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    Quello che sappiamo sulle recensioni dei prodotti di Google e che John Mueller non sa

    Nel corso del 2021 ci sono stati due aggiornamenti su come le recensioni di prodotto vengono trattate da Google. Il primo ad Aprile e poi il secondo Dicembre c'è stato l'ultimo.

    Quello di dicembre ci indica una linea molto importante che vedremo a breve. Però, un attimo.

    Ora, so di essere ripetitivo, ma ogni volta che le "testate" inglesi fanno riferimento alle dichiarazioni di John Mueller in vari hangout succedono un bel po' di casini. John non conosce il funzionamento di tutto Google Search, gli hangout sono sempre "scialli", ovvero può sbagliare, i suoi sono quasi sempre consigli generici.

    Il problema è che poi da questi articoli in lingua inglese vengono riportare cose non vere e anche in Italia ci ritroviamo con un sacco di spazzatura. Io non sono contento di questa situazione, ma posso farci poco.

    Vi faccio un esempio. Gli viene chiesto se questo update riguarda l'inglese o altro.

    Nella sua risposta lui dice: "So I'm not particularly surprised that you see the changes in Germany, but I also don't know what we actually announced with regards to the locations and languages that are involved."

    LUI DICE CHIARAMENTE CHE NON SA COSA HANNO ANNUNCIATO. Ok? Chiaro?

    Questo tweet del 1 dicembre dice che è solo per le pagine in lingua inglese.

    Vediamolo:
    Schermata 2022-01-18 alle 12.53.42.png

    Non vi riporto il resto in forma integrale il resto degli argomenti. È tutto un "non lo so", "su questo update non ho idea".

    Appunto.
    Il machine learning? Non lo sa
    Fa parte dell'algoritmo principale? Non pensa di avere una risposta

    Eccolo il problema. Non ha idea di cosa hanno dichiarato, non sa se usano il machine learning, non ha una risposta se fa parte dell'algoritmo principale.

    Se dopo tutti questi anni andiamo ancora nella direzione di prenderlo come punto di riferimento, farci articoli, spiegare cose con le sue parole, il problema non è John Mueller, il problema siamo noi.

    Se MUM scala su tutte le lingue, perché questi update vengono rilasciati prima in lingua inglese?
    Potrebbe essere una buona domanda, così capiremmo in che contesto viene usato MUM ad esempio.

    La verità è che ora siamo in un periodo di mezzo, in cui non si capisce dove viene applicata l'intelligenza artificiale e in che modo. E dove sta facendo danni. Invece ci dobbiamo ancora beccare domande banali, risposte generiche e articoli in tutto il mondo SEO che sono spazzatura.

    Ma torniamo al tema. Cosa cavolo sappiamo sulle recensioni di prodotto?

    CHE SONO IN LINGUA INGLESE LE INDICAZIONI, NOI DOBBIAMO PREPARARCI.

    Ad Aprile Google avvisava:

    Per chi crea contenuti, ecco alcune altre domande utili da porsi per le recensioni prodotto. Le vostre recensioni:

    • Offrono le opinioni di esperti ove opportuno?
    • Mostrano com'è fisicamente il prodotto o come viene utilizzato, con contenuti unici e che siano diversi da quelli forniti dal produttore?
    • Forniscono misurazioni quantitative relativamente alle prestazioni di un prodotto secondo varie categorie?
    • Spiegano in cosa un prodotto si distingue dalla concorrenza?
    • Comprendono prodotti simili da prendere in considerazione o spiegano quali prodotti potrebbero essere migliori per determinati usi o circostanze?
    • Menzionano i vantaggi e gli svantaggi di un determinato prodotto sulla base delle ricerche?
    • Descrivono in che modo un prodotto si è evoluto a partire dalle versioni o dai modelli precedenti per apportare miglioramenti, risolvere problemi o aiutare in altro modo gli utenti a prendere una decisione di acquisto?
    • Identificano i fattori decisionali chiave per la categoria di prodotto e le prestazioni del prodotto in tali aree? Ad esempio, una recensione di un'auto potrebbe determinare che i consumi di carburante, la sicurezza e la maneggevolezza sono fattori decisionali chiave e, pertanto, potrebbe valutare le prestazioni in tali aree.
    • Descrivono le principali scelte in merito a come un prodotto è stato progettato e al loro effetto sugli utenti al di là delle spiegazioni fornite dal produttore?

