• Super User

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Comunque capisco in generale le necessità del business eh. Google non è una onlus.

    Aggiungo che: non esiste un capitalismo etico, credo prima o poi si debba arrivare a una consapevolezza su questo e approcciarsi con disincanto, altrimenti si rischia di rimanere sempre nella fase dello stupore e non si aggiunge uno step di cambiamento.

    A proposito di consapevolezza, era il 1998 quando veniva pubblicato il paper sul Pagerank: The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine, Sergey Brin and Lawrence Page

    https://research.google/pubs/pub334/

    a un certo punto viene scritto: "il modello di business predominante per i motori di ricerca commerciali è la pubblicità. Gli obiettivi del modello di business pubblicitario non sempre corrispondono a fornire agli utenti una ricerca di qualità"

    metto tutta la citazione perché la trovo ovviamente profetica:

    Currently, the predominant business model for commercial search engines is advertising. The goals of the advertising business model do not always correspond to providing quality search to users. For example, in our prototype search engine one of the top results for cellular phone is "The Effect of Cellular Phone Use Upon Driver Attention", a study which explains in great detail the distractions and risk associated with conversing on a cell phone while driving. This search result came up first because of its high importance as judged by the PageRank algorithm, an approximation of citation importance on the web [Page, 98]. It is clear that a search engine which was taking money for showing cellular phone
    ads would have difficulty justifying the page that our system returned to its paying advertisers. For this type of reason and historical experience with other media [Bagdikian 83], we expect that advertising funded search engines will be inherently biased towards the advertisers and away from the needs of the consumers.

    Oggi non si parla molto neanche del processo Anti-trust US vs Google che è ancora in corso ma che dal punto di vista culturale dovrebbe aprire un enorme dibattito.

    Qui si tiene traccia di aggiornamenti e dichiarazioni in corso: https://usvgoogle.org/ (Google non ha molto piacere che vengano rilasciati i documenti perché dice che diventerebbero clickbait eheh)

    Da questo processo è emersa una dichiarazione del 2017 del vicepresidente finanziario di Google, Michael Roszak e riportata alcuni giorni fa:

    "search advertising is one of the world's greatest business models ever created...illicit businesses (cigarettes or drugs) could rival these economics but we are fortunate to have an amazing business"

    “We've essentially been able to ignore one of the fundamental laws of economics - supply and demand. We could mostly ignore the demand side of the equation (users and queries) and only focus on supply side of advertisers, ad formats, and sales"

    (fonte: https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-09-29/google-search-is-like-cigarettes-or-drugs-executive-said)

    Prosegue dicendo che la situazione potrebbe cambiare e propone un modo per bilanciare gli interessi dei team di ricerca e pubblicitari.
    Il team di ricerca ovviamente è quello che probabilmente si preoccupa della famosa qualità per l'utente, ma è solo e da sempre un gioco di equilibri, perché Google deve infine assolvere al suo dovere fiduciario per i suoi sacri azionisti.

    Il punto è che oggi Google ha un tale monopolio e ha consolidato la sua posizione in modo così completo come motore di ricerca/risposta ecc predefinito su ogni piattaforma e sistema che, anche se rende la sua ricerca peggiore, gli utenti non se ne vanno.

    Google è diventato "di default" e gli utenti, ma anche noi che ci lavoriamo intorno siamo bloccati dentro...questo anche se non ce lo diciamo è una cosapevolezza che tutti in qualche modo abbiamo e su cui dovremmo aprire ben altri discorsi : )


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @valijolie ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Oggi non si parla molto neanche del processo Anti-trust US vs Google che è ancora in corso ma che dal punto di vista culturale dovrebbe aprire un enorme dibattito.

    Direi che lo abbiamo aperto e... teniamolo aperto!

    💪💪💪💪


  • Community Manager

    @kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Ovvero che il punto qua non è "i meccanismi di Google Ads influenzano Google Search".
    Bensì:
    Il team di Google Ads influenza direttamente le decisioni di altri team che dovrebbero essere neutrali ma con ogni evidenza non lo sono.

