• Contributor

    Aggiungo: in verità con questo tipo di agenzie funziona anche il "fake it til you make it".

    Ho almeno un caso di un caro amico (collega di università) a cui, nonostante avesse 30+ anni, ho consigliato di buttarsi. Io ero ad inizio carriera come freelance (sarà stato boh, il 2012?)... gli ho fatto un paio di giornate di formazione (che ha insistito per pagarmi di sua tasca, gli feci quindi un "prezzo amico") e si è buttato alla bersagliera con una piccola agenzia del veronese.

    Si è fatto da solo la gavetta in un ambiente da delirio, dopo qualche anno così ha mollato ed ha fatto il salto in una grossa agenzia web del vicentino.

    Ha fatto un po' di tempo lì ed è saltato di nuovo in una piccola ma apparentemente ambiziosa agenzia del padovano... agenzia che però non è affatto decollata secondo le aspettative, per cui è stato lui a lasciare durante il periodo di prova.

    Oggi fa il responsabile digital in house in una grossa azienda del veronese, succursale italiana di una multinazionale.

    Secondo me questa parabola di carriera è possibilissima anche oggi.

    Considera che se l'agenzia sono scalzacani, anche la tua scarsa esperienza verrà notata di meno 😀


    X 1 Risposta
  • User Attivo

    @kal
    Voglio raccontarti una cosa di cui mi vergogno.
    Una volta sono stato assunto da un'azienda grandicella, partivo da Social Media Manager ma volevano subito che seguissi sei brand con tanto di campagne adv, seo e ovviamente i social.
    Sono scappato dopo una settimana.
    Ho deciso di studiare ancora, perché improvvisare non mi riesce.
    (Accettai il lavoro perché pensavo di avere delle buone basi, di potercela fare, ma mi sbagliavo).


  • Bannato Super User

    Buonasera

    Quanto viene pagato un lavoratore seo al mese ?

    Riceve uno stipendio o lavora a percentuale ?

    Come funziona questo lavoro ?

    Ringrazio


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    Non si capisce a che tipo di lavoratore ti riferisci 🙂


  • User

    @kal fare seo e portare traffico, senza guadagni diretti e senza un prodotto da vendere sul sito, potrebbe servire per "vendere" l'immagine: fare brand awareness, che come valore, oggi non scherza.


    merlinox 1 Risposta
  • Moderatore

    @armandfederico giusto. Però è da misurare con strumenti esterni (volumi di ricerche branded) e con kpi interni, su micro conversioni o con modelli di attribuzioni più vicini al first click. Se porti traffico fuori target, non è brand awareness, è un costo.


    armandfederico 1 Risposta
  • User

    @merlinox ovvio che deve essere in target. Seo e traffico li intendevo ovviamente mirati. Intendo che non sempre si posiziona un prodotto che vende direttamente. Tipo il mio blog non ha guest post, banner e affiliazioni. Solo brand awareness


  • Moderatore

    @xavi se posso darti un consiglio, inizia dalla bibbia dei SEO: The art of SEO, che ora trovi tradotto anche in italiano.

    The Art of SEO: Mastering Search Engine Optimization https://www.amazon.it/dp/1491948965/ref=cm_sw_r_cp_api_i_JkvPFbHEJ76AF


  • User

    In un articolo che ho scritto qualche anno fa nel blog di 4writing suggerivo questo, ve lo riporto:

    Se dovessi definire tre parole che identifichino il percorso di chi vuole fare SEO sceglierei: visione, aggiornamento, confronto.

    • visione, perché è importante comprendere che la SEO è uno degli aspetti del web-marketing che possono aiutare un progetto a ottenere visibilità sui motori di ricerca. E questo non basta: un SEO deve essere tecnico, strategico, teorico. Deve comprendere opportunità e limiti di un progetto. Se è vero che ci sono ottimizzazioni standard, il contesto fa indubbiamente la differenza. E ogni nicchia è diversa, ogni SERP è unica come lo sono i concorrenti con i quali giochiamo la nostra corsa verso i primi risultati.

    • aggiornamento è quello che rende un professionista, degno di potersi definire tale, soprattutto nel nostro settore dove algoritmi e tecnologia vengono innovati di giorno in giorno. Stare al passo, per un SEO, significa studiare l’utente, prima ancora che il motore di ricerca. Significa comprendere i processi d’acquisto, i cambiamenti nel posizionamento del brand sul mercato. Conoscere come cambiano le abitudini di chi surfa online, è imprescindibile per fare bene il proprio lavoro. Alla fine dei conti, chi paga il prodotto o servizio che mettiamo in prima posizione su Google non è il motore di ricerca, ma l’utente. Cominciamo a trattarlo con rispetto! Se investiamo del tempo, se ne accorgerà: lui e anche Google.

    • Il confronto ci serve perché in una professione così semplice e complessa allo stesso tempo, si scopre quasi subito che ci sono tante strade per arrivare da A a B. Qual è il percorso migliore? Chissà. Quello che possiamo fare è tarare la nostra bussola, annotare la nostra mappa, identificare dei passaggi segreti o delle zone grigie. Lo possiamo fare solo assieme agli altri. Un SEO solitario, di solito, o è miliardario perché ha trovato un tesoro, oppure difficilmente conosce il territorio come un buon esploratore connesso ad altri avventurieri.


  • User

    @kyle46 ha detto in Come si diventa SEO?:

    iniziate a scrivere articoli

    Complimenti Kyle46, iniziate a scrivere articoli, io sto cercando un articolista per il mio sito del turismo.. Salentovacanza.com .. graziee..



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