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    Andrea Sebastiani

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    Ciao!
    Quando mi chiedono cosa faccio nella vita la mia risposta è:
    "In che senso?"

    Le mie skills ricadono in un campo piuttosto ampio ma riassumendo potrei dire che sono attivo nel settore delle arti visive.

    Ma se si vuole entrare più nel dettaglio posso dire che sono:

    Ingegnere, Architetto, Progettista, Grafico, Renderista, Fotografo, Videomaker, Pilota Drone, Web Editor, Copywriter, Produttore Multimediale, Curioso

    I migliori post di Andrea Sebastiani

    • Il “Metodo Taverniti” (l’unione fa la forza)

      In questa circostanza tralascio il cappello di presentazione che risulterebbe oltremodo tautologico.

      Il “Metodo Taverniti” non è un metodo vero e proprio ma piuttosto uno stile di vita o una filosofia.

      La ricetta in teoria sembra semplice: studiare e tenersi aggiornati per diventare sempre più preparati nel proprio campo. Il carburante che può aiutarci in questo intento è la curiosità nei confronti delle dinamiche che ci circondano. Il metodo sarebbe quindi quello di studiare e aggiornarsi in continuazione per diventare migliori, testando le novità e sperimentando l’ignoto.

      Fino a qua sembrerebbe il classico metodo del marketer di successo che vende corsi da Dubai, ma è proprio da questo punto che inizia la filosofia, è qui che nasce una delle #DinamicheSocial più travolgenti:

      Impara, condividi, cresci!

      Il duro lavoro e la preparazione sono solo il trampolino di lancio per poter costruire qualcosa di più grande. Le interazioni sociali sono tutto quello che abbiamo. Essere lo strumento grazie al quale una community possa nascere, svilupparsi e riconoscersi è l’ambizione più alta.

      Le famose mappe mentali altro non sono che il nostro campo d’azione, l’area di nostra competenza; conoscere questi limiti ci permette di chiedere a chi quell’area la sa presidiare meglio di noi. Se qualcuno ha le competenze che ci mancano possiamo chiedergliele come in una sorta di baratto ed è proprio quando si deve rispondere alla domanda che alla fine si comprende maggiormente l’argomento.

      Lo spirito di collaborazione e condivisione fa crescere tutti quanti, chi dà e chi riceve.

      In fondo a cosa serve scoprire una novità se poi non la condividi con qualcuno?

      Questo articolo probabilmente è il più scontato di questa serie ma a me faceva piacere averlo qua, tra tutti gli esempi che mi hanno fatto riflettere e crescere.

      postato in YouTube
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Ottimizzare l'acustica di una stanza [Guida]

      Introduzione

      Questa guida speditiva è il risultato del sunto delle mie conoscenze ingegneristiche apprese sui seguenti due manuali:

      • F. Alton Everest, Manuale di acustica, HOEPLI, 2016
      • Paola Riccardi, Elementi di acustica e illuminotecnica, McGraw-Hill, 2009

      Spero di essere riuscito a rendere di facile comprensione questo argomento molto tecnico.

      La Riverberazione

      Se all'interno di una stanza viene prodotto un suono continuo e poi lo si interrompe, si può notare come occorra un certo periodo di tempo per far sì che il livello sonoro all'interno della stanza torni a zero. Questo comportamento si chiama Riverberazione.

      I raggi sonori emessi dalla sorgente, una volta interrotto il flusso sonoro, rimbalzano sulle pareti; questi urti, ogni volta, fanno perdere loro energia e, di conseguenza, il volume percepito diminuisce fino ad annullarsi.

      Il Tempo di Riverberazione

      L'intervallo di tempo che intercorre dal momento in cui la sorgente smette di emettere il suono e il momento di quiete acustica si chiama Tempo di Riverberazione.

      Quando parliamo emettiamo suoni più o meno squillanti; toni di voce più alti o più bassi sono caratterizzati da frequenze misurate in Hertz (Hz) più basse e più alte.

      • La voce femminile (solitamente di intonazione più alta) ricade tra le frequenze di 250-2000 Hz con picchi tra i 500-1000 Hz
      • La voce maschile (di solito con intonazione più bassa) ricade tra le frequenze di 125-500 Hz con un comportamento mediamente omogeneo

      Spettro acustico.jpg
      Differenza tra uno spettro acustico tipicamente femminile (sinistra) e uno maschile (destra)

      Lo spettro acustico è la rappresentazione del suono emesso ad una certa intensità misurata in Decibel (dB) suddiviso nelle varie frequenze ripartite nei seguenti gruppi:

      125Hz 250Hz 500Hz 1.000Hz 2.000Hz 4.000Hz 8.000Hz 16.000Hz
      1 kHz 2 kHz 4 kHz 8 kHz 16 kHz

      Da notare come ciascuna frequenza sia il doppio della precedente

      Per conoscere e analizzare il proprio spettro acustico consiglio di utilizzare l'app gratuita Bosch iNVH. Basterà selezionare Calibration per vedere quali sono le frequenze dominanti della propria voce.

      Il Tempo di Riverberazione Ottimale

      Il valore migliore di tempo di riverberazione di un ambiente è definito come Tempo di Riverberazione Ottimale.
      Per una stanza rettangolare in cui il parlato è l'elemento chiave e la frequenza di riferimento è 1000 Hz questo valore si calcola come:
      Formula Ottimo.jpg
      Dove:
      V è il volume della stanza
      k è un valore che varia da 0,3 a 0,4
      n è un valore che varia tra 6 e 9

      Cambiando questi valori si ottengono dei valori massimi e minimi i quali identificano un range nel quale dovrà ricadere il Tempo di Riverberazione della nostra stanza.

      ESEMPIO
      Per una stanza 5x4 alta 3m con i valori k=0,3 e n=6 il Tempo di Riverberazione Ottimale risulta essere 0,59 secondi.
      Cambiando i valori, possiamo identificare un valore minimo (0,47s) e massimo (0,79s) in cui questo tempo risulta accettabile.

      La misurazione del Tempo di Riverberazione

      Per eseguire la misurazione del Tempo di Riverberazione di un ambiente si può andare in due direzioni: una è ingegneristica ed attendibile ma fa perdere tanto tempo, a volte inutilmente, ed è macchinosa; l'altra è decisamente più semplice da realizzare, è approssimata ma per quello che serve a noi è più che sufficiente.