    Posso dire che il punto qua non è solo "i meccanismi di Google Ads influenzano Google Search", ma soprattutto che "Il team di Google Ads influenza direttamente le decisioni di altri team che dovrebbero essere neutrali ma con ogni evidenza non lo sono."

    Perché sono vere entrambe, ma la seconda è la più corretta in assoluto.

    A me sta esplodendo il cervello tra Brand Protection, controllo sitelink, notprovided, brand, ricerche dirette, traffico diretto.

    Devo farci un video di approfondimento.

    Non è per niente bello...


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @giorgiotave ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    A me sta esplodendo il cervello tra Brand Protection, controllo sitelink, notprovided, brand, ricerche dirette, traffico diretto.

    Una volta che la fiducia è saltata, salta tutto.

    È un casino.

    Poi andremo avanti con il lavoro eh, perché non è che si possono fermare le cose.

    Ma il dibattito lo terrei bello aperto.


  • User Attivo

    Se devo essere sincero non lo trovo un conflitto di interessi, ma convergenza deglimstessi.
    Se ci si pensa advertising e ricerche sono correlate.

    Fossero stati italiani, quindi più furbi, avrebbero semplicemente fatto un gioco di scatole cinesi, creando una posizione ad hoc di supervisore che quindi potesse mettere bocca comunque con la scusa di interfacciare due gruppi .
    E non dovrebbe sorprendere dato che google e android sono stati scorporati, ma creando Alphabet a gestire entrambi.
    O vedasi Meta per gestire Facebook, Whatsapp e Instagram e come questi mantengano comunque forti correlazioni tra di loro.

    Se parliamo si modifiche nella retribuzione e costo degli ADS , questo è altro discorso, ma se si guarda alla compresenza... trovo persino strano che non vi fosse prima. Questo ricadrebbe in ottica di violazione di contratto eventualmente. E comunque potrebbero semplicemente giustificare la causa con l'inflazione, dato che ogni mercato lo sta facendo, malauguratamente.

    Del resto lo studio dell'efficienza ed efficacia del search è importante te per capire quanto si può gravare con gli Ads e , altresi, sapere quanto porre sui guadagni e come gestire la distribuzione degli Ads permette di capire come poi implementare entare il search influenzato dagli stessi.

    Ovviamente, sono le mie considerazioni.
    Il processo comunque finirà a favore di Google perché non ha il monopolio e sopratutto c'è Apple, che è lo scudo più grande, seguita da MS con bing (doce vi ricordo che coi MS rewards si pagano direttamente gli utenti per il suo utilizzo). Oltretutto non possono dire a una azienda come gestire entrate e ricerca, perché non essendo niente di legato al gioco d'azzardo, alla politica o ad altro.. non hanno appigli legislativi.
    Possonomrompere le scatole su dettagli minori, ma niente che non sia che qualcosa di superficiale.
    Oltretutto rimane la cosa essenziale... gli utenti se ne fregano.
    Ricordiamo che google immagini è nato per il porno, e le ricerche su google rimangono superiori a quelle degli altri motori (e usando regolarmente sia google che bingo posso confermare direttamente).

    Ok, come mio solito ho fatto wall of text. Spero di avere dato qualche spunto di riflessione.
    Sicuramente è un processo importante, ma più per stabilire dei limiti che per l'azienda coinvolta, e comunque è già obsoleta se si va a guardare la IA


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @fabios783 ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Mi devo dunque aspettare che da una giorno all'altro sia possibile utilizzare come tipologia di campagna Google Ads il posizionamento Bard? Perché mi pare impossibile che Google voglia perdere entrate pubblicitarie dalla mancata ricerca, magari le query non le perde perché le conversazioni restano salvata e sono analizzate, ma le entrate derivate dalla visualizzazione e clic sulle varie ads sì....

    E questo è un altro dei motivi per cui Bard resterà lettera morta.


  • Contributor

    @deynon ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:

    Il processo comunque finirà a favore di Google perché non ha il monopolio

    Beh, oddio.

    Non so come lo chiami te il 70% del mercato delle piattaforme mobile, il 70% del mercato Browser, il 90+% del mercato Search, il 70% del mercato delle piattaforme di ad manager...

