• User

    @Anniuska said:

    Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in un forum, e questo grazie a voi, perché ho passato la mattina a leggere tutti i vostri utilissimi post sull'argomento...
    Sono libera professionista, e ho appena optato per questo nuovo regime dopo aver valutato con la commercialista se mi conveniva o no visto che da quest'anno mi scadeva il regime agevolato e dovevo iniziare quello ordinario. Intanto, mi avete risolto il primo problema, quello della ritenuta d'acconto da indicare oppure no...Adesso speriamo bene, visto che in Italia si vive così :bho: Seguo con interesse quindi lo sviluppo della discussione sul trovarsi a credito al momento della compensazione delle ritenute: vedremo come se ne uscirà... 🙂
    saluti!
    Io mi trovo nella tua stessa situazione.Potrei sapere,se puoi,quali sono state le ragioni per cui la commercialista ti ha suggerito questa scelta(a parte il non avere l'obbligo della dichiarazione IVA,niente IRAP)?E poi in fattura devi sempre indicare la ritenuta d'acconto?Se vai in credito con la ritenuta versata,puoi chiedere il rimborso?Grazie delle risposte che mi darete.Un saluto


  • User Attivo

    Molti di noi (e degli esperti) danno per scontata l'applicazione della ritenuta di acconto. Questo dopo la pubblicazione del D.M., poichè prima di esso tutti si aveva il dubbio. Dubbio risolto (sembra) dall'art. 6 che dispone:"le ritenute subite....si considerano effettuate a titolo di acconto dell'imposta sostitutiva....".
    Si potrebbe ritenere, invece, che il decreto non volesse riferirsi al fatto che sui compensi dei professionisti in regime dei minimi si debba continuare ad effettuare la ritenuta (questo dubbio è venuto anche ad un esperto del Sole 24 Ore). Ma quell'inciso potrebbe riferirsi all'ipotesi di cui ho scritto al post n. 436 e alle previsioni del comma 112 della finanziaria.
    Mi sembra che neanche la circolare dica qualcosa in merito alla r.a.
    D'altronde, come è stato più volte rimarcato in questo forum, la ritenuta di acconto dell'irpef non si concilierebbe affatto con l'imposta sostitutiva, visto anche che con il regime delle nuove iniziative produttive non viene applicata la ritenuta d'acconto.
    Non mi meraviglierei se fra qualche giorno l'Ade ci dicesse che le ritenute non andranno effettuate.

    Cosa ne pensate?


  • User Attivo

    Ultima riflessione e per .....un pò chiudo.
    Chi transita nel regime dei minimi, in sede di dichiarazione (giugno - luglio 2008) è tenuto comunque a versare gli acconti, nonostante (dandola per scontata (?) ) l'applicazione della ritenuta d'acconto.
    Ma non è tutto, l'acconto va versato senza poter considerare che si è passati nel nuovo regime (comma 117). Quindi, supponendo che per il 2007 io abbia subito una aliquota media irpef del 25%, dovrò versare un acconto irpef con tale aliquota, ben sapendo che, a parità di reddito, a giugno 2009 pagherò un'imposta sostitutiva del 20%!!!!!!
    Questo è tanto più vessatorio se il contribuente non ha altri redditi su cui pagare imposte (andremo a credito irpef e di ritenute di acconto. Bohhh).
    Forse il legislatore, prevedendo una forte adesione a questo regime, ha avuto paura di perdere il gettito degli acconti!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Come stiamo messi bene!!!
    Ci hanno abbassato l'Irap di 0,35%.
    Tutti: Evviva! Adesso è del 3,9%. Evviva!.
    Regione Puglia: Aumento di 1% dell'Irap.
    I pugliesi: ma come ?????????????
    Dall'alto ci dite che abbassate le tasse.
    Di fianco e alle spalle ce le aumentate?.

    Scusatemi.


  • User Newbie

    ma quando si saprà quali costi professionali è possibile scaricare?
    Tra qualche giorno?

    Grazie:D


  • User

    @fedclaud said:

    ...Infine, anche se si aderisce al regime dei minimi, non è del tutto vero che non si muove Iva.
    Vi sono delle operazioni (intracomunitarie, reverse charge) per le quali il contribuente è tenuto a versare l'iva stessa.

    Mi riferisco a questa parte di una risposta data da fedclaud; è uno dei pochi riferimenti ad operazioni internazionali che ho trovato finora in questo interessantissimo forum.

