• User

    No no parlo di organico, adwords è un mondo inesplorato per me 🙂


  • User

    Le novità di Adwords però saranno attive solo da ottobre e solo per la lingua inglese; per l'italiano seguiranno non si sa quando. Ed onestamente questo cambiamento nella gestione della corrispondenza esatta mi sembra solo l'ennesimo stratagemma di Google per aumentare i suoi ricavi.


  • User

    Scusami non avevo capito a quale link ti riferissi, vero parla di adwords ma credo che gli algoritmi che creano li utilizzino anche per l?organico, soprattutto su questioni così delicate come il search intent che influisce drasticamente sulla qualità delle risposte che da Google


  • Admin

    A quello che avevi messo tu 😄

    Cmq si sono d'accordo con te che molte cose tendono a fondersi o comunque influenzarsi.


  • Contributor

    Sicuramente una cosa di alto livello come il riconoscimento dell'intento dell'utente tramite machine learning è una cosa che mi aspetto venga utilizzata su più asset aziendali, se funziona. Non so quanto sia correlata con l'argomento in essere, comunque. Senza contare che da quanto ho capito al momento il rollout lo fanno solo sull'inglese, quindi ha l'aria di essere una cosa ancora in stadio sperimentale.

    Tornando in topic, ho riguardato i dati di GSC del sito a cui ho accennato sopra. Ha avuto effettivamente un aumento repentino ad agosto ed è in larghissima parte da attribuire alla numerosità delle query. La posizione media ha avuto solo un lievissimo miglioramento, mentre il CTR è addirittura calato. Le impressioni (e di conseguenza i clic) hanno avuto invece un bel botto... non ho avuto il tempo di calcolare la query diversity ma mi sento abbastanza tranquillo sul fatto che sia aumentata in modo netto ed inequivocabile la copertura sulle query.

    image

    Unico dettaglio: a crescere così è stato il** forum collegato** e non la parte informativa di news.

    Quindi nettamente in controtendenza rispetto alle supposizioni fatte finora. Mi riservo di fare ulteriori analisi.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Filippo in questi giorni la controllo, promesso, sono curioso.

    La modifica principale che sto facendo è questa: il sito ha molti contenuti in disallow (pagine cart, search ecc), che però sono all'interno della sitemap.
    Il risultato è che sono tutte pagine indicizzate, anche se google scrive in serp che non ha informazioni sui contenuti a causa del disallow sul robots.

    Ciò che sto facendo è quindi rimuovere le pagine in questione dalla sitemap e aggiungervi il noindex all'interno. Sto inoltre rimuovendo il disallow, in modo tale che Google possa accedere al contenuto delle pagine e leggervi il tag noindex.

    Inoltre sto eliminando i canonical dalle pagine in questione (dato che i canonical erano generati male in automatico e contrastano con la direttiva noindex).

    Te l'ho scritto nello specifico perchè mi piacciono i case study, e mi piace essere più particolareggiato possibile.

    Un abbraccio 🙂


  • Contributor

    Piccolo aggiornamento con una riflessione... ho confermato che l'aumento nel mio caso è dovuto ad un apporto di visibilità per query nuove, non di brand. Ed in larghissima parte si tratta di query *anonimizzate *da Google Search Console. Evidentemente si sono "liberati" dei posti in un gran numero di SERP anche su chiavi di coda lunga.

    E di certo il *vulnus *non sta nella qualità dei risultati, perché il forum è di quelli spammosi forte dove su 50 pagine di discussione, 51 sono flame:fumato:.

    Purtroppo con solo un esempio lampante di impatto sotto mano non voglio sbilanciarmi di più, finirei sicuramente a fare supposizioni sull'aria fritta. Di certo comunque mi pare che la "qualità" dei siti sia da escludere come fattore, tanto positivo quanto negativo.

    Che poi, non è nemmeno strano: non si tratta di un "quality update", ma di un "broad core update".

    Insomma: non è un nuovo filtro antispam/levafuffa, è proprio un modo nuovo di ordinare i risultati.


  • User

    @ACweb said:

    Secondo me non bisogna fare le cose per Google, ma neanche per noi stessi: bisogna farle per chi dovrà usufrirne, dando informazioni utili agli utenti....

    .....senza dimenticare la UX e senza tentare di "fregare" il motore di ricerca, ma indagando sulle cause tecniche e facendo le modifiche appropriate.

    Sto seguendo un cliente nel settore arredamento che mi ha contattato perché ha subito un calo disastroso.
    Sue parole testuali "Quello che non capisco è che il mio competitor diretto mi copia ed è ancora li, anzi, mi ha sorpassato"

    Ecco, il competitor non l'ha sorpassato, è lui che è sceso.
    Il competitor è in https, è mobile friendly, ha microdati, opengraph, ha una struttura decentemente navigabile, ha contenuti sufficienti, è presente su forum e social, ha G. my business, ecc.ecc.ecc.

