• Super User

    @"Rinzi" said:

    solo ora ho avuto il tempo di pubblicarlo su GET, visto che è nata la discussione è stata citata

    Grazie Rinzi,
    ora me lo vado a gustare 🙂

    .Stuart


  • User

    Il test è una bella idea, comunque sono convinto che sia preferibile mettere il testo rilevante ad inizio della pagina, non solo per eventuali benefici ancora da rilevare e di cui ci credo, ma anche perchè ad esempio i software di lettura per i cechi sono più agevolati nel loro compito (tanto per dirne una).


  • Super User

    @abra said:

    Il test è una bella idea, comunque sono convinto che sia preferibile mettere il testo rilevante ad inizio della pagina, non solo per eventuali benefici ancora da rilevare e di cui ci credo, ma anche perchè ad esempio i software di lettura per i cechi sono più agevolati nel loro compito (tanto per dirne una).
    ottimo nn lo sapevo...:)


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Che io sappia no.
    Sarebbe interessante, senza dubbio.

    Al contrario però di molti altri test effettuati, in questo sarebbero necessarie molte controprove.

    Io lo ipotizzo così -chiunque abbia idee diverse intervenga, please:

    PRIMO TEST

    3 (tre) documenti testuali, una keyphrase da 3 termini, es: hotel giorgio tave, nel title tag in entrambi i documenti.

    [...]

    .Stuart

    Ottimo.. e perchè non fare anche un test (in parallelo volendo) nel quale usiamo le 3 pagine con div posizionati con css e gli stessi 3 paragrafi? Almeno si potrebbe vedere se google riesce ad interpretare il "trucco" (che poi tanto trucco non è..) e che peso conferisce rispetto alle altre pagine.

    I tre documenti devono presentare testi diversi quindi i risultati potrebbero essere influenzati dalla migliore qualità di un testo piuttosto che di un altro.
    Quindi si renderebbero necessarie altre N prove nelle medesime condizioni di partenza, con keyphrase diverse.

    Per il testo non potremmo usare parole inventate? Come del resto è stato fatto per altri test in passato.. anche se con il rischio che google lo riconosca.

    Altrimenti usiamo 3 tipi di testo che, a distanza di tempo, possiamo inserire a ruota in ognuna delle 3 pagine, per poi confrontare i risultati ottenuti.

    Altre idee altrimenti? 🙂


  • Moderatore

    @franseo said:

    Ne vale la pena???
    Forse può valerne la pena come studio.. non mi ci concentrerei troppo però. Continuo a credere che sia vero quello che dice Google, ciò di pensare agli utenti.. augurandosi che poi il motore svolga bene il suo lavoro.


  • Super User

    [LEFT]In primo luogo intervengo per "bacchettare" Stu.
    Dai, non si schernisce così una persona tutto sommato gentile e che ha pure un'alta opinione di te 🙂
    Se poi mi consideri davvero un SEO autorevole.... allora comincio a proccuparmi.... troppo lavoro?
    😛

    Poi, riguardo alla fattispecie dico soltanto che quando parliamo di algoritmi di ordinamento che già due anni fa utilizzavano più di cento fattori nei loro calcoli (lo disse proprio un CEO di Google, anche se adesso non ritrovo il link...) è difficile stabilire in che modo e in che misura precisa ogni fattore interagisca con gli altri.

    Prominenza e prossimità sono due fattori storicamente utilizzati per computare la rilevanza dei documenti rispetto alle query.

    Daccordo sul fatto che adesso i motori di ricerca hanno spostato pesantemente il piatto della bilancia verso i fattori esterni.

    Mettiamoci pure che le risorse di calcolo e di storage (non storace :D) potrebbero anche consentire un'analisi logica degli stili documento (e già che ci siamo mettiamoci pure il javascript) per calcolare in modo diverso i pesi dei blocchi di codice.

