Ciao Malatesta.
Grazie di averci reso un'interpretazione poetica sull'argomento "Sodoma e Gomorra".
Dopo la riduzione in prosa di Stefano Starano ci volevano un paio di rime tagliate allo scopo.
Per "approfondire" il tema, diciamo.
Fra l'altro devo dire che mentre la sua produzione in materia citava eventi a me del tutto ignoti - sono ignorante - , la tua agile raffigurazione tocca esattamente aspetti pittorici molto più vicini al mio immaginario.
Vale a dire che pensando a Sodoma e Gomorra anche il mio subconscio si riferisce ai noti eventi biblici, ovviamente, ma utilizzando contorni sfumati ed orgiastici, molto più simili all'evocazione poetica che non allo studio specifico delle SS. Scritture o ancora alle sue "ricostruzioni alternative".
Per informarmi meglio infatti ho pensato subito a Dante.
Lui mette i sodomiti sia all'inferno (XV e XVI canto) che al purgatorio (XXVI canto, insieme ai lussuriosi etero).
I sodomiti all'inferno corrono sotto una pioggia di fuoco, costretti a non fermarsi mai.
Qui una raffigurazione pittorica.
Poi ho cercato un riferimento più recente, per capire se a distanza di tanti anni il destino dei sodomiti sia ancora quello di beccarsi le fiamme infernali.
Ho chiesto ad Answers, il servizio diYahoo.
Secondo voi gli omosessuali e i sodomiti vanno all'inferno?
La risposta più quotata da esito affermativo e consiglia la consultazione delle Scritture (Corinzi 6/9 e Timoteo 1/10).
Ma anche le risposte che seguono sono significative, come spesso accade.
Alcune perfino divertenti.
Non la voglio fare lunga.
GT è un forum aperto a tutte le soluzioni, anche quelle retrospettivamente dolorose.
Soprattutto è tollerante nei confronti di tutti, anche quelli che vanno dietro a gusti religiosi, sessuali o culturali atipici od originali.
Ci sono ben altre Gomorre su cui GT si dimostra rigido, e turgidamente orgoglioso del suo rifiuto.
Eventualmente qui si accettano sodomiti e lussuriosi di ogni risma.
Si rifiuta tassativamente, però, la "Gomorra" che ci racconta Saviano; questo per certo.
Ogni mafia intesa come metodo per l'esercizio del potere è una perversione infernale, un peccato che nemmeno un dannato come me può tollerare.
E considerando che anche la riproposizione cinematografica del romanzo sta avendo e ha avuto discreta fortuna ho pensato di concludere le citazioni proprio con il railer di "Gomorra", film di Matteo Garrone per la produzione di Domenico Procacci.
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