Buonasera, mi permetto di inserirmi nella discussione perchè ho letto un pò di inesattezze.
Prima di tutto bisogna capire cosa si intende per "vendita di siti a terzi" (se "creazione di siti web" o "vendita di domini").
Se si intende "Creazione di siti web"
In tal caso l'attività va inquadrata come "attività artigiana". I passaggi da seguire sono:
apertura della partita IVA. Non ci sono spese vive per questa pratica;
iscrizione alla CCIAA di competenza territoriale. le spese vive (dovute alla CCIAA per diritti di segreteria, bolli e camerali) sono pari a 79,50;
Iscrizione INPS gesione artigiani e commercianti (con possibilità di riduzione del 35% dei contributi fissi se si aderisce al regime forfettario);
iscrizione all'INAIL
In alternativa è possibile inquadrare l'attività come professionale anziché "artigiana". Anche se questa non è la modalità corretta, viene spesso utilizzata per evitare lo scoglio dei contributi fissi INPS. Infatti anziché iscriversi all'INPS gestione artigiani e commercianti, ci si potrà iscrivere alla gestione separata (si versano i contributi in proporzione al reddito).
In tal caso i passaggi da fare sono:
apertura partita IVA (come sopra);
iscrizione INPS gestione separata
Se si intende "Vendita di domini"
In tal caso l'attività puà essere inquadrata come "E-commerce di tipo diretto". Per fare ciò i passaggi da seguire sono:
apertura partita IVA (come sopra);
comunicazione SCIA presso il Comune di competenza territoriale
iscrizione CCIAA di competenza (come sopra);
Iscrizione INPS gestione artigiani e commercianti (come sopra)
Per quanto riguarda le imposte, se si opta per il regime forfettario:
In caso di attività iscritta alla CCIAA, si verserà il 5% per i primi 5 anni di imposta e poi 15% del reddito imponibile (questo si calcola moltiplicando il volume d'affari annuo per un coefficiente di redditività). I contributi fissi INPS, invece, sono pari a circa 2.340 euro annui (da versare in 4 rate trimestrali)
In caso di attività professionale, si verserà il 5% per i primi 5 anni di imposta e poi 15% del reddito imponibile. I contributi INPS per la gestione separata, invece, sono pari al 25,72% del reddito imponibile
Saluti