• Super User

    @fradefra said:

    Il database più importante di Google, sono le ricerche, non i siti che ha. Sono assolutamente d'accordo: è sicuramente il più importante (perché conoscere in anticipo la domanda che ti verrà fatta ti permette di prepararti in anticipo una risposta plausibile), il più valuable (qualsiasi motore di ricerca oggi può arrivare a indicizzare miliardi di pagine web; non tutti però hanno la possibilità di loggare, e analizzare, centinaia di milioni di query [e click] al giorno, più una valanga di altri dati sugli user behaviour), e il più vasto (Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo dal 2002: fate 2 conti...).


  • Super User

    [LEFT]@fradefra said:

    In questo, secondo me, consiste il passaggio dal SEO 1.0 al SEO 2.0.
    Non dobbiamo capire come, ma capire cosa fa e, soprattutto, cosa farà (con molta difficoltà).
    Belin, anche se vi sembrerà strano sono assai daccordo con quanto dice Fradefra, ed in special modo con questa affermazione.
    [/LEFT]


  • Super User

    Beh, già capire "cosa il motore fa [o non fa]", e cosa farà in futuro, è una bella impresa IMHO. 😄

    Non me ne vogliano gli esperti del forum, ma capire "come", esattamente, un motore di ricerca fa ciò che fa credo sia al di fuori della portata di chiunque non abbia accesso diretto al codice sorgente del motore di ricerca stesso.

    Possiamo fare tutti i test che vogliamo, usare le API, ecc. ecc. ecc.
    Google rimarrà sempre una "scatola nera" per i SEO.

    Il reverse engineering di Google è un'utopia.


  • Community Manager

    @Everfluxx said:

    Non me ne vogliano gli esperti del forum, ma capire "come", esattamente, un motore di ricerca fa ciò che fa credo sia al di fuori della portata di chiunque non abbia accesso diretto al codice sorgente del motore di ricerca stesso.

    Aggiungo che neanche chi ha accesso diretto al codice sorgente sa come funziona 😄

    Perchè Google usa una struttura ramificata, ognuno sa fare la sua parte 😄

    IMHO...chissà Low che ne pensa...solo che è impegnato 😉


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Aggiungo che neanche chi ha accesso diretto al codice sorgente sa come funziona 😄

    Perchè Google usa una struttura ramificata, ognuno sa fare la sua parte 😄
    E' ovvio. La mia era un'ipotesi puramente accademica.


  • Super User

    [LEFT]Per come la vedo io, confrontarsi con gli algoritmi che vengono studiati nelle università, con i vari brevetti ecc. è più utile per focalizzare i problemi che vengono ritenuti importanti da risolvere e, in linea di massima, per farsi un'idea del tipo di soluzione che viene ritenuto pratico adottare.

    Questo può aiutare a capire la direzione in cui i cervelli che operano in questo settore si stanno muovendo.

    Gran parte della matematica che sta in questi paper daltronde è aldilà dela mia portata 🙂
    [/LEFT]


  • Super User

    @"Claudioweb" said:

    Adoperare tante risorse per capire quali siano a quali non siano acronimi, tra centinaia di miliardi di sigle in giro per il web, solo per boldare un title sarebbe una cosa sciocca imho. Non credo sia così complicato. Penso sia sufficiente che i (doc) server che gestiscono la presentazione dei risultati abbiano implementato un algoritmo che, a seguito di ricerche di sequenze di lettere come gt, ses, fao, bs, ipotizzino un acronimo e boldino i termini vicini delle snippet.

    E non credo sia così "sciocco" per il motore, utilizzare risorse per rendere più "usabili" le sue pagine dei risultati. Anzi, il look and feel delle serp di Google è stato una principali motivi del suo successo.

    Detto questo, come ho già affermato nel precedente post -e mi sembra che fradefra più o meno concordi- all'atto strettamente pratico e spicciolo del posizionamento di un documento su google non cambia poi molto.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    Io penso che il massimo a cui un SEO possa aspirare è (semplificando molto) arrivare a capire quali input fornire al motore di ricerca per ottenere l'output desiderato. Indipendentemente dal livello di conoscenza che il SEO ha (o pensa di avere) a proposito di ciò che effettivamente avviene fra l'input e l'output, all'interno della "scatola nera".