    A tal proposito, vorrei cortesemente domandare:

    a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?
    b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?
    c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?
    d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?

    Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
    Mille grazie!


  • User Attivo

    @OldMan said:

    Mi riferisco a questa parte di una risposta data da fedclaud; è uno dei pochi riferimenti ad operazioni internazionali che ho trovato finora in questo interessantissimo forum.

    A tal proposito, vorrei cortesemente domandare:

    a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?

    **Tutte le operazioni attive sono consentite, eccetto le cessioni all'esportazione, i servizi internazionali o connessi agli scambi inter.li, operazioni con il Vaticano e San Marino, ... (art. 8, 8-bis, 9, 71 e 72 dpr 633). **

    b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?

    No, trattandosi di operazioni con paesi aderenti alla Comunità, le cessioni sono considerate non imponibili, quindi senza addebito di iva (salvo alcune eccezioni e casi particolari).

    c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?

    Si, in generale.

    d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?

    L'operazione la puoi fare comunque, ma sappi che essa (se rientra nelle previsioni di cui agli articoli citati 8, 8-bis, ecc...) è una causa di fuoriuscita dal regime anche se non superi i 30.000 euro.

    Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
    Mille grazie!

    Le risposte all'interno del quote.
    Ciao.


  • User Attivo

    @dgCOM said:

    ma quando si saprà quali costi professionali è possibile scaricare?
    Tra qualche giorno?

    Grazie:D
    Per maggiori delucidazioni forse dovremo attendere il 29/01/08, quando ci sarà il "Telefisco" organizzato dal sole 24 ore.
    Ciao


  • User Attivo

    bvbvnbvnbv


  • User Attivo

    Vorrei applicare ad un geometra questo regime dei minimi, che ha aperto nel 2006 l'attività e in quest'ultimi due anni non ha superato i 30.000,00 euro di volume d'affari e i 15.000,oo di beni strumentali,, però ho dei dubbi in proposito.Posso farlo?
    Se sì, devo comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività, entro il 30 gennaio c.a.?
    Nella fatture che andrò ad emettere, devo far applicare la ritenuta d'acconto su imponibile piu' rivalsa del 4%?
    Se acquisto beni strumentali può scaricarsi solo il costo o il costo piu' l'iva indetraibile?
    I contributi versati alla cassa dei geometri,e gli ammortamenti relativi ai beni acquistati nel 2006,si possono detrarre?
    Non ho capito bene, il fatto della restituzione dell'iva.
    Poi volevo chiedervi ancora, secondo voi qual'è il vantaggio|svantaggio maggiore passando a tale regime ?Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi!:gtsad:


  • User Attivo

    @albachiara said:

    bvbvnbvnbv
    Scusate era una prova!!


  • User Attivo

    @albachiara said:

    bvbvnbvnbv
    scusate era prova!😊


  • User

    @fedclaud said:

    a) Quando, nel regime dei minimi, si parla di operazioni intracomunitarie, ci si riferisce a quelle tra i 27 Paesi che fanno parte della Comunità Europea, e tali operazioni sono consentite, è così?

    **Tutte le operazioni attive sono consentite, eccetto le cessioni all'esportazione, i servizi internazionali o connessi agli scambi inter.li, operazioni con il Vaticano e San Marino, ... (art. 8, 8-bis, 9, 71 e 72 dpr 633). **

    b) Ai committenti di detti Paesi si addebita l'Iva, proprio come a quelli residenti in Italia?

    No, trattandosi di operazioni con paesi aderenti alla Comunità, le cessioni sono considerate non imponibili, quindi senza addebito di iva (salvo alcune eccezioni e casi particolari).

    c) Quando si dice che non sono ammesse cessioni all'esportazione, ci si riferisce a quelle con Paesi extracomunitari (insomma, il resto del mondo), e così?

    Si, in generale.

    d) Come dovrà comportarsi, nella pratica, un contribuente che abbia adottato il regime dei minimi, nel momento in cui un potenziale cliente, residente in un Paese extracomunitario, dovesse chiedergli una prestazione? Potrà mai dirgli "mi spiace Signore/a, ma il regime contabile che ho adottato non mi consente di soddisfare la sua richiesta"?

    L'operazione la puoi fare comunque, ma sappi che essa (se rientra nelle previsioni di cui agli articoli citati 8, 8-bis, ecc...) è una causa di fuoriuscita dal regime anche se non superi i 30.000 euro.

