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- Nuovo Regime per i Contribuenti Minimi - FINANZIARIA 2008
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@albachiara said:
bvbvnbvnbv
scusate era prova!
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@fedclaud said:
a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?
**Tutte le operazioni attive sono consentite, eccetto le cessioni all'esportazione, i servizi internazionali o connessi agli scambi inter.li, operazioni con il Vaticano e San Marino, ... (art. 8, 8-bis, 9, 71 e 72 dpr 633). **
b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?
No, trattandosi di operazioni con paesi aderenti alla Comunità , le cessioni sono considerate non imponibili, quindi senza addebito di iva (salvo alcune eccezioni e casi particolari).
c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?
Si, in generale.
d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?
L'operazione la puoi fare comunque, ma sappi che essa (se rientra nelle previsioni di cui agli articoli citati 8, 8-bis, ecc...) è una causa di fuoriuscita dal regime anche se non superi i 30.000 euro.
Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
Mille grazie!Le risposte all'interno del quote.
Ciao.Grazie infinite, fedclaud, per le risposte utili e chiare di cui al quote qui sopra.
Ciao.
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@albachiara said:
Vorrei applicare ad un geometra questo regime dei minimi, che ha aperto nel 2006 l'attività e in quest'ultimi due anni non ha superato i 30.000,00 euro di volume d'affari e i 15.000,oo di beni strumentali,, però ho dei dubbi in proposito.Posso farlo?
Se sì, devo comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività , entro il 30 gennaio c.a.?
Nella fatture che andrò ad emettere, devo far applicare la ritenuta d'acconto su imponibile piu' rivalsa del 4%?
Se acquisto beni strumentali può scaricarsi solo il costo o il costo piu' l'iva indetraibile?
I contributi versati alla cassa dei geometri,e gli ammortamenti relativi ai beni acquistati nel 2006,si possono detrarre?
Non ho capito bene, il fatto della restituzione dell'iva.
Poi volevo chiedervi ancora, secondo voi qual'è il vantaggio|svantaggio maggiore passando a tale regime ?Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi!
non mi può aiutare nessuno??
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Ciao Albachiara
@albachiara said:
Vorrei applicare ad un geometra questo regime dei minimi, che ha aperto nel 2006 l'attività e in quest'ultimi due anni non ha superato i 30.000,00 euro di volume d'affari e i 15.000,oo di beni strumentali,, però ho dei dubbi in proposito.Posso farlo? Se sì, devo comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività , entro il 30 gennaio c.a.?
certo;anzi! E' il suo regime naturale; lui potrà cominciare a fatturare seguendo le nuove disposizioni e sarà automaticamente dentro il regime dei minimi, senza bisogno di comunicarlo! Attenta però che non abbia emesso questo mese fatture alla vecchia maniera, confermando così il suo vecchio regime fiscale!
@albachiara said:
Nella fatture che andrò ad emettere, devo far applicare la ritenuta d'acconto su imponibile piu' rivalsa del 4%?
Questo non lo so; non so come funziona con la cassa geometri; comunque continuerà sotto questo aspetto a fare esattamente come faceva prima per il calcolo della ritenuta!
@albachiara said:
Se acquisto beni strumentali può scaricarsi solo il costo o il costo piu' l'iva indetraibile?
l'intera spesa (il costo comprensivo di iva)
@albachiara said:
I contributi versati alla cassa dei geometri,e gli ammortamenti relativi ai beni acquistati nel 2006,si possono detrarre?
Certo! Dedurre!
@albachiara said:
Poi volevo chiedervi ancora, secondo voi qual'è il vantaggio|svantaggio
ti dico quelli che mi sovvengono su due piedi
vantaggi:
- semplificazione
- no iva
- no studi di settore
- no irap
svantaggi:
- no alle deduzione dei costi personali (a parte i contributi previdenziali)
- non soggetto all'abbattimento della vecchia no tax area
ciao
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Scusate, è la prima volta che partecipo ad un forum, quindi spero di fare i passaggi giusti.
