• User

    @fedclaud said:

    La rettifica va indicata nella dichiarazione per il 2007 da presentare nel 2008 e va indicata al rigo 45 del quadro VA, barrando anche la casella se si tratta di ultimo anno di regime ordinario.:ciauz:

    Grazie per la risposta, quindi nella dichiarazione che sto andando a presentare debbo restituire l'iva, per il pc e per l'hdd interno che è sempre una componete di tale macchina.

    Aggiungo una complicazione :sbav: questi beni li ho comprati nell'ultimo trimestre quindi l'iva non l'ho ancora pagata nè tanto meno ho dato l'acconto (sono al primo anno non posso dare l'anticipo), mi conviene toglierli del tutto dalla dichiarazione iva che debbo andare a presentare prossimamente o invece mi conviene seguire la strada del modello unico?

    Immagino che tutto il resto per quest'anno rimanga tale e quale, ed invece per la prossima dichiarazione cioè quella che presenterò nel 2009, la quota di ammortamento verrà calcolata sull'intero bene, giusto?


  • User

    @fedclaud said:

    Se non hai altri redditi non potrai far valere ulteriori deduzioni e/o detrazioni (spese mediche, interessi, familiari a carico, ecc....).
    Ciao.:ciauz:

    Grazie, quindi mi par di capire che con il regime dei minimi il prelievo è probabilmente più gravoso, c'è solamente una semplificazione dei libri contabili.

    Uscendo un po' dal seminato, ma parlando sempre di ciò che conosco il libero professionista, ma questo modo di intendere non comporterà una corsa all'acquisto da parte del minimo? E soprattutto non essendo soggetto a studi di settore chi stabilirà che si hanno troppi acquisti, troppi beni e poco reddito?


  • User

    @serman said:

    Addebiti in calce alla fattura il bollo 1,81 con la dicitura "bollo su originale"
    che viene applicato sulla copia al cliente.

    Ok ma l'importo in tal modo aumenta di 1.81 euro? cioè allo stato figura che io ho percepito x+1.81 o solo x?

    Un domani che incrociassero i dati della fattura con quelli del bonifico e risulterà appunto una differenza di 1.81.

    Perdona ma non capisco come risulta che ho fatto comprare la marca da bollo al cliente.


  • User Attivo

    @mruoppolo said:

    Ok ma l'importo in tal modo aumenta di 1.81 euro? cioè allo stato figura che io ho percepito x+1.81 o solo x?

    Un domani che incrociassero i dati della fattura con quelli del bonifico e risulterà appunto una differenza di 1.81.

    Perdona ma non capisco come risulta che ho fatto comprare la marca da bollo al cliente.

    Infatti,incasserai l'importo della fattura al netto di 1,81 contabilizzando un arrotondamento passivo che in effetti hai praticato.


  • User

    @serman said:

    Infatti,incasserai l'importo della fattura al netto di 1,81 contabilizzando un arrotondamento passivo che in effetti hai praticato.

    Perdona l'ignoranza, quindi è utilizzando questo arrotondamento passivo che non ci rimetto i soldi del bollo, e immagino che tale arrotondamento andrà scritto in qualche casellina dell'unico.

    Ma allora che infischiandosene non inserisce la voce bollo in fattura e dice al cliente di comprare e mettere la marca sopra?


  • User Attivo

    @fedclaud said:

    L'Iva va restituita solo sui beni di costo superiore a 516,46.
    Nel tuo caso sicuramente non per il fax.
    .:ciauz:

    Nella nuova circolare esplicativa però dicono che anche per i beni di costo inferiore a 516,46 bisogna rettificare l'IVA... mah... che confusione...


  • User Attivo

    @mruoppolo said:

    Perdona l'ignoranza, quindi è utilizzando questo arrotondamento passivo che non ci rimetto i soldi del bollo, e immagino che tale arrotondamento andrà scritto in qualche casellina dell'unico.

    Ma allora che infischiandosene non inserisce la voce bollo in fattura e dice al cliente di comprare e mettere la marca sopra?

    Il bollo viene addebitato in fattura a carico del cliente,lui non te lo paga e lo deve applicare sulla sua copia (a spese sue).Ti paga la fattura al netto del bollo e tu contabilizzi l'importo netto pagato e l'arrotondamento come costo.
    In Unico poi, gli arrotondamenti passivi confluiscono tra i costi (come le sopravvenienze passive e le minusvalenze)

    Non si può "infischiarsene" di inserire il bollo in fattura!
    Spero di aver chiarito.


  • User

    ok ragazzi mi sa ke siamo arrivati ad un livello di confusione un po eccessivo... mi sa ke ripasso nel regime ordinario.... ho emesso 10 fatture con i minimi... ke faccio le correggo tutte e 10 o lascio stare com'è e scomputo l'iva? cosa è + semplice fare?

    ..io credo correggere.


  • Super User

    @serman said:

    No,si indica il bollo in fattura e il cliente che stamperà il documento applicherà
    la marca e leccherà lui!

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Solo in seconda istanza è co-obbligato a metterlo il ricevente.

