Sarò un po' crudo e diretto, mi perdonerai.
Io credo che tu parta dalle premesse sbagliate.
Ogni capriccio del cliente pagante per me va rispettato e in genere cerco di risolverlo come meglio posso.
Questo è un errore di approccio abbastanza fondamentale. Se sei un consulente e sei TU che definisci la strategia e ti è stato affidato l'incarico di portarla avanti, allora devi sapere quando è il momento di dire un chiaro, netto, ineludibile
NO
E' il difficile e il bello del consulente sapere quando dire no.
Se dici di sì a tutto, non sei più tu quello che progetta, sei soltanto uno che esegue. Non stai facendo SEO, stai facendo credere al tuo cliente che è lui a fare SEO.
Pensa alle implicazioni di questo: il tuo cliente penserà che tu non faccia nulla, che deve dirti tutto lui.
Nei suoi panni, come credi che possa valutare il tuo lavoro?
Devi secondo me rivedere tutta la tua impostazione, il tuo modo di porti.
Ti dico come gestirei io gli esempi che hai riportato:
Frasi da rifare continuamente perché ritenute scorrette grammaticalmente (anche quando non lo sono) nella maggior Aparte dei testi proposti, compresi i meta tag da inserire nel codice
Mi faccio mandare le correzioni scritte di suo pugno. Se sono scorrette in ottica SEO gliele sego ("hai tolto questa parola, sappi che non sarai più posizionato per quel termine, vuoi procedere comunque?").
In questo modo lo fai lavorare sulle cose "rognose" (la correzione dei testi), lui perde tempo e si stufa.
Del resto non è il suo mestiere, se sapeva farlo non chiamava un consulente.
Telefonate e messaggi su whatsapp quasi quotidiani con richieste di spiegazione di quanto fatto
Ai messaggi non rispondo, se non dando disponibilità di appuntamento. Alle telefonate rispondo se non sono pressato in quel momento, ma senza entrare nel merito e dando disponibilità di appuntamento nei giorni successivi ("in questo momento perdonami ma non ho tempo, scrivimi via email le tue disponibilità che vedo se ho dei buchi in agenda").
No appuntamento, no telefonata.
E anche qui, gli chiedo di fare cose come scrivermi via email.
In altre parole: burocratizzo il rapporto.
Pretese di risoluzione in meno di 24 h di qualsiasi richiesta (extra-piano) avanzata
Come sopra: faccio fare a lui il lavoro sporco.
"Per fare questa cosa ho bisogno che mi mandi questo e quest'altro, mi raccomando possibilmente entro la settimana perché la prossima ho già l'agenda impegnata"
Tutto per iscritto, mi raccomando.
Continue altre richieste pressanti, che esulano dal piano programmato
Come sopra: fagli produrre documentazione, fagli perdere tempo, fagli pressione, interagisci COME SE FOSSI TU IL SUO CAPO.
Questo naturalmente potrebbe portarti ad una situazione di forte pressione e potrebbe sfociare in una contestazione del tuo lavoro. Preparati quindi a dover discutere degli accordi contrattuali. Ma se hai messo tutto per iscritto (vedi sopra) non dovresti avere problemi FORMALI.
Non credo ci sia bisogno di specificarlo, ma comunque sempre mantenere la professionalità nelle discussioni.
A me è capitato molto di rado per fortuna: solo in un caso siamo arrivati a discutere in maniera accesa ed ho avuto problemi con il saldo della fattura. In quel caso avevamo in sospeso una seconda parte di lavoro (l'avvio di campagne Google Ads) ed ho fatto punto fermo al cliente ("Proseguo solo quando saldi la fattura per la prima parte").
Il lavoro è ripreso, ma mi sono accorto subito che il cliente avanzava pretese e sono stato io a dire basta, progetto chiuso non intendo più lavorare con te.
E' il vero lusso del consulente freelance, anche se ad onor del vero non è stato affatto piacevole (ho ricevuto minacce via email di "parlare male di me e del mio lavoro" al che mi è toccato replicare in legalese, cosa che per fortuna ha interrotto le comunicazioni).
Se hai qualche osservazione o critica, replico con piacere.