Vorrei inserirmi nella discussione sulla rivalsa dei contributi previdenziali. Ho letto la risoluzione e da quello che ho capito il 4% dell'Inps concorre a creare il compenso. Ma ciò non vale per il 2% come contributo per i professionisti che hanno casse autonome. Allora per i professionisti il limite massimo per accedere al regime dei contribuenti mimini è 30.000, senza tener conto dei contributi previdenziali?Per me è una questione importante, perché sto valutando se rientro nel regime e questa distinzione mi farebbe propendere per il sì o per il no, visto che la mia cassa professionale sta per portare i contributi dal 2 al 16%.
Sapete aiutarmi?Ciao e grazie!
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Con la nuova finanziaria, si pagherà ugualmente l'Inps?
Non ho capito in che modo posso fare la dichiarazione dei redditi, perchè bisogna fare solo questo con il nuovo regime giusto?
E' possibile avere un riassunto delle varie "operazioni"?
I moduli per l'apertura dell'iva, con nuovo regime, sono gli stessi degli scorsi anni?
Grazie!
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Salve a tutti sono nuovo del forum ed avendo spesso consultato le vostre discussioni ho deciso di iscrivermi....avrei bisogno di alcune delucidazioni:
1)in sede di apertura per la prima volta di partita iva,va indicata la scelta di adesione al nuovo regime.è corretto?
2)sono un lavoratore dipendente che percepisce circa 30.000 ?uro lordi di stipendio all'anno e dovrei prossimamente aprire la partita iva:per quel che è inerente la libera professione,posso aderire al nuovo regime o il reddito professionale fa cumulo con quello di lavoratore dipendente?
3)Mi viene spontaneo pensare che,essendo il reddito assoggettato a ritenuta, in sede di conguaglio si potrebbe addirittura andare spesso a credito.Gli eventuali crediti si rileverebbero in sede di dichiarazione?
Vi ringrazio anticipatamente, sapendo che sarete gli unici a risolvere i miei amletici dubbi
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@achikker said:
Salve a tutti sono nuovo del forum ed avendo spesso consultato le vostre discussioni ho deciso di iscrivermi....avrei bisogno di alcune delucidazioni:
1)in sede di apertura per la prima volta di partita iva,va indicata la scelta di adesione al nuovo regime.è corretto?
2)sono un lavoratore dipendente che percepisce circa 30.000 ?uro lordi di stipendio all'anno e dovrei prossimamente aprire la partita iva:per quel che è inerente la libera professione,posso aderire al nuovo regime o il reddito professionale fa cumulo con quello di lavoratore dipendente?
3)Mi viene spontaneo pensare che,essendo il reddito assoggettato a ritenuta, in sede di conguaglio si potrebbe addirittura andare spesso a credito.Gli eventuali crediti si rileverebbero in sede di dichiarazione?
Vi ringrazio anticipatamente, sapendo che sarete gli unici a risolvere i miei amletici dubbi
Ciao!- devi barrare la prima casella, quella dei contribuenti minori (regime che non è più in vigore)
- non fa cumulo, sono separati
- direi di si, ma su questo non sono sicuro
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@vispetto said:
vi riporto il mio esempio perchè anche io vorrei chiarirmi le idee e decidere cosa fare. Le cifre sono ipotetiche. Libero prof. senza cassa quindi gestione separata inps.
Guadagno 2000 e/mese quindi 24000 annuali
Aggiungo 4% = 24960 annuali
Su questi pago inps al 23,5% quindi 24960-5865,6=19094,4
Su quello che resta pago il 20% forfettario quindi 19094,4-3818,88=15275,52 che dovrebbe essere quello che mi resta in tasca. E' giusto o il 20% lo pago sul totale senza togliere i contributi?forse non è proprio così:
il 20% è da calcolare sul reddito netto e cioè riprendendo l?esempio:
24000- Eventuali spese( cancelleria ecc?.)= reddito netto
Mi pare che i contributi potranno essere dedotti dal reddito complessivo (eventuali locazioni e/o altro?.) e non dal reddito professionale.
Ovviamente convengo comunque sul risparmio fiscale.