    Se non è un monopolio (e sulla Search lo è anche al di là di ogni legittimo dubbio), allora è una posizione dominante.

    E l'antitrust ha pieno potere di sanzione nei casi di abuso di posizione dominante.


    deynon 1 Risposta
  • User Attivo

    Deynon Google ha una quota di mercato che supera il 90%, come non può avere il monopolio? Sta davanti al giudice proprio per l'abuso della sua posizione dominante e per il fatto che, stando all'accusa, impedisce alla concorrenza di poter emergere. Diciamo che se Google non verrà condannata visto anche le cose che stanno uscendo fuori la cosa puzza parecchio.

    Dopo aver preso poi una multa in Europa da 40 miliardi poco tempo fa sembra che Google faccia orecchie da mercante e adesso ha pubblicato nella sua home page il link al Pixel 8 che ha presentato ieri. Se non sbaglio per il digital market act questo non si può fare perché sta dando vantaggio ai suoi prodotti approfittando della sua posizione dominante.


    deynon 1 Risposta
  • User Attivo

    @kal il problema è che sono gli utenti a snobbare gli altri search.
    Safari ha ricevuto una campagna importante, tanto che pure youtuber italiani non legati all'ambito lo hanno promosso.
    Bing alla fine paga letteralmente le ricerche.

    Eppure alla fine si utilizza google per le ricerche.

    Ti faccio un esempio":
    Nella mia famiglia siamo in 3; i miei genitori usano solo google e chrome e con I quesiti vocali , praticamente solo da smartphone (e ho installato loro anche edge e firefox) perché ci si trovano bene e trovano i risultati per cui cercano, non si preoccupano di altro.
    E poi ci sono io che uso sia bing che chrome (firefox lo uso raramente per alcune cose, ma è scaduto troppo negli anni anche come browser in sé) e questo anche sui notebook, tanto che sul mio principale ho bing , ma... perché c'è sempre un ma... quando devo cercare una risposta decente, vado di chrome pure io, perché bing quando devo cercare dei siti particolari non li trova, mentre il search di google si.


    C 1 Risposta
  • User Attivo

    @FabioS783 leggevo che tra poco il bot AI che risponde alle domande attraverso Bing sarà anche su WhatsApp, Instagram e Facebook


  • User Attivo

    @deynon certo e se lo usano tutti Google per la ricerca, perché allora Google paga 10 miliardi ad Apple ogni anno per essere il motore di ricerca predefinito? Forse perché un motore di ricerca di default la maggior parte delle persone non se lo sa cambiare? Quindi lascia quello che c'è 😉


  • User Attivo

    @cutoff e MS ha pubblicizzato i suoi surface sulla mail di hotmail/outlook
    Ed apple lo pubblicizza i suoi prodotti su safari, con tanto possibilità di seguire la conferenza solo in determinati modi stabiliti coi loro prodotti...

    Questa cosa nonnregge in tribunale, oltretutto praticamente nessuno si compra i pixel


    C 1 Risposta
  • User Attivo

    @deynon Microsoft non ha una posizione dominante come Google.


    deynon 1 Risposta
  • User Attivo

    @cutoff la domanda va rigirata
    Perché apple accetta quei soldi invece di usare il proprio motore di ricerca? Perché altrimenti dovrebbe far usare siri ancora di più e manco gli Apple Fag tollerano Siri, per cui tanto vale avere gli introiti e stop.

    Cerchiamo si non guardare solo a una parte dei dati


  • User Attivo

    @cutoff ricordami quale è l'OS più diffuso al mondo e qua,e sia il browser predefinito installato... windows con edge^^


  • User Attivo

    Comunque giusto per chiarire, non voglio passare per un avvocato di Google, almeno vorrei mi pagasse in quel caso^^

    Quello che cerco di far passare è che le cose su cui andare a puntare sono molto specifiche


  • User Attivo

    @deynon e chissà perché accetta i soldi Apple. Se non c'erano i soldi di Google c'erano i soldi di Bing, evidentemente Apple non ha nulla di buono da offrire come motore di ricerca e 10 miliardi fanno comodo.


    deynon 1 Risposta