Ho un problema simile, ovvero:

dominio .it, sito in italiano necessità di pubblicare un'edizione del sito in inglese, per il mercato estero

Con in più il problema di NON poter utilizzare un .com (o altro gtld), perchè non si trova nulla di disponibile che sia minimamente accattivante...

Ho cominciato a sviluppare in www.miodominio.it/en/ , però mi è venuta l'idea: e se lo piazzassi in un sottodominio en.miodominio.it ?

Avrei sempre i problemi di geolocalizzazione, ma verrebbe comunque visto da google come un sito del tutto differente, con possibilità anche di gestirlo separatamente da GWT, con sitemap differente ecc. ecc.
(Un piccolo bagno di sangue per quanto riguarda la parte già sviluppata, che ha URL del tipo www.miodominio.it/en/ e che dovrebbe invece fare riferimento a en.miodominio.it/ ... ma a parte questo...

Che ne dite?

Bisognerebbe analizzare il profilo di backlink delle varie pagine per poter dire quali pagine sono più autorevoli e popolari e poi definire una strategia! Dai un'occhiata ai dati di Webmaster Tools di Google per vedere a livello di backlink come sono messe le varie pagine!

Forse sono offtopic: AddThis l'ho trovato molto difettoso sui diversi CMS (wordpress e magento su tutti). lo sconsiglio vivamente!

Se non hai controllo su tale server è molto difficile porvi rimedio.

Potrebbe essere che tale server ha accumulato parecchia posta per quei provider e quindi è lento a consegnare, oppure perchè quando incontra un server che rifiuta la connessione per greylisting dovrebbe riprovare dopo qualche minuto e invece probabilmente decide di riprovare con molto più ritardo: questo non è tecnicamente "errato", ma provoca quei ritardi che tu vedi.

Grazie mille, mi sembra proprio il tutorial che cercavo! Ora gli do una lettura ed eventualmente posterò eventuali dubbi.

Intanto sono solo accessi quindi Google non li valuta; il discorso sarebbe diverso se invece a provenire da siti di casino o siti per adulti fossero dei backlinks.

Non ti creano danni fino a quando non generano troppo traffico sul tuo server, traffico che se aumentasse potrebbe esaurire le risorse che tu paghi e nel caso peggiore portare ad un collasso del tuo sito (il classico DoS - denial of service).
In questo caso oltre al fermo del tuo sito ti potrebbe procurare anche un danno nel posizionamento su Google.

Non sono un sistemista ma un metodo per bloccarli potrebbe essere quello di bloccare la classe ip sul firewall del server oppure con delle regole nel file htaccess.

Valerio Notarfrancesco

Hai letto bene, in diversi casi i siti che avevano il rel canonical sono stati penalizzati a causa di un bug di Google che poi è stato corretto. E' successo l'anno scorso verso settembre / ottobre.

Tuttavia nel passato, solo un paio di anni fa, anche i redirect 301 avevano subito un'analoga sorte, anche in quel caso a causa di un bug di Google poi risolto.
Insomma, non si deve colpevolizzare un'istruzione solo perché per un breve periodo Google aveva un bug. Ci sono stati, e ce ne saranno sempre.

Nel tuo caso il redirect 301 mi sembra la soluzione migliore, quello che è da evitare è di sicuro il blocco dal file robots.txt.

Valerio Notarfrancesco

Ciao, stavo appunto valutando se fosse opportuno o meno avvalermi di RSS Graffiti. Lo userei per comodità e per risparmiare un po' di tempo, ma credo che la quantità dei post non dovrebbe essere eccessiva, indicativamente una decina al giorno nelle migliori previsioni.

Mi sembra di capire che il rischio più concreto non sia una violazione a Facebook ma l'annoiare i fan, che forse è ancora più deleterio...

Ciao Valerio, in effetti hai posto l'accento su una questione che non avevo considerato... è un aspetto interessante!

Se vogliamo potrebbe valerne la pena anche per non perdere terreno coi competitors: immagina se un sito concorrente avesse lanciato l'app e tu no... rischieresti in qualche modo di sembrare obsoleto

Ciao Gibbo, quindi tu ritieni che Google non apprezzerebbe uno scambio di questo tipo perchè lo riterrebbe in qualche modo artefatto.

Però stavo pensando una cosa: c'è un grosso network italiano di blog (non faccio nomi ma è facile indovinare) che attua proprio questa strategia.

Blog di argomenti più disparati, tutti appartenenti alla stessa organizzazione, che si linkano reciprocamente tra loro.

Possibile che i loro esperti SEO gli abbiano consentito questa tecnica senza prevedere una possibile penalizzazione?

Se non erro dovresti poter modificare i dati senza dover chiudere e far riapprovare il tuo account...:)

@LucaBonardo said:

Per Hayez: se il tuo target è prevalentemente italiano il mio consiglio è quello di postare in italiano... Considerando la scarsa diffusione della lingua inglese in Italia probabilmente otterrai risultati migliori (ovviamente dipende dal target di persone a cui punti, ci sono settori, come il nostro, in cui l'inglese anche in italia è molto diffuso). Potresti addirittura pensare di mantenere due account separati, e riproporre i tuoi cinguettii sia in italiano che in inglese, con un minimo sforzo ti renderai subito conto di quale dei due account ha maggior successo.

Luca.

Grazie Luca, in effetti ci ho riflettuto un po' e penso che per una questione di "coerenza" sia meglio fare i tweet nella medesima lingua dei contenuti del sito. Vediamo come va!

Ciao Hayez e benvenuto nel Forum GT anche da parte mia.