    A Dicembre aggiunge:

    • Fornite prove come immagini, audio o altri link che rimandino alla vostra esperienza con il prodotto, per dimostrare le vostre competenze e sottolineare l'autenticità della recensione.
    • Includete link a più venditori per offrire al lettore la possibilità di effettuare acquisti presso il commerciante di sua scelta.

    La direzione è chiara: hanno identificato determinati parametri che usano le persone che fanno recensioni di qualità e tentano di capire se riescono a creare un algoritmo per identificarle.

    Come con Panda. Prendono le migliori recensioni del pianeta, vedono cosa hanno in comune che possono identificare e quindi li prendono come riferimento per valutare il resto di Internet.

    Ha senso?
    Certo. Appena esce un prodotto tecnologico è pieno di recensioni spazzatura: tutte uguale, tutte falsamente di testing. Non prendiamoci in giro. Per esempio io ho acquistato qualche prodotto di tecnologia solo perché in tanti dicevano che era il migliore. Recensioni negative non si vedevano. Ma sapevo a cosa andavo incontro. Su larga scala questo comportameno è uno schifo 🙂

    Per anni ho raccontato di come fosse pieno di problemi il macbook pro, ad esempio. Ora l'ultima version è una bomba, ma per 10 anni è stato un dramma lavorativo. L'ho detto da sempre.

    Quindi Google tenta di identificare le recensioni di chi ha esperienza e di chi ha fatto esperienza.

    Posso dare un consiglio a tutte le persone che fanno recensioni: DISTRUGGETE I PRODOTTI. Prima cercate di smontarli, usateli, provateli davvero. Non 10 minuti. Usateli in varie situazioni. Poi distruggete i prodotti ovvero iniziate elencando tutto quello che non va. Poi quello che va. E fatelo su cosa avete un po' di esperienza 🙂

    E ve lo dico per le persone, non per Google.

    Google ci metterà ancora molto tempo per beccare davvero queste cose e in questo tempo chi fa queste cose riuscirà ad aggiornarsi. Certo, il grosso dello "spam", lo individueranno, ma la terra di mezzo resterà viva.

    Che ne pensate?

    :ciauz:


    MaxxG merlinox 2 Risposte
  • Moderatore

    @giorgiotave concordo con le recensioni il problema si pone con l'affiliazione laddove il produttore pretende che non si faccia riferimento a prodotti concorrenti, almeno la preoccupazione la percepisco in quella community in particolare.


  • Moderatore

    Vado un po' OT ma il tema John mi fa parecchio sorridere.
    Ieri il mitico @andreamelloni ha un tweet taggando John: Andrea è un riservato (poi spiego che vuol dire):
    https://twitter.com/andreamelloni86/status/1483463546608435208

    John gli risponde, all'acqua di rosa.
    Poi arriviamo io e darth_na (un mito assoluto lui) e tutto si spegne.

    Ho come l'impressione che a John lo stile Search Engine Journal (seo gossip?) piaccia assai, ma quando invece si fa un pelino più duro... sbam se ne scappi. A questo punto mi chiedo: possiamo avere da Google un referente SEO degno di questo nome col fine di:

    • avere risposte
    • proporre miglioramenti sensati

    Tutto qui
    ps: per gli amanti dell'amarcord https://twitter.com/merlinox/timelines/1090302334402473985


    kal alepom 2 Risposte
  • Contributor

    @merlinox ha detto in Quello che sappiamo sulle recensioni dei prodotti di Google e che John Mueller non sa:

    Ieri il mitico @andreamelloni ha un tweet taggando John: Andrea è un riservato (poi spiego che vuol dire):
    https://twitter.com/andreamelloni86/status/1483463546608435208
    John gli risponde, all'acqua di rosa.

    In realtà credo che John abbia dato la risposta corretta.

    Quello che vedi nel risultato del test è a tutti gli effetti la schermata di domainB.ext/batterien, e infatti (rispettando il 301) segna correttamente quella come versione canonica.