    I test e i tentativi di reverse engineering non servono, perciò, a capire esattamente come funziona il motore di ricerca, ma a rendere irrilevante questa domanda.


  • Super User

    @Stuart said:

    Non credo sia così complicato. Penso sia sufficiente che i (doc) server che gestiscono la presentazione dei risultati abbiano implementato un algoritmo che, a seguito di ricerche di sequenze di lettere come gt, ses, fao, bs, ipotizzino un acronimo e boldino i termini vicini delle snippet.

    E non credo sia così "sciocco" per il motore, utilizzare risorse per rendere più "usabili" le sue pagine dei risultati. Anzi, il look and feel delle serp di Google è stato una principali motivi del suo successo.
    Giusto.
    In più, non è detto che non abbiano tentato utilizzarlo come parametro di ranking, e magari l'abbiano accantonato a causa dei risultati.
    Un suggerimento in più all'utente, tra l'altro assai discreto come questo è una cosa, un parametro di ordinamento un'altra.


  • Super User

    [LEFT]@GT: Aumenta le occorrenze di "Giorgio Taverniti" nel documento e vedi se sali per "GT", fai un pò di sano KW stuffing insomma e fatti penalizzare un pò finalmente 😄

    Oppure inserisci nel testo "Giovane Tafano" e vedi se grassetta anche quello :lol:.

    P.S. come ci si sente ad essere acronimi?
    [/LEFT]


  • User Attivo

    @beke said:

    [LEFT]@GT: Aumenta le occorrenze di "Giorgio Taverniti" nel documento e vedi se sali per "GT", fai un pò di sano KW stuffing insomma e fatti penalizzare un pò finalmente :D[/LEFT]

    [LEFT]Oppure inserisci nel testo "Giovane Tafano" e vedi se grassetta anche quello :lol:.[/LEFT]

    [LEFT]P.S. come ci si sente ad essere acronimi?[/LEFT]

    Calmi, calmi....
    Il Convegno GT e Giorgio Tave è importante che sia ben famoso! Tanto più è famoso lui ed il relativo convegno, tanto più lo saremo noi che parteciperemo 😄
    :fumato: :fumato: (two is mei che one!)


  • User Attivo

    Ragazzi, che botta di vita oggi.... picchi di filosofia SEO!

    Tiriamo il ragionamento al limite e vediamo cosa ne esce.

    1. qualsiasi cosa noi pensiamo o facciamo, oggi riusciamo a misurarla in base ad un dato stabile che certifica il successo o l'insuccesso di un approccio: il posizionamento. Sali? hai sedotto il motore. Scendi? si è offeso, gli piaci meno.
      Il tutto si basa sull'assunto che se oggi sono terzo per una query, sono terzo per tutti i browser/IP in quel determinato momento su quel determinato motore.

    2. La rotta piu' o meno la conosciamo: google in futuro prenderà sempre piu' in considerazione il comportamento degli utenti. Non basterà (basta) più avere un link SE quel link non sarà seguito effettivamente da un utente. Conterà molto di piu' il traffico reale e di conseguenza vi saranno inevitabilmente rendite di posizione.
      Se sei seduto in prima pagina stabile avrai un traffico che aumenterà la tua rendita di posizione. Sempre assumendo che le SERP rimangano stabili.

    3. Se è questa la direzione verso cui si evolve il motore ne consegue che la stabilità relativa delle SERP e la loro omogeneità tenderanno a scemare, in modo da offrire delle possibilità ai siti oltre la prima pagina. Imho da questo non si scappa: se il MdR vuole pesare il comportamento degli utenti per valutare un sito deve offrire delle possibilità random un po' a tutti, anche a quelli che non sono in prima pagina.

    4. La metto giu' dura, immaginiamo google tra 2/3 anni e scommettiamo ORA 🙂 una cifra sulla stabilità delle SERP. Quanto scommettereste? Io niente.
      Poi facciamo un giochino mentale e immaginiamo che da domattina le SERP siano randomizzate un po' a casaccio e che non vi sia nessuna stabilità, solo una percentuale di apparizione piu' o meno alta in prima pagina in base alla somma dei fattori di gradimento degli utenti, soppesati da una costellazione di algoritmi che definiscano i comportamenti naturali.