    Io non credo che al momento questo venga fatto.
    Ricordiamoci sempre di moltiplicare ogni minimo sforzo computativo per i miliardi di documenti indicizzati, questo rende tutto molto più complicato, no?
    Secondo me è già tanto se riconoscono qualche redirect e un pò di testo nascosto "bene", ammesso che lo facciano algoritmicamente.

    Credo anche che prominenza e prossimità siano ancora due fattori di cui tener conto, se non si deve impazzire troppo per farlo, perchè secondo me hanno ancora un peso anche se decisamente minore sia rispetto al passato, sia rispetto ad altri fattori on-page (es. title ed intestazioni).

    Opinione personale ofcourse (cioè di corsa, e lo sono davvero :D).
    [/LEFT]


  • Super User

    @"rammo" said:

    Ottimo.. e perchè non fare anche un test (in parallelo volendo) nel quale usiamo le 3 pagine con div posizionati con css e gli stessi 3 paragrafi? Almeno si potrebbe vedere se google riesce ad interpretare il "trucco" (che poi tanto trucco non è..) e che peso conferisce rispetto alle altre pagine.

    Anche io avevo inizialmente pensato a 3 paragrafi uguali posizionati diversamente con i div. Però poi ho pensato ai filtri antiduplicazione, e non voglio correre rischi di filtraggio.
    Voglio creare 3 pagine con un focus sulla stessa keyphrase, ma con testi unici , in modo che il motore non debba filtrare ma scegliere quale delle tre ritiene più rilevante.

    Quindi escluso il testo identico per le tre pagine, ed escluso anche un text-filler come il *Lorem ipsum etc..
    *
    @"rammo" said:

    Per il testo non potremmo usare parole inventate? Come del resto è stato fatto per altri test in passato..

    Volevo fare un mix. Una parola competitiva (hotel, prestiti, vendita...) + due termini che insieme al primo generano una query non competitiva.

    E' solo un primo test, di riscaldamento...

    Il bello verrà con le controprove 🙂

    @"webtronic" said:

    Continuo a credere che sia vero quello che dice Google, ciò di pensare agli utenti... augurandosi che poi il motore svolga bene il suo lavoro.

    D'accordo al 101% per la prima parte.

    La seconda parte invece è la negazione del lavoro del seo. Gli algoritmi dei mdr sono scatole nere, è vero, ed è vero che in moltissimi casi è necessaria una sana dose di fortuna.
    Ma l'approccio "speriamo che", "auguriamoci che il motore...", "incrociamo le dita.." è -a mio parere- castrante. Senza polemica, sia chiaro.

    @"beke" said:

    In primo luogo intervengo per "bacchettare" Stu.

    Ahia...

    @"beke" said:

    Dai, non si schernisce così una persona tutto sommato gentile e che ha pure un'alta opinione di te 🙂

    Naaa... nessuno scherno 🙂
    Già in passato, in un thread simile che purtroppo non trovo più, ci eravamo "scontrati" sul terreno minato della prominenza dei testi e delle kwd.
    Ho solo citato il tuo nome come seo che sicuramente la pensava diversamente, per onore del vero.

    @"beke" said:

    Se poi mi consideri davvero un SEO autorevole.... allora comincio a proccuparmi....

    Don't Panic. Conosci benissimo la stima che ho per te, e l'autorevolezza che ti riconosco.

    @"beke" said:

    Poi, riguardo alla fattispecie dico soltanto che quando parliamo di algoritmi di ordinamento che già due anni fa utilizzavano più di cento fattori nei loro calcoli (lo disse proprio un CEO di Google, anche se adesso non ritrovo il link...)

    Una menzione dei 100 fattori è tutt'ora nelle guidelines di Google
    http://www.google.com/support/webmasters/bin/answer.py?answer=34432&topic=8524&hl=en

    @"beke" said:

    Prominenza e prossimità sono due fattori storicamente utilizzati per computare la rilevanza dei documenti rispetto alle query.

    Assolutamente.
    Le mie considerazioni erano volte ad esprimere la mia opinione (di cui sono convinto al 100%) che tra due documenti, ad apparente parità di qualità di testi, non è così scontato che si posizioni meglio quello in cui la keyword è più vicina al tag body (prominente).

