Grazie Josie.
Dunque a me pare di capire che lo smart pricing sia un sistema per modulare i guadagni dei diversi publisher in base alla loro capacità di convertire i click in lead. Poiché questa capacità è più forte nei siti più specifici e tematizzati, ne deriva che i più penalizzati dallo smart pricing saranno i siti di argomento eterogeneo, quale appunto è il mio.
Se fosse così, si tratterebbe di un normale sistema di autodifesa di adsense. Il mio dubbio però è che questo strumento sia usato da adsense più come un modo per massimizzare i profitti a danno dei publisher (non scordiamoci che Google è un'impresa, e non un'associazione di beneficienza), che per difendersi dai click facili.
Con lo smart pricing, di fatto adsense può decidere in tutta discrezionalità e indipendentemente dalle tendenze del mercato "quanto" remunerare il publisher. Bene, è chiaro che per massimizzare i propri intriti e stringere il più possibile sulle retribuzioni, il sistema migliore è quello di incentivare i siti per così dire "in via di sviluppo", e d'altro canto "calmierare" le entrate di quelli che nel frattempo sono diventati troppo grossi (infatti il link che vi ho postato parla di diverse testimonianze che riferiscono di bruschi cali avvenuti immediatamente dopo a clamorosi picchi).
La mia storia non fa che confermare questo modello:
fino a metà agosto ho macinato un tale numero di click che le entrate sono lievitate a dismisura, a un punto tale che mettendomi d'impegno nel creare sempre più pagine, prevedevo che sarei arrivato entro poco ad avere entrate da capogiro, equivalenti a un vero e proprio superstipendio (non sto ad entrare nei dettagli).
Ebbene, proprio dopo aver raggiunto il record di entrate in un giorno, è cominciato lo strapiombo di cui ho parlato più volte, con una depressione che perdura ancora adesso mentre scrivo.