      Di seguito le riporto entrambe per completezza e per far capire (o intuire) la logica con cui si è arrivati a certe formule.

      A) MODALITÁ INGEGNERISTICA

      Sono sufficienti i seguenti componenti:

      • un microfono (in questo caso è lo stesso utilizzato da voi e nella stessa posizione di quando registrate)
      • un altoparlante abbastanza potente collegata a un PC posizionato nella vostra postazione
      • uno strumento di acquisizione e registrazione delle onde sonore. Anche qui consiglio Bosch iNVH poiché esporta i dati in .CSV per Excel
      • cuffie protettive (perché i suoni generati potrebbero causare danni)

      La procedura standard prevede di scegliere di volta in volta una frequenza (è preferibile valutare soprattutto le frequenze con maggiore intensità sul vostro spettro acustico):

      • registrare tramite l'app l'Overall Level;
      • far emettere una determinata frequenza tra quelle presenti in questa playlist e portare l'intensità riportata sull'app a 100dB;
      • dopo che l'intensità si è stabilizzata bisogna interrompere istantaneamente l'emissione acustica (evitando ulteriori suoni accidentali);
      • attendere che si raggiunga lo stato di quiete sonora;
      • terminare la registrazione e salvare il file;
      • aprire i dati in Excel e calcolare quanto tempo è stato necessario per avere un decadimento da 100dB a 40dB

      Questo valore ottenuto è il Tempo di Riverberazione per la specifica frequenza analizzata detto anche τ60 (perché è il tempo necessario per abbassare l'intensità acustica di 60dB).

      Se il rumore di fondo della stanza è superiore ai 40dB e quindi il decadimento non andrà mai sotto questo valore allora è sufficiente estrapolare il valore del Tempo di Riverberazione ipotizzando un comportamento analogo al di sotto dei 40dB.

      Ecco un esempio di estrapolazione che può essere fatta anche stampando il grafico di Excel:
      Interpolazione.jpg

      B) MODALITÁ SEMPLIFICATA

      La formula che segue (chiamata Formula di Sabine) è un approccio totalmente empirico basato sul procedimento inverso che determina questo valore del Tempo di Riverberazione (τ60) basandoci sui materiali che rivestono la stanza.
      Questo approccio semplificato tende a sottostimare il Tempo di Riverberazione (venendoci apparentemente incontro).
      Formula Sabine.jpg
      Dove:
      V è il volume della stanza
      α è il coefficiente di assorbimento del materiale di cui è composta la stanza
      S è la superficie della stanza (compresi pavimenti e soffitti)

      Ovviamente in una stanza sono presenti differenti materiali (pareti spoglie, pareti con mobili, pavimenti liberi, pavimenti con tappeti . . .) e quindi a denominatore andrà inserita la somma(toria) delle singole componenti moltiplicate per il relativo coefficiente di assorbimento.

      Dato che la formula di Sabine ci viene incontro è opportuno non inserire nel calcolo tutto il mobilio ma limitarsi alle porzioni di parete spoglie/arredate senza calcolare eventuali sporgenze degli arredi o cose simili.

      Ecco una tabella con i più comuni coefficienti di assorbimento (ovviamente suddivisi in base alle differenti frequenze)

      MATERIALE 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2kHz 4kHz
      Parete con intonaco rustico 0,36 0,44 0,31 0,29 0,39 0,25
      Parete stuccata pitturata 0,10 0,05 0,06 0,07 0,09 0,08
      Pavimento in ceramica 0,01 0,01 0,015 0,02 0,02 0,02
      Pavimento marmo 0,01 0,01 0,01 0,02 0,02 0,02
      Pavimento in legno 0,15 0,11 0,10 0,07 0,06 0,07
      Controsoffitto in gesso 0,01 0,015 0,02 0,03 0,04 0,05
      Finestre a vetri 0,10 0,04 0,03 0,02 0,02 0,02
      Porta in legno 0,12 0,11 0,10 0,09 0,08 0,07
      Tenda in cotone (0,48 kg/mq) 0,30 0,12 0,15 0,27 0,37 0,42
      Tappeto pesante 0,02 0,06 0,14 0,37 0,60 0,65
      Moquette 0,05 0,05 0,10 0,20 0,45 0,65
      Arredi in legno 0,03 0,03 0,05 0,05 0,05 0,05

      ESEMPIO:
      Abbiamo una stanza 5x4 alta 3m con:

      Elemento Superficie [mq] Coeff. Ass. [Hz] S⋅α [Hz⋅mq]
      armadio di 3,6x2,3 8,28 0,05 0,414
      libreria 1,2x2 2,4 0,05 0,120
      mobile 1x1,3 1,3 0,05 0,065
      tenda 1,4x2,7 3,78 0,27 1,021
      tappeto 1,5x1,5 2,25 0,37 0,833
      porta 0,9x2,2 1,98 0,09 0,178
      pavimento 5x4 17,75 0,02 0,355
      soffitto 20 0,07 1,400
      pareti spoglie 36,26 0,07 2,538
      TOTALE 6,924

      Con un volume di 60mc il τ60 per frequenze pari a 1kHz risulta essere 1,39 secondi (come visto in precedenza il range di accettabilità è tra 0,47s e 0,79s).
      Bisognerebbe quindi trattare acusticamente la stanza per abbassare questo valore.

      Trattamento dell'Ambiente

      Per ridurre il rumore in un ambiente bisogna:

      • Individuare un posto silenzioso (Di solito ci dobbiamo accontentare di quello che abbiamo)
        L'isolamento dai rumori esterni in questo caso fa affidamento alla densità del materiale (più è denso e meno è attraversabile dal suono). Quindi qualora dovessimo costruirci ex novo una stanza dovremmo assicurarci di realizzare delle pareti massive, finestre con vetri doppi e magari avere una bella siepe fuori casa in modo da assorbire i rumori provenienti dalla strada.

      • Dissipare l'energia sonora interna alla stanza (Su questo punto invece possiamo intervenire)
        Per il trattamento per la correzione dei rumori interni si fa affidamento alla porosità del materiale (più è poroso e maggiore è l'assorbimento sonoro).

