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- Sono diventato un acronimo: GT viene grassettato in Giorgio Taverniti
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@Stuart said:
il compianto ArkaneFactors
Spero tu non t'offenda se "tocco ferro".Saluti dall'Oltre,
AF
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@"Everfluxx" said:
Oggi, a costo di andare contro ogni evidenza sperimentale, attirandomi parole di scherno da Lowlevel :D, dico la prima. Non credo proprio che ti ischerzerebbe, anzi
Preso come dato di fatto che l'ordinamento dei risultati per GT avvenga secondo la scaletta da te sopra riportata, all'atto pratico (ma proprio pratico) cambia assai poco sapere se Google assume "GT" come acronimo e lo espande o semplicemente bolda i termini vicini in sede di visualizzazione della snippet.
Personalmente (anche guardando la serp di GT su google.com) propendo per la seconda ipotesi, ma ti farà piacere sapere che ultimamente, nei casi di dubbio 50/50 sbaglio sempre
Cordialmente,
Stuart
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Adoperare tante risorse per capire quali siano a quali non siano acronimi, tra centinaia di miliardi di sigle in giro per il web, solo per boldare un title sarebbe una cosa sciocca imho.
Dunque propendo a credere che non sia solo una questione di estetica.
Riporto una discussione di qualche tempo fa in cui lo stesso low parlava seppur alla larga di espansione della query, riferndosi agli acronimi.
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Ciao Ragazzi, scusate se vi dico una cosa scontata per voi, ma per me non lo è, perchè vedendo il risultato di giorgiotave con la keyword "gt", non avete pensato come prima e più logica cosa, il fatto che un casino di link hanno nel testo gt?
Non è una delle cose che sta(stava) alla base del seo?
Spero di essermi spiegato.
Ciao:)
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ahhhhhh....ok
riflettavate più che altro sul fatto che gt viene identificato come giorgiotave....ok ok
Beh riguardo a questo.... penso che la logica sia semplice, ma penso che i fattori tecnici siano solo da ricercare e analizzare con qualche test.
Ma abbiamo altri casi in cui questo accade?
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Everfluxx, io non ho detto che è facile
Io dico Google mette assieme conoscenza sulle relazione e lo fa da sempre. Che ci riesca sempre, questo è un altro discorso, ma lui tenta. A volte gli riesce, a volte no e come dice Pieropan, non sempre la cosa è continua proprio perché per lui sono sperimentazioni e continue tarature.
Che abbia difficoltà, è ovvio, ma è sbagliato, invece, pensare che Google si limiti ad avere un glossario basato su relazioni statiche inserite manualmente.
Il database più importante di Google, sono le ricerche, non i siti che ha.Che poi sia fatto in termini di conoscenza a monte o di presentazione a valle, per me non ha alcuna importanza. Io sono un utente, guardo quello che lui mi mostra, non mi interessa sapere come ci arriva. Mi interessa sapere che a certe cose sta lavorando.
I tecnici siete voi. A voi lo spiegare, se ne avete voglia, come lui faccia certe cose. Ma il non riuscire a spiegare come faccia, non deve far pensare che lo faccia
Se per GT lui propone o evidenzia o somma o sottrae Giorgio Tave, è evidente che qualcosa sta facendo, proprio perché non ci sarebbe una relazione fissa data dal buon senso o tecnica. Quindi c'è qualcosa di diverso.
Il punto è che a me, di cosa si tratti, non interessa. Sono meccanismi tecnici suoi che potrebbe cambiare in qualunque momento. A me interessa capire, invece, che lui sta lavorando in questo senso. Lui faccia il suo lavoro, io faccio il mio ed il mio non è entrare nei suoi algoritmi.
In questo, secondo me, consiste il passaggio dal SEO 1.0 al SEO 2.0.
Non dobbiamo capire come, ma capire cosa fa e, soprattutto, cosa farà (con molta difficoltà).Qualcuno potrà dirmi che capire la natura degli algoritmi è fondamentale, per un SEO, ma io non sono d'accordo, nel modo più assoluto. E non ditemi che parlo così perché non sono un tecnico Storia filosofica lunga, difficile da spiegare in un post. Ne parleremo a voce, se ne avete voglia, al GT.
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@Stuart said:
Assolutamente d'accordo.