    Un incubo? Cosa misuri? Come capirai che funziona quello che hai fatto?
    Non si scappa: guarderai il traffico da motori e ti dimenticherai di misurare i posizionamenti.

    L'ho presa larga per dire che se è plausibile (per me lo è) che lo stesso concetto di posizionamento tenderà a perdere peso, figuratevi il reverse engineering sul motore! Cosa mi reversi se l'insieme dei fattori manipolabili tende a sparire? A cosa servirà farlo, se non come arma di seduzione verso le seo junior 🙂 o esercizio artistico?

    Già che ci sono vi infliggo una storiella che racconto ai clienti che mi chiedono perchè ritengo che non sia importante il PageRank della GGTB.
    Secondo me ha molto a che vedere col nostro lavoro.

    Ci sono due ubriachi in ginocchio su un piazzale, sotto un lampione, che cercano per terra qualcosa. Da lontano un metronotte li osserva da diverso tempo, quindi si avvicina e gli chiede se hanno perso qualcosa.
    Il piu' sobrio dei due risponde che effettivamente hanno perso le chiavi di casa.
    Il metronotte, volonteroso, si offre di aiutarli a trovarle e si mette alla ricerca anche lui.
    Dopo un paio d'ore senza aver cavato un ragno dal buco una domanda sorge spontanea al nostro metronotte: Ma siete sicuri di averle perse proprio qui, sotto il lampione, le vostre chiavi.
    Risposta degli ubriachi: Nahhhh, le abbiamo perse li', in fondo al piazzale al buio, ma qui ci si vede meglio.

    Insomma, vediamo talmente poche cose del motore che tendiamo a credere che ci siano solo quelle, e soprattutto che il motore consideri principalmente quelle... quelle che si vedono o su cui è possibile intervenire "tecnicamente".

    Siamo sicuri che è cosi'?

    Ho come la sensazione di essere andato off-topic e quindi non rileggo neanche.

    Grazie a tutti per questo bel 3d, ciao


  • Super User

    @"Pieropan" said:

    Ho come la sensazione di essere andato off-topic Vero.
    Ma c'è OT e OT 🙂

    E capita così di rado di riunire tutti questi "cervelli" in un solo thread, che anche se si esce dai binari del post iniziale, una discussione di questo tipo non può che essere estremamente interessante e formativa. Per tutti 🙂

    Ora mi gusto il tuo post con calma.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    Evviva Pieropan 🙂
    Sono anni che insisto che essere primi in modo stabile per una chiave serve, ma serve molto molto di più essere da qualche parte tra prima e seconda pagina sempre e per molte chiavi.

    Questo è il concetto che nei miei corsi chiamo "visibilità media".

    Il sito deve avere una curva di presenza che stia in un certo pezzo del quadrante. Ovvero, un giorno vedo in prima posizione una certa chiave ed un'altra è quarta, ma per una pagina diversa, ecc. ecc.
    Il secondo giorno si invertono i termini, mi sparisce una pagina, ma ne entra un'altra, per una chiave diversa, ecc. ecc.
    La cosa importante è che il sito, nel suo complesso, resta sempre visibile.

    Sono d'accordo al 100%, la stabilità si perderà del tutto o quasi. Tutto porta in quella direzione, buon senso, advertising, necessità di controllo, necessità di offerta, ecc.

    Questo rende, inoltre, il sito virtualmente indifferente alle manovre del motore, salvo che lui non lo banni ed ecco perché ritengo importante che si lavori in un certo modo.


  • Super User

    @fradefra said:

    Questo è il concetto che nei miei corsi chiamo "visibilità media". *Long tail, anyone?

    *Come scrivevo nel thread sulla "dance": l'essenziale è verificare se a uno shift rilevato nei ranking per key "competitive" corrisponda un calo quanti-qualitativo degli accessi dai MdR. Nel caso la risposta a questa domanda sia no (e sempre più spesso, nell'era della coda lunga, lo è), perché preoccuparsi?

    Il futuro prossimo dei motori di ricerca è chiaramente quello della personalizzazione "1-a-1" dei risultati. Non è certo una novità sconvolgente per nessuno: sono anni che se ne parla, e che Google (e gli altri motori) stanno muovendo passi in questa direzione. Prima di quanto ci si aspetti, si arriverà al punto in cui non ci saranno due utenti al mondo che vedranno la stessa SERP per la stessa query in un dato istante nel tempo.

