• User Attivo

    Penso che il .it abbia un valore "nazionale" indipendente dal NIC. Il Nic non é un'azienda che vende un prodotto, il dominio .it non lo considero un prodotto del NIC, ma un "patrimonio nazionale" sicuramente gestito male dall'unico ente preposto alla registrazione secondo la formula :"prendere o lasciare", Ora, che si prevede una maggior concorrenza anche il Nic si deve migliorare per forza.


  • User

    @business said:

    Penso che il .it abbia un valore "nazionale" indipendente dal NIC. Il Nic non é un'azienda che vende un prodotto, il dominio .it non lo considero un prodotto del NIC, ma un "patrimonio nazionale" sicuramente gestito male dall'unico ente preposto alla registrazione secondo la formula :"prendere o lasciare", Ora, che si prevede una maggior concorrenza anche il Nic si deve migliorare per forza.

    Secondo voi un nome a dominio può essere un bene aziendale ?
    Come bene intendo che se io ad esempio avessi il dominio sex.it e questo vale diciamo un 1 milione di euro potrei metterlo nei beni cespite dell'azienda ?


  • User

    Certo che puoi le grandi aziende USA lo fanno.


  • User

    @Crockett said:

    Certo che puoi le grandi aziende USA lo fanno.

    Quindi posso farlo anche per un .it ?
    Come si procede ? a chi posso far valutare il dominio...

    Se il dominio .it può diventare un cespite può essere venduto ... giusto ?

    Allora perchè in Italia sembra che .it non si possano vendere... dal regolamento e dalle varie contestazioni del nic andate a buon fine ... sembra che se uno chiede dei soldi per la cessione di un dominio .it si finisca nella "malafede" ... perchè si suppone che l'abbia registrato per venderlo... :mmm:


  • User

    Perchè per i domini .it non puoi usare la parola "vendo" ma solo "cedo".
    Purtroppo da noi funziona così.


  • User Attivo

    Effettivamente in Italia come al solito esistono ambiguità che frenano la crescita economica.

    Di fatto l'uso di un nome a dominio é un "diritto cedibile" in quanto il regolamento stesso contempla il caso di modifica del Registrante. Il Regolamento non vieta esplicitamente la vendita di questo diritto, semplicemente non ne fa menzione. Solo nel caso di contenzioso legato all'uso di marchi allora il porre in vendita un dominio può a volte essere ritenuto prova di mala fede. Bisogna vedere caso per caso.


  • User

    @business said:

    Effettivamente in Italia come al solito esistono ambiguità che frenano la crescita economica.

    Di fatto l'uso di un nome a dominio é un "diritto cedibile" in quanto il regolamento stesso contempla il caso di modifica del Registrante. Il Regolamento non vieta esplicitamente la vendita di questo diritto, semplicemente non ne fa menzione. Solo nel caso di contenzioso legato all'uso di marchi allora il porre in vendita un dominio può a volte essere ritenuto prova di mala fede. Bisogna vedere caso per caso.

    Si ma essendo un "diritto cedibile" questo non significa che sia un bene...
    Se fosse un bene ...

    • potremmo mettere a bilancio con il valore supposto
    • il bene è una propietà quindi uso la parola VENDO quando voglio
    • se xxxxxxxxx.it non paga le fatture ai suoi fornitori gli pignorano il sito e và all'incanto
      Sbaglio ?

  • User Attivo

    L'argomento é interessante anche se abbastanza OT rispetto al discorso della liberalizzazione delle estensioni.

    Un sito é sicuramente un bene cespite dell'azienda.
    Un dominio con traffico web che genera un introito lo é sicuramente. Inoltre, secondo me, un nome a dominio di per sè anche senza reddito ha la funzione di un marchio, quindi va messo nel patrimonio aziendale tra i marchi registrati. Comunque, attendiamo ulteriori chiarimenti da parte di altri...


  • User

    @business said:

    L'argomento é interessante anche se abbastanza OT rispetto al discorso della liberalizzazione delle estensioni.

    Un sito é sicuramente un bene cespite dell'azienda.
    Un dominio con traffico web che genera un introito lo é sicuramente. Inoltre, secondo me, un nome a dominio di per sè anche senza reddito ha la funzione di un marchio, quindi va messo nel patrimonio aziendale tra i marchi registrati. Comunque, attendiamo ulteriori chiarimenti da parte di altri...

    Son d'accordo con te...un dominio è sempre un brand in quanto unico.


  • ModSenior

    Per chi vuole "proteggere il proprio nome"? dovrà comprarsi il dominio con 30000 estensioni?


  • Super User

    @Thedarkita said:

    Per chi vuole "proteggere il proprio nome"? dovrà comprarsi il dominio con 30000 estensioni?

    non è detto che chi registri le estensioni sia poi disposto a vendere domini di secondo livello


  • ModSenior

    Ci saranno molti che lo faranno sicuramente...

    vedremo cosa ne uscirà fuori...


  • User Attivo

    A proposito della cedibilità di un nome a dominio, per la legge in generale quello che non è vietato è permessoe cedere un dominio è permesso.
    Ad esempio nessuna legge vieta di resipirare infatti è legale. Nessuna legge vieta di detenere e consumare alcolici, infatti è permesso (tranne poi mettersi alla guida).
    Se tu vuoi cedere il numero telefonico 0pref.66.66.66 ad uno speady pizza che lo vuole per se, tu puoi cederlo, quantificando il valore dovuto al disagio di non possederlo più (amici che non ti trovano, mamme che si disperano, fidanzate che ti lasciano).
    Così è per un dominio.


  • User Newbie

    @Crockett said:

    Perchè per i domini .it non puoi usare la parola "vendo" ma solo "cedo".
    Purtroppo da noi funziona così.

    semplicemente perché per vendere bisogna avere la proprietà e i domini .it non sono di "proprietà" di chi li usa... sono "assegnati" dall'Authority... quindi dal punto di vista della "proprietà" sono tecnicamente del nic...

    ...dubito quindi che possano essere messi a bilancio come cespiti.


  • User Attivo

    @protempore said:

    semplicemente perché per vendere bisogna avere la proprietà e i domini .it non sono di "proprietà" di chi li usa... sono "assegnati" dall'Authority... quindi dal punto di vista della "proprietà" sono tecnicamente del nic...

    ...dubito quindi che possano essere messi a bilancio come cespiti.

    Esistono tante cose che non sono di proprietà ma costituiscono oggetto di scambio e vendita : servitù, opzioni, diritti, usufrutto, marchi, licenze, concessioni...etc

    Rientrano nei beni immateriali di un'azienda quindi se non sbaglio in Italia possono essere messi a bilancio.

    Ho trovato altre info qui
    h t t p: / / w w w . ragioneria.com/bilanci/schede_voci_bilancio/atbi.htm


  • User Newbie

    c'ero a Parigi all momento della discussione......sembra che la cifra per ogni estensione sarà intorno ai 100.000 dollari, + una tassa annuale non ancora chiarita....la faccenda é un po' + complessa e sfaccettata...non so se posso postare un link che chiarisca le cose..Giorgio...


  • User Attivo

    news?


  • User Attivo

    magari stefano.....perchè non ci schiarisci un pò le cose se stavi a parigi?


  • Community Manager

    Ragazzi, sposto la discussione nella nuova sezione dedicata ai Domini e Domainers 🙂