      Tipologia di trattamento Risultato
      Pannelli porosi/Tende/Tappeti Attenuano le frequenze alte
      Pannelli perforati/Pannelli ad alette Attenuano le frequenza basse

      A) PANNELLI POROSI

      Fanno parte di questa famiglia i pannelli semirigidi in fibra di vetro rivestiti con tessuti per migliorarne l'aspetto e la gommapiuma a celle aperte che è un materiale esteticamente più accattivante e di facile montaggio a scapito però di prestazioni peggiori.

      L'aumento di spessore di questi prodotti aumenta l'efficacia di assorbimento solo delle frequenze basse (sotto i 500 Hz).
      È superfluo scegliere il tipo di pannello basandosi sulla densità del materiale poiché, all'aumentare di questa, si vedono pochi e scarsi miglioramenti sulle basse (tra 125-250Hz) e le alte frequenze (1-4kHz).
      Se si vuole aumentare l'assorbimento alle basse frequenze è molto importante che i pannelli siano distanziati dalla parete retrostante (distanziandolo di 7,5cm si può avere un assorbimento pari al doppio dello stesso pannello montato sulla parete).

      B) TENDE E TESSUTI

      Il panno è un fonoassorbente la cui efficacia è direttamente proporzionale alla sua densità e varia in base alla distanza dalla parete retrostante.

      Un elemento determinante per aumentare la prestazione di una tenda è l'area pieghettata del tessuto; poiché quanto più sono profonde le pieghe tanto maggiore sarà l'assorbimento da parte del tessuto stesso. Solitamente la pieghettatura si calcola sugli 8/8 del tessuto, quindi una pieghettatura a 5/8 significa che i 3/8 del tessuto sono stati usati per questa funzione.

      La distanza dalla parete retrostante per attenuare una determinata frequenza può essere scelta mediante una semplice formula:
      Lambda.jpg
      Dove:
      λ è la distanza dalla parete
      v vale 344 (è la velocità del suono)
      f è la frequenza che dobbiamo attenuare

      ESEMPIO:
      La distanza ideale di una tenda dalla parete per schermare una frequenza di 500Hz è 17,2cm

      È curioso sapere che qualora la tenda fosse messa ad una distanza dalla parete pari al doppio o alla metà del valore trovato in precedenza (quindi 34,4cm o 8,6cm) l'efficienza della tenda a schermare i 500Hz sarà la minima assoluta. Per questo motivo bisogna essere precisi.

      C) TAPPETI

      I tappeti sono utili per assorbire le frequenze alte ma non riescono ad assorbire adeguatamente le frequenze minori di 1kHz, creando una differenziazione di trattamento acustico. Quindi bisogna sapere che aggiungendo una moquette non risolviamo completamente il problema.

      Il tipo di tappeto è determinante per le prestazioni di assorbimento:

      • il classico tappeto domestico assorbe bene le alte frequenze e male quelle basse (inefficace tra i 125-250Hz; molto efficace tra i 500Hz-4kHz)
      • un tappeto di velluto invece ha prestazioni inferiori del precedente ma più omogenee (con un inefficacia tra i 125-250Hz)
      • un tappeto di velluto con il retro in lattice ha un comportamento estremamente squilibrato (il più inefficace di tutti tra i 125-500Hz e il più efficace di tutti tra 1-4kHz)

      Per aumentare l'efficacia per le basse frequenze è utile affidarsi a un sottotappeto (in feltro o misto feltro/schiuma che gioca un ruolo decisivo per le prestazioni di assorbimento del tappeto.

      D) PANNELLI PERFORATI

      Questo genere di pannelli servono soprattutto per contrastare le frequenze basse; infatti i fori presenti sulla superficie funzionano da risonatori di Helmholtz. Posteriormente sono posti dei pannelli in fibra di vetro.

      In commercio esistono tantissime varietà di questi pannelli ma quasi tutti assorbono le frequenze medio alte.
      Per contrastare le frequenze basse è necessario eseguire un lavoro artigianale: Con un pannello spesso 4mm e fori da 5,5mm distribuiti omogeneamente con un fattore di bucatura dello 0,18% si andranno ad assorbire le frequenze di 125Hz; con una percentuale dello 0,79% quelle da 300Hz; con l'1,4% quelle da 350Hz.

      E) ASSORBITORI AD ALETTE

      Questo genere di assorbitori risonanti somigliano a persiane con alle spalle pannelli in fibra di vetro.

      La regola principale è: quanto più strette sono le fessure e quanto più profonda la cavità, tanto più bassa è la frequenza di assorbimento che andremo a trattare.

      Disposizione dei Materiali

      Si è visto che a parità di superficie assorbente, se la si dispone tutta su un'unica parete si ottiene un risultato peggiore rispetto a suddividere la stessa superficie su pareti differenti; questo comportamento arriva a raddoppiare la riduzione del tempo di riverberazione. Per questo motivo è consigliabile distribuire i materiali fonoassorbenti su tutte le pareti della stanza (magari comprendendo anche i pavimenti e soffitti).

      Bisogna avere cura che pareti non trattate non siano mai le une difronte alle altre.

      Se si impiegano diversi tipi di assorbitori è consigliabile disporli uno per tipo su ogni parete, in modo che ciascuna direzione risenta del trattamento di essi. Nei locali rettangolari risulta più efficace posizionare il materiale fonoassorbente negli angoli e lungo i bordi della stanza.

      È buona norma disporre il materiale assorbente (soprattutto per le frequenze alte) alla stessa altezza della testa di chi parla.

      Questi comportamenti riescono a favorire anche una migliore diffusione del suono.

      postato in Web Marketing e Content
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Il “Metodo SpaceX” (fallisci e migliora)

      Probabilmente stiamo parlando di una delle società spaziali più conosciute al mondo dopo la NASA. Negli ultimi anni è riuscita a tenere tante persone incollate davanti alle dirette del caro Adrian incuriosite dalle acrobazie dei loro razzi.
      Ma questa non è una storia di successi, bensì di fallimenti.

      L’azienda nasce nel 2002 quando già esisteva la Blue Origin di Bezos e la NASA ancora produceva i suoi razzi.

      Il primo razzo, il Falcon 1 doveva dimostrare la capacità dell’azienda nel portare del carico utile in orbita, ci furono 5 tentativi:

      • 1| fallito dopo un minuto dal lancio
      • 2| fallito nella fase di separazione dei due stadi (carico distrutto)
      • 3| fallito dopo la separazione dei due stadi (carico distrutto)
      • 4| lancio riuscito (niente carico a bordo, scaramanzia?)
      • 5| lancio riuscito (carico in orbita)

      Non paghi, hanno deciso poi di passare ad una nuova categoria di riutilizzabili: i Falcon 9. Questi hanno fallito numerose volte prima di essere lanciati con carico utile a bordo.

