Questo è un problema vecchissimo e molto dibattuto. Mi ricordo di dibattiti infiniti su questo argomento.
E su Google, come mi sembra sostenga anche @kal , quello che trovi non è altro che un'approssimazione di quello che succede nel mondo reale.
Mi ricordo all'Università che il mio prof di Analisi Matematica, faceva ricerca su di una branca specifica dell'analisi matematica, talmente specifica che una volta confessò che c'erano meno di 100 persone al mondo che la potevano comprendere.
Io provai a leggere qualcosa delle sue ricerche e smisi dopo il primo paragrafo.
Perché ti dico questo, perché probabilmente il miglior articolo su di argomento è quello scientifico, validato scientificamente (il cui funzionamento base fu usato nel brevetto del PageRank tra l'altro).
Ma siamo sicuri che quell'articolo sia il migliore per la "massa"?
Siamo sicuri che sia leggibile?
Siamo sicuri che quell'articolo scientifico riesca a trasmettere una sola cosa a chi lo legge? O magari si ferma al primo paragrafo come feci io?
Difficoltà enorme. Come facciamo a definire qual è il miglior risultato?
D'altra parte nel marketing non esiste il concetto di qualità! Altrimenti non si spiega il perché del successo di alcuni prodotti qualitativamente scadenti rispetto ad altri.
Esiste solo il dare quello che vogliono.
Questa è la difficoltà che si trova ad affrontare Google nel definire qual è il miglior risultato da far apparire.
E i meccanismi che usa per validare le sue SERP, ovvero sondaggi, test A/B, misurazioni di obiettivi intermedi, ecc. non fanno altro che adeguare la "qualità" dei risultati a questa "massa" che cerca.
Mi ricordo quando cercavi "farmacia online" e ti appariva un sito che vendeva pillole per l'erezione. Qualcuno disse: "Ma siamo sicuri che si tratti di un bug? Magari chi cerca farmacia online chiave ha in mente proprio!"