    TUTTE, ma dico TUTTE queste cose mancano al mio cliente.
    UX, solo UX, benedetta UX.


  • Community Manager

    @Filippo Jatta said:

    La pagina che ha perso posizionamento ha sia contenuti informativi che transazionali, ed è www punto santenaturels.it/argento-colloidale
    per la kw "argento colloidale". Passata da 3° posizione a fine seconda pagina.

    Ho visto la situazione, mi diresti chi invece è salito?

    Ti confesso una difficoltà oggettiva di questo caso già presente nelle tue parole: due tipologie di intenti nella stessa pagina.

    Ci possono stare? Certo che ci possono stare, per esempio Tripadvisor lo fa benissimo.

    Il problema è che non riesco a intuire come Google potrebbe trattare la cosa, ma prometto di studiarla.

    È sicuramente difficile. Perché qui c'è da capire veramente tanto.

    Mi sono fatto le seguenti domande:

    • [argento colloidale] che tipi di risultati offre?
    • [argento colloidale] che intenti riconosce Google di quelli che sappiamo noi?
    • [argento colloidale] cosa vuole davvero l'utente?
    • [argento colloidale] se c'è un doppio intento, e per me c'è ed è palese, quale dei due Google predilige
    • [argento colloidale] Google Ads e Shopping sono ora considerati nell'intento transazionale diminuendo quindi quei contenuti a favore degli informativi?
    • nelle pagine con due intenti di questo tipo, come fa Google a concecipere qual è l'intento? Ne assegna uno? due?
    • se ne assegna due sono equamente divisi o in percentuale rispetto ai contenuti della pagina?
    • il main content è quello che determina una percentuale maggiore in questo caso?
    • l'intento generico del sito influisce sugli intenti delle singole pagine quando ci sono due intenti?

    Insomma...non ne esco, ma ci si può studiare almeno 🙂


  • Contributor

    La situazione è e resta confusa.

    Una domanda per Ivano se vorrà risponderci perché non mi è chiaro. I dati dei winners/losers sono agosto su luglio o agosto 2018 su 2017?


  • User

  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Ho visto la situazione 🙂

    Eccomi Giorgio.

    Google offre e predilige un intento informativo ora.

    Si posizionano pagine con doppio intento, ma che danno priorità all'aspetto informativo.

    Greenme è in cima da tempo, e ha un contenuto puramente informativo.

    ok-salute.it era già in prima pagina; offre un contenuto informativo spezzettato in tante paginazioni, davvero negativo e noioso per la UX.
    Inoltre un suo fastidioso popup (a comparsa automatica dopo alcuni secondi dalla visita) è anche difficile da chiudere.

    argentocolloidale.it è una new entry. Un sito di poche pagine, senza autorevolezza, con contenuti duplicati e intento informativo.

    Abbiamo poi macrolibrarsi.it, già in prima pagina da tempo, con una scheda prodotto (intento transazionale), ma abbastanza prodiga di informazioni.

    scienzaeconoscenza.it (già in prima pagina da mesi) è sempre informativo, ma rimanda a schede prodotto esterne.

    disinformazione.it (new entry) ha, ancora una volta, intento informativo.

    argentocolloidalepuro.it (new entry) è molto simile al mio sito. Ha doppio intento, ha molti contenuti e vende prodotti.

    inran.it (new entry) ha contenuto puramente informativo.

    Stesso discorso per l'altra new entry, riza.it (new entry)

    Infine abbiamo amazon, che vende prodotti

    Insomma, molto contenuto informativo che mi ha portato a spostare in basso i prodotti in vendita, tra le altre cose.

    Sto quindi lavorando sui problemi tecnici dei quali ti ho accennato, e nel frattempo sto lavorando sulla velocità della pagina di santenaturels (molto bassa, pagina pesantissima) e sui contenuti (rendendo la parte informativa preponderante).

    Curioso che anche argentocolloidale-italia.it, sempre dello stesso proprietario di sante naturels, sia stato spazzato via dalla 20° posizione circa, ad essere fuori dai primi 100 risultati. O Google ha preso una cantonata, oppure c'è qualcosa di grosso che non va...


  • User Attivo

    Quello che vedo nei miei siti è una sostanziale riduzione delle pagine in indice. Quelle che entrano sono ormai solo il 15% di quelle che sto suggerendo con le sitemaps. Il traffico è in leggero calo ma forse è questione stagionale. Le pagine che erano in indice e che sono uscite sembrano ora considerate come "copie" di altre che invece permangono nelle url. Forse questo update chiede contenuti maggiormente differenziati nello stesso dominio.


  • User Newbie

    Ciao a tutti,
    volevo condividere la mia situazione ed esperienza: ho diversi siti che parlano di medicina e benessere, alcuni hanno subito penalizzazioni a favore di siti fatti veramente male ma che sono stati premiati in quanto la reputazione online dell'autore era alta. Correrò ai ripari con alcune modifiche che non dico ora perchè voglio prima testarle ed eventualmente ci ri aggiorniamo tra qualche settimana.