      Ultimamente sono passati allo studio della Starship con almeno 4 eclatanti e scenografici fallimenti all’attivo.

      Il Metodo SpaceX consiste nello sperimentare delle novità senza preoccuparsi troppo dei fallimenti che possono capitare: un cambio di scenografia, un nuovo format, un nuovo software…
      L’importante è essere coerenti con la propria filosofia e buttarsi senza troppi indugi:

      • Se funziona: bene!
      • Se fallisci: analizza gli errori e poi prova a fallire meglio!

      In questo modo è anche possibile avere dei feedback da parte del pubblico per capire cosa c’è da migliorare oppure magari avere nuovi spunti (la frase di apertura di @giorgiotave su creator pro potrebbe ricadere in questa casistica).

      Possiamo concordare sul fatto che andare su Marte non è cosa facile, ma anche sfondare su YouTube non è da tutti.
      Scegliere di uscire dalla routine, aprire un canale ed utilizzare il Metodo SpaceX potrebbe essere la svolta tanto attesa per il vostro canale.
      Alla fine i veri coraggiosi sono quelli che sapendo di poter imbattersi in un fallimento non ne fanno un dramma, si rialzano e non smettono di testare l’ignoto (in questo caso l’algoritmo di YouTube).

      E voi? Quale azzardo si trova fuori dalla vostra confort zone?

      #DinamicheSocial

      postato in YouTube
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Migliorare il Set Up delle luci per le riprese [Guida]

      Introduzione

      Questa guida è una sintesi dei due manuali riportati di seguito che trattano principalmente di illuminazione per studi fotografici. Ho pensato che le informazioni riportate in questi libri potessero essere uno spunto per chi intende registrare in ambienti chiusi con un’illuminazione controllata.

      • Scott Kelby, llumina, scatta, ritocca. Da uno studio vuoto all'immagine finale, Pearson, 2012
      • Christopher Greys, Studio Lighting Techniques for Photography, Amherst Media, 2009

      Oltre a queste fonti, per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto, mi sono basato sull’esperienza personale.

      La composizione

      Il primo aspetto da prendere in considerazione è la configurazione dell’inquadratura e questa è determinata quasi sempre dagli spazi che si hanno a disposizione (spesso esigui).
      Una volta scelto il background e l’inquadratura sarà nostro compito prendere le seguenti precauzioni:

      • Evitare di avere luci calde e fredde insieme.
        Lampade con differente temperatura di colore (K) trarranno in inganno il sensore della fotocamera portando aberrazioni cromatiche che vanno dal verde all’arancione.

      • Evitare fondali lucidi o riflettenti.
        Bisogna tenere conto che le superfici possono generare dei bagliori sul sensore della fotocamera causati dal posizionamento delle luci. Scegliere una parete di sfondo riflettente implica dunque una minore libertà nel posizionamento delle luci.

      • Eliminare per quanto possibile la luce naturale.
        La luce naturale è preziosa ma purtroppo durante la giornata subisce variazioni di intensità e di temperatura di colore(K). Se si sceglie di realizzare un allestimento da studio sarebbe quindi opportuno registrare con le finestre chiuse.

      L’attrezzatura

      Le informazioni che seguono vogliono essere uno spunto per chi ha intenzione di approcciare in maniera “artigianale” alla questione dell’illuminazione.

      LA FOTOCAMERA
      La vera differenza nelle riprese la fanno il corpo macchina e le ottiche che scegliamo.
      Fortunatamente negli ultimi anni i produttori di fotocamere (compatte, reflex e mirrorless) hanno implementato miglioramenti con l’obbiettivo di andare a soddisfare maggiormente i videomakers.
      In questa guida non ho intenzione di consigliare alcun prodotto nello specifico ma posso indirizzarvi verso videocamere con ottiche luminose possibilmente intercambiabili e magari con la possibilità di registrare almeno in full-HD.

      LA STRUMENTAZIONE
      A seconda delle configurazioni di illuminazione che si sceglieranno saranno necessari uno o più treppiedi con possibilmente un adattatore di tipo Bowens per facilitare l’assemblamento delle diverse componenti.
      Sugli adattatori si possono montare gli ombrelli o i softbox per ottenere una luce più morbida e omogenea. Per ottenere una luce migliore sarà necessario acquistare softbox di grandi dimensioni (octabox da 100-140cm)

      LE LUCI
      La buona notizia è che su questa voce è possibile ottenere buoni risultati con costi contenuti. Solitamente in studio si usano dei flash che hanno prezzi decisamente poco accessibili, fortunatamente a noi servono delle semplici luci continue e possiamo addirittura tentare con il fai da te.
      Io personalmente ho realizzato le luci continue assemblando dei portalampada con attacco E27 con un cavo elettrico di lunghezza variabile a seconda della necessità e una spina da 16 ampere. Sul portalampada ho montato un portalampada triplo per poterci avvitare le lampadine da 1500 lumen e una temperatura di colore di 4000K.

      Le configurazioni

      Una volta in possesso della giusta attrezzatura si può passare alla fase di sperimentazione.

      GESTIRE IL CONTRASTO

      Il contrasto all’interno di una scena è la differenza tra le luci e le ombre. È determinato dalla superficie della sorgente luminosa: piccole aree luminose generano grandi contrasti, grandi softbox permettono un’illuminazione più omogenea. Questo è il motivo per cui conviene sempre schermare le lampadine con dei tessuti leggeri di colore bianco, in modo da creare l’effetto softbox.

      DEFINIZIONI

      Key light (luce principale): è la luce frontale che se usata singolarmente determina le parti illuminate e quelle in ombra in base alla distanza dal soggetto e alla sua posizione.

      Fill light (luce di riempimento): è la seconda luce frontale che ha funzione di supporto per illuminare le parti rimaste in ombra con la luce principale.

      Back light (luce di sfondo): è la luce posta alle spalle del soggetto e può avere il compito di “staccarlo” dal fondo oppure di illuminare il fondo stesso.

