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@paolino said:
per quanto riguarda i siti che pubblicizzano i casinò, beh, posso assicurarti che sanno come coprirsi le spalle e in fondo il settore del gambling è molto remunerativo, quindi vale la pena assumersi qualche piccolo rischio, poi se passa la legge del berlusca sulle intercettazioni in pratica bloccherà l'azione penale per quanto riguarda il favoreggiamento del gioco d'azzardo
Ma io non intendo dire le società di affiliazione (di quelle nessuna ha sede in Italia), ma intendo dire proprio siti e sitarelli web che espongono banner e link e continuano a farlo senza problema.
So che alcuni dei maggiori webmaster italiani del settore non vivono più in Italia e quindi non sono più assoggettati alle regole italiane, ma gli altri?
Non è che alla fine, come sempre in Italia, stravince l'impunità (stavolta giusta credo).Inoltre ho letto varie discussioni nel web dove alcuni affermavano che mettere semplici link testuali o link non diretti ai casinò ma alle società che li pubblicizzavano non costituiva reato...
su questo personalmente sono dubbioso e vista la lacunosità della legge, si andrebbe a discrezione di chi ti indaga (sempre se qualcuno si muova per farlo).Se poi tutto dipende dalla legge sulle intercettazioni...allora possiamo stare in una botte di ferro, quella legge passerà (ahimè) e pure subito.
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no no non parlavo delle società di affiliazione ma proprio dei webmaster....quelli lì che gestiscono i grossi siti che vedi che so nella prima pagina di Google per casinò online non vivono o l'Italia, altri vivono in Italia ma registrano le loro attività alle loro società offshore il che rende praticamente impossibile risalire a loro
in tutta franchezza ti devo dire che nel 2005 fu fatta la solita operazione di facciata, le indagini durarono meno di un mese, in pratica andarono su Google cercarono 200-300 siti che pubblicizzavano i casinò....a questo punto se il sito era su server italiano bastò chiedere alle società di hosting ( per esempio molti avevano siti free su altervista e furono presi tutti ), oppure nel whois del dominio erano presenti il nome dell'intestatario e il suo indirizzo
insomma nessuna indagine incredibile da James Bond come invece diedero poi a vedere
il punto è che quando scoppierà di nuovo il caso rifaranno tutto daccapo e prenderanno i webmaster più sprovveduti mentre i pesci grossi si occultano dietro società offshore o registrano i domini con nomi falsi o altre amenità del genere
infine per quanto riguarda i link, si è reato è favoreggiamento del gioco d'azzardo è inutile che le società di gambling cerchino di rassicurare, mentono spudoratamente se ti dicono che mostrare link ai casinò online o ai siti che li pubblicizzano non è reato
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Innanzi tutto grazie ancora per le precedenti risposte.
Ti faccio un'altra domanda:@paolino said:
allo stato attuale delle cose qualunque società sprovvista della licenza AAMS opera illecitamente nel mercato italiano e i webmaster che le sponsorizzano sono passibili di varie imputazioni tra cui induzione al gioco d'azzardo e associazione a delinquere
Perfetto. Però ora una domanda sorge spontanea:
se un webmaster, pur italiano, sponsorizza i casinò fuori dal mercato italiano, creando un sito non in lingua italiana, come funziona la cosa?
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@bud said:
Perfetto. Però ora una domanda sorge spontanea:
se un webmaster, pur italiano, sponsorizza i casinò fuori dal mercato italiano, creando un sito non in lingua italiana, come funziona la cosa?e qui si inserisce la borbonicità dell'Italia....secondo la legge italiana sei soggetto alle sue regole sia se vivi in Italia sia se sei cittadino italiano
insomma il fatto che il sito non sia in lingua italiana e rivolto ad un pubblico estero non ti salva, ovviamente in quel caso la gdf avrebbe meno interesse a verificare la cosa e anzi potrebbe non incappare mai nel tuo sito ma se ti pizzicano i guai li passi lo stesso
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@paolino said:
secondo la legge italiana sei soggetto alle sue regole sia se vivi in Italia sia se sei cittadino italiano
Ma almeno se uno si trasferisce a vivere in un paese straniero può stare finalmente in santa pace?
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@bud said:
Ma almeno se uno si trasferisce a vivere in un paese straniero può stare finalmente in santa pace?
dipende dal tipo di reato....
se il reato prevede una pena inferiore a 3 anni allora il fatto che non sia commesso sul suolo italiano ti mette al sicuro
se il reato invece prevede pene per oltre 3 anni allora puoi essere arrestato al tuo rientro in Italia
per esempio se vai in Olanda e spacci marijuana puoi comunque essere processato e condannato qui in Italia
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Piccolo OT:
Grazie delle veloci risposte, ma come fai a sapere tutte queste cose, hai anche tu un portale di casinò online?
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@bud said:
Piccolo OT:
Grazie delle veloci risposte, ma come fai a sapere tutte queste cose, hai anche tu un portale di casinò online?no ma mi danno fastidio le ingiustizie soprattutto se commesse dagli Stati e siccome è una cosa grossa che nel 2005 fece molto parlare di sè me ne interessai
ripeto trovo squallido che uno Stato invece di pensare al benessere dei propri cittadini, vada in giro a fare il bullo difendendo a spada tratta gli interessi privati di famiglie ben note ( guarda caso sono sempre le stesse che hanno le mani in questi affari al limite ), di gente che non ha mai lavorato in vita sua eppure si permette tramite i suoi lacchè di dire che noi altri siamo fannulloni, bamboccioni, che lavoriamo poco, produciamo poco, ecc....
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Per curiosità, in europa quali sono gli stati che permettono il gioco d'azzardo online (seppur regolamentato) e di conseguenza casinò online e promozione di questi?
Ho letto dell'Inghilterra. E' vero? E altri stati?
Grazie in anticipo per la risposta
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@bud said:
Per curiosità, in europa quali sono gli stati che permettono il gioco d'azzardo online (seppur regolamentato) e di conseguenza casinò online e promozione di questi?
Ho letto dell'Inghilterra. E' vero? E altri stati?
Grazie in anticipo per la risposta
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