• User Attivo

    @mruoppolo said:

    Perdona l'ignoranza, quindi è utilizzando questo arrotondamento passivo che non ci rimetto i soldi del bollo, e immagino che tale arrotondamento andrà scritto in qualche casellina dell'unico.

    Ma allora che infischiandosene non inserisce la voce bollo in fattura e dice al cliente di comprare e mettere la marca sopra?

    Il bollo viene addebitato in fattura a carico del cliente,lui non te lo paga e lo deve applicare sulla sua copia (a spese sue).Ti paga la fattura al netto del bollo e tu contabilizzi l'importo netto pagato e l'arrotondamento come costo.
    In Unico poi, gli arrotondamenti passivi confluiscono tra i costi (come le sopravvenienze passive e le minusvalenze)

    Non si può "infischiarsene" di inserire il bollo in fattura!
    Spero di aver chiarito.


  • User

    ok ragazzi mi sa ke siamo arrivati ad un livello di confusione un po eccessivo... mi sa ke ripasso nel regime ordinario.... ho emesso 10 fatture con i minimi... ke faccio le correggo tutte e 10 o lascio stare com'è e scomputo l'iva? cosa è + semplice fare?

    ..io credo correggere.


  • Super User

    @serman said:

    No,si indica il bollo in fattura e il cliente che stamperà il documento applicherà
    la marca e leccherà lui!

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Solo in seconda istanza è co-obbligato a metterlo il ricevente.

    Se io avessi rapporti costanti con voi, respingerei ogni fattura non in regola, con ciò fermando anche i connessi pagamenti.

    Paolo


  • User

    ragazzi scusate è probabile ke alcuni miei clienti abbiano registrato le fatture in tal caso dovrei annullarle giusto?

    se si che faccio emetto una nota di accredito ad annullamento della vecchia fattura e poi faccio una nuova fattura è corretto?


  • Bannato User Attivo

    @i2m4y said:

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Paolo

    Il bollo. Ci mancava anche questa tra i tanti problemi. Per risolvere lunedì un mio collaboratore (ci hanno dato appuntamento per quella data) andrà a verificare la procedura per la richiesta dell'assolvimento del bollo in modalità virtuale. Se non troppo complesso per quanti vorranno aderire ai "minimi" suggerirò loro questa strada per evitare " leccate" ed altro....


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    NO il bollo deve essere messo da chi emette la fattura.
    Solo in seconda istanza è co-obbligato a metterlo il ricevente.

    Se io avessi rapporti costanti con voi, respingerei ogni fattura non in regola, con ciò fermando anche i connessi pagamenti.

    Paolo
    La teoria è una cosa,la pratica un'altra!........


  • User Attivo

    @Black Angel said:

    ragazzi scusate è probabile ke alcuni miei clienti abbiano registrato le fatture in tal caso dovrei annullarle giusto?

    se si che faccio emetto una nota di accredito ad annullamento della vecchia fattura e poi faccio una nuova fattura è corretto?
    Puoi semplicemente,senza annullare tutta la fattura,emettere una Nota di variazione per l'importo Iva.


  • User Newbie

    Quella che doveva essere una semplificazione di tutto sembra aver creato una confusione mostruosa...

    comunque io la partita iva la dovrò aprire da zero, starò sicuramente sotto i 30.000? e quindi penso che quella dei regimi minimi sia la soluzione migliore per me...

    Rimangono dei dubbi: nei 15.000? di spese in tre anni l'affitto di casa è compreso? oggi un funzionario dell'agenzia delle entrate mi ha detto che rimane fuori quei 15.000... e questo è un dato per me importante...
    Tra l'altro il contratto d'affitto è intestato sia a me che alla mia compagna? come mi devo comportare?
    Dato che nella dichiarazione di apertura partita iva comparirà come sede del lavoro la mia residenza, sono costretto a dichiarare l'affitto?
    Se rimane fuori dalla spese chiamiamole "lavorative" posso comunque dedurlo?

    Dato che ho anche un co co pro posso scaricare tranquillamente le altre varie spese? tipo mediche?

    Grazie in anticipo!
    spero di non creare altra confusione😊

    Stefano


  • Super User
    1. se l'affitto non è un costo di impresa non credo che tu abbia problemi
    2. l'attività di cocopro è la stessa della P. iva? in questo caso potresti avere problemi di attrattività.

  • User

    ...e ma la nota di variazione come la registro nel mio gestionale...

    se faccio una nota di accredito mi storna automaticamente l'importo della fattura per intero e poi emettendone una nuova mi calcola l'importo con l'imponibile scomputato.

    a meno che tu intendi che do una nota di variazione al cliente e io nel mio gestionale mi correggo la fattura facendo scomputare l'iva.


  • User Attivo

    @Black Angel said:

    ...e ma la nota di variazione come la registro nel mio gestionale...

    se faccio una nota di accredito mi storna automaticamente l'importo della fattura per intero e poi emettendone una nuova mi calcola l'importo con l'imponibile scomputato.

    a meno che tu intendi che do una nota di variazione al cliente e io nel mio gestionale mi correggo la fattura facendo scomputare l'iva.
    Mi pare strano che il tuo sw gestionale non consenta l'emissione di una Nota di variazione solo parziale e relativa contabilizzazione!


