E' ovvio che se un provider dovesse decidere di combattere le illegalità che si realizzano sui suoi server, sarebbe una buona cosa. Il problema è che una cosa è combattere le illegalità palesi, altro è dare la possibilità (o l'obbligo) di combattere le illegalità. In fondo sono aziende private, finirebbero per combattere le cose che danno fastidio loro o qualche amico (politico, imprenditore, ecc....).
Quando si parla di censura (che poi è questo l'oggetto), si deve sempre andare con i piedi di piombo. Chi deve stabilire il discrimine tra una illegalità e una censura ? L'azienda ?
Secondo me no. Dovrebbe stabilirlo lo Stato, sempre, quindi direi polizia e giudici.
Se si punisce una azienda perchè non ha impedito che sul suo sito si commettano illegalità, la prossima volta l'azienda farà in modo che si postino anche contenuti ai limiti dell'illecito, semplicemente per paura di subire nuove condanne.
Inoltre, una cosa è il piccolo forum/sito dove è possibile un controllo. Altro è controllare YouTube. Come fanno gli eventuali moderatori di YouTube, semmai ci fossero,a controllare tutti i contenuti ? Dovrebbero conoscere le legislazioni di tutti i paesi del mondo ! Sarebbe costosissimo una gestione del genere, e un costo di questo tipo sarebbe scaricato sugli utenti, quindi finirebbero i portali gratuiti o semi gratuiti.
L'impressione è che si tenda a limitare il principio della non responsabilità dei provider inserendo il principio della responsabilità oggettiva (cioè io sono responsabile per i contenuti immessi anche se non ho avuto la possibilità di verificarli).
Il risultato sarebbe una rete con servizi a pagamento, e quindi con pochi utenti (solo quelli danarosi), e i soliti noti avrebbero il controllo totale della rete. E, in cascata, delle informazioni che passano sulla rete.
Diciamo più o meno quello che accade nella realtà con le TV.
La possibilità che io vedo è quella di eliminare "l'uomo senza volto" dalla rete, nel senso che chi accede alla rete deve essere sempre identificabile.
Nella realtà chi commette un reato è generalmente identificabile, lo stesso deve accadere in rete. Si dovrebbero studiare soluzione tecniche per fare in modo che chi accede alla rete lasci all'ingresso nome e cognome, in modo che sia rintracciabile sempre. Questo non vuol dire che il suo nome deve essere alla portata di tutti, ma solo che chi deve rintracciarlo (polizia, magistratura) possa farlo senza problemi.
Non so se è fattibile, ma il punto è che deve essere punito chi posta il contenuto illecito, perchè è lui che commette il reato. Il provider può essere punito solo se si dimostra un suo concorso nel reato (ad esempio, conosceva il contenuto e l'illecità del medesimo e non lo ha rimosso).