    Se io avessi rapporti costanti con voi, respingerei ogni fattura non in regola, con ciò fermando anche i connessi pagamenti.

    Paolo


  • User

    ragazzi scusate è probabile ke alcuni miei clienti abbiano registrato le fatture in tal caso dovrei annullarle giusto?

    se si che faccio emetto una nota di accredito ad annullamento della vecchia fattura e poi faccio una nuova fattura è corretto?


  • Bannato User Attivo

    @i2m4y said:

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Paolo

    Il bollo. Ci mancava anche questa tra i tanti problemi. Per risolvere lunedì un mio collaboratore (ci hanno dato appuntamento per quella data) andrà a verificare la procedura per la richiesta dell'assolvimento del bollo in modalità virtuale. Se non troppo complesso per quanti vorranno aderire ai "minimi" suggerirò loro questa strada per evitare " leccate" ed altro....


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Solo in seconda istanza è co-obbligato a metterlo il ricevente.

    Se io avessi rapporti costanti con voi, respingerei ogni fattura non in regola, con ciò fermando anche i connessi pagamenti.

    Paolo
    La teoria è una cosa,la pratica un'altra!........


  • User Attivo

    @Black Angel said:

    ragazzi scusate è probabile ke alcuni miei clienti abbiano registrato le fatture in tal caso dovrei annullarle giusto?

    se si che faccio emetto una nota di accredito ad annullamento della vecchia fattura e poi faccio una nuova fattura è corretto?
    Puoi semplicemente,senza annullare tutta la fattura,emettere una Nota di variazione per l'importo Iva.


  • User Newbie

    Quella che doveva essere una semplificazione di tutto sembra aver creato una confusione mostruosa...

    comunque io la partita iva la dovrò aprire da zero, starò sicuramente sotto i 30.000? e quindi penso che quella dei regimi minimi sia la soluzione migliore per me...

    Rimangono dei dubbi: nei 15.000? di spese in tre anni l'affitto di casa è compreso? oggi un funzionario dell'agenzia delle entrate mi ha detto che rimane fuori quei 15.000... e questo è un dato per me importante...
    Tra l'altro il contratto d'affitto è intestato sia a me che alla mia compagna? come mi devo comportare?
    Dato che nella dichiarazione di apertura partita iva comparirà come sede del lavoro la mia residenza, sono costretto a dichiarare l'affitto?
    Se rimane fuori dalla spese chiamiamole "lavorative" posso comunque dedurlo?

    Dato che ho anche un co co pro posso scaricare tranquillamente le altre varie spese? tipo mediche?

    Grazie in anticipo!
    spero di non creare altra confusione😊

    Stefano


  • Super User
    1. se l'affitto non è un costo di impresa non credo che tu abbia problemi
    2. l'attività di cocopro è la stessa della P. iva? in questo caso potresti avere problemi di attrattività.

  • User

    ...e ma la nota di variazione come la registro nel mio gestionale...

    se faccio una nota di accredito mi storna automaticamente l'importo della fattura per intero e poi emettendone una nuova mi calcola l'importo con l'imponibile scomputato.

    a meno che tu intendi che do una nota di variazione al cliente e io nel mio gestionale mi correggo la fattura facendo scomputare l'iva.


  • User Attivo

    @Black Angel said:

    ...e ma la nota di variazione come la registro nel mio gestionale...

    se faccio una nota di accredito mi storna automaticamente l'importo della fattura per intero e poi emettendone una nuova mi calcola l'importo con l'imponibile scomputato.

    a meno che tu intendi che do una nota di variazione al cliente e io nel mio gestionale mi correggo la fattura facendo scomputare l'iva.
    Mi pare strano che il tuo sw gestionale non consenta l'emissione di una Nota di variazione solo parziale e relativa contabilizzazione!


  • User

    no easyfatt non prevede questa nota di variazione... che dovrei fare?


  • Super User

    Ieri durante Telefisco l'AE ha fornito una risposta che secondo me ha semplicemente dell'incredibile.
    Il contribuente che vuole aderire al regime dei contribuenti minimi, come tutti sappiamo, nel triennio precedente l'adozione del regime non deve aver acquisito beni strumentali per un importo superiore a 15.000.
    L'AE ha precisato che nel computo di tale soglia vanno compresi anche i canoni di locazione che il contribuente eventualmente paga nel caso svolga la propria attività in un immobile preso in affitto.
    E' incredibile! Che attinenza ha pagare un canone di locazione rispetto ad un'acquisizione di un bene ammortizzabile?
    Ciò significa che se un contribuente che vuole adottare il nuovo regime dal 1/1/2008 abbia pagato un canone di locazione di circa 400 euro al mese nel triennio 2005-2007 può dirsi spacciato!
    Come interpretereste questa presa di posizione da parte dell'AE?
    Non vi sembra abbastanza restrittiva?
    Saluti.


  • User

    @Rubis said:

    Non vi sembra abbastanza restrittiva?
    Saluti.

    Ma forse dietro c'è un disegno ben preciso, impedire che i volponi si inseriscano di fatto nel regime dei minimi.