  • User

    no easyfatt non prevede questa nota di variazione... che dovrei fare?


  • Super User

    Ieri durante Telefisco l'AE ha fornito una risposta che secondo me ha semplicemente dell'incredibile.
    Il contribuente che vuole aderire al regime dei contribuenti minimi, come tutti sappiamo, nel triennio precedente l'adozione del regime non deve aver acquisito beni strumentali per un importo superiore a 15.000.
    L'AE ha precisato che nel computo di tale soglia vanno compresi anche i canoni di locazione che il contribuente eventualmente paga nel caso svolga la propria attività in un immobile preso in affitto.
    E' incredibile! Che attinenza ha pagare un canone di locazione rispetto ad un'acquisizione di un bene ammortizzabile?
    Ciò significa che se un contribuente che vuole adottare il nuovo regime dal 1/1/2008 abbia pagato un canone di locazione di circa 400 euro al mese nel triennio 2005-2007 può dirsi spacciato!
    Come interpretereste questa presa di posizione da parte dell'AE?
    Non vi sembra abbastanza restrittiva?
    Saluti.


  • User

    @Rubis said:

    Non vi sembra abbastanza restrittiva?
    Saluti.

    Ma forse dietro c'è un disegno ben preciso, impedire che i volponi si inseriscano di fatto nel regime dei minimi.


  • User Newbie

    @SpiderPanoz said:

    1. se l'affitto non è un costo di impresa non credo che tu abbia problemi
    1. l'attività di cocopro è la stessa della P. iva? in questo caso potresti avere problemi di attrattività.

    No l'attività non è la stessa...
    spero non ci siano problemi....


  • User

    @mruoppolo said:

    Ma forse dietro c'è un disegno ben preciso, impedire che i volponi si inseriscano di fatto nel regime dei minimi.
    si però a questo punto potevano chiamarlo regime di chi ha lo studio presso la propria abitazione.....o un ufficio di sua proprietà.....


  • User Attivo

    @Black Angel said:

    no easyfatt non prevede questa nota di variazione... che dovrei fare?
    Veramente easyfatt Danea prevede l'emissione del documento Nota di Accredito e non storna "automaticamente" tutta la fattura,ma solo l'importo
    che inserirai nel documento stesso.:vai:in questo caso l'Iva!


  • @mruoppolo said:

    Ma forse dietro c'è un disegno ben preciso, impedire che i volponi si inseriscano di fatto nel regime dei minimi.

    volponi?
    Per me non sarebbe una gran furbata.
    Partendo dal presupposto che ogni caso fa storia a sè, dai miei calcoli, se i redditi sono bassi (parlo di reddito e non di ricavo) e si tratta prevalentamente con soggetti passivi IVA (ditte), non c'è molta convenienza alla fine, se non l'esenzione dagli studi di settore.

    Faccio un esempio, approssimativo, per farmi capire meglio.

    Ricavi 22000
    Costi 10000
    Iva sugli acquisti 1000 (tenendo conto che in alcuni casi non si scarica tutta, es. bollette gas-luce-acqua se si è in promiscuo)

    No figli a carico e familiari a carico
    No spese mediche e altri oneri deducibili
    Considero 2000 euro di contributi INPS

    Nel caso precedente (regime ordinario-semplificato)
    IRPEF 1354 circa ( ((22000-10000)-2000 (oneri)) - 946 (detrazioni ex no tax area))
    Addizionali 90 circa
    IRAP 98 circa
    totale - 1542 (circa)

    Con il forfettone
    Imposta sostitutiva 1800 ((22000-10000-1000-2000) x 20%)
    Iva sugli acquisti 1000 (che non potete scaricare sui clienti)
    totale - 2800

    Una bella differenza
    Se poi avete figli a carico o spese mediche, il vantaggio del vecchio sistema aumenta ancora.
    Comunque bisogna considerare anche eventuali ammortamenti, rimanenze, etc... comunque... occhio, valutate con attenzione, che alla fine non è tutta manna dal cielo.

    Tenete presente che si perdono tutte le detrazioni e deduzioni, tipo la ex no tax area (detrazione che può arrivare a 800-1000 euro), e rimangono soltanto i contributi previdenziali come oneri deducibili.

    PS.
    I conti non sono precisi, ma approsimativi, ho utilizzato alcuni fogli di calcolo che si trovano in rete


  • User Newbie

    salve
    ho aperto la partita iva e devo aderire al nuovo regime devo fare attività di consulenza contabile presso un ente pubblico tra gli adempimenti cè la certificazione dei corrispettivi in cosa consiste?? non riguarda i commercianti al minuto ?? scusate l'ignoranza

    grazie per la risposta


  • Super User

    @minnyvale said:

    salve
    ho aperto la partita iva e devo aderire al nuovo regime devo fare attività di consulenza contabile presso un ente pubblico tra gli adempimenti cè la certificazione dei corrispettivi in cosa consiste?? non riguarda i commercianti al minuto ?? scusate l'ignoranza

    grazie per la risposta

    I corrispettivi non riguardano il tuo caso.
    Tu dovrai emettere fattura senza applicazione dell'IVA ma con ritenuta d'acconto.
    Saluti.