      GLI SCHEMI

      • Solo key light frontale fuori asse per ottenere un effetto Rembrandt con il classico triangolo d’ombra sulla guancia. Più si avvicina la fonte luminosa e maggiore sarà il contrasto, più ci si allontana e maggiori saranno le aree illuminate (occorrerà però acquistare lampadine con maggiori lumen).

      • Solo key light laterale per ottenere una luce drammatica con solo mezzo volto illuminato. È possibile aggiungere una seconda luce sul lato opposto o un pannello riflettente per ottenere una luce ”Split with fill” con un risultato meno contrastato.

      • Key light con Fill light con le due luci poste di fronte ai due lati si ottiene la cosiddetta flat light per ottenere un’illuminazione completa del soggetto con una zona d’ombra sullo sfondo.

      • Three point lighting è il metodo classico per le riprese video da studio con le luci principali poste come la flat light e in aggiunta una back light per staccare il soggetto dallo sfondo.

      • Four point lighting presenta la stessa configurazione della precedente con l’aggiunta di una seconda back light orientata verso lo sfondo per risaltare eventuali oggetti disposti dietro al soggetto o creare variazioni con luci colorate.

      Per avere una panoramica generale delle possibili configurazioni vi lascio il link al sito “Scrivere con la luce” di Michele Trecate che affronta l’argomento degli schemi luce con delle immagini molto chiare. Questo approccio da un punto di vista fotografico può essere riportato in ambito video sulla base dell’effetto finale che si vuole ottenere.

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Aumentare il tempo di visualizzazione grazie al montaggio

      È vero, i contenuti sono importanti, ma esistono anche altri aspetti che possono rendere un canale vincente.
      Uno di questi è sicuramente il montaggio video che ha la duplice valenza di rendere il contenuto più piacevole e fruibile ma può anche essere un elemento brandizzante per il canale.

      Su consiglio di Giorgio voglio proporvi alcune tecniche in merito con l'aggiunta della citazione al canale a cui fare riferimento.

      VIDEO CON ASSENZA DI MONTAGGIO

      • registrare il video in piano sequenza senza tagli e puntando tutto sulla dialettica (come faceva WesaChannel fino a un anno fa)
      • registrare il video in diretta con transizioni, suoni e animazioni in tempo reale (come fa @giorgiotave)

      VIDEO CON MONTAGGIO

      • utilizzare il jump cut cambiando la posizione della persona ripresa (come fa il nostro Valerio Mero)

      • eseguire dei tagli assiali (praticamente degli zoom istantanei) per sottolineare un argomento (come fa Gio Pizzi )

      • simile al precedente è eseguire degli zoom della durata di 3-4 frame per aumentare il focus (ad esempio Shy)

      • inserire immagini o video (facendo attenzione al copyright) per mostrare ciò di cui si parla (Nova Lectio e Parabellum lo usano per la maggiore)

      • passare alla versione in bianco e nero (o a un cambio di color correction) quando si aprono delle parentesi (vKlabe lo usa spesso)

      • realizzare dei J cut per aumentare l'espressività (anche quà Shy può essere uno spunto)

      • realizzare dei tagli invisibili per mantenere fluido il discorso (noi spesso ci proviamo)

      E voi quale tecnica di montaggio utilizzate?
      Qui sotto potete contribuire ad accrescere questa lista aggiungendone di nuove.

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: [Biocosmesi (divulgazione)] Simona Minerva

      LEZIONE 1.5

      A) YOUTUBE ANALYTICS: ARRIVA IL RENDIMENTO DEI VIDEO 24H, 7 E 28GG!

      Questo genere di metrica può essere molto utile (forse) per analizzare eventuali cambi in corso (di copertina, di titolo, delle descrizioni…) sottolineando eventuali inversioni di tendenza nella classifica generale.

      Potrebbe anche aiutare a identificare o confermare eventuali contenuti HUB/HERO distinguendo i rendimenti a breve termine da quelli a lungo termine.

      Al momento con così pochi video e una risposta tiepida da parte del pubblico possiamo solo apprendere quanto detto e vedere se queste metriche potranno essere d'aiuto in futuro.

      B) YOUTUBE CLIP COPIATA DA TWITCH! ECCO COME USARLA

      È in arrivo la possibilità di estrapolare una clip da un video (in maniera simile all'analisi dei picchi dei singoli video) e poterla condividere permettendo di riprodurla in loop. Resta aperta la possibilità di poter vedere l'intero video a cui si fa riferimento.

      Gli utilizzi di questa funzionalità ci è stata poco chiara anche su Twitch (finora è sembrata utile per creare meme) comunque crediamo che in un ambiente divulgativo possa essere d'aiuto per estrapolare un discorso conciso (1-3 minuti) dive si tratta di un argomento specifico e condividere solo quello stralcio senza costringere il pubblico a vedersi tutto il video. In realtà condividendo il link con "?t=# s" già si poteva fare una cosa simile ma senza loop.

      C) YOUTUBE 2021: COSA ACCADRÀ E COSA FARE

      Nell'ultimo comunicato YouTube non ha parlato di live o eventuali miglioramenti relativi ad esse.

      Oggi abbiamo fatto il primo test di una live e credo che non usare un software dedicato la renda imbarazzante. Non è stato possibile editare (e quindi brandizzare) eventuali elementi grafici. Fortunatamente nel nostro futuro non ci sono le live e pertanto questo sarà un problema in meno da affrontare (almeno per ora).

      YouTube ha inoltre anticipato qualche nuova funzionalità per il 2021 come il pulsante "Acquista" e ha sottolineato l'importanza della divulgazione e delle communities:

      L'obbiettivo di YouTube è quello di fidelizzare il suo pubblico e fare i soldi vendendo prodotti possibilmente in maniera etica
      Puntare sulla divulgazione per creare communities dando la possibilità che attivando il pulsante di "acquista" il creator possa avere una percentuale

      Questa tabella si può leggere sia per righe, sia per colonne 😂

      È molto importante capire quale format può andare bene per il proprio canale e successivamente bisogna farsi la domanda se YouTube sia il posto migliore per farlo.

      Dal nostro punto di vista il format sembrerebbe in linea con le prerogative di YouTube e sicuramente in questo anno staremo con gli occhi aperti alla ricerca di nuovi spiragli (come ad esempio gli shorts sui quali stiamo lavorando).