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@thedave said:
Io mi trovo nella tua stessa situazione.Potrei sapere,se puoi,quali sono state le ragioni per cui la commercialista ti ha suggerito questa scelta(a parte il non avere l'obbligo della dichiarazione IVA,niente IRAP)?E poi in fattura devi sempre indicare la ritenuta d'acconto?Se vai in credito con la ritenuta versata,puoi chiedere il rimborso?Grazie delle risposte che mi darete.Un saluto
Ciao, scusa se rispondo in ritardo.. Per me è risultato conveniente soprattutto in quanto non ho praticamente costi personali da dedurre (tipo spese mediche, o mutuo) che appunto in questo regime non si possono conteggiare. Non so se possa essere valido anche per te, mi sembra che la convenienza varii molto soggettivamente!:bho:
Ciao!
Volevo aggiungere che si, la ritenuta d'acconto la metto, e se mi risultasse in credito si può dedurre dagli acconti inps che si versano.
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Mi è venuto anche questo dubbio: nelle spese relative alla professione i costi del cellulare (che lavorando all'esterno mi è indispensabile) devono essere solo quelli derivanti da fatture intestate alla mia partita Iva o potrei dedurre anche un abbonamento per privati intestato a mio nome? (ma comprovato da quale documento: il conto che riceverei al bimestre?)
Grazie!
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Salve a tutti.:)
Il mio quesito è semplice:
Come va impostata la fattura a partire dal gennaio 2008, rifacendosi: ai sensi della Legge 24/12/2007, n. 244, art. 1, comma 100 ? Finanziaria 2008?Se ho capito bene (esempio di fattura):
reddito imponibile 1000,00 euro
- rivalsa INPS 4%
**= totale 1040,00 euro
- 20% imposta unica sostitutiva = 832,00 euro netti?
Mentre col vecchio regime fiscale agevolato era:
**1000,00 euro imponibile
+4% rivalsa INPS
= totale 1040,00 euro
+4% IVA= 1081 euro circa
-20% ritenuta d'acconto= **881,60 euro netti circaScusate ma dove sta la convenienza visto che ora l'imponibile netto è più basso rispetto a quello di prima?:x
Speriamo mi aiutiate a capire come impostare la nuova fattura.:?
Grazie a tutti
Ciao
L.
**
- rivalsa INPS 4%
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L'esempio che hai fatto di nuova fattura va bene, solo che il 20% che hai messo in rosso non è l'imposta sostitutiva ma sempre la ritenuta d'acconto!
L'imposta sostitutiva del 20% la pagherai a fine anno (ovvero nel 2009) sul REDDITO NETTO, cioè ricavi meno costi... La convenienza sta nel fatto che paghi solo questa al posto di IVA, Irap e imposte sul reddito.
Spero che adesso la cosa ti sembri più chiara... Ciao!
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Grazie x la risposta.
Ma allora se quella è la R.A. cosa devo mettere in fattura? Un'altra dicitura?
E la Ritenuta d'acconto, SCOMPARE dalla fattura o no?
Saluti
L.:?
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No, appunto essendo la ritenuta d'acconto verrà così:
reddito imponibile 1000,00 euro
- rivalsa INPS 4%
= totale 1040,00 euro
- 20% ritenuta d'acconto = 832,00 euro
e poi devi indicare che l'operazione è conforme all'articolo 1 comma 100 della legge Finanziaria 2008
Saluti! Anniuska
- rivalsa INPS 4%
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Dopo aver letto tanti topic..ora ne capisco meno di prima :bho:
Per gli esperti, o meglio chi ne ha capito qualcosa...potete perfavore fare uno schema a livello pratico della differenza che c'è tra il vecchio regime e la nuova finanziaria?
Ad esempio se io fatturo 1000 euro netti al mese, cosa succedeva prima e cosa succede adesso con la contabilità ? Insomma un esempio di fattura...
E poi, quando si apre la partita iva, l'agenzia delle entrate rilascia un depliant informativo su tutte le procedure da fare e come farle?!
Perdonatemi, ma sono piu confusa che mai
Lo so che è un lavoraccio...ma credo che in molti ve ne saranno grati!
