo, anche se molti l'avranno già letto.

    https://news.ycombinator.com/item?id=37802116

    Sì ho visto che l'hanno ritirato, ma hanno fatto bene... oggettivamente avevano scritto delle corbellerie.

    La questione è già abbastanza ramificata e le fandonie si appiccicano alle questioni serie, con il risultato di creare rumore e seppellire l'informazione (come peraltro sta succedendo anche in questo thread).

    Bisogna essere rigorosi.


  • Contributor

    Per dovere di precisione, il punto credo che sia esattamente questo riportato da questo commentatore su HN:

    https://news.ycombinator.com/item?id=37805993


  • Community Manager

    @valijolie ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Certo per essere un forum ci sono un bel po di botta e risposta stile social, ma per quanto mi riguarda provo a costruire un piccolo ragionamento.

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    La questione è già abbastanza ramificata e le fandonie si appiccicano alle questioni serie, con il risultato di creare rumore e seppellire l'informazione (come peraltro sta succedendo anche in questo thread).

    Confermo entrambe le cose.

    Purtroppo l'uso dei Social ha modificato radicalmente il comportamento degli esseri umani, tanto è vero che sì, c'è rumore qui, c'è stile social.

    Dovrei intervenire semplicemente per dividere le discussioni almeno, cosa che proverò a fare nelle prossime ore, ma non so se ci riuscirò.

    Ho appena finito di fare un TEDx, quello di Bergamo, dove ho tentato di dire la mia su queste tematiche di rapporto tra esseri umani e Internet.

    Purtroppo siamo in un botta e risposta. Invito davvero tutte le persone che stanno seguendo questa discussione a prendersi il tempo di riflettere.

    Attenzione: non sto dicendo prendetevi il tempo per riflettere per cambiare idea o per non scrivere strambellerie. Non giudico questi aspetti. Vi chiedo di prendervi il tempo per riflettere per mettere nero su bianco pensieri più da vera condivisione che da botta e risposta.

    Ovviamente siete liberi di fare quello che vi pare.

    Detto questo, credo che ci sia un passaggio molto importante che si è perso, e devo essere onesto: è un po' colpa mia. Ho dato per scontato che fossero chiari alcuni concetti e non lo sono per niente.

    Nei prossimi giorni farò un video per approfondire il pensiero di quanto sto per dirvi e ci dedicherò una newsletter perché voglio che sia chiaro. Non che concordiate, ma che sia chiaro.

    I concetti sono 2.

    Il primo. La lettera segna un punto di non ritorno AZIENDALE.
    Prima, sapevamo che il Team di ADS faceva di tutto per questo. La lettera ci dimostra che c'è un accordo tra reparti. È la prima volta.

    Questo è un fatto. Se così non fosse, raga, quello di ADS avrebbe mandato questa email a quello di Chrome:

    Ciao, fai un rollback per favore perché stanno diminuendo di molto le entrate e questo non ci fa raggiungere gli obiettivi che tutti noi ci siamo posti.
    Grazie e notificami quando hai fatto.

    Ora se non in questi toni, ma sarebbe stato così.

    Per chi pensa che la lettera è stata scritta appositamente con quel tono per far vedere e bla bla bla, mi dispiace, ma non può essere. Nella lettera ci sono riferimenti a stili di vita personali e altre cose 🙂

    Per tutte le persone che scrivono "è da sempre così", "come mai ti stupisci" e via dicendo, no, per me non è da sempre così.

    Non concordiamo, l'ho riletta miliardi di volte, non vi dico che state sbagliando, ma non la penso come voi.

    Ora la questione è sistemica. Qualcuno mi ha anche scritto che probabilmente ora salteranno teste e che non è sistemica, ma forse è un caso.

    Ci ho pensato: per me no, altrimenti non sarebbe a capo di tutto. Il capoccia ora è a capo di Google Search, Assistant, Geo, Ads, Commerce, and Payments products.

    Se non va qualcosa in Search, non manda email. Fa una riunione. E non avremo più email.

    La Seconda. I nostri soldi.

    Il sistema creato da Google, perché a questo punto non dirò più il team di ADS visto che le prove, ANCORA OGGI EVIDENTI, sono presenti sia su Chrome che in Search, è per me illegittimo.

    Attenzione, questa risponde a tutti quelli che "ma Google è un'azienda", "Google è una onlus," "sei ingenuo".

    Mi dispiace cavolo, non ci avete capito un tubo. E questa è colpa mia, avrei dovuto spiegarlo meglio.

    L'azienda può fare tutto quello che è consentito per guadagnarci di più. Può vìolare anche il suo codice etico, ma quello che ha fatto Google è andato oltre.

    Ha fatto un prelievo bancario dalle casse delle aziende.

    Vi suona meglio?

    Se la vostra banca vi fa un prelievo di 100€...dite a voi stessi che siete ingenui? O che è un'azienda?

    È illegittimo.

    Ma ho bisogno del video e delle immagini (che in questo momento non riesco a caricare su Connect.gt) per spiegarlo bene.

    Per questo vi rimando o a domani o a dopodomani con la spiegazione di questa che è una delle mosse più brutte che Google poteva fare e che state facendo passare per normale.

    Perché è un'azienda.

    Se fosse una fabbrica di armi vi vorrei proprio vedere ad affermare che è normale...provocare una guerra. Sai..è un'azienda..


    valijolie 1 Risposta
  • User Attivo

    @giorgio dovresti parlare anche del + 5% e +10% per far tornare i conti, ma senza che gli inserzionisti ne sapessero nulla e del fatto che in alcuni casi chi vinceva l'asta di ads passava al secondo posto e non al primo posto che gli spettava, questo perché altrimenti Amazon sarebbe stato sempre primo, hanno detto per giustificarsi da google. Quindi da amazon sapevano già tutto di questa cosa mentre gli altri inserzionisti nulla? Cioè amazon pagava per essere primo e poi si trovava secondo e non batte ciglio pur sapendo di essere stato fregato? Non so mi pare abbastanza strana questa cosa, anche perché Amazon potrebbe fare causa a Google e vincere vista la testimonianza.


    kal giorgiotave 2 Risposte