....a cui partecipò il compianto ArkaneFactors (che tu non puoi ricordarti perchè sei un newbie :D)....perché compianto?
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O forse più semplicemente, un fattore di MAIUSCOLE?
GT nel sito e' scritto da tutte le parti in maiuscolo, forse Google, inizia ad associare, gli acronimi.
O succede anche con i gt in minuscolo?
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@claudioweb said:
Adoperare tante risorse per capire quali siano a quali non siano acronimi, tra centinaia di miliardi di sigle in giro per il web, solo per boldare un title sarebbe una cosa sciocca imho.
Dunque propendo a credere che non sia solo una questione di estetica. Ottima argomentazione.
Riporto una discussione di qualche tempo fa in cui lo stesso low parlava seppur alla larga di espansione della query, riferndosi agli acronimi. ...Dalla quale cito:
@LowLevel said:
Molti algoritmi per l'individuazione di espressioni correlate si basano sulla co-occorrenza dei termini.
Questo significa che trovare le parole che compongono un acronimo può non essere sufficiente a legare tra loro (in fase di indicizzazione ed espansione delle query) l'acronimo con il suo significato, perché il motore potrebbe ritenere anche necessario trovare l'acronimo ed il suo significato co-citati in pagine web o nei testi dei link. Questo è esattamente ciò che ho ipotizzato che Google faccia. In effetti si tratta di un task computazionalmente esoso. Ipotesi: magari non lo farà at query time. O, magari, lo fa at query time, ma su un subset dell'indice.
@LowLevel said:
Io ho sempre pensato che Google usasse anche un algoritmo per garantire la varietà dei risultati ed in particolare la presenza nelle prime pagine di siginificati diversi della stessa keyword. Anch'io sono del parere che, per query molto generiche, gli algoritmi di selezione utilizzati siano più d'uno. Probabilmente i risultati più rilevanti (o quelli più cliccati in passato per la stessa query...) di questa selezione e ordinamento vengono poi "mescolati insieme" per dare all'utente una SERP che contenga vari tipi di risposte possibili, in base alle "ipotesi" più plausibili che il motore è in grado di formulare riguardo ai bisogni informativi impliciti nella query. E' evidente che i risultati su questo tipo di SERP provengono da N set di risultati diversi. A volte questa suddivisione è perfino esplicita, vedi le SERP a layout tripartito.
My two pence.
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@fradefra said:
Il database più importante di Google, sono le ricerche, non i siti che ha. Sono assolutamente d'accordo: è sicuramente il più importante (perché conoscere in anticipo la domanda che ti verrà fatta ti permette di prepararti in anticipo una risposta plausibile), il più valuable (qualsiasi motore di ricerca oggi può arrivare a indicizzare miliardi di pagine web; non tutti però hanno la possibilità di loggare, e analizzare, centinaia di milioni di query [e click] al giorno, più una valanga di altri dati sugli user behaviour), e il più vasto (Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo dal 2002: fate 2 conti...).
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[LEFT]@fradefra said:
In questo, secondo me, consiste il passaggio dal SEO 1.0 al SEO 2.0.
Non dobbiamo capire come, ma capire cosa fa e, soprattutto, cosa farà (con molta difficoltà).
Belin, anche se vi sembrerà strano sono assai daccordo con quanto dice Fradefra, ed in special modo con questa affermazione.
[/LEFT]
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Beh, già capire "cosa il motore fa [o non fa]", e cosa farà in futuro, è una bella impresa IMHO.
Non me ne vogliano gli esperti del forum, ma capire "come", esattamente, un motore di ricerca fa ciò che fa credo sia al di fuori della portata di chiunque non abbia accesso diretto al codice sorgente del motore di ricerca stesso.
Possiamo fare tutti i test che vogliamo, usare le API, ecc. ecc. ecc.
Google rimarrà sempre una "scatola nera" per i SEO.Il reverse engineering di Google è un'utopia.
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@Everfluxx said:
Non me ne vogliano gli esperti del forum, ma capire "come", esattamente, un motore di ricerca fa ciò che fa credo sia al di fuori della portata di chiunque non abbia accesso diretto al codice sorgente del motore di ricerca stesso.