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@fedclaud said:
l'art. 5, c. 2, del Testo Unico Iva (D.P.R. 633/72) stabilisce che tali rapporti non "si considerano effettuate nell'esercizio di arti e professione...................
rese da soggetti che non esercitano per professione abituale altre attività di lavoro autonomo".Quindi se svolgi anche attività di lavoro autonomo, i co.co.co. sono attratti nella sfera di applicazione dell'iva.
Aggiungerei, però, che una circolare della stessa agenzia specifica che questa "attrazione" si concretizza se l'attività co.co.co. rientra fra le prestazioni proprie dell'attività di lavoro autonoomo svolta.
Ad esempio: hai due contratti per un progetti di sviluppo software (diciamo perchè sei laureato in informatica o comunque sei esperto nel settore), indi apri anche la partita iva come consulente informatico o attività similare.
In questo caso anche il rapporto co.co.co. o pro. diventa di lavoro autonomo ai fini dei redditi e dell'iva.Spero di essere stato chiaro
Torno su una questione che mi sta molto a cuore. Vorrei aderire al forfettone ma vorrei prima capire come si inquadreranno i miei redditi a progetto in questo discorso. La risposta di Fedclaud mi ha chiarito i dubbi, e da quello che leggo l'unica possibilità che ho è tentare di differenziare i contenuti dei contratti a progetto riportando mansioni che si discostino il più possibile rispetto all'attività professionale.
Posso comunque mantenerli in essere con la medesima retribuzione le medesime ritenute e il medesimo netto attuale, giusto?
Seconda domanda, scusate se scema ma la piva mi è sconosciuta:
ragionando a progetto o a occasionale io sapevo che da un certo lordo il mio netto era X. Leggendo i post mi sembra di capire che il forfettone, sostanzialmente, funziona come collaborazioni a progetto: quali diversi "assilli"/oneri/tasse dovrei tenere in considerazione se aderissi?grazie davvero a tutti
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@brucomela said:
Torno su una questione che mi sta molto a cuore. Vorrei aderire al forfettone ma vorrei prima capire come si inquadreranno i miei redditi a progetto in questo discorso. La risposta di Fedclaud mi ha chiarito i dubbi, e da quello che leggo l'unica possibilità che ho è tentare di differenziare i contenuti dei contratti a progetto riportando mansioni che si discostino il più possibile rispetto all'attività professionale.
Posso comunque mantenerli in essere con la medesima retribuzione le medesime ritenute e il medesimo netto attuale, giusto?
Seconda domanda, scusate se scema ma la piva mi è sconosciuta:
ragionando a progetto o a occasionale io sapevo che da un certo lordo il mio netto era X. Leggendo i post mi sembra di capire che il forfettone, sostanzialmente, funziona come collaborazioni a progetto: quali diversi "assilli"/oneri/tasse dovrei tenere in considerazione se aderissi?grazie davvero a tutti
In sostanza, bisogna stare attenti a non superare i limiti previsti (30.000 di ricavi e/o compensi, 15.000 nei tre anni per i beni strumentali) e a non effettuare attività od operazioni per le quali il regime stesso non può essere applicato (attività con regimi speciali, esportazioni, cessioni di immobili, spese per dipendenti, ecc....).
Il regime prevede numerose semplificazioni ed esoneri da adempimenti: non devi tenere le scritture contabili, nè registrare le fatture o i corrispettivi, niente dichiarazione e comunicazione iva; niente studi di settore; ecc...
Devi solo conservare e numerare le fatture di acquisto.
Si continuano a certificare i corrispettivi (scontrino o ricevuta fiscale) e sulle fatture emesse, oltre a non applicare più l'iva, occorre inserire la dicitura che trattasi di "operazione effettuata ai sensi dell'art. 1, comma 100, della L.F. 2008".
L'iva sugli acquisti diventa indetraibile e, quindi, costo.