      D) AGGIORNAMENTI RIGUARDANTI IL NOSTRO CANALE

      OPERAZIONI INTRAPRESE

      • Abbiamo iniziato a pubblicizzare il nostro canale ad un target mirato di persone che, su altri social, avevano pubblicato contenuti affini ai nostri.

      • Nel frattempo abbiamo individuato qualche figura con cui fare collaborazioni/interviste (registrate) su argomenti in comune (probabilmente la cosa si farà più avanti poiché dovremo prima prendere dimestichezza con la gestione di una chiacchierata).

      • Abbiamo cambiato il carattere dei titoli dei video inserendo in Caps Look il focus del video (funzionerà???)

      Vecchio titolo Nuovo titolo
      Fermare la caduta dei capelli con i rimedi naturali Fermare la CADUTA DEI CAPELLI con i rimedi naturali
      • Stiamo iniziando a lavorare alla produzione di shorts da portare sul canale (nella sezione successiva "CASI DI STUDIO" avanziamo alcune perplessità in merito)

      • Abbiamo modificato le copertine dei video in modo da renderle più fruibili (e magari aumentare il CTR):

      Copertina.jpg
      Vecchia copertina sopra, nuova copertina sotto.

      Copertina 1.jpg

      CASI DI STUDIO

      • In questo momento il nostro CTR è in caduta libera (le impressioni aumentano in maniera lineare) mentre il Watch Time è in lievissima ma costante crescita. Speriamo di stare sulla strada giusta…
      PUBBLICAZIONE 23 dic 7 gen 13 gen 20 gen 27 gen 3 feb
      TIPO DI VIDEO Instant Video (in ritardo) HUB HELP HELP HELP HUB
      CTR 1,5% 3,7% 2,9% 2,3% 2,9% 3,4%

      CTR.jpg

      • Il video del 7 gennaio ha fatto i numeri riportati nell'immagine sotto.
        Trattandosi di un video di elevato interesse per chi cerca rimedi naturali Google lo ha riconosciuto e proposto tra i risultati di ricerca. Esiste un modo per agevolare l'inserimento di un video in Google Search? E poi quando è all'interno di Google Search c'è un modo per farcelo rimenere?
      10H 6GG 7GG 10GG 34GG
      Migliore dei 5 video precedenti Peggiore dei video pubblicati Entra in Google Search Esce da Google Search
      Visualizzazioni 6 8 12 252 263

      II.jpg

      • La fortuna (e sfortuna) vuole che il primo video pubblicato sul canale (e anche quello che fa più schifo) si sia posizionato molto bene dal punto di vista SEO continuando nel tempo ad ottenere visualizzazioni (vedi foto sotto).
        Conviene rifarne uno nuovo con gli standard attuali oppure lo possiamo lasciare lì (almeno per ora)?

      I.jpg

      • Per quanto riguarda gli shorts è stato interessante osservare il canale di @A2C nel quale pubblica questo genere di video in grande quantità (la resa finale e la qualità sembrerebbero oggettivamente molto buoni) con risultati su YouTube decisamente scoraggianti mentre su Tik Tok sembra aver preso l'onda giusta.
        Siamo sicuri che YouTube sia in grado di spingere questo genere di contenuti in maniera adeguata oppure è l'ennesima storia che ci racconta? Speriamo di aggiornarvi a breve con la nostra esperienza.

      OPERAZIONI DA INTRAPRENDERE

      • Ci siamo resi conto che quello che non ti piace fare è sicuramente quello che manca al tuo canale.
        Nel nostro caso la SEO.

      • Dobbiamo assolutamente trovare un modo per migliorare l'audio del microfono attraverso metodi hardware (trattando acusticamente la parete dietro la fotocamera) o software. Se qualcuno può darci qualche consiglio sarebbe fantastico.

      EDIT: @tommaso.gobbo ho letto il tuo post proprio riguardo a questo e credo sia stato veramente utile. Al momento abbiamo un Lavalier AGPTEK con cui non otteniamo ancora risultati soddisfacenti a causa della parete spoglia sul lato opposto che tratteremo a breve. Ci consiglieresti di passare anche ad un microfono di fascia più alta oppure questo può andare ancora bene?

      • Viste le numerose guide presenti su questo forum dobbiamo iniziare a valutare OBS Studio per la gestione dei video per le future collaborazioni.
      postato in Road To 10.000
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: Da Audacity ad Adobe Audition

      Ciao @enzo-barone , ti avevo condiviso il link alla guida ufficiale in italiano ma era un po' datata (nella cronologia di questo post puoi leggere la versione originale).

      Nel frattempo ho trovato online la guida del 2013 (io avevo la versione2012).

      https://help.adobe.com/archive/it/audition/cs6/audition_reference.pdf

      Le funzionalità negli ultimi anni non sono state stravolte, anzi.

      Spero possa essere per te un buon punto di riferimento per iniziare con questo software.

      postato in Web Marketing e Content
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Il "Metodo Mike Buongiorno"

      In tantissimi conoscono lo storico conduttore televisivo. Ritenuto uno dei pilastri della televisione italiana.
      Il format per cui è diventato celebre è stato quello dei quiz show; oggi diremo "un mix tra intrattenimento e divulgazione". Celebri erano i siparietti in cui il presentatore si arrabbiava, rispondeva piccato oppure commetteva memorabili gaffe.

      Dopo aver mosso i primi passi a New York nel campo delle telecomunicazioni (radio, giornali e documentari) Mike approda in Italia dove inizia ad importare dagli States format televisivi di successo:

      • "The 64.000$ Question" diventa "Lascia o raddoppia?"
      • "Jeopardy!" diventa "Rischatutto"
      • "Wheel of fortune" diventa "La ruota della fortuna"
      • "Family feud" diventa "Tutti X uno"
      • "Who Is the Smartest Kid in America?" diventa "Genius"
      • "Britain's Brainiest" diventa "Il migliore"
      • "Superflash", "Telemike" e "Pentatlon" sono altri programmi ispirati a format americani.

      La chiave del successo di Mike ovviamente non è da attribuire esclusivamente ai format condotti ma anche allo stile di conduzione inconfondibile che metteva a proprio agio lo spettatore.

      Il Metodo Mike Bongiorno è l'approccio del Creatore di Contenuti che si tiene aggiornato sui format di successo proposti in altri paesi e li ripropone sui propri canali. In questo modo riempie uno spazio fino ad allora lasciato vuoto.