    Sono stati toccati anche siti non medical. Su uno in particolare vorrei soffermarmi e lanciare una provocazione: questo sito è stato sempre ben indicizzato e posizionato, ma ha anche sempre speso diverse migliaia di euro al mese in pubblicità su Google Ads, vuoi vedere che Google fa questo ragionamento: penalizzo il sito perchè sono sicuro che non trovando risconto con il SEO non hanno problemi economici nel correre ai ripari tramite Ads [ricerca]?


  • Admin

    Si possono fare tante ipotesi e illazioni sul tema AdWords e Organico, ma la realtà dei fatti è che sono 2 cose separate.

    Smontare questa tesi è abbastanza facile. Seguiamo tantissimi big spender adwords e nessuno ha subito cali post update.


  • Contributor

    Sta storia di Adwords e Organico è come la peperonata: immancabilmente ritorna su prima o poi.

    La realtà è che si brancola nel buio, quindi si cerca di trovare delle ragioni con quella che è la propria esperienza... ma se ciascuno guarda solo fuori dalla sua finestrella è garantito che l'interpretazione sia sbagliata.

    Aggiungo comunque che ho avuto la possibilità di guardare i dati di Search Console di alcuni siti del settore farmacie online... e dopo l'update che ha mazzato duro c'è una volatilità incredibile sulle SERP. Oscillazioni su praticamente tutte le query anche di 10 posizioni da un giorno all'altro, in positivo ed in negativo. A distanza di un mese e mezzo sembra che ci sia un trend di recupero, ma appunto ci sono ancora fluttuazioni fortissime.

    L'impressione mia è che sia davvero come diceva Ivano sopra: hanno fatto un nuovo indice o comunque un nuovo algoritmo, nuovo fiammante... ma che per qualche motivo:

    • non abbiano fatto girare adeguatamente i filtri antispam (voglio dire, questa roba qua ha dell'incredibile: twitter.com/martinomosna/status/1040609448434311168 parliamo di 4 risultati su 10 di SPAM su una query di medio volume, ci sono siti HACKERATI con le pagine del Viagra, roba che non si vedeva da quasi un decennio)
    • abbiano pochi dati sul comportamento di ricerca ed i dati che avevano sulle SERP precedenti non erano pienamente compatibili... per cui li stanno raccogliendo da zero e le SERP si adattano nel tempo

    Per una combinazione di fattori quindi le SERP del settore farmacie sono state le più colpite (in negativo): semplicemente perché le misure antispam (dirette ed indirette) sono state inadeguate ed il settore farmaci è storicamente uno dei più spammati. La merda è venuta a galla ed è lì che ci siamo accorti che qualcosa non andava.


  • Admin

    Vogliamo parlare di questo

    malattiaclinica [dot] com

    😄

    Posizionato per parecchie chiavi di malattie anche preoccupanti e chiaramente un sito tradotto automaticamente con qualche translate o altro.

    Imbarazzante.

    Pensa che 2 settimane fa batteva su tutta la linea il sito dell'AIRC che poi ora è ritornato su.


  • Contributor

    @Juanin said:

    Vogliamo parlare di questo

    malattiaclinica [dot] com

    😄

    Posizionato per parecchie chiavi di malattie anche preoccupanti e chiaramente un sito tradotto automaticamente con qualche translate o altro.

    Imbarazzante.

    Pensa che 2 settimane fa batteva su tutta la linea il sito dell'AIRC che poi ora è ritornato su.

    Eh.

    In estrema sintesi... hanno rilasciato un update estremamente grezzo, che ha portato a SERP da riaddestrare praticamente da zero.

    Risultato: nei settori con tanto spam è andato tutto a gambe all'aria e se va bene ci metteranno sei mesi a tornare a regime.

    Ovviamente da Google fanno orecchie da mercante, perché non è che possono davvero dire pubblicamente "sappiamo bene che i risultati attuali su alcune query sono peggiori di quelli precedenti, ma fidatevi che miglioreranno nel tempo", sarebbe una discreta botta al brand... si presume che un aggiornamento migliori i risultati invece di peggiorarli. Gli unici che si sono accorti davvero della cosa siamo noi che guardiamo SERP tutti i giorni, ma contiamo poco o nulla nella formazione dell'opinione generale su Google.

    EDIT: per la cronaca, sulla SERP [miglior farmacia online] i risultati oggi sono già cambiati, sono entrati alcuni risultati di news e lo spam è sceso a 3 su 10. Segno che c'è davvero un processo di riaddestramento all'opera.


  • Admin

    Sul fatto che siano entrate le news non credo dipenda da questo cambio algoritmico, ma semplicemente il normale corso delle serp da post freshness. Non lo vedrei come un miglioramento in senso stretto di ciò che hanno fatto.



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