    Perchè nel ranking potrebbero subentrare fattori quali l'anzianità del documento, i backlink ecc che sono in grado di incidere pesantemente sul posizionamento dei documenti stessi.

    In poche parole, non sono convinto che la prominenza sia un fattore da ricercare compulsivamente, pena una zavorra che tiene in basso il documento.

    .Stuart


  • Super User

  • Community Manager

    Ottimo thread, ottimi spunti, ottimo test.

    Questi topic sono utilissimi cavolo, puoi fare delle riflessioni davvero interessanti.

    Grazie a tutti 🙂

    Io fino a ieri ero un Beke (nel senso citato da Stuart :D), però sto riflettendo molto non lato seo/motori, ma lato logico.

    Sinceramente, non avevo mai pensato a questo:

    Secondo me no, anche perchè con un uso consono dei tag di heading (ad esempio) si può stabilire la corretta gerarchia dei testi, dai più importanti, ai semplici paragrafi (p), e tutto sommato non vedo perchè un testo che viene immediatamente dopo l'apertura del tag body dovrebbe essere di default più importante di un testo che viene dopo.

    Interessante davvero.


  • User Attivo

    Ci hanno da sempre messo nella testa che l'header conta più della zona footer per i link. E' forse un parallelismo forzato e automatico, considerare la stessa cosa anche per i testi? Resto in attesa dell'esito dell'ottimo test.


  • Super User

    @centix said:

    Infatti io credo che si possa affermare che anche nei testi scritti, articoli di giornale ad esempio, ció che é scritto prima é piú importante.

    E' un'affermazione che vale per gli articoli di giornale, indubbiamente. Ma sul Web la percentuale di pagine che contengono testi scritti in quel modo credo sia abbastanza bassa.

    Prendi per esempio un forum: molte discussioni iniziano con una domanda, mentre le risposte arrivano solo nei post successivi al primo. Che cosa un motore di ricerca dovrebbe considerare più "importante"? La domanda? Le risposte che seguono? Oppure tutto?

    E per i blog, come dovrebbe regolarsi un motore di ricerca? Dovrebbe in media aspettarsi che la maggior parte dei post seguano il criterio giornalistico della "piramide inversa"?

    Un motore di ricerca all'avanguardia e al passo coi tempi dovrebbe essere in grado di analizzare nel migliore dei modi i contenuti testuali di una pagina a prescindere dalla struttura usata per scrivere i testi. Anzi, mi spingo oltre fino ad affermare che un motore di ricerca decente dovrebbe tenersi bene alla larga da criteri di valorizzazione della prominenza dei testi basati sulla posizione degli stessi nel codice HTML, in quanto ormai retaggio del passato.

    Per alcuni motori "meno sofisticati" il concetto può valere ancora, ma non mi stupirei se qualche motore "più sofisticato" usasse già da anni delle analisi basate sulla posizione visuale dei testi.


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Io fino a ieri ero un Beke (nel senso citato da Stuart :D), però sto riflettendo molto non lato seo/motori, ma lato logico.Infatti, se rileggi il mio post vedi che nomino esplicitamente le intestazioni ed il title come elementi on-page aventi peso maggiore della prominenza relativa al documento.

    Lo preciso perchè non vorrei apparire come il "paladino della prominenza senza se e senza ma".
    Fra qualche post verrà fuori che ho detto che i commenti HTML hanno più valore del title 😄

    In quanto al post di Enrico, concordo con tutto... soprattutto con l'uso del condizionale.


  • User Attivo

    Vedo, con grande entusiasmo, che ho suscitato un bel polverone. 🙂
    Sono ottime occasioni per confrontarsi e quindi per imparare.

    Anche io mi unisco a coloro che pensano che la prominenza (a livello di codice) non sia un fattore importante per il posizionamento, anche se confesso che ultimamente ho cominciato ad impiastricciare i CSS per vedere se acquisto posizioni in più. 😄

    Se ci sono cambiamenti nelle SERP vi faccio sapere ;).

