@dafne84 said:
Ricordarci chi siamo stati e ricordarci chi potremmo essere..
Troppo spesso ci dimentichiamo: il tempo, il lavoro, la routine sono lancette che ci rubano il tempo!
E tu, caro Stefano cosa vorresti essere che non sei stato?
Noi che il presente non viviamo perchè quando lo pronunciamo appartiene già al passato... almeno dovremmo puntare di più sul futuro.
Io temo il futuro e spesso lo evito, che dovrò fare...
Vero, il tempo ci viene continuamente rubato: il nostro è un "Sistema" che entra nella nostra vita, nella nostra immaginazione, nella camera da letto...
Cosa vorrei essere? Una persona che esprime i suoi sentimenti sempre, nel lavoro, in famiglia, nel condominio... con tutti.
Che dovremmo puntare più al futuro è cosa giusta, ma noi siamo stati costruiti dalle nostre esperienze, dalle nostre amicizie, delusioni, amori, amici, emozioni, sensazioni.
Tu temi il futuro, ci sono persone che ne hanno terrore o che non se ne fregano nulla (i superficiali o intelligenti, non so).
Cosa dovresti fare? Quello che dovrei fare io e tutti: cogliere l'attimo fuggente, vivere il presente, essere se stessi, essere sempre vigili, attenti agli altri, saperci ascoltare, amare. lo so che è facile a dirsi ma tutti siamo candidati all'amore, alla santità (per chi crede), ad una dimensione più "alta", più "spirituale".
Sul brano specifico alcune cose.
E' nato da una mancanza di partecipazione fra di noi - vecchi amici (solo alcuni, altri sono ben partecipi pur stando lontano) per cui io mi sentivo triste e nostalgico.
Però sentivo di aver ragione, sentivo che questi amici avrebbero dovuto vedersi, parlarsi, stare insieme più tempo, e parlare di cose di sé, della propria storia (alcuni erano amici anche del 1967) e delle cose dell'anima.
Questo scritto è un'email inviata lunedì 20 gennaio 2003 a Umberto, Roberto, Primiano, Michele, Mauro, Giovanni, Geppy, Fausto, Elysena, Alfonso, Adele e Nicola.
Il titolo è quello di una bellissima (a dir poco) canzone degli Osanna, gruppo rock, pop e prog del 1971, napoletano, ancor oggi vivente (sono stato ad un loro concerto favoloso due settimane fa).
Il titolo originale del brano è "There will be time" oppure "Canzona". Il testo è stato ricavato da una poesia di T.S. Elliot.
Il LP (Long Playng) ove era contenuta, era la colonna sonora di un film intitolato "Milano calibro 9".
Il titolo del LP è "Preludio, tema, variazioni, canzona".
Non so se esiste CD.
Io ce l'ho in mp3.
Un bacio
Stef