    Probabilmente potrebbe essere più chiaro, questo sì.

    Io credo che John venga tirato per la giacchetta fin troppo spesso su cose che non hanno senso.

    Oltretutto John non è un salesman, non vende nulla. Deve gestire un canale che è "gratis" al solo scopo di mantenere le pubbliche relazioni.

    Quelli veramente scandalosi per me sono quelli della parte Ads.


    merlinox 1 Risposta
  • Moderatore

    Scusate se rimango un attimo nell'OT, ma è esattamente il mio pensiero.
    Appena l'argomento si fa specifico, l'eclissi.
    E' ciò che avviene in molte community, dove alle domande banali si susseguono centinaia di risposte (ovviamente senza leggere le precedenti ☺ ), mentre quelle più specifiche e complesse, il silenzio cosmico 🙂
    Però qui parliamo di un referente che avrebbe esattamente quel compito.

    Ovvio che non ha tempo e soprattutto non può sapere tutto (qui non avevamo dubbi 😜 ), ma secondo me si potrebbero raccogliere le domande più interessanti e poi creare delle risposte di qualità.

    Mi scuso ancora per l'OT, ma ho visto trascritto ciò che penso da un po' ormai. Grazie @merlinox e @giorgiotave 👍


    luca 1 Risposta
  • User Attivo

    @alepom ha detto in Quello che sappiamo sulle recensioni dei prodotti di Google e che John Mueller non sa:

    Ovvio che non ha tempo e soprattutto non può sapere tutto (qui non avevamo dubbi ),

    é questo il problema
    Google è troppo grande anche per chi lavora all'interno
    io ho avuto delle risposte precise (del tipo è un bug, oppure non si può fare),
    poi smentite dopo poco tempo, semplicemente perché c'era un altro team di Google che ne occupava.

    @alepom ha detto in Quello che sappiamo sulle recensioni dei prodotti di Google e che John Mueller non sa:

    ma secondo me si potrebbero raccogliere le domande più interessanti e poi creare delle risposte di qualità.

    Potrebbe essere un'idea,
    ma Rimane il problema che è Google fa troppe cose
    è troppo grande
    e opera in un'ecosistema di cui è il principale artefice, crea delle dinamiche, che però non riesce a controllare 🙂

    Questo è un problema anche degli altri BIG player in giro, tipo META e AMAZON.


  • Moderatore

    @kal la penso esattamente come @alepom . Sarebbe necessario un distinzione tra chi deve promuovere Google (se ha senso) e chi deve divulgare in modo tecnico e conscio che ciò che dice è "documentale".

    Purtroppo appena si alza l'asticella tutto va nel pallone.
    @kal spero apprezzi John la tua difesa, qui il punto è capire COSA vede Google quando accede (dal suo IP e con il suo Agent) e fare un log della redirection chain penso sia una banalità: è una forte mancanza di volontà da parte di Google di essere trasparente, non vedo altro motivo!

    Certo... possiamo guardare i log, ma a volte sembra più facile rifare un sito che accedere a dei log.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @merlinox ha detto in Quello che sappiamo sulle recensioni dei prodotti di Google e che John Mueller non sa:

    qui il punto è capire COSA vede Google quando accede (dal suo IP e con il suo Agent) e fare un log della redirection chain penso sia una banalità

    Vero che manca l'informazione sulla redirection chain... ma quando Googlebot accede ad un 301, effettua di norma immediatamente la scansione dell'URL finale ed è quello che va ad indicizzare e segnare come URL canonico.

    Quindi se nello strumento di test vai a testare una pagina che fa 301... e vedi nel risultato la pagina di destinazione... allora funziona tutto come previsto!

    Capisco però che faccia confusione, se uno mette un URL in verifica, si aspetta di ottenere i risultati di quell'URL (ovvero che dica "301 verso etc."), un po' come succede quando facciamo la scansione con i crawler desktop.

    Però alla fine della fiera quel test ci dice se il redirect è andato a buon fine per Googlebot, che è comunque quello che ci interessa.

    Sono il primo ad ammettere che Mueller spesso da risposte vaghe ed inconcludenti... ma l'esempio portato non mi sembra ricadere nella casistica.