@vnotarfrancesco said:
Libera Scienza in libero stato di Margherita Hack è un libro diverso dai soliti della famosa astrofisica italiana.
Mi è piaciuto tantissimo il tema attualissimo e importantissimo per il nostro futuro, ovvero il ruolo fondamentale della ricerca di base, ricerca che se non ben alimentata non darà vita alle idee che saranno poi oggetto della ricerca applicata, poi dello sviluppo delle tecnologie e infine nella progettazione industriale di nuovi prodotti strategici per la nostra economia.
"Lo scorso 18 febbraio il presidente degli Stati Uniti ha organizzato una cena con i rappresentanti delle più influenti società tecnologiche della nazione.
Perché il futuro economico di una nazione occidentale si basa sulla ricerca di nuove tecnologie per la creazione di nuovi servizi e prodotti, per creare una prospettiva economica stabile, un migliore ambiente in cui vivere e in definitiva una migliora qualità della vita.
Ecco perché per reagire alla crisi si deve investire nella ricerca applicata e in quella di base come mai si è fatto prima a costo di rinunciare anche ad altre cose ritenute dai più necessarie.
Occorre osare per riguadagnare il primato tecnologico i cui frutti si potranno cogliere solo tra 10 e più anni ed è necessario che sia lo Stato ad investire perché le aziende pubbliche non oseranno mai rischiare così tanto per il futuro della collettività."
V.N.
Non ho letto il libro, ma conosco la valenza di Margherita Hack per cui presto lo comprerò.
Sull'argomento "ricerca" credo che senz'altro possiamo trovare nelle varie epoche dei 150 anni di Unità d'Italia lezioni da imparare sia in termini negativi che positivi, fermo restando due cose:
non stiamo dietro nessun altro paese per numero di scienziati d'eccellenza (almeno finora, magari li facciamo migrare all'estero)
se si procede con i tagli alla ricerca giustificandoli con cattivo uso dei soldi investiti, (vedi riforma Gelmini), piuttosto che aumentare gli incentivi alla ricerca controllando la gestione severamente non si fa altro che aiutare le potenze egemoni a crescere economicamente a spese nostre (l'italiano è per lo più il consumatore delle tecnologie altrui).:x
ciao
marlomb