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- Rivoluzione: la liberizzazione delle estensioni!!!
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L'argomento é interessante anche se abbastanza OT rispetto al discorso della liberalizzazione delle estensioni.
Un sito é sicuramente un bene cespite dell'azienda.
Un dominio con traffico web che genera un introito lo é sicuramente. Inoltre, secondo me, un nome a dominio di per sè anche senza reddito ha la funzione di un marchio, quindi va messo nel patrimonio aziendale tra i marchi registrati. Comunque, attendiamo ulteriori chiarimenti da parte di altri...
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@business said:
L'argomento é interessante anche se abbastanza OT rispetto al discorso della liberalizzazione delle estensioni.
Un sito é sicuramente un bene cespite dell'azienda.
Un dominio con traffico web che genera un introito lo é sicuramente. Inoltre, secondo me, un nome a dominio di per sè anche senza reddito ha la funzione di un marchio, quindi va messo nel patrimonio aziendale tra i marchi registrati. Comunque, attendiamo ulteriori chiarimenti da parte di altri...Son d'accordo con te...un dominio è sempre un brand in quanto unico.
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Per chi vuole "proteggere il proprio nome"? dovrà comprarsi il dominio con 30000 estensioni?
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@Thedarkita said:
Per chi vuole "proteggere il proprio nome"? dovrà comprarsi il dominio con 30000 estensioni?
non è detto che chi registri le estensioni sia poi disposto a vendere domini di secondo livello
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Ci saranno molti che lo faranno sicuramente...
vedremo cosa ne uscirà fuori...
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A proposito della cedibilità di un nome a dominio, per la legge in generale quello che non è vietato è permessoe cedere un dominio è permesso.
Ad esempio nessuna legge vieta di resipirare infatti è legale. Nessuna legge vieta di detenere e consumare alcolici, infatti è permesso (tranne poi mettersi alla guida).
Se tu vuoi cedere il numero telefonico 0pref.66.66.66 ad uno speady pizza che lo vuole per se, tu puoi cederlo, quantificando il valore dovuto al disagio di non possederlo più (amici che non ti trovano, mamme che si disperano, fidanzate che ti lasciano).
Così è per un dominio.
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@Crockett said:
Perchè per i domini .it non puoi usare la parola "vendo" ma solo "cedo".
Purtroppo da noi funziona così.semplicemente perché per vendere bisogna avere la proprietà e i domini .it non sono di "proprietà" di chi li usa... sono "assegnati" dall'Authority... quindi dal punto di vista della "proprietà" sono tecnicamente del nic...
...dubito quindi che possano essere messi a bilancio come cespiti.
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@protempore said:
semplicemente perché per vendere bisogna avere la proprietà e i domini .it non sono di "proprietà" di chi li usa... sono "assegnati" dall'Authority... quindi dal punto di vista della "proprietà" sono tecnicamente del nic...
...dubito quindi che possano essere messi a bilancio come cespiti.
Esistono tante cose che non sono di proprietà ma costituiscono oggetto di scambio e vendita : servitù, opzioni, diritti, usufrutto, marchi, licenze, concessioni...etc
Rientrano nei beni immateriali di un'azienda quindi se non sbaglio in Italia possono essere messi a bilancio.
Ho trovato altre info qui
h t t p: / / w w w . ragioneria.com/bilanci/schede_voci_bilancio/atbi.htm
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c'ero a Parigi all momento della discussione......sembra che la cifra per ogni estensione sarà intorno ai 100.000 dollari, + una tassa annuale non ancora chiarita....la faccenda é un po' + complessa e sfaccettata...non so se posso postare un link che chiarisca le cose..Giorgio...
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news?
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magari stefano.....perchè non ci schiarisci un pò le cose se stavi a parigi?
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Ragazzi, sposto la discussione nella nuova sezione dedicata ai Domini e Domainers