    Forse ho fatto troppe domande, ma spero che l'argomento interessi i più.
    Mille grazie!

    Le risposte all'interno del quote.
    Ciao.

    Grazie infinite, fedclaud, per le risposte utili e chiare di cui al quote qui sopra.
    Ciao.


  • User Attivo

    @albachiara said:

    Vorrei applicare ad un geometra questo regime dei minimi, che ha aperto nel 2006 l'attività e in quest'ultimi due anni non ha superato i 30.000,00 euro di volume d'affari e i 15.000,oo di beni strumentali,, però ho dei dubbi in proposito.Posso farlo?
    Se sì, devo comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività, entro il 30 gennaio c.a.?
    Nella fatture che andrò ad emettere, devo far applicare la ritenuta d'acconto su imponibile piu' rivalsa del 4%?
    Se acquisto beni strumentali può scaricarsi solo il costo o il costo piu' l'iva indetraibile?
    I contributi versati alla cassa dei geometri,e gli ammortamenti relativi ai beni acquistati nel 2006,si possono detrarre?
    Non ho capito bene, il fatto della restituzione dell'iva.
    Poi volevo chiedervi ancora, secondo voi qual'è il vantaggio|svantaggio maggiore passando a tale regime ?Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi!:gtsad:
    non mi può aiutare nessuno??


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Albachiara

    @albachiara said:

    Vorrei applicare ad un geometra questo regime dei minimi, che ha aperto nel 2006 l'attività e in quest'ultimi due anni non ha superato i 30.000,00 euro di volume d'affari e i 15.000,oo di beni strumentali,, però ho dei dubbi in proposito.Posso farlo? Se sì, devo comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività, entro il 30 gennaio c.a.?

    certo;anzi! E' il suo regime naturale; lui potrà cominciare a fatturare seguendo le nuove disposizioni e sarà automaticamente dentro il regime dei minimi, senza bisogno di comunicarlo! Attenta però che non abbia emesso questo mese fatture alla vecchia maniera, confermando così il suo vecchio regime fiscale!

    @albachiara said:

    Nella fatture che andrò ad emettere, devo far applicare la ritenuta d'acconto su imponibile piu' rivalsa del 4%?

    Questo non lo so; non so come funziona con la cassa geometri; comunque continuerà sotto questo aspetto a fare esattamente come faceva prima per il calcolo della ritenuta!

    @albachiara said:

    Se acquisto beni strumentali può scaricarsi solo il costo o il costo piu' l'iva indetraibile?

    l'intera spesa (il costo comprensivo di iva) 😉

    @albachiara said:

    I contributi versati alla cassa dei geometri,e gli ammortamenti relativi ai beni acquistati nel 2006,si possono detrarre?

    Certo! 😉 Dedurre!

    @albachiara said:

    Poi volevo chiedervi ancora, secondo voi qual'è il vantaggio|svantaggio

    ti dico quelli che mi sovvengono su due piedi 🙂

    vantaggi:

    • semplificazione
    • no iva
    • no studi di settore
    • no irap

    svantaggi:

    • no alle deduzione dei costi personali (a parte i contributi previdenziali)
    • non soggetto all'abbattimento della vecchia no tax area

    ciao :ciauz:


  • User Newbie

    Scusate, è la prima volta che partecipo ad un forum, quindi spero di fare i passaggi giusti.
    Vorrei inserirmi nella discussione sulla rivalsa dei contributi previdenziali. Ho letto la risoluzione e da quello che ho capito il 4% dell'Inps concorre a creare il compenso. Ma ciò non vale per il 2% come contributo per i professionisti che hanno casse autonome. Allora per i professionisti il limite massimo per accedere al regime dei contribuenti mimini è 30.000, senza tener conto dei contributi previdenziali?

    Per me è una questione importante, perché sto valutando se rientro nel regime e questa distinzione mi farebbe propendere per il sì o per il no, visto che la mia cassa professionale sta per portare i contributi dal 2 al 16%.
    Sapete aiutarmi?

    Ciao e grazie!


  • User

    Con la nuova finanziaria, si pagherà ugualmente l'Inps?

    Non ho capito in che modo posso fare la dichiarazione dei redditi, perchè bisogna fare solo questo con il nuovo regime giusto?

