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Libri sulla politica
Vorrei intraprendere la lettura sul tema della politica, quindi iniziare diciamo dalle "basi" o comunque in modo, almeno per ora, sul generico.
Avrei bisogno di qualche consiglio su dove orientarmi, su autori che ne parlino senza essere "di parte" ovviamente.
Non sarà facile forse trovare chi scrive senza dare il suo contributo di pensiero sul tema ma chissà che non riusciate a darmi una mano:)
Grazie
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Ciao Kyra_00, bentornato nella sezione "Libri".
Hai scelto senza dubbio un tema affascinante per il tuo approfondimento. Aggiungerei, se mi permetti, a dir poco vastissimo.
Al fine di aiutarti nella scelta - ed aiutare soprattutto gli altri utenti ad aiutarti con consigli appropriati - credo però sia opportuno da parte tua aggiungere qualche altra coordinata o specifica alla richiesta; sei infatti interessato a libri che parlino di:
- Politica internazionale contemporanea?
- Politica italiana contemporanea?
- Storia della politica internazionale nell'ultimo secolo?
- Storia della politica italiana nell'ultimo secolo?
- Storia cumulativa della politica dalle origini?
- Filosofia politica?
- Costituzioni degli stati (singole o comparate)?
- Altro non incluso nelle precedenti voci?
Come vedi gli argomenti sono tanti e per ciascuno esiste una letteratura sterminata. Sono certo che siano reperibili in giro ottime ed agili introduzioni per ciascun tema tra quelli citati, ma senza un recinto di massima rischieresti di ricevere consigli fuorvianti.
Ultima nota, sulla questione del punto di vista e della neutralità: come osservi giustamente tu, non esistono testi del tutto obiettivi (ed è davvero un bene che sia così), perché anche nello scrivere una semplice cronologia degli eventi si fa una scelta di cosa inserire e cosa trascurare. Il massimo che ci si può augurare è che l'autore abbia considerato anche l'opinione degli avversari politici ed abbia concesso nella sua opera un po' di spazio a quelle.
Se mi vengono in mente dei titoli, te li segnalerò con piacere.
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Come hai premesso non è facile che qualcuno possa esprimere opinioni completamente scevre da propri convincimenti.
Forti di questo dato di fatto, posso comunque consigliarti gli scritti di Norberto Bobbio.
Di lui ho sempre stimato la cordiale e colta pacatezza ed il suo modo di sposare una parte politica nel pieno rispetto dell'altra e delle sue ragioni, pur non condivise.
Da Wikipedia: > Durante gli ultimi anni del fascismo, Bobbio matura la convinzione della necessità di uno stato democratico, che sgombri il campo dal pericolo della politica ideologizzata e delle ideologie totalitarie sia di destra sia di sinistra, invoca sia una gestione laica della politica, sia un approccio filosofico-culturale alla politica, che aiuti a superare la contrapposizione fra capitalismo e comunismo ed a promuovere la libertà e la giustizia.
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Senz'altro Andrez, anch'io ultimamente pensavo a Norberto Bobbio, come un dei più grandi filosofi della sinistra contemporanea, che è stato decisamente tascurato dalla sinistra , ma pensavo anche a Pier Paolo Pasolini, che con i suoi "Scritti Corsari" ha lasciato un segno e un giudizio sferzante sulla gioventù di allora , che la gioventù attuale farebbe bene a leggere per non commetere gli stessi errori.
Ma di politologi o intelettuali dallo spirito "indipendente" e non partitico, ce ne sono stati anche dal'altra parte, basti pensare a Montanelli o l'attuale Gervaso.
Però per chi vuol farsi una cultura poliica, sarebbe meglio che si orientasse su testi di SCIENZE POLITICHE, scegliendo gli argomenti che più lo interessano, adatti anche a formare dei politci (...dalle poche ciacchiere e con una maggiore competenza)...