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@kal si beh come in trend hanno "ricerche in crescita" magari hanno un indice generale / un indice per cluster di tematica. Sono ipotesi eh
1 Risposta -
@kal ti ho scritto su telegram
Raga ci siamo quasi, sto per scrivervi in privato
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@merlinox su Discover entrano contenuti molto prima che questi inneschino delle ricerche. Molto spesso è il fatto che un contenuto entri in Discover ad innescare poi il trend di ricerche.
Rimango convinto che ci sia un meccanismo di raccolta dati basato su clickstream.
Vediamo se ci riusciamo!
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Ho scritto a tutti voi in privato e invitato sul gruppo
2 Risposte -
@giorgiotave inseriscimi pure per il test senza problemi
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Si, mi piace questa discussione.
Inseriscimi nel test.
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@giorgiotave puoi scrivere anche a me per favore?
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Ho scritto su Telegram ma riporto anche qui così abbiamo una pezza d'appoggio pubblica (e facciamo bannare Tave da Google HAHAHAHA)
La premessa: Google Discover è un newsfeed da social network mascherato. Ricorda moltissimo i temi caldi di Google+.
La teoria: Google utilizza dati clickstream proprietari, non solo Search, per valutare se un determinato contenuto sia meritevole di entrare in Discover.
L'esperimento: proviamo a simulare facendo massa critica in più persone dei dati clickstream UMANI che Google possa interpretare come innesco per provare a vedere se riusciamo a far entrare un contenuto in Discover.
Cosa serve:
- un account Twitter
- uno smartphone Android con il browser di default
- essere connessi assieme alle 15:00.
Cosa faremo domani:
- Giorgio selezionerà un contenuto da provare a "spingere" e lo pubblicherà su Twitter alle 15:00
- chi partecipa all'esperimento dovrà, usando il suo cellulare e l'app di Twitter, possibilmente pochi istanti dopo che Giorgio ha pubblicato il Twit. Diciamo nell'arco di pochi minuti, ma prima è e meglio è.
- amplificare il Twit (retweet, commenti, like) e soprattutto (fondamentale)
- CLICCARE SUL LINK POSTATO DA GIORGIO (dopodiché possibilmente scorrere un poco il contenuto, come farebbe un lettore "normale")
Cosa ci aspettiamo:
- un grosso picco nell'immediato di clic e interazioni con il twit
- una coda lunga "organica" di interazioni (dovuto all'amplificazione)
Cosa speriamo che accada: che il contenuto pubblicato da Giorgio entri in Discover!
Se succede, la teoria viene verificata.
Che non è proprio scientifico (bisognerebbe falsificarla), ma comunque ci da degli indizi utili.
Fatto questo, passeremo ad uno step successivo dell'esperimento che dettaglieremo in seguito.
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Ci sono anch'io!
Quindi serve un account Twitter?
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Riporto anche un'osservazione di Adriano su Telegram che è interessante:
Ciao Mikhael, ti devo contraddire, io sono entrato in discover con un sito appena creato che aveva 0 visite organiche (non mi chiedere come ho fatto perchè non lo so nemmeno io )
Al che io ho replicato:
Sì, c'è un fattore di freschezza del contenuto legato alla pipeline di indicizzazione. Sarebbe da testare anche questo, anche se al momento non mi viene in mente come (anche perché non c'è al momento un modo efficace di "forzare" l'indicizzazione da parte di Google).
Se ci sono idee in merito, sono ben accette. Terrei la discussione qua sul forum e lasciamo il gruppo Telegram per i messaggi di servizio.
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Sì, vi ho scritto in privato qui
1 Risposta -
@giorgiotave Anch'io vorrei partecipare
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Io ci provo da due anni! Ahahah
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Ciao
aggiungo per completezza.Ieri pomeriggio ho pubblicato su un mio sito un articolo su Prada, la sera trovo in Google Discovery un articolo su Prada. Non ho mai cercato nulla su Prada ne brand simili.
Sempre ieri ho cercato su Google, Amazon e altri siti uno specifico modello di orologio Garmin, la sera ho trovato un articolo di Google Discovery con nel titolo un offerta di quell'orologio.
P.s.
Questo tipo di funzionamento è veramente ottimale visto che in pochi minuti la sera riesco a vedere News/Offerte e varie a me correlate.
2 Risposte -
@sermatica sì, questo è l'effetto di segmentazione basata sul profilo utente di cui @merlinox ha parlato sopra.
Direi che è pacifico che non tutti i contenuti finiscano nel Discover di tutti. La veicolazione di contenuti è fortemente incentrata sui TUOI interessi e sulle informazioni di profilazione che TU fornisci a Google. E questo processo di segmentazione è aggiornato praticamente in tempo reale, come hai secondo me correttamente osservato.
Però, sempre per restare nel tuo esempio: quali sono i fattori che hanno fatto si tu abbia visto QUELL'articolo su Prada e non, ad esempio, un altro tra i milioni di articoli su Prada che ci sono su internet?
Idem l'offerta dell'orologio: sicuramente ci saranno un gazzillione di pagine di offerta di quell'orologio... perché quella e non un altra?
Questo è quello che stiamo cercando di indagare.
1 Risposta -
@sermatica ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:
Sempre ieri ho cercato su Google, Amazon e altri siti uno specifico modello di orologio Garmin, la sera ho trovato un articolo di Google Discovery con nel titolo un offerta di quell'orologio.
Mi pare sempre più evidente un processo di tipo remarketing se non addirittura prospecting... Qui ci metterei anche algo di ascolto ambientale, come fa già Facebook.
1 Risposta -
@merlinox ha detto in Il Test su Discover di Connect.gt:
Qui ci metterei anche algo di ascolto ambientale, come fa già Facebook.
Ascolto ambientale, intendi tramite il microfono dello smartphone? Hai prove su sta cosa? Perché se fosse sarebbe grossa e a me non risulta.
1 Risposta -
Comunque, di nuovo: in questa sede ci interessa meno la segmentazione. A segmentare son buoni tutti.
Qua ci interessa capire come fare a far ENTRARE i contenuti in Discover.
Si può fare?
Possiamo influenzare Google?
Fino a che punto?