    E' possibile avere un riassunto delle varie "operazioni"?

    I moduli per l'apertura dell'iva, con nuovo regime, sono gli stessi degli scorsi anni?

    Grazie!


  • User Newbie

    Salve a tutti sono nuovo del forum ed avendo spesso consultato le vostre discussioni ho deciso di iscrivermi....avrei bisogno di alcune delucidazioni:
    1)in sede di apertura per la prima volta di partita iva,va indicata la scelta di adesione al nuovo regime.è corretto?
    2)sono un lavoratore dipendente che percepisce circa 30.000 ?uro lordi di stipendio all'anno e dovrei prossimamente aprire la partita iva:per quel che è inerente la libera professione,posso aderire al nuovo regime o il reddito professionale fa cumulo con quello di lavoratore dipendente?
    3)Mi viene spontaneo pensare che,essendo il reddito assoggettato a ritenuta, in sede di conguaglio si potrebbe addirittura andare spesso a credito.Gli eventuali crediti si rileverebbero in sede di dichiarazione?
    Vi ringrazio anticipatamente, sapendo che sarete gli unici a risolvere i miei amletici dubbi 🙂


  • User

    @achikker said:

    Salve a tutti sono nuovo del forum ed avendo spesso consultato le vostre discussioni ho deciso di iscrivermi....avrei bisogno di alcune delucidazioni:
    1)in sede di apertura per la prima volta di partita iva,va indicata la scelta di adesione al nuovo regime.è corretto?
    2)sono un lavoratore dipendente che percepisce circa 30.000 ?uro lordi di stipendio all'anno e dovrei prossimamente aprire la partita iva:per quel che è inerente la libera professione,posso aderire al nuovo regime o il reddito professionale fa cumulo con quello di lavoratore dipendente?
    3)Mi viene spontaneo pensare che,essendo il reddito assoggettato a ritenuta, in sede di conguaglio si potrebbe addirittura andare spesso a credito.Gli eventuali crediti si rileverebbero in sede di dichiarazione?
    Vi ringrazio anticipatamente, sapendo che sarete gli unici a risolvere i miei amletici dubbi 🙂
    Ciao!

    1. devi barrare la prima casella, quella dei contribuenti minori (regime che non è più in vigore)
    2. non fa cumulo, sono separati
    3. direi di si, ma su questo non sono sicuro

  • User Attivo

    @vispetto said:

    vi riporto il mio esempio perchè anche io vorrei chiarirmi le idee e decidere cosa fare. Le cifre sono ipotetiche. Libero prof. senza cassa quindi gestione separata inps.
    Guadagno 2000 e/mese quindi 24000 annuali
    Aggiungo 4% = 24960 annuali
    Su questi pago inps al 23,5% quindi 24960-5865,6=19094,4
    Su quello che resta pago il 20% forfettario quindi 19094,4-3818,88=15275,52 che dovrebbe essere quello che mi resta in tasca. E' giusto o il 20% lo pago sul totale senza togliere i contributi?

    forse non è proprio così:
    il 20% è da calcolare sul reddito netto e cioè riprendendo l?esempio:
    24000- Eventuali spese( cancelleria ecc?.)= reddito netto
    Mi pare che i contributi potranno essere dedotti dal reddito complessivo (eventuali locazioni e/o altro?.) e non dal reddito professionale.
    Ovviamente convengo comunque sul risparmio fiscale.
    :smile5:


  • User Newbie

    @thedave said:

    Io mi trovo nella tua stessa situazione.Potrei sapere,se puoi,quali sono state le ragioni per cui la commercialista ti ha suggerito questa scelta(a parte il non avere l'obbligo della dichiarazione IVA,niente IRAP)?E poi in fattura devi sempre indicare la ritenuta d'acconto?Se vai in credito con la ritenuta versata,puoi chiedere il rimborso?Grazie delle risposte che mi darete.Un saluto
    Ciao, scusa se rispondo in ritardo.. Per me è risultato conveniente soprattutto in quanto non ho praticamente costi personali da dedurre (tipo spese mediche, o mutuo) che appunto in questo regime non si possono conteggiare. Non so se possa essere valido anche per te, mi sembra che la convenienza varii molto soggettivamente!:bho:
    Ciao!
    Volevo aggiungere che si, la ritenuta d'acconto la metto, e se mi risultasse in credito si può dedurre dagli acconti inps che si versano.