Aggiungo che neanche chi ha accesso diretto al codice sorgente sa come funziona
Perchè Google usa una struttura ramificata, ognuno sa fare la sua parte
IMHO...chissà Low che ne pensa...solo che è impegnato
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@Giorgiotave said:
Aggiungo che neanche chi ha accesso diretto al codice sorgente sa come funziona
Perchè Google usa una struttura ramificata, ognuno sa fare la sua parte
E' ovvio. La mia era un'ipotesi puramente accademica.
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[LEFT]Per come la vedo io, confrontarsi con gli algoritmi che vengono studiati nelle università, con i vari brevetti ecc. è più utile per focalizzare i problemi che vengono ritenuti importanti da risolvere e, in linea di massima, per farsi un'idea del tipo di soluzione che viene ritenuto pratico adottare.
Questo può aiutare a capire la direzione in cui i cervelli che operano in questo settore si stanno muovendo.
Gran parte della matematica che sta in questi paper daltronde è aldilà dela mia portata
[/LEFT]
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@"Claudioweb" said:
Adoperare tante risorse per capire quali siano a quali non siano acronimi, tra centinaia di miliardi di sigle in giro per il web, solo per boldare un title sarebbe una cosa sciocca imho. Non credo sia così complicato. Penso sia sufficiente che i (doc) server che gestiscono la presentazione dei risultati abbiano implementato un algoritmo che, a seguito di ricerche di sequenze di lettere come gt, ses, fao, bs, ipotizzino un acronimo e boldino i termini vicini delle snippet.
E non credo sia così "sciocco" per il motore, utilizzare risorse per rendere più "usabili" le sue pagine dei risultati. Anzi, il look and feel delle serp di Google è stato una principali motivi del suo successo.
Detto questo, come ho già affermato nel precedente post -e mi sembra che fradefra più o meno concordi- all'atto strettamente pratico e spicciolo del posizionamento di un documento su google non cambia poi molto.
Cordialmente,
Stuart
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Io penso che il massimo a cui un SEO possa aspirare è (semplificando molto) arrivare a capire quali input fornire al motore di ricerca per ottenere l'output desiderato. Indipendentemente dal livello di conoscenza che il SEO ha (o pensa di avere) a proposito di ciò che effettivamente avviene fra l'input e l'output, all'interno della "scatola nera".
I test e i tentativi di reverse engineering non servono, perciò, a capire esattamente come funziona il motore di ricerca, ma a rendere irrilevante questa domanda.
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@Stuart said:
Non credo sia così complicato. Penso sia sufficiente che i (doc) server che gestiscono la presentazione dei risultati abbiano implementato un algoritmo che, a seguito di ricerche di sequenze di lettere come gt, ses, fao, bs, ipotizzino un acronimo e boldino i termini vicini delle snippet.
E non credo sia così "sciocco" per il motore, utilizzare risorse per rendere più "usabili" le sue pagine dei risultati. Anzi, il look and feel delle serp di Google è stato una principali motivi del suo successo.
Giusto.
In più, non è detto che non abbiano tentato utilizzarlo come parametro di ranking, e magari l'abbiano accantonato a causa dei risultati.
Un suggerimento in più all'utente, tra l'altro assai discreto come questo è una cosa, un parametro di ordinamento un'altra.
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[LEFT]@GT: Aumenta le occorrenze di "Giorgio Taverniti" nel documento e vedi se sali per "GT", fai un pò di sano KW stuffing insomma e fatti penalizzare un pò finalmente
Oppure inserisci nel testo "Giovane Tafano" e vedi se grassetta anche quello .
P.S. come ci si sente ad essere acronimi?
[/LEFT]
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@beke said:
[LEFT]@GT: Aumenta le occorrenze di "Giorgio Taverniti" nel documento e vedi se sali per "GT", fai un pò di sano KW stuffing insomma e fatti penalizzare un pò finalmente :D[/LEFT]
[LEFT]Oppure inserisci nel testo "Giovane Tafano" e vedi se grassetta anche quello .[/LEFT]
[LEFT]P.S. come ci si sente ad essere acronimi?[/LEFT]
Calmi, calmi....
Il Convegno GT e Giorgio Tave è importante che sia ben famoso! Tanto più è famoso lui ed il relativo convegno, tanto più lo saremo noi che parteciperemo
(two is mei che one!)