Sul reddito conseguito, al posto dell'irpef, sarà dovuta l'imposta sostitutiva del 20% (non saranno dovute le addizionali e l'irap). I contributi previdenziali dovuti in base a disposizione di legge sono deducibili dal reddito determinato con tale regime (quindi l'imposta sostitutiva va applicata sul reddito al netto di tali contributi).
Tale reddito non partecipa alla formazione del reddito complessivo (in sede di dichiarazione dei redditi), però se ne tiene conto ai fini delle detrazioni per carichi di famiglia.Ecc.............................
Vi sono molte altre cose da considerare, ma nel forum trovi le risposte a quasi tutti i quesiti, anche se vi sono ancora dubbi su alcuni punti.
Tieni presente che per questo regime vige il "principio di cassa" e che sui compensi dei professionisti dovrebbe continuare ad applicarsi la ritenuta di acconto (spero per loro che l'ADE dica il contrario).
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ciao fedclaud e grazie ancora...avrai ormai capito che fiscalmente sono ignorantissimo e quindi ti chiedo: perchè speri che per i professionisti NON si continui ad applicare la ritenuta d'acconto?
.."principio di cassa" non è italiano :), cosa significa in volgare?
faccio un esempio x vedere se ho capito:
fatturato annuo 20000, supponiamo niente costi
ritenuta d'acconto versata 4000
supponiamo che ci sia un 23% di inps - che se capisco quello che mi dici si applica sui 16000 restanti - a spanne sono 3680 euro
domanda: vado a credito di 320 e non ho altre ritenute, funziona così?
Se è così a me sembra una buona cosa, ma forse qualcosa mi sfugge...ultima: supponiamo che oltre i 20 di fatturato, ne ho 15 da lavori a progetto. Se riesco a indicare nel progetto una tipologia di attività che non è affine a quella per cui fatturo, allora quelli non si computano per il superamento della soglia, corretto?
...se scopro che ci sto capendo resto incredulo!
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@brucomela said:
ciao fedclaud e grazie ancora...avrai ormai capito che fiscalmente sono ignorantissimo e quindi ti chiedo: perchè speri che per i professionisti NON si continui ad applicare la ritenuta d'acconto?
.."principio di cassa" non è italiano :), cosa significa in volgare?
faccio un esempio x vedere se ho capito:
fatturato annuo 20000, supponiamo niente costi
ritenuta d'acconto versata 4000
supponiamo che ci sia un 23% di inps - che se capisco quello che mi dici si applica sui 16000 restanti - a spanne sono 3680 euro
domanda: vado a credito di 320 e non ho altre ritenute, funziona così?
Se è così a me sembra una buona cosa, ma forse qualcosa mi sfugge...ultima: supponiamo che oltre i 20 di fatturato, ne ho 15 da lavori a progetto. Se riesco a indicare nel progetto una tipologia di attività che non è affine a quella per cui fatturo, allora quelli non si computano per il superamento della soglia, corretto?
...se scopro che ci sto capendo resto incredulo!
I professionisti, soprattutto quelli con propria cassa, se hanno anche costi, con la deducibilità dei contributi, andrebbero sempre a credito con scarsa possibilità di compensazione.I calcoli da te fatti non sono del tutto esatti.
Se hai 20.000 di ricavi (su cui hai subito ritenute per 4.000), senza costi, e durante lo stesso hanno hai pagato, per esempio, 3.000 di contributi inps, avrai un'imposta sostitutiva del 20% su 17.000 pari a ?. 3.400. Da questa scomputando i 4000 di ritenute sarai a credito di ? 600.
Se tutto ciò supponiamo sia avvenuto nel 2008 (e per semplicità supponiamo che non hai versato nessun acconto sui contributi inps) nel 2009 dovrai versare i contributi inps nella misura del 24,72% di ?. 20.000 (ossia il reddito prodotto nel 2008). Ecco che in questo caso il credito torna utile per compensare il versamento dei contributi.
Ma per chi ha una propria cassa questo finora non è possibile.
..E' un'ingiustizia però.........!Per quanto riguarda l'altro discorso, dovrebbe comunque trattarsi di attività non rientrante nella sfera di competenza della professione di lavoro autonomo che svolgi.