    The end of SEO as we know it😘 b*ye-bye, posizionamento ("garantito" o meno). :ciaosai:

    A quel punto, chiede Pieropan, che cosa misureremo?

    Misurereremo, log alla mano, il rendimento (e la composizione) del traffico che continueremo a ricevere dai motori di ricerca. "E ci dimenticheremo di misurare i posizionamenti". Sono d'accordissimo. Anche perché, a quel punto, misurare il posizionamento diventerà semplicemente impossibile. Oltre che perfettamente inutile.

    Grazie per il tuo bellissimo post, Pieropan.


  • User Attivo

    @fradefra said:

    Sono d'accordo al 100%, la stabilità si perderà del tutto o quasi. Tutto porta in quella direzione, buon senso, advertising, necessità di controllo, necessità di offerta, ecc.
    Su questo punto ho qualche perplessità: considerando che il valore di un motore di ricerca è anche quello di fungere da bookmark on-the-fly per quegli utenti "abituali" che non ricordano l'url esatta del sito che stanno cercando, ma che ricordano il percorso utilizzato per arrivarvi, non sarei così certa che la direzione sia necessariamente quella ipotizzata dal nostro Pieropan.


  • Super User

    @Fuffissima said:

    Su questo punto ho qualche perplessità: considerando che il valore di un motore di ricerca è anche quello di fungere da bookmark on-the-fly per quegli utenti "abituali" che non ricordano l'url esatta del sito che stanno cercando, ma che ricordano il percorso utilizzato per arrivarvi, non sarei così certa che la direzione sia necessariamente quella ipotizzata dal nostro Pieropan. Personalizzazione non significa necessariamente che uno stesso utente riceverà una SERP diversa ogni volta che fa una certa query, ma che utenti diversi riceveranno (contemporaneamente) SERP diverse per la stessa query. Il che, in parte, avviene già ora. 😉


  • User Attivo

    @Everfluxx said:

    Personalizzazione non significa necessariamente che uno stesso utente riceverà una SERP diversa ogni volta che fa una certa query, ma che utenti diversi riceveranno (contemporaneamente) SERP diverse per la stessa query. Il che, in parte, avviene già ora. 😉
    Questa chiave di lettura è assolutamente inoppugnabile, ma cosa ne pensi invece delle variazioni di SERP imposte allo stesso utente?
    Personalmente le considero poco user friendly in quanto decisamente contrarie alle abitudini d'uso che gli utilizzatori più affezionati fanno del motore, quindi deleterie per il motore stesso 😉


  • Super User

    @Fuffissima said:

    Questa chiave di lettura è assolutamente inoppugnabile, ma cosa ne pensi invece delle variazioni di SERP imposte allo stesso utente?
    Personalmente le considero poco user friendly in quanto decisamente contrarie alle abitudini d'uso che gli utilizzatori più affezionati fanno del motore, quindi deleterie per il motore stesso 😉 Secondo me la maggior parte degli utenti che si affidano a Google come a un provider di "bookmark-on-the-fly" lo fanno facendo affidamento sul primo risultato per ciascuna ricerca. Ad esempio anch'io, da quando uso la Google Toolbar, a volte per risparmiare tempo scrivo il nome di un sito che so essere al #1 per quella query (es., "giorgiotave") e poi premo il bottone "I'm Feeling Lucky!" (icona del quadrifoglio) sulla TB. Ora, ammetto che questo è un trick da power user. 😄 Però altre volte mi capita di digitare direttamente il nome del sito nella barra degli indirizzi del browser e lasciare che sia Google a "risolverlo" e redirigermi: è provato che molti utenti fanno lo stesso, magari inconsapevolmente (per pigrizia o ignoranza).

    Di conseguenza, secondo me una SERP può anche cambiare nel tempo, senza tuttavia inficiare l'usabilità per questo tipo di utenti. A patto che il sito al resti saldo in posizione. 😉

    I miei due Eurocent.


  • User Attivo

    @Everfluxx said:

    Di conseguenza, secondo me una SERP può anche cambiare nel tempo, senza tuttavia inficiare l'usabilità per questo tipo di utenti. A patto che il sito al #1 resti saldo in posizione. 😉
    Ecco un primo paletto dunque 😉
    Voi che ne pensate?