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- Rivoluzione: la liberizzazione delle estensioni!!!
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@bmastro said:
Kevin Ham docet?:D
ma non è che dopo aver preso 320mila domini con i TLD tradizionali adesso se la sta facendo addosso perchè ha paura di vedere il suo impero crollare?personalmente i domini preferisco vederli sviluppati, piuttosto che sprecati nel parcheggio (e logicamente non mi riferisco a chi ha qualche centinaio di domini, ma a questi casi assurdi, come quello di Ham)
Se la sta facendo addosso??
Ce la sta facendo addosso vorrai dire.
reinvent.com/our_business_reinvent_ip.htmlGuarda che domini altro che chiacchiere.
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Io immagino già la confusione. Utenti che digitano il .com o il .it alla fine quando non ci vuole, oppure che lo tolgono dai domini in cui ci vuole.
Acquisiranno valore i domini di terzo livello simili e quindi quelli principali di secondo.es:
nome1.nome2 >> nome1.nome2.com
quindi più traffico per il nome2.comSecondo me il budget o massa monetaria dedicata ai domini non é costante. L'iniziativa dell'ICANN é volta proprio ad aumentare questo budget con la forza. Pensate a quante aziende saranno costrette a registrare nomi per proteggere i loro marchi. Questo é tutta moneta in più, una specie di "tassa", per le aziende. I domainer che ci crederanno investiranno di più del loro normale budget e questo l'ICANN lo sa é un modo per creare valore per se dal nulla .
Il valore di un'estensione é determinato dalla sua storia. I domini .com hanno alle spalle molti siti importanti con quantità enormi di traffico. Solo se su questi nuovi domini verranno realizzati progetti altrettanto importanti nel tempo acquisiranno valore, non prima di sicuro.
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Concordo su tutto.
Leggo che queste nuove estensioni costeranno almeno $50,000.
Se confermato non cambierà assolutamente niente.
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dove l'hai letto?
è una fonte dell'Icann?
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Sono voci che girano tra i registrars Usa in queste ore.
Non è confermato, ma è molto probabile.
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Immagino, quindi, che se il costo sarà quello, si diventerà "proprietari" dell'estensione?!
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Liberare il tutto al 100% è una follia oggi come oggi, anche in visione delle violazioni dei marchi...a qualcuno potrebbe venire in mente di fare causa direttamente all'Icaan.
Interessante invece diventare proprietari di una estensione.
Attendiamo le conferme...nel caso ci potrebbero essere alcuni veri affari da realizzare.
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@Crockett said:
Sono voci che girano tra i registrars Usa in queste ore.
Non è confermato, ma è molto probabile.ecco, fra i registrars.
Ma quello è il prezzo per i diritti di vendita dei domini con il nuovo TLD.I prezzi dei domini per i domainers sono ben altra cosa.
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Scusa ma a te cambia qualcosa se al posto di $50,000 ti costano $30,000??
Registrali pure. Auguri.
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@Crockett said:
Scusa ma a te cambia qualcosa se al posto di $50,000 ti costa $30,000??
Registrali pure. Auguri.
per me niente
però immagina quello che ha speso 2,6 milioni di dollari per pizza.com
A lui avrebbe fatto comodo un .pizza a 50mila
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Se liberalizzano tutto, l'Icaan a cosa serve?
Per me fanno una cavolata grossa
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iht.com/articles/2008/06/22/business/net23.php?page=2
"The application fee for a domain name under the proposed system has not been set, but candidates estimate that it could range from ?25,000 to ?250,000, or about $39,000 to $390,000. Icann is also prepared to set up an auction system if competing groups bid for the same name".
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Qual é la lunghezza minima dell'estensione? 1c, 2cc o 3cc?
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Non ne ho idea.
Sicuramente se fosse di 3 caratteri tutte le variazioni del .com sarebbero ottime considerando che mezzo web sbaglierebbe a digitare all'inizio
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Faccio alcune considerazioni
L'estensione dovrebbe fungere da classificatore, ma l'esperienza ci dice che l'utente medio non coglie davvero la differenza tra net, com , org, perché sono stati spesso usati per scopi diversi da quelli originali, ma riesce a cogliere le differenze tra le estensioni nazionali .it, .fr .de .ch .. perché molto ben delimitate nell'uso. (sui .it trovo siti italiani, sui .fr prevalentemente siti francesi..etc) Ora, cosa ci fa pensare che queste nuove estensioni vengano usate in modo ordinato da far cogliere all'utenza le differenze?
Se non ci sarà una sana differenziazione nei fatti temo che sarà un grande flop per i Registrar che investiranno in questo business. In teoria bisognerebbe imporre che vengabo usate solo in modo pertinente come mi sembra avvenga per i .edu
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Giustissimo altrimenti si rischia solo una gran confusione (vi ricordate quando gli .org dovevano servire solo per le organizzazioni?)
E poi aggiungo una domanda...ma secondo voi dopo tanti tentativi falliti se ora si passasse all'estensione .xxx per i domini a luci rosse siamo sicuri che l'industria dell'hard sarebbe contenta?
A me questo sembra un grande minestrone...servono regole ferree e ben chiare dall'inizio ma per esperienza personale so che quando ci sono i registrars di mezzo vengono fuori solo dei gran casini a causa dei soldi (vedi scandalo Network Solutions).
Come tutte le volte che nasce una nuova estensione ci sono quei 10/15 Premium generici interessanti e di valore...gli altri domini sono poca roba se non sviluppati.
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Il lato positivo di tutto ciò secondo me é la maggior attenzione che si otterrà verso i domini nei prossimi mesi/anni. Mi aspetto molte campagne di comunicazione promosse dai vari Registrars, ognuno per lanciare le proprie estensioni. Anche il Nic finanzia una campagna per rilanciare i .IT, insomma sono fiducioso che si farà un gran parlare di domini
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@business said:
Il lato positivo di tutto ciò secondo me é la maggior attenzione che si otterrà verso i domini nei prossimi mesi/anni. Mi aspetto molte campagne di comunicazione promosse dai vari Registrars, ognuno per lanciare le proprie estensioni. Anche il Nic finanzia una campagna per rilanciare i .IT, insomma sono fiducioso che si farà un gran parlare di domini
Come disse una volta qualcuno...
"Parlarne bene o male non importa, l'importante è parlarne"
Che poi è alla base della comunicazione moderna.
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@Crockett said:
Come disse una volta qualcuno...
"Parlarne bene o male non importa, l'importante è parlarne"
Che poi è alla base della comunicazione moderna.
beh, nel campo del commercio parlare male di un servizio vuol dire danneggiarlo.
Con tutto quello che ho sentito dire sul NIC, mi meraviglio che ci sia ancora gente che registra i domini .it
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Penso che il .it abbia un valore "nazionale" indipendente dal NIC. Il Nic non é un'azienda che vende un prodotto, il dominio .it non lo considero un prodotto del NIC, ma un "patrimonio nazionale" sicuramente gestito male dall'unico ente preposto alla registrazione secondo la formula :"prendere o lasciare", Ora, che si prevede una maggior concorrenza anche il Nic si deve migliorare per forza.