    Grazie a tutti per gli interventi!


  • User Attivo

    Potrei esordire con un parallelo godereccio,

    prendi una pagina uèb come una bella donna, di solito la prima cosa che gli chiedi è "come ti chiami?" (title) se non per altro per educazione, poi parti con un bacino in alto,(logo) forse sulla fronte, di certo sulle labbra, esaudito l'obbligo del title, della lunghezza desiderata, passi ad approfondire scorrendo lo sguardo più in basso dove c'è o almeno si spera, un po' di "contenuto" ed è bene che anche questo sia valorizzato da un "push up" (h1) che esalti e presenti bene quello che stiamo per vedere, entrando nel succo del discorso(body) è bello trovare buoni contenuti, conditi da un buon odore (title sui link) e un filo di trucco (ALT) insomma delle curvette al loro posto a chi non piacciono?

    Continuando ad esplorare passi al secondo paragrafo, anche qui se sei un intenditore ti fa piacere trovare una lingerie di pizzo (h2) anche se a questo punto sai benissimo spero, cosa c'è sotto; fondamentale a questo punto, proprio nel bel mezzo della tempesta uèb-ormonale, devi per forza mettere qualcosa in entrata e qualcosa in uscita (link) ed è bene che questo sia in sintonia (tema) con quel che fai, altrimenti vai fuori "topic"(bella questa) e non è bene, almeno non troppo spesso, occhio a non fare un percorso troppo praecox, in queste cose è sempre bene una giusta lunghezza, oh non voglio dire che deve essere un "via col vento", ma neppure un "corto" di canale cinque.

    Lascio gli h3 e i suoi cuginetti alla vostra fantasia, ora siamo nel bello ed è bene soffermarsi a cosa si fa. Dopo l'euforia sopravvenuta per aver finito la pagina uèb, ora molti di voi saranno alla sigaretta, ma provate ad andarvene senza avergli dato il vostro indirizzo, il telefono, a volte anche la partita iva, si potrebbe anche incavolare parecchio.(fùter)

    Penserete che sono un mandrillo del uèb, ma io quando sono a questo punto, visto che neppure fumo, ricomincio da capo.

    Libero adattamento di MarcoTuscany.


  • User Attivo

    Divertentissimo adattamento 😄
    Concordo a grandi linee con quello che dici 😉


  • Bannato Super User

    Convido quanto scritto da Rinzi su Get, aggiungo che i contenuti testuali presenti immediatamente dopo il tag body danno ulteriore boost se esiste una correlazione con quanto immesso nel title, nel meta tag description, e nell'url della pagina.

    😉


  • User Attivo

    @MarcoTuscany said:

    Potrei esordire con un parallelo godereccio,

    prendi una pagina uèb come una bella donna, di solito la prima cosa che gli chiedi è "come ti chiami?" (title) se non per altro per educazione, poi parti con un bacino....

    Ciao, guarda che zio google non è mica così galante, pensa che una delle prime cose che chiede è "quanti anni hai?"

    Son sberle che volano, altro che bacini!
    😛


  • Super User

    @"pieropan" said:

    zio google non è mica così galante, pensa che una delle prime cose che chiede è "quanti anni hai?"

    Troppo vero.

    .Stuart


  • User Attivo

    @pieropan said:

    Ciao, guarda che zio google non è mica così galante, pensa che una delle prime cose che chiede è "quanti anni hai?"

    Son sberle che volano, altro che bacini!
    😛

    Sisi, verissimo altro che, solo che ero preso dal "body"
    mica andavo a pensare all'età ehehe.......

    In realtà ho volutamente saltato anche la mia tecnica brevettata che ho ribattezzato "Gpoint".....forse un giorno ve la dico ....

    😉


  • Super User

    @LowLevel said:

    non mi stupirei se qualche motore "più sofisticato" usasse già da anni delle analisi basate sulla posizione visuale dei testi.
    Quoto. 🙂