      Questo approccio semplifica il processo creativo inerente all'ideazione e formulazione di nuovi format. Infatti, dato che l'idea è proposta solo in alcune nazioni, è possibile presentare e posizionare facilmente tale format nel proprio mercato andando ad occupare uno spazio lasciato vuoto. Inoltre con questo metodo è possibile concentrare le energie creative per dare nuovi significati al format di riferimento moltiplicando le possibili varianti.

      La mia opinione in merito è contrastante: da una parte si vede come molti eseguano un mero copia e incolla dei video senza aggiungere nulla al contenuto e recitando il copione di altri semplicemente tradotto (con interi intermezzi o battute identici a quello in lingua originale); dall'altra vedo in questi format stranieri tanti spunti interessanti dai quali si può attingere per creare qualcosa di unico e personale.

      Il Metodo Mike Bongiorno è simile ad un albero: il tronco rappresenta il format originale mentre i rami sono gli spunti presi in prestito dagli altri Creators. Dei frutti nati da questi rami alcuni saranno buoni come l'originale o addirittura migliori mentre altri avranno un sapore pessimo.
      Credo che il ruolo del Creator sia quello di essere onesto con il proprio pubblico ma soprattutto con l'ideatore del format originale. È troppo facile e ingiusto farsi belli con le idee raschiate via da altri senza una degna citazione (vai a vedere che nel Manifesto Etico per i Creatori di Contenuti bisognerà inserire anche questo genere di tematiche…).

      PS Non so se questo genere di contenuti riguardanti le #DinamicheSocial sia appropriato e pertanto mi farebbe piacere sapere da voi se volete altri argomenti simili (pollice su se volete altri contenuti simili; pollice giù se è meglio che mi fermi qui).

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: L'Effetto Luca Giurato

      @marcocarovana ha detto in L'Effetto Luca Giurato:

      cosa consiglieresti ai Creators?

      Io non ne farei un dramma, nemmeno nel caso di errori (involontari) evidenti. Sbagliare fa parte del processo di apprendimento e di crescita.

      Ci sono creators che sbagliano nelle pronunce e nei dati (questi ultimi sono errori grossolani) ma se non c'è malizia dietro non è la fine del mondo.

      Molto spesso gli "errori" sono simili a quelli che ho linkato sopra:

      Un altro esempio lo trovate in questo semplice video di tik tok

      e chi interviene è il CapitanOvvio della situazione.

      Se invece la cosa dovesse andare più sul personale tornerei a questa discussione dove si affronta la gestione dei commenti pesanti sotto ai video.

      Poi, alla fine, ci sono tanti contenuti che sfruttano volontariamente questa risposta del pubblico per ottenere più interazioni. Ultimamente ravviso soprattutto su tik tok un'esplosione di video che giocano su questo.

      Come tutte le cose, secondo me, è una questione morale: ognuno deve avere la consapevolezza di quello che fa e come lo fa e delle conseguenze che certe scelte portano.

      PS @giorgiotave dobbiamo trovare l'hashtag giusto perché in futuro arriverà la "filosofia di Taverniti" 😜

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: YouTube Spinge i Sottotitoli: nel processo di upload e la sincronizzazione automatica

      La sincronizzazione automatica già c'era, però hanno cambiato l'interfaccia!!!

      E anche sull'App YouTube studio hanno cambiato il layout dei video caricati ed inoltre è possibile finalmente programmare i video dal telefono! 😎

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • La copertina perfetta! [Guida partecipata]

      Un elemento che sta diventando sempre più centrale nella produzione dei video su YouTube è la copertina di anteprima; è grazie a quella che le persone, incuriosite, cliccano.

      Possiamo considerarla quindi come il cartellone pubblicitario del nostro video.

      Alcuni parametri che ci informano sulla qualità delle nostre copertine sono il CTR e il tasso di abbandono nei primi 30”.

      Per realizzare una buona copertina bisogna avere delle conoscenze di composizione, grafica e SEO.
      Questi tre aspetti devono essere guidati dalla creatività e dal gusto personale di ciascuno di noi.

      ELEMENTI DI COMPOSIZIONE:
      Nella prima lezione di un corso di fotografia viene spiegato come la Regola dei terzi sia utile a creare una composizione piacevole ed equilibrata. Inserire immagini dove il punto focale (ad esempio la testa) sia a 1/3 dell’inquadratura orizzontale o verticale permette di sfruttare questo principio (Breaking Italy).

      Se si vuole focalizzare l’attenzione su qualcosa di specifico si può utilizzare la composizione circolare ovvero: la parte focale della copertina al centro e gli altri elementi attorno (Elia Bombardelli).

      a.jpg

      La scelta del numero, delle dimensioni e del posizionamento delle immagini permette una variazione pressoché infinita delle combinazioni possibili.

      Provenendo dal sistema di scrittura latino bisogna tener conto che l'occhio è abituato a muoversi da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso. Questo comportamento condiziona molto la composizione generale.

      ELEMENTI DI GRAFICA:
      Abituare il pubblico a grafiche standardizzate (Fabio Ambrosi) assicura una migliore navigabilità all’interno del canale (soprattutto se parliamo di divulgazione). Però vale anche la regola opposta: infatti, se si realizzano dei video “unici” (Nova Lectio), è di primaria importanza realizzare una copertina ad hoc per rendere il prodotto perfetto.

      b.jpg

      Può essere utile identificare delle playlist o dei format mediante colori: è possibile sfruttare dei banner (Link4Universe) o dei riquadri (Slimdogs) o specifiche tonalità cromatiche (la serie “Tutto il resto” di Yotobi) oppure delle semplici patch.

      c.jpg

      Bisogna inoltre ricordare che un testo grande non necessariamente viene letto, la scelta del font e dello sfondo del testo possono migliorarne la leggibilità e la percezione.

      In tanti utilizzano un’immagine di sfondo a tema con l’argomento trattato (Ciao Internet – Matteo Flora) in modo da rendere meno noioso il background.

      d.jpg

      ELEMENTI DI SEO:
      Premessa: YouTube non indicizza i testi nelle copertine ma solo il contenuto del titolo e della descrizione.

      Per far trovare il nostro video a chi cerca è fondamentale utilizzare un titolo pertinente e accattivante. Utilizzare lo stesso principio nei testi della copertina converte l’impressione in una visualizzazione; da questo momento in poi gli oneri passano al contenuto video.

      ACCORTEZZE:
      Tenere in considerazione che sulla copertina, in basso a destra, comparirà la durata del vostro video che potrebbe nasconderne alcune parti.

      Potrebbe essere utile associare al lavoro sulla copertina un restyling dell’immagine del profilo canale in modo da renderla, se necessario, uniforme allo stile delle copertine (Andrea Lombardi).

      a1.jpg

      Automatizzare il processo di creazione è la strada più comoda per rendere il lavoro veloce ed affidabile.

      Vi ricordo la regola fondamentale: non esiste un modo corretto di fare le cose, bensì un modo coerente con voi stessi.


      Il metodo migliore per fare pratica e allenare il gusto personale è quello di svolgere i seguenti esercizi:

      • Guardare la sezione video di un canale e vedere se ci si riesce a districare al suo interno (intuendo eventuali playlist o video di una serie)

      • Guardare le copertine dalla sezione home di un canale e vedere se le informazioni sul video vengono dalla copertina o dal titolo in quanto il nostro occhio inconsciamente sceglierà se leggere prima la copertina o il titolo (provare per credere).

      Sperando di non fare torti a nessuno inserisco alcuni canali con i quali fare questo genere di esercizio:

      • Andrea Ciraolo
      • Andrea Lombardi
      • Breaking Italy
      • Ciao Internet – Matteo Flora
      • Fabio Ambrosi
      • Giorgio Taverniti
      • Link4Universe
      • Mark The Hammer
      • Nova Lectio
      • Rick DuFer
      • Slimdogs
      • Yotobi

      Se avete altri spunti in merito sarei contento che li metteste qui sotto, sarebbe bello riuscire a fare insieme un compendio di tecniche e accortezze da tenere in mente quando si realizza una copertina.

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: Uno YouTuber mi ha preso di mira

      Questa sembrerebbe la dimostrazione che a invischiarsi in certe discussioni si fa un danno a se stessi perché a nessuno piace vedere il proprio beniamino in difficoltà o che reagisce a tono a delle offese; meglio volare alti.

      Il canale in questione forse voleva semplicemente ottenere visibilità oppure, per frustrazione, ha deciso di criticarti (nel suo stile da guru) nei punti in cui era in disaccordo.

      Sarebbe interessante riuscire a fare un profilo di questo genere di atteggiamenti "da hater" e prendere dalle critiche solamente gli aspetti che possono migliorare il progetto di ciascuno di noi.

      Come già detto potrebbe essere bello provare a buttare giù un manuale operativo di contenimento con le idee di ciascuno di noi in modo da aiutare i creators in questo genere di circostanze, vediamo se ci riusciamo!

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Le gerarchie di una Community su YouTube

      A tutti i creators che intendono costruire una community su YouTube.

      Tra tutte le tipologie di interazioni dell'utente su YouTube, qualora dovessimo fare una graduatoria, per valutare il peso di ciascuno di essi in termini di "capacità di fare community" voi che classifica stilereste?

      Vi chiedo quindi di partecipare per fare una vostra classifica in modo da avere il punto di vista di tutti voi.

      Ecco di seguito una mia interpretazione:

      # ELEMENTO MOTIVAZIONE
      1 Gli abbonati sono lo zoccolo duro per dare inerzia alle nuove iniziative
      2 Chi commenta in pubblico può generare altre interazioni e aumentare il feeling
      3 Chi contatta in privato può dare consigli per migliorare il progetto
      4 Chi condivide aiuta ad aumentare l'audience
      5 Chi mette like aiuta nel posizionamento / ranking del video
      6 Gli iscritti sono gli "abbonati alla newsletter" per creare community

      Mi permetto di tirare in ballo chi probabilmente ne saprà più di me in merito: @MarcoCarovana @martinowong @allemandich @DNA-a-colazione @silviadecoraclub @esse-psicologia, se riusciamo a buttare giù anche un commento a testa uscirà senz'altro qualcosa di buono…

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      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • Gli ex YouTubers si stanno cullando sugli allori di Twitch?

      Segnalo questa chiacchierata tra Tommaso Di Stefano e Dellimellow riguardante la situazione degli streamer di Twitch.

      Tanti spunti interessanti e soprattutto tante dinamiche su cui bisognerebbe interrogarsi per dare un senso e uno scopo a quello che si porta nelle live.

      postato in YouTube
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      Andrea Sebastiani
    • RE: Segnalazione BUG

      @giorgiotave eureka!

      Immagine 2021-02-23 221918.jpg

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
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      Andrea Sebastiani
    • RE: Apple Podcast Connect & Apple Podcasters Program - ALLELUJA

      @giorgiotave sta diventando una guerra, secondo me si abbasseranno le fees su tutte le piattaforme.

      postato in Web Marketing e Content
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: Tasso di abbandono di un video come lo posso interpretare?

      A noi è successo proprio quello che riporti tu e ci siamo fatti una domanda in questo post.

      @overclokk ha detto in Tasso di abbandono di un video come lo posso interpretare?:

      Come lo valutereste voi?

      Le possibili cause dovrebbero essere:

      • Il titolo o la copertina non collimano con i primi minuti del video. (aspettative disattese)
      • YouTube fatica a trovare la giusta audience. (non so quanto sia valida questa affermazione)
      • È da valutare la qualità del video nei primi secondi di visualizzazione (e probabilmente rifarlo).

      Noi nel post riportato sopra abbiamo proposto un ulteriore motivo inerente ai sottotitoli.

      postato in YouTube
      Andrea Sebastiani
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    • RE: [Pubblicità/Comunicazione/Marketing] Ads is Art

      @davide_bonv Wow, con un trailer come questo non posso che iscrivermi!

      postato in Road To 10.000
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: Twitter: 4 miliardi per Clubhouse!

      Is Clubhouse the next Persicope?

      postato in Web Marketing e Content
      Andrea Sebastiani
      Andrea Sebastiani
    • RE: YouTube che consiglia i canali?

      La cosa che hai mostrato tu è presente da almeno un anno (Giorgio ha fatto un video a riguardo).

      Posso aggiungere un'informazione ulteriore:

      Premetto che

      • non ho attivato su YouTube la cronologia di navigazione
      • ieri ho messo un like ad un video simile a quello riportato sotto

      Ecco il risultato:
      Screen.